Io ad esempio, anche se avessi avuto questa sensazione, non avrei mai e poi mai e poi mai parlato di innamoramento. Ma proprio mai.
Non per chissà quale motivo, ma perchè è il mio carattere...e il mio carattere mi porta a non parlare dei miei sentimenti, a me le cose le tiri fuori con le pinze, io parlo con gli occhi, con i sorrisi, con le lacrime, con gli atteggiamenti. Con la bocca parlo, il più delle volte per dar aria, ma i miei sentimenti appartengono a me, non escono, ci ho provato infinite volte e non ce la faccio. Ma io sono anche poco fisica, non ho slanci di affetto, mi infastidisco quando mi toccano, ma questo non significa che una persona come me non ami, non si affezioni, non voglia un bene dell'anima.
E se avessi avuto qualcuno che mi parlava di innamoramento dopo poche uscite mi sarei un attimo "spaventata", forse perchè io ho tempi lunghi e proprio perchè non riesco a catalogare emozioni e sentimenti. La schematizzazione è qualcosa che non a tutti piace. Quando mi è stato accennato qualcosa di sentimentale mi sono sentita presa per il culo...e spiego perchè: io ho inevitabilmente i miei parametri, che sono tarati su come sono io...per me certe cose sono un peso enorme, non ho facilità di espressione. Vedere tanta facilità e tanta velocità mi fa suonare un campanello...mi tiro indietro. Per me è così difficile che non riesco a capirne l'altrui facilità. E per me il vero affezionarmi a una persona è un lavorone, ci metto impegno, io so che voglio quella persona nella mia vita, ma ogni persona per me è un piccolo lavoro, me la coltivo, l'esserne in qualche modo innamorata è lo scopo finale, non la base di partenza. Non so se riesco a spiegarmi...per me non esiste il ti amerò da oggi per sempre, l'obiettivo nella mia vita è avere rapporti per cui alla fine dei miei giorni potrò dire "quanto ho amato queste persone".
Stiamo bene insieme? Ci cerchiamo? Ho voglia di vederti ogni giorno? Hai voglia di vedermi ogni giorno? A letto stiamo bene? Mi emozioni? Ti emoziono? Lo capiamo entrambi? Mi fai ridere? Mi fai piangere? E allora cosa volere di più? Una parola?
Guardare sempre ai fatti e alle proprie emozioni e sensazioni, che le parole volano via veloci.