Il perdono fa parte dei lati oscuri del tradimento

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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma può anche riconoscere di poterle trovare in due persone diverse, ma “rinunciare“.
Solo che l’impegno, la fedeltà e la riconoscenza le si chiedono solo Donnarumma.
Eh ma vuoi mettere? Sarebbe un accontentarsi.. e oggi come oggi è peccato mortale.. sai com'è.. la vita è una sola ecc ecc
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se volere bene significa non far mai del male a chi hai accanto allora esistono gli unicorni. Tu non litigavi mai?! Io spesso. Fa sempre cose che mi mandano in bestia e stesso lei dirà di me. Certo non le fa con cattiveria ma le fa perché per lei così vanno fatte...o così è meglio. Per tornare al tradimento... sono fasi in cui per diversi motivi si privilegia se stessi all altro. Sbagliato ma è così.
Ma figurati se io litigo?
Ho aperto due thread per capire i motivi dei litigi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E che magari non tradiscono.
Quindi il voler bene non è necessariamente legato al tradimento, visto che posso tranquillamente non essere un traditore ma uno stronzo anaffettivo.
Credevo di essere stata chiara. Comunque non è importante.
Certo ci sono anche gli anaffettivi. Anaffettivi si può dire? Narcisista no.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si può essere legati sentimentalmente ma vivere ciascuno a casa propria (se le condizioni economiche e/o lavorative lo consentono, ovvio).

Io mi trovo in tale condizione (convivenza a distanza) da oltre un ventennio.
Non so, io sarò un ingenuo, ma la penso un po' come Fox Mulder e "voglio crederci", per cui sono tornato a vivere con una certa progettualità anche se diversa da quella di un tempo, perchè senza progettualità mi diverto, ma dopo un po' mi rompo i coglioni, e comunque non è certamente per ragioni economiche/lavorative che torno a convivere, anzi. Poi bisogna sempre vedere come sono cominciate le cose.. io sinceramente di fronte ad una relazione sentimentale (non mi riferisco alla tua che non conosco..) che esiste e perdura alla luce del sole perchè un altro l'ha sgamata e non evolve sono meno Mulder e più Scully, ma comunque non è un mio problema.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Credevo di essere stata chiara. Comunque non è importante.
Certo ci sono anche gli anaffettivi. Anaffettivi si può dire? Narcisista no.
Il presupposto di partenza - il tuo - era relativo all'impossibilità di voler bene se si è traditori, cioè se si è in grado di procurare dolore.
E su quello ho risposto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il presupposto di partenza - il tuo - era relativo all'impossibilità di voler bene se si è traditori, cioè se si è in grado di procurare dolore.
E su quello ho risposto.
Veramente è il contrario. Non si può tradire se si vuole bene
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Il tuo caso non è la norma.
Quando sono andata a una cena-raduno del forum ho sentito subito una affinità con una utente, come se fosse stata una compagna di classe. Avrebbe potuto accadere anche con un uomo. Per me non sarebbe stato sufficiente per pensare di essere affini.
Infatti io e @Divì non ci siamo sposate 😂😂😂
Avete lesbicato un pochino almeno?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Alphonse02

Utente di lunga data
Tu hai capito tutto. Bravo👏 (non sono ironica)
Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.

Confermo, ma ribadisco che il rapporto causa/effetto è invertito, non è il corno che ha determinato la rottura dell'equilibrio, ma la rottura dell'equilibrio che lo ha "favorito". Il corno ha solo autenticato la firma in calce alla faccenda, ha rivelato oltre ogni ragionevole dubbio quello che io sentivo già da tempo, e non ci trovo nulla di eccezionale nella mia vicenda, credo di non essere il solo ad aver vissuto un'esperienza simile.
Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.

Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.

Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.

Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.

Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.



Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.

Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.

Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.

Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.

Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
Hai capito qual era il suo problema? Capirlo ti farebbe stare meglio?
 

danny

Utente di lunga data
Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.



Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.

Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.

Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.

Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.

Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
L'abbinata psicologo-depressione-corna è un classico, visto in tante storie.
Dopo anni ritengo il tutto una enorme, grandissima, eccezionale


Stronzata.


La depressione maggiore agisce anche sul desiderio sessuale, ovvero lo deprime. Un paziente depresso non tradisce e nemmeno scopa più.
Per cui smetterei di alimentare inutili figure laureate in psicologia, per cercare di spiegare il tutto con la basicita' di un ragazzo delle medie.
Aveva voglia di un altro uomo, ne ha trovato un altro, stop.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
L'abbinata psicologo-depressione-corna è un classico, visto in tante storie.
Dopo anni ritengo il tutto una enorme, grandissima, eccezionale


Stronzata.


La depressione maggiore agisce anche sul desiderio sessuale, ovvero lo deprime. Un paziente depresso non tradisce e nemmeno scopa più.
Per cui smetterei di alimentare inutili figure laureate in psicologia, per cercare di spiegare il tutto con la basicita' di un ragazzo delle medie.
Aveva voglia di un altro uomo, ne ha trovato un altro, stop.
Quando raccontai al mio psichiatra che la mia compagna, fra le motivazioni addotte a scusante del suo tradimento, tirò fuori la magica parolina - depressione, appunto - mi disse ESATTAMENTE la stessa cosa che ho evidenziato in grassetto.

Tutte puttanate.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.



Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.

Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.

Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.

Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.

Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
In effetti anche nel tuo caso la sequenza è: depressione (vera o presunta) - - >> corno. Concordo con @danny che se uno è depresso, veramente depresso, non ha manco voglia di vestirsi per uscire di casa, e comunque, visto che il tizio ha avuto il ruolo terapeutico di farla risollevare, quel ruolo sarebbe spettato a te, ma ti è stato sottratto prima del corno...
 

Jim Cain

Utente di lunga data
In effetti anche nel tuo caso la sequenza è: depressione (vera o presunta) - - >> corno. Concordo con @danny che se uno è depresso, veramente depresso, non ha manco voglia di vestirsi per uscire di casa, e comunque, visto che il tizio ha avuto il ruolo terapeutico di farla risollevare, quel ruolo sarebbe spettato a te, ma ti è stato sottratto prima del corno...
Anche a me è stato raccontato del ruolo 'terapeutico' dell'amante..🙄
 
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