danny
Utente di lunga data
Mah, secondo me il tradito ha una responsabilità limitata rispetto alla sua condizione.Anche il tradito, si scontra in quel momento li, con i propri limiti.
Limiti determinati dal dare più peso a determinate cose piuttosto che ad altre.
Limiti che altri non concepiscono perche loro farebbero diversamente, dal fuori della tua situazione.
E poi limiti tuoi personali, non legati a quello che potrai o vorrai fare dopo, ossia limiti nel non aver capito che il tuo rapporto di coppia stava andando in una direzione diversa, perché l’altro con la menzogna e con l’inganno ha fatto di tutto per far sembrare che da parte sua era soddisfatto del rapporto.
Oppure il limite del non aver voluto vedere cose, che sapevi che stavano lì, ma veniva più facile pensare e quindi vivere senza scavare troppo.
Una delle caratteristiche necessarie del tradimento è la sua segretezza.
E come tale vive di una sua vita autonoma, in cui solo chi lo commette ha la percezione esatta di quanto sta accadendo.
E' il motivo per cui io qui per esempio sono un tradito e lo sarò sempre, mentre altri che si sono svelati hanno l'idea di essere unicamente traditori, e niente più.
In realtà ognuno di noi può essere tradito e traditore allo stesso tempo, ovvero non appartenere a nessuna delle due categoria e rimanere di fatto una persona che ha vissuto esperienze e nulla più.
Perché questo è il tradimento: un'esperienza di vita che appartiene a chi la vive, che ne è pieno protagonista.
Se non la si percepisce come tale, ciò che resta è solo il trauma o l'identità di chi non riesce a uscire dal suo ruolo di vittima delle circostanze.