Idealismo e realtà in versi.

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Konrad

Utente di lunga data
Idealismo e realtà in versi.

Non sapevo se postare in questa sezione o in quella libera... comunque l'accenno a Prevert in un'altra sezione mi ha fatto ricordare una cosa che pensai tempo fa, paragonando le poesie di Pablo Neruda e quelle di Nazim Hikmet, due autori che adoro.
Neruda, sopratutto nei sonetti, dipinge un amore molto idealistico, spirituale, travolgente ma nella sua idealizzazione.
Hikmet invece spesso descrive un sentimento più quotidiano, terra terra, fatto di piccole cose, un amore che parte dall'apparecchiare la tavola. Meno sogni e più sudore insomma.
Voi che ne pensate?
 

Ultimo

Escluso
Non sapevo se postare in questa sezione o in quella libera... comunque l'accenno a Prevert in un'altra sezione mi ha fatto ricordare una cosa che pensai tempo fa, paragonando le poesie di Pablo Neruda e quelle di Nazim Hikmet, due autori che adoro.
Neruda, sopratutto nei sonetti, dipinge un amore molto idealistico, spirituale, travolgente ma nella sua idealizzazione.
Hikmet invece spesso descrive un sentimento più quotidiano, terra terra, fatto di piccole cose, un amore che parte dall'apparecchiare la tavola. Meno sogni e più sudore insomma.
Voi che ne pensate?
Non posso esprimermi, visto che conosco poco sia Neruda che Hikmet, però! vorrei dirla una cosa, e chiaramente prendo spunto da quello che hai scritto.

Se Neruda dipinge un amore idealistico, spirituale etc, e Hikmet invece è più realista e terra terra, personalmente leggendo queste poche frasi io mi sento un miscuglio dei due, perchè vedere chi ami, stendere una tovaglia da pranzo, e dopo vedere la nostra famiglia riunita li a mangiare! io ci vedo non solo tanta spiritualità non solo tanto idealismo, ma nel contempo anche realtà.
 
Non sapevo se postare in questa sezione o in quella libera... comunque l'accenno a Prevert in un'altra sezione mi ha fatto ricordare una cosa che pensai tempo fa, paragonando le poesie di Pablo Neruda e quelle di Nazim Hikmet, due autori che adoro.
Neruda, sopratutto nei sonetti, dipinge un amore molto idealistico, spirituale, travolgente ma nella sua idealizzazione.
Hikmet invece spesso descrive un sentimento più quotidiano, terra terra, fatto di piccole cose, un amore che parte dall'apparecchiare la tavola. Meno sogni e più sudore insomma.
Voi che ne pensate?
Hai aperto un bellissimo 3d...tutto da sviluppare...magari con esempi...
Non penso che tutti qui dentro siano edotti su Prevert e Neruda...non parliamo poi di Hikmet!
Il posto è giusto e il tema è giusto!

Magari riusciamo a ingentilire un Lothar eh?:carneval:
 

Simy

WWF
Non sapevo se postare in questa sezione o in quella libera... comunque l'accenno a Prevert in un'altra sezione mi ha fatto ricordare una cosa che pensai tempo fa, paragonando le poesie di Pablo Neruda e quelle di Nazim Hikmet, due autori che adoro.
Neruda, sopratutto nei sonetti, dipinge un amore molto idealistico, spirituale, travolgente ma nella sua idealizzazione.
Hikmet invece spesso descrive un sentimento più quotidiano, terra terra, fatto di piccole cose, un amore che parte dall'apparecchiare la tavola. Meno sogni e più sudore insomma.
Voi che ne pensate?
ma io credo che la cosa migliore sia un mix tra idealistico e reale....
anche se devo ammettere che adoro le poesie di Neruda!
 

Ultimo

Escluso
Hai aperto un bellissimo 3d...tutto da sviluppare...magari con esempi...
Non penso che tutti qui dentro siano edotti su Prevert e Neruda...non parliamo poi di Hikmet!
Il posto è giusto e il tema è giusto!

Magari riusciamo a ingentilire un Lothar eh?:carneval:
Ecco con esempi sarebbe stupendo.
Potremmo leggere e commentare.
 

Simy

WWF
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

(pablo neruda)
 

Konrad

Utente di lunga data
Eh, scusatemi, non avendo i miei libri sotto mano non ho cercato i testi sul web...

Due esempi...

Forse non essere è esser senza che tu sia,
senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
come un fiore azzurro, senza che tu cammini
più tardi per la nebbia e i mattoni,
senza quella luce che tu rechi in mano
che forse altri non vedran dorata,
che forse nessuno seppe che cresceva
come l'origine rossa della rosa,
senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
raffica di roseto, frumento del vento,
e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.
Pablo Neruda

Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
E' a casa? Per la strada?
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
Forse sta alzando il braccio?
Amor mio
come appare in quel movimento
il polso bianco e rotondo!
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Un gattino sulle ginocchia
lei lo accarezza.
O forse sta camminando
ecco il piede che avanza.
Oh i tuoi piedi che mi son cari
che mi camminano sull'anima
che illuminano i miei giorni bui!
A che pensa?
A me? o forse...chi sa
ai fagioli che non si cuociono.
O forse si domanda
perchè tanti sono infelici
sulla terra.
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Nazim Hikmet
 

Sbriciolata

Escluso
alla faccia dell'amore spirituale

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione -sangue,fuoco,baci-
m'accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos'è questo!
E' grave; la tempesta dei mie sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
E' la carne che grida con le sue lingue ardenti!
E' l'incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che tutta la mia vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno, come la notte, d'astri.
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero, ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e s'estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra,
com'io son venuto per contenerti,
desiderarti,
riceverti.
(Pablo Neruda)
 
E

elena_

Guest
Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco,
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

Ti amo come pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori,
e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il denso aroma che sale dalla terra.

Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove,
ti amo direttamente senza problemi né orgoglio,
ti amo così perché non so amare altrimenti

che in questo modo in cui non sono e non sei,
tanto vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
tanto vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


[video=youtube;8rha0dQJaHo]http://www.youtube.com/watch?v=8rha0dQJaHo[/video]
 

Flavia

utente che medita
Che bello questo post!:up:
 
Non sapevo se postare in questa sezione o in quella libera... comunque l'accenno a Prevert in un'altra sezione mi ha fatto ricordare una cosa che pensai tempo fa, paragonando le poesie di Pablo Neruda e quelle di Nazim Hikmet, due autori che adoro.
Neruda, sopratutto nei sonetti, dipinge un amore molto idealistico, spirituale, travolgente ma nella sua idealizzazione.
Hikmet invece spesso descrive un sentimento più quotidiano, terra terra, fatto di piccole cose, un amore che parte dall'apparecchiare la tavola. Meno sogni e più sudore insomma.
Voi che ne pensate?
ma è quello del più bello dei mari è quello che non navigammo?
non ce la posso fare
tra i due preferisco montale
[h=1]Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale[/h]e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
 
E

elena_

Guest
ma è quello del più bello dei mari è quello che non navigammo?
non ce la posso fare
tra i due preferisco montale
[h=1]Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale[/h]e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
e io ti quoto
anch'io avevo pensato a questa...:)
 

Konrad

Utente di lunga data
Lasciami libere le mani...
Ovvio che non mi riferivo ad ogni singola poesia Sbri... e comunque forse mi sono espresso male perchè in realtà la poesia che hai riportato non va del tutto contro quello che intendevo. Leggendo Neruda spesso ho l'impressione di un "distacco" tra l'amore ed il mondo che circonda gli innamorati.
Forse avrei più che altro dovuto paragonare questo... Neruda come i primi mesi di un amore e Hikmet (che comunque a sua volta ha scritto poesie meno legate a ciò che circonda i due innamorati) come il loro proseguimento.
Sì, decisamente mi ero espresso male.
"Quanto ai pensieri metafisici, mio caro signore, mi permetta di dirle che qualsiasi testa è in grado i concepirli, quello che tante volte non riesce a fare è trovare le parole."
José Saramago - "Tutti i nomi"
 

Sbriciolata

Escluso
Le passanti

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.

Fabrizio De Andrè
 

geko

Utente di lunga data
C'è spazio anche per una prosa fuori tema?

"C'erano parecchie cose che mi facevano diventare sentimentale: le scarpe di una donna sotto il letto; una forcina dimenticata sul tavolo da toilette; quel loro modo di dire: "vado a far pipì..."; i nastri per capelli; camminare lungo il boulevard all'1.30 di pomeriggio, due persone, un uomo e una donna, insieme; le lunghe notti passate a bere e a fumare, a parlare; le liti; il pensiero del suicidio; mangiare insieme e star bene; le battute; le risate senza senso; sentire la magia nell'aria; star chiusi insieme in una macchina parcheggiata; parlare dei propri amori finiti alle tre di notte; sentirsi dire che si russa, sentirla russare; madri, figlie, figli, gatti, cani; a volta la morte e a volte il divorzio, ma sempre andare fino in fondo; leggere il giornale da solo in una tavola calda e avere la nausea perchè lei adesso è la moglie di un dentista con un quoziente di intelligenza di 95; gli ippodromi, i parchi, i picnic al parco; perfino le galere; i suoi amici noiosi, i tuoi amici noiosi; il tuo bere, il suo ballare; il suo flirtare, il tuo flirtare; le sue pillole, le tue scopate clandestine, le sue scopate clandestine; dormire insieme..."

Donne - Charles Bukowski
 
[video=youtube;AwZFrb-mt8I]http://www.youtube.com/watch?v=AwZFrb-mt8I[/video]

Per una fase della mia vita ho fatto l'accompagnatore di Lieder...Ero sconvolto dall'opera su testi di Chamisso: Amore e vita di donna e dai dichterliebe...

Schumann si dedicò alla poesia amorosa in quel momento in cui coronava il suo sogno d'amore con Clara Wieck!

Mi sono sempre piaciute queste poesiole musicate tipiche della cultura germanica!
Forse questa è l'anima più intima del romanticismo musicale romantico tedesco!
 

Simy

WWF
C'è spazio anche per una prosa fuori tema?

"C'erano parecchie cose che mi facevano diventare sentimentale: le scarpe di una donna sotto il letto; una forcina dimenticata sul tavolo da toilette; quel loro modo di dire: "vado a far pipì..."; i nastri per capelli; camminare lungo il boulevard all'1.30 di pomeriggio, due persone, un uomo e una donna, insieme; le lunghe notti passate a bere e a fumare, a parlare; le liti; il pensiero del suicidio; mangiare insieme e star bene; le battute; le risate senza senso; sentire la magia nell'aria; star chiusi insieme in una macchina parcheggiata; parlare dei propri amori finiti alle tre di notte; sentirsi dire che si russa, sentirla russare; madri, figlie, figli, gatti, cani; a volta la morte e a volte il divorzio, ma sempre andare fino in fondo; leggere il giornale da solo in una tavola calda e avere la nausea perchè lei adesso è la moglie di un dentista con un quoziente di intelligenza di 95; gli ippodromi, i parchi, i picnic al parco; perfino le galere; i suoi amici noiosi, i tuoi amici noiosi; il tuo bere, il suo ballare; il suo flirtare, il tuo flirtare; le sue pillole, le tue scopate clandestine, le sue scopate clandestine; dormire insieme..."

Donne - Charles Bukowski
è un libro che mi incuriosisce ed è da un po che vorrei comprarlo....tu lo hai letto?
 

geko

Utente di lunga data
è un libro che mi incuriosisce ed è da un po che vorrei comprarlo....tu lo hai letto?
Ne ho letti parecchi del vecchio Buk, se non hai mai letto niente di suo sicuramente 'donne' te lo consiglio, insieme a 'panino al prosciutto'. Ti avverto peró del fatto che il suo stile e il suo linguaggio sboccato possono risultare molto fastidiosi per qualcuno. Poi mi fai sapere che ne pensi. ;)
 

Konrad

Utente di lunga data
Ne ho letti parecchi del vecchio Buk, se non hai mai letto niente di suo sicuramente 'donne' te lo consiglio, insieme a 'panino al prosciutto'. Ti avverto peró del fatto che il suo stile e il suo linguaggio sboccato possono risultare molto fastidiosi per qualcuno. Poi mi fai sapere che ne pensi. ;)
Concordo, il libri di Bukowski sono grandiosi. E non credo che stile e linguaggio possano davvero attirare o allontanare, ciò che conta è il succo del discorso. Mi urta ad esempio Sgarbi perchè usa un certo linguaggio senza un motivo vero dietro, dice cose che non hanno bisogno di un linguaggio sboccato per essere dette e lo fa solo per darsi determinate arie... Bukowski usava un linguaggio crudo non perchè volesse essere diverso o perchè ne avesse bisogno o perchè volesse fare scandalo e quindi non mi ha mai "urtato", lui scriveva in quel modo perchè ciò che ti viene dalle viscere lo scrivi di getto, non ci metti la mente, non ci metti il cuore, ci metti il fegato.
 

geko

Utente di lunga data
Concordo, il libri di Bukowski sono grandiosi. E non credo che stile e linguaggio possano davvero attirare o allontanare, ciò che conta è il succo del discorso. Mi urta ad esempio Sgarbi perchè usa un certo linguaggio senza un motivo vero dietro, dice cose che non hanno bisogno di un linguaggio sboccato per essere dette e lo fa solo per darsi determinate arie... Bukowski usava un linguaggio crudo non perchè volesse essere diverso o perchè ne avesse bisogno o perchè volesse fare scandalo e quindi non mi ha mai "urtato", lui scriveva in quel modo perchè ciò che ti viene dalle viscere lo scrivi di getto, non ci metti la mente, non ci metti il cuore, ci metti il fegato.
Esatto, quel poco di fegato che gli rimaneva aggiungerei! :mrgreen:

Stesso motivo per cui mi piace molto anche Palahniuk, ma siamo decisamente OT! :rolleyes:
 
Stato
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