Jim Cain
Utente di lunga data
Certo, ma è un altro discorso.Le farfalle passano per tutti.
Parlavi delle farfalle quale motivazione per unirsi in matrimonio, quello che succede dopo succede, appunto, dopo.
Certo, ma è un altro discorso.Le farfalle passano per tutti.
Eh ma vuoi mettere? Sarebbe un accontentarsi.. e oggi come oggi è peccato mortale.. sai com'è.. la vita è una sola ecc eccMa può anche riconoscere di poterle trovare in due persone diverse, ma “rinunciare“.
Solo che l’impegno, la fedeltà e la riconoscenza le si chiedono solo Donnarumma.
Ma figurati se io litigo?Se volere bene significa non far mai del male a chi hai accanto allora esistono gli unicorni. Tu non litigavi mai?! Io spesso. Fa sempre cose che mi mandano in bestia e stesso lei dirà di me. Certo non le fa con cattiveria ma le fa perché per lei così vanno fatte...o così è meglio. Per tornare al tradimento... sono fasi in cui per diversi motivi si privilegia se stessi all altro. Sbagliato ma è così.
Credevo di essere stata chiara. Comunque non è importante.E che magari non tradiscono.
Quindi il voler bene non è necessariamente legato al tradimento, visto che posso tranquillamente non essere un traditore ma uno stronzo anaffettivo.
Non so, io sarò un ingenuo, ma la penso un po' come Fox Mulder e "voglio crederci", per cui sono tornato a vivere con una certa progettualità anche se diversa da quella di un tempo, perchè senza progettualità mi diverto, ma dopo un po' mi rompo i coglioni, e comunque non è certamente per ragioni economiche/lavorative che torno a convivere, anzi. Poi bisogna sempre vedere come sono cominciate le cose.. io sinceramente di fronte ad una relazione sentimentale (non mi riferisco alla tua che non conosco..) che esiste e perdura alla luce del sole perchè un altro l'ha sgamata e non evolve sono meno Mulder e più Scully, ma comunque non è un mio problema.Si può essere legati sentimentalmente ma vivere ciascuno a casa propria (se le condizioni economiche e/o lavorative lo consentono, ovvio).
Io mi trovo in tale condizione (convivenza a distanza) da oltre un ventennio.
Che va con un’altra donna.Questo lo davo per scontato. Ma di cosa sei gelosa?
Il presupposto di partenza - il tuo - era relativo all'impossibilità di voler bene se si è traditori, cioè se si è in grado di procurare dolore.Credevo di essere stata chiara. Comunque non è importante.
Certo ci sono anche gli anaffettivi. Anaffettivi si può dire? Narcisista no.
Quindi un uomo va bene?Che va con un’altra donna.
Veramente è il contrario. Non si può tradire se si vuole beneIl presupposto di partenza - il tuo - era relativo all'impossibilità di voler bene se si è traditori, cioè se si è in grado di procurare dolore.
E su quello ho risposto.
Avete lesbicato un pochino almeno?Il tuo caso non è la norma.
Quando sono andata a una cena-raduno del forum ho sentito subito una affinità con una utente, come se fosse stata una compagna di classe. Avrebbe potuto accadere anche con un uomo. Per me non sarebbe stato sufficiente per pensare di essere affini.
Infatti io e @Divì non ci siamo sposate![]()
Sono troppo etero.Avete lesbicato un pochino almeno?
Quindi non è on/off, ma come penso io che la gnocca è talmente attrattiva che nemmeno le donne ne sono immuni?Sono troppo etero.
No. A me proprio non dice nulla.Quindi non è on/off, ma come penso io che la gnocca è talmente attrattiva che nemmeno le donne ne sono immuni?
Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.Tu hai capito tutto. Bravo(non sono ironica)
Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.Confermo, ma ribadisco che il rapporto causa/effetto è invertito, non è il corno che ha determinato la rottura dell'equilibrio, ma la rottura dell'equilibrio che lo ha "favorito". Il corno ha solo autenticato la firma in calce alla faccenda, ha rivelato oltre ogni ragionevole dubbio quello che io sentivo già da tempo, e non ci trovo nulla di eccezionale nella mia vicenda, credo di non essere il solo ad aver vissuto un'esperienza simile.
Hai capito qual era il suo problema? Capirlo ti farebbe stare meglio?Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.
Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.
Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.
Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.
Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.
Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
L'abbinata psicologo-depressione-corna è un classico, visto in tante storie.Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.
Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.
Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.
Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.
Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.
Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
Quando raccontai al mio psichiatra che la mia compagna, fra le motivazioni addotte a scusante del suo tradimento, tirò fuori la magica parolina - depressione, appunto - mi disse ESATTAMENTE la stessa cosa che ho evidenziato in grassetto.L'abbinata psicologo-depressione-corna è un classico, visto in tante storie.
Dopo anni ritengo il tutto una enorme, grandissima, eccezionale
Stronzata.
La depressione maggiore agisce anche sul desiderio sessuale, ovvero lo deprime. Un paziente depresso non tradisce e nemmeno scopa più.
Per cui smetterei di alimentare inutili figure laureate in psicologia, per cercare di spiegare il tutto con la basicita' di un ragazzo delle medie.
Aveva voglia di un altro uomo, ne ha trovato un altro, stop.
In effetti anche nel tuo caso la sequenza è: depressione (vera o presunta) - - >> corno. Concordo con @danny che se uno è depresso, veramente depresso, non ha manco voglia di vestirsi per uscire di casa, e comunque, visto che il tizio ha avuto il ruolo terapeutico di farla risollevare, quel ruolo sarebbe spettato a te, ma ti è stato sottratto prima del corno...Più che altro mi ci sono trovato in quella relazione nata mentre frequentavo l'università in California. Io avevo alle spalle la separazione e lei (single) si era presa una vacanza sabatica. Lavoravamo ciascuno nel proprio paese e viaggiavamo molto. Ci vedevamo in giro per il mondo, quando capitava. Bella vita spensierata, senza dubbio. E forse avevo bisogno di una relazione meno intensa del normale, per tante ragioni.
E' durata e dura dopo oltre 25 anni. Abbiamo un cane di nome Matisse.
Nel mio caso non è stato così. Aggiungo, purtroppo.
Per me fu una sorpresa, non ebbi alcuna avvisaglia (o non la percepii). Ma mia moglie non mostrava all'esterno i suoi sentimenti. E' rimasta molto chiusa ancora adesso. E vissi un'esperienza allucinante, se ci ripenso.
Lei stava seguendo una psicologa per la sua depressione (in corso da anni) e quello che era in discussione era il suo rapporto con la madre e la sua famiglia di origine. Almeno questo era stato oggetto della iniziale terapia di coppia, anzi di famiglia (perché c'era anche mia suocera). Poi, ebbi un colloquio individuale con la professionista e nulla più. Questo sette o otto mesi prima della scoperta del tradimento.
Mia moglie stava benissimo, dopo il tradimento. Non aveva più crisi d'ansia o problemi ad andare al lavoro. Quello che stava male ero io.
So che la psicologa si è abbastanza indispettita quando mia moglie le ha detto che io ero andato via di casa dopo aver scoperto il suo tradimento. Mi riferì, dopo qualche settimana, che la psicologa le disse che, avendo lei trovato da sola la soluzione al suo problema, non aveva più senso il suo intervento. La scaricò.
Sembrava rinata, bella e curata. Si era innamorata e viveva il suo sogno. Ci separammo in tribunale. Non mi disse mai cosa volesse fare. Sapevo che l'amante era divorziato e libero. Mi diceva che amava ancora me ma che si era innamorata dell'amante (divorziato e libero) e si vedevano a casa di lui. Aveva risposto nei fatti alla mia richiesta di scegliere tra me e lui. Questa storia durò quasi sei mesi.
Poi, dopo che avevo instaurato una relazione con una mia amica (relazione per la quale mostrò stizza, accusandomi di averla sostituita così presto) mi chiese di ritornare a casa, mentre eravamo insieme a nostra figlia a festeggiare la Pasqua. Mi disse che aveva chiuso con l'amante, senza altre spiegazioni. Non feci domande. Durò una decina di mesi e poi lei tornò in depressione, scrisse le poesie d'amore all'amante, vinse pure un premio.
Il giorno dopo la premiazione le lessi una sua poesia dedicata all'amante, la salutai, girai i tacchi e me ne andai definitivamente da casa.
Non volevo continuare un gioco al massacro durato troppo tempo.
Anche a me è stato raccontato del ruolo 'terapeutico' dell'amante..In effetti anche nel tuo caso la sequenza è: depressione (vera o presunta) - - >> corno. Concordo con @danny che se uno è depresso, veramente depresso, non ha manco voglia di vestirsi per uscire di casa, e comunque, visto che il tizio ha avuto il ruolo terapeutico di farla risollevare, quel ruolo sarebbe spettato a te, ma ti è stato sottratto prima del corno...