Il coraggio della paura

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spesso leggo l'interpretazione totale della paura come comportamento vigliacco,
quando si dovrebbe ben distinguere quella parte sana che esiste proprio per evitarci manovre insensate sia in senso fisico che nel comportamento in genere.
senza la paura non esisterebbe il coraggio ma soltanto l'incoscienza

La paura è come un'ancora di salvezza, è l'ansia di cui ci si dovrebbe davvero preoccupare.

Con la paura i sensi si accendono, con l'ansia invece sei in attesa e vieni sfiancato e la paura si trasforma in terrore, la dove si perde l'istinto primordiale e bomm sè finì

Vabbè se volete cancello tutto.
 

Sole

Escluso
Si. Decisamente. Ma la chiarezza comporta costi elevatisismi .... veramente elevatissimi. E non me la sento di giudicare chi questi costi non se la sente di sopportarli. Ma bada bene la mia non è uno sdoganamento del tradimento, è semplicemente una presa d'atto della limitatezza e della fallibilità dell'essere umano nello scegliere la strada da seguire. Quindi io ho provo una grande compassione per il tradito ma non mi sento di puntare il dito contro il traditore. La paura è umana e io sono umano e quindi accetto la paura e anche le conseguenze che da essa scaturiscono.
Vero. Ma ci sono casi in cui pesa molto di più dover vivere certe cose di nascosto.

Penso sia un fatto anche caratteriale, oltre che etico sai.

Io sono un libro aperto, condivido davvero tanto di me, l'ho sempre fatto anche da bambina. Ero una di quelle ragazzine che raccontava tutto ai genitori. Anche cose piuttosto intime.
Mi rendo conto che per me nascondermi non equivale a proteggermi, anzi. Per me nascondermi è una prigione. Se voglio bene a qualcuno mi espongo totalmente, senza riserve.

Ecco, penso che al di là dell'aspetto morale, per una come me i costi di un sentimento represso o di una menzogna siano molto più alti di qualunque decisione chiara io possa prendere.
 

Hellseven

Utente di lunga data
Vero. Ma ci sono casi in cui pesa molto di più dover vivere certe cose di nascosto.

Penso sia un fatto anche caratteriale, oltre che etico sai.

Io sono un libro aperto, condivido davvero tanto di me, l'ho sempre fatto anche da bambina. Ero una di quelle ragazzine che raccontava tutto ai genitori. Anche cose piuttosto intime.
Mi rendo conto che per me nascondermi non equivale a proteggermi, anzi. Per me nascondermi è una prigione. Se voglio bene a qualcuno mi espongo totalmente, senza riserve.

Ecco, penso che al di là dell'aspetto morale, per una come me i costi di un sentimento represso o di una menzogna siano molto più alti di qualunque decisione chiara io possa prendere.
E' verissimo. Dipende da quanto sei diposto a sopportare in termini di senso di colpa o di costrizione, a seconda della scelta che fai. E' una questione di indole, proprio come dici bene tu :)
 
Si. Decisamente. Ma la chiarezza comporta costi elevatisismi .... veramente elevatissimi. E non me la sento di giudicare chi questi costi non se la sente di sopportarli. Ma bada bene la mia non è uno sdoganamento del tradimento, è semplicemente una presa d'atto della limitatezza e della fallibilità dell'essere umano nello scegliere la strada da seguire. Quindi io ho provo una grande compassione per il tradito ma non mi sento di puntare il dito contro il traditore. La paura è umana e io sono umano e quindi accetto la paura e anche le conseguenze che da essa scaturiscono.
mi stavo interrogando, non è poi così scontato il giudizio.so che esiste caso e caso
 

Fantastica

Utente di lunga data
spesso leggo l'interpretazione totale della paura come comportamento vigliacco,
quando si dovrebbe ben distinguere quella parte sana che esiste proprio per evitarci manovre insensate sia in senso fisico che nel comportamento in genere.
senza la paura non esisterebbe il coraggio ma soltanto l'incoscienza
Il coraggio è l'arte di avere paura.
 

AnnaBlume

capziosina random
più che altro mi infastidiscono quelli che parlano di tradimento come atto di coraggio contro la mediocrità di chi non oserebbe farlo.
davvero si può credere che siano tanti quelli che non lo fanno per codardia?ma non occorre più forza per essere chiari?
e poi com'è che la questione è così diffusa ?
perché siamo qui, temo. Posto che tutto è tranno che lo specchio della media, come altri avevano invece avanzato
 

AnnaBlume

capziosina random
Il coraggio è l'arte di avere paura.
Ma 'ste frasi che lanci di tanto in tanto (o ogni 2 per 3) le prendi da un librone sibillino per iniziati, le trovi nei fondi di caffè, nei simil/bio baci perugina, da dove? :rolleyes::mrgreen:
 

AnnaBlume

capziosina random
secondo me non è coraggio ma abilità a barcamenarsi in situazioni che hanno tutte in comune il rifilare balle all'altro/a

invece per essere chiari non occorre tanta forza, direi che basta la serietà
quotissimo e verde
 

Fantastica

Utente di lunga data
Ma 'ste frasi che lanci di tanto in tanto (o ogni 2 per 3) le prendi da un librone sibillino per iniziati, le trovi nei fondi di caffè, nei simil/bio baci perugina, da dove? :rolleyes::mrgreen:
Questa la diceva un mio ex. E non so da dove l'avesse presa. Mi è rimasta stampata in mente: la trovo perfetta. Lui invece non mi è rimasto stampato in mente.:D
 

AnnaBlume

capziosina random
Questa la diceva un mio ex. E non so da dove l'avesse presa. Mi è rimasta stampata in mente: la trovo perfetta. Lui invece non mi è rimasto stampato in mente.:D

:risata::risata::risata: ma questa ti si è stampata in mente perché? A me pare peggio delle massime newage... (e comunque mi sembri ben solita ad uscite assolute e lapidarie -strambe- di vario genere)
 

Fantastica

Utente di lunga data
:risata::risata::risata: ma questa ti si è stampata in mente perché? A me pare peggio delle massime newage... (e comunque mi sembri ben solita ad uscite assolute e lapidarie -strambe- di vario genere)
Ma certo! Io sono stramba!:smile:
Però difendo la massima.
E spiego perché: avere paura è delle persone prudenti, cioè previdenti, quelle, per intenderci, che se hanno aperto solo il rubinetto dell'acqua calda, possono immaginare che infilando la testa sotto la doccia si ustioneranno.
Pertanto, ritengo che una certa dose di paura sia stata instillata nell'animo di chiunque allo scopo di preservarne l'integrità.
Spesso, l'essere umano ha invece paura soprattutto dinanzi a ciò che minaccia la sua sicurezza, che, tradotto, significa quel qualcosa o qualcuno che minaccia il suo status quo, soprattutto le abitudini.
Ecco, in questo caso, siccome si possono fare dei salti nel vuoto col rischiare di abbandonare l'abitudine, o il porto sicuro, o comunque una forma di sicurezza che fa stare "senza" preoccupazioni, senza ansie, occorre riconoscere che si ha paura, cosa che il temerario (idiota) non fa.
Ora che so di avere paura, devo trovare il modo per superarla se voglio assaggiare il nuovo, una nuova versione di me stesso, per dirla intera. Ed ecco che occorre coraggio. Ma il coraggio è un'ARTE, non si improvvisa: perché è consapevole.
Credo che la frase sia del giudice Falcone, ad ogni buon conto. Ecco uno che di paura e coraggio sapeva qualcosa.
 

AnnaBlume

capziosina random
Ma certo! Io sono stramba!:smile:
Però difendo la massima.
E spiego perché: avere paura è delle persone prudenti, cioè previdenti, quelle, per intenderci, che se hanno aperto solo il rubinetto dell'acqua calda, possono immaginare che infilando la testa sotto la doccia si ustioneranno.
Pertanto, ritengo che una certa dose di paura sia stata instillata nell'animo di chiunque allo scopo di preservarne l'integrità.
Spesso, l'essere umano ha invece paura soprattutto dinanzi a ciò che minaccia la sua sicurezza, che, tradotto, significa quel qualcosa o qualcuno che minaccia il suo status quo, soprattutto le abitudini.
Ecco, in questo caso, siccome si possono fare dei salti nel vuoto col rischiare di abbandonare l'abitudine, o il porto sicuro, o comunque una forma di sicurezza che fa stare "senza" preoccupazioni, senza ansie, occorre riconoscere che si ha paura, cosa che il temerario (idiota) non fa.
Ora che so di avere paura, devo trovare il modo per superarla se voglio assaggiare il nuovo, una nuova versione di me stesso, per dirla intera. Ed ecco che occorre coraggio. Ma il coraggio è un'ARTE, non si improvvisa: perché è consapevole.
Credo che la frase sia del giudice Falcone, ad ogni buon conto. Ecco uno che di paura e coraggio sapeva qualcosa.
vabbè, io strambo lo usavo come lieve critica, non come complimento. Quel che tu chiami paura nella prima parte mi pare più che altro prudenza a capacità di prevedere. L'altra parte a me pare una contraddizione in termini: se una cosa la fai per la prima volta, per quanto consapevole, non può essere un'arte (che è esercizio) ma ovviamente improvvisazione. Convogliando tutti gli strumenti che negli anni hai costruito, chiaramente, ma sempre improvvisazione. Falcone di paura ne sapeva moltissimo; la sua prudenza e il suo coraggio erano altro che arte: eran maestria condotta ogni giorno a cercare di pianificare il più possibile e dilazionare per il massimo del tempo che si riusciva una morte da molte parti già ben annunciata...
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
spesso leggo l'interpretazione totale della paura come comportamento vigliacco,
quando si dovrebbe ben distinguere quella parte sana che esiste proprio per evitarci manovre insensate sia in senso fisico che nel comportamento in genere.
senza la paura non esisterebbe il coraggio ma soltanto l'incoscienza
No la paura e' un sentimento lecito che funge da avviso , alert affinché l'attenzione si acuisca e ci si concentri su ciò che sta succedendo e come risolvere ciò che ci angoscia, la vigliaccheria e' per me altra cosa e non è necessari,sente legata alla paura talvolta è legata a mero opportunismo. Mi sono trovata ad affrontare come tutti direi momenti di paura per varie motivazioni l'unica cosa che posso dire che proprio in quei momenti sono riuscita a concentrarmi e focalizzare meglio la possibili vie d'uscita. Per quanto riguarda l'incoscienza credo dipenda dal momento che stai vivendo e dal reale rischio che si corre.
 

Gian

Escluso
spesso leggo l'interpretazione totale della paura come comportamento vigliacco,
quando si dovrebbe ben distinguere quella parte sana che esiste proprio per evitarci manovre insensate sia in senso fisico che nel comportamento in genere.
senza la paura non esisterebbe il coraggio ma soltanto l'incoscienza
sì, è proprio così.
penso che la paura sia un meccanismo psichico controllabile, che si attiva come una protezione
tipo quella dei circuiti elettrici: quando sta per partire il corto circuito e l'impianto può andare
in tilt, allora si accende una spia rossa "cerebrale" che avvisa ogni persona dotata di normali
capacità intellettive.
come un impianto salvavita, la paura può essere "tarata"a livelli sempre superiori: la paura di
un pilota di F1 o di un pilota di un aereo da caccia è immensamente inferiore alla tua e alla mia.
Credo che però a quel punto sia anche un problema di controllo dei nervi, cioè di volontaria riduzione
del livello di ansietà, ricondotto su una soglia davvero minima.
 
Ultima modifica:

MK

Utente di lunga data
Ma certo! Io sono stramba!:smile:
Però difendo la massima.
E spiego perché: avere paura è delle persone prudenti, cioè previdenti, quelle, per intenderci, che se hanno aperto solo il rubinetto dell'acqua calda, possono immaginare che infilando la testa sotto la doccia si ustioneranno.
Pertanto, ritengo che una certa dose di paura sia stata instillata nell'animo di chiunque allo scopo di preservarne l'integrità.
Spesso, l'essere umano ha invece paura soprattutto dinanzi a ciò che minaccia la sua sicurezza, che, tradotto, significa quel qualcosa o qualcuno che minaccia il suo status quo, soprattutto le abitudini.
Ecco, in questo caso, siccome si possono fare dei salti nel vuoto col rischiare di abbandonare l'abitudine, o il porto sicuro, o comunque una forma di sicurezza che fa stare "senza" preoccupazioni, senza ansie, occorre riconoscere che si ha paura, cosa che il temerario (idiota) non fa
.
Ora che so di avere paura, devo trovare il modo per superarla se voglio assaggiare il nuovo, una nuova versione di me stesso, per dirla intera. Ed ecco che occorre coraggio. Ma il coraggio è un'ARTE, non si improvvisa: perché è consapevole.
Credo che la frase sia del giudice Falcone, ad ogni buon conto. Ecco uno che di paura e coraggio sapeva qualcosa.
Coraggio consapevole :up:
 
Ma certo! Io sono stramba!:smile:
Però difendo la massima.
E spiego perché: avere paura è delle persone prudenti, cioè previdenti, quelle, per intenderci, che se hanno aperto solo il rubinetto dell'acqua calda, possono immaginare che infilando la testa sotto la doccia si ustioneranno.
Pertanto, ritengo che una certa dose di paura sia stata instillata nell'animo di chiunque allo scopo di preservarne l'integrità.
Spesso, l'essere umano ha invece paura soprattutto dinanzi a ciò che minaccia la sua sicurezza, che, tradotto, significa quel qualcosa o qualcuno che minaccia il suo status quo, soprattutto le abitudini.
Ecco, in questo caso, siccome si possono fare dei salti nel vuoto col rischiare di abbandonare l'abitudine, o il porto sicuro, o comunque una forma di sicurezza che fa stare "senza" preoccupazioni, senza ansie, occorre riconoscere che si ha paura, cosa che il temerario (idiota) non fa.
Ora che so di avere paura, devo trovare il modo per superarla se voglio assaggiare il nuovo, una nuova versione di me stesso, per dirla intera. Ed ecco che occorre coraggio. Ma il coraggio è un'ARTE, non si improvvisa: perché è consapevole.
Credo che la frase sia del giudice Falcone, ad ogni buon conto. Ecco uno che di paura e coraggio sapeva qualcosa.
che avendo paura ha dimostrato un gran coraggio
 

Nobody

Utente di lunga data
che avendo paura ha dimostrato un gran coraggio
Si. Il coraggio è riuscire a superare la paura, nonostante tutto. Chi non ha mai paura non è coraggioso, è solo incosciente.
Poi la vera angoscia la provi per l'ignoto.
 

Zod

Escluso
più che altro mi infastidiscono quelli che parlano di tradimento come atto di coraggio contro la mediocrità di chi non oserebbe farlo.
davvero si può credere che siano tanti quelli che non lo fanno per codardia?ma non occorre più forza per essere chiari?
e poi com'è che la questione è così diffusa ?
Un atto di coraggio non può produrre una vigliaccheria.

Chi tradisce è abituato a mentire, per cui mente anche a se stesso, se la canta e se la suona da solo, si crede figo. In realtà è solo uno sfigato ladruncolo meritevole di cure, compassione, ma soprattutto calci nel culo.
 

Zod

Escluso
di fronte a persone come falcone non posso che provare ammirazione sconfinata
il coraggio per un ideale che riguarda tutti, il sacrificio per il bene comune, è eroismo.

il coraggio per se stessi, per le proprie debolezze, il proprio egoismo, è vigliaccheria.
 
Stato
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