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Old chensamurai
Guest
... io, invece, credo che l'assoluta esclusività, fino all'esclusività addirittura cognitiva, sia un sintomo... quando va oltre una certa fase del rapporto... assolutamente esclusivi, infatti, sono alcuni rapporti malati, basati sulla dipendenza più assoluta... oppure certe relazioni malate improntate su meccanismi sado-masochistici... altrettanto malata è la concezione di una coppia che risulti isolata psicologicamente e all'interno della quale si pretenda di dare risposta a TUTTI i bisogni dei soggetti partecipanti... è una situazione aberrante che riproduce la situazione che Gofmann definisce di istituzione totale... lo stare insieme è per definizione SCELTA e si SCEGLIE tra ALTERNATIVE... e si SCEGLIE ogni giorno... per questo è difficile stare insieme... perché si SCEGLIE ogni giorno di stare insieme, ben sapendo che sono possibili ALTRE scelte... è la bellezza della LIBERTA' dell'uomo... lo stare insieme è una CONQUISTA che viene raggiunta giorno dopo giorno... tra le incertezze... tra le tentazioni... tra sbagli... gioie e dolori... ogni giorno rinnova la relazione al caldo del nuovo sole... ci sono relazioni solidissime che sono divenute tali dopo tradimenti e varie traversie... le ragioni dello stare insieme non sono date una volta per sempre... e non sono date nemmeno dall'esclusività... che, molte volte, è solamente una richiesta che nasce dalla debolezza del rapporto stesso che, non avendo altro, s'appoggia a questo... ci sono relazioni terribili all'interno delle quali non si è mai verificato un tradimento... eppure, sono terribili e malate...Non ho detto che sia l'unico "indice" di un buon rapporto, ho detto che secondo me ne è la BASE irrinunciabile. Poi sappiamo tutti benissimo che le basi non servono a nulla se sopra non ci costruisci nulla.
Ma su questo, sulla base, proprio non riesco a cambiare idea. Stiamo parlando di un tipo di rapporto ben preciso che è il rapporto DI COPPIA, non di altro. E in questo tipo di rapporto, avere come base l'esclusività sarà anche banale, ma è irrinunciabile.
Lo dico, nel mio piccolo, da persona che ha vissuto i diversi tipi di situazione. E so che se di partenza non c'è quel sentimento di "esclusività" (che io del resto ho incontrato una volta sola), alla fin fine, gira che ti rigira, la relazione traballa sempre, per quando possa essere gratificante da altri mille punti di vista.
Dici che lo stato d'animo di lei è evidente, che testimonia sia ancora immersa nella relazione con il marito.. Ma io credo che questo dipenda perlopiù da una cosa che, forse, chi non ha figli non riesce a capire. Io per prima. Parlandone una volta con un'amica, lei mi disse che è come se il padre dei tuoi figli diventasse in qualche modo come "sangue del tuo sangue".. un rapporto che rimarrà sempre lì, indipendentemente da dove ti porterà la vita.. Che sia proprio così?
Consideriamo che Pippi ha una figlia con cui fare i conti.. Che non sia normale un pò di nostalgia per un tempo in cui tutto sembrava perfetto per tutti, senza che lei dovesse accollarsi dubbi e sensi di colpa?
Ma del resto, questo è il prezzo che a volte paga chi decide di prendere VERAMENTE in mano la propria vita.. O No?
... sul resto, mi pare che tu faccia esclusivamente un discorso di fatti oggettuali... figli, genetica, sangue... ma che ti sfuggano i significati... com'è noto, sono i significati a governare il comportamento umano... non il fatto in sé e per sé... che significato non ha...