Il perdono fa parte dei lati oscuri del tradimento

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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
In media le persone si sposano dopo anni passati insieme, oggi.
A 30/35 anni, dopo magari 10 anni di storia, o addirittura di convivenza, se arrivi a sposarti perché hai le farfalle nello stomaco sei a mio parere un oggetto di studio come esemplare raro.
Difatti le farfalle arrivano sempre dopo, magari con figli in età scolastica, e ovviamente col solo fine di avere una storia parallela, non di sposarsi nuovamente.
Io mi sono sposata dopo 9 anni che stavamo insieme. Se non fossi stara innamorata non mi sarei sposata e stare con lui mi emozionava ancora. non mi sono sposata per abitudine o perché era la scelta più ovvia dopo anni. Lo avremmo fatto prima ma eravamo troppo giovani.
se per te le farfalle sono il “rincoglionimento” di una relazione extra che ti fa perdere la visione della realtà, spero che nessuno si sposi per quelle.
le ho provate in seguito ma appunto sapevo distinguere le farfalle dall’amore per un progetto
Ora sono cresciuta, per fortuna
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Certo, ma non ho usato io il termine Depressione, per cui non mi azzardo nemmeno a tirarne fuori altri o a o a fare copia e incolla di siti web
Il concetto che rilevo emergere puntualmente da 10 anni qui è il particolare collegamento tra depressione e tradimento, un'abitudine a una lettura che a me risulta incomprensibile e un tranello nel quale caddi anch'io all'epoca.
Magari il termine depressione usato dall'utente è sbagliato, ma poiché viene puntualmente usato nei vari racconti, trovo l'approccio assolutamente sbagliato.
Vedi, mia moglie soffrì di disturbi anni fa che erroneamente appellò come "depressione":
Dallo psichiatra della clinica da cui ottenne la terapia il termine fu cassato brutalmente per i motivi che ho citato.
Io per gli stessi motivi ho dovuto litigare con più o meno tutta la mia famiglia (mia sorella compresa, che di "crudezze" ne ha viste forse più di me) quando saltò fuori il fattaccio perchè non mi rivolgevo ad uno "specialista"... era come se invocassero l'intervento di uno psic_qualsiasi (ologo, oterapeuta, hiatra..) quasi fosse un esorcista in grado di liberare la posseduta... dicevano: ma vedrai che è depressione, è colpa dello "stress" del lavoro, di questo e di quello... e io ribattevo sempre: "NO, è colpa sua"
 
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danny

Utente di lunga data
Io mi sono sposata dopo 9 anni che stavamo insieme. Se non fossi stara innamorata non mi sarei sposata e stare con lui mi emozionava ancora. non mi sono sposata per abitudine o perché era la scelta più ovvia dopo anni. Lo avremmo fatto prima ma eravamo troppo giovani.
se per te le farfalle sono il “rincoglionimento” di una relazione extra che ti fa perdere la visione della realtà, spero che nessuno si sposi per quelle.
le ho provate in seguito ma appunto sapevo distinguere le farfalle dall’amore per un progetto
Ora sono cresciuta, per fortuna
Per me le farfalle sono esattamente quello: uno stato di rincoglionimento, piacevole, ma non esattamente adeguato per portare avanti progetti.
Da fuori lo stato di rincoglionimento altrui è spesso percepibile, tanto che mi azzardo a dire che non ho visto finora nessuno sposarsi con uno sguardo da farfalle nello stomaco.
Per dirti, ho un'amica, che ovviamente non fa parte della categoria poker face, che ha appena iniziato una storia e quello sguardo è percepibile, l'ho notato subito, anche perché conosco bene la sua espressione di quando stava con l'ex.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Non sto rispondendo a te. Rifletto.
Vediamo centinaia di film (magari leggiamo meno romanzi) in cui il/la protagonista reagisce alla sventure nei modi più assurdi dall’ abuso di alcol, all’uso di sostanze a comportamenti negativi e auto lesionisti, siamo empatici e ci commuoviamo. Poi succede a qualcuno che non è un personaggio, ma una persona vera a cui diciamo di voler bene e non capiamo niente.
Si vede che la vita scrive male le sceneggiature.
La mia storia, come quella di ciascuno di noi sul forum, ha delle particolarità che rendono unico ogni evento di tradimento. Anche perché si incrociano le storie di due persone (ed anche più), caratterizzate da tante connotazioni particolari.

Nelle sceneggiature di vita reale, come le chiami tu, spesso (per non dire sempre) le cose sono molto più complicate di quelle che vengono scritte nel mondo dello spettacolo ("entertainment"). Non dimenticare che il mondo dello spettacolo, particolarmente il cinema, è basato sulla finzione, cioè su una trasposizione scenica molto concentrata, che trova ispirazione da fatti della vita, che vengono reinterpretati e mischiati con fantasie, sintetizzati, adattati e raccontati per ottenere il massimo effetto scenico in un breve arco temporale (diciamo, un paio di ore per un film, alcune decine di ore per le series).

Questo è sempre avvenuto, dagli albori della civiltà umana, pensiamo al teatro greco: se visiti le rovine di teatri nelle colonie greche in Sicilia (Siracusa, Taormina, Eraclea, ecc.) ti rendi conto di come la finzione scenica ha sempre attratto l'attenzione umana, anche per fini pedagogici. Il racconto necessitava di una semplificazione degli ambienti, costituiti da palcoscenici rudimentali, per far entrare gli spettatori nelle vicende narrate.
Ma quella rappresentazione era diversa dalla realtà e gli spettatori lo sapevano chiaramente.
E' la stessa cosa che avviene per la pornografia, che è finzione mentre menti deboli ed impreparate la scambiano per scampoli di realtà. Con effetti disastrosi, in termini educativi e di socializzazione. Disadattati che a trenta anni hanno sperimentato tutti i modi di fare sesso e non conoscono cosa sia una relazione sentimentale.


Con l'avvento di Internet ho l'impressione che si sia creata una anomala commistione tra finzione e realtà. Sono su due diversi livelli, ma tendono a confondersi nella mente delle persone.

Questo per dire che, nella realtà, ogni storia di amore (ed anche di sesso) non è finzione e gli interessati agiscono sulla base di sentimenti e convincimenti che si accompagnano a miriadi di decisioni immediate, non pianificate, scelte difficili, percezioni equivoche, ecc., di sicuro non elaborate sulla base di un canovaccio prestabilito, dove conosci l'inizio e la fine della vicenda.

La mia vicenda può essere "sceneggiata" in molti modi, a seconda dei particolari che puoi selezionare, evidenziare ed amplificare.

Posso diventare un personaggio odioso, magari psicopatico, una gioventù militarista (per avere avuto esperienze non usuali, da addestramento in condizioni estreme), bravo a scuola ed arrogante, egoista (totalmente assorbito dal lavoro), dominatore e prepotente e mia moglie passare per una persona fragile psicologicamente, incerta nelle sue scelte, debole nello scegliere uomini "forti", che la dominassero (per supplire alla mancanza di una figura paterna), in più avversata dal destino, inclemente con lei.
O lei può passare per una Circe, che, diventata donna, sceglieva gli uomini secondo le sue esigenze capricciose, li usava e gettava via, se ci si focalizza su alcuni particolari (diversi tradimenti, pretesa di mantenere una relazione extra parallela a quella ufficiale con il marito, persino dopo la scoperta del tradimento da sposati; la volontà di fare sesso con lui che se n'era andato via di casa, mentre coltivava la relazione con l'amante, in una specie di triangolo istituzionalizzato; la gelosia per lui che cercava di rifarsi una vita, al punto di riconquistarlo per fargli cessare la nuova relazione che aveva iniziato, poi riprendersi l'amante, ecc.). Ed io passare per un povero cristo, che lavorava come un matto già prima di completare gli studi universitari, che fa il soldato in un battaglione di disciplina, pieno di avanzi di galera, per un caso del destino e riesce a salvarsi il fondoschiena; che uscito dall'incubo della naia, dopo aver fatto sesso con lei (dopo tre mesi lontano) accetta la domanda di sposarsi avanzata da lei (che lavorava, aveva un appartamento), che impegna tutto se stesso per costruire una famiglia, avere figli, assicurare benessere in casa, lascia ampia libertà alla moglie, che faceva il suo comodo, mentre girava il mondo per lavoro, conoscendo donne interessanti e disponibili, ma rimane fedele come un fesso, e che aveva sviluppato una dipendenza nei confronti di quella ragazza/donna che aveva conosciuto sui banchi del liceo e della quale si era perdutamente innamorato.

Ti potrei illustrare altre tre o quattro sceneggiature diverse, tutte vere (nel senso basate su alcune particolarità, escludendone delle altre, relative ad eventi realmente avvenuti).

Ma la vita vera non è sceneggiatura ed i fatti li conoscono solo i due interessati.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Per me le farfalle sono esattamente quello: uno stato di rincoglionimento, piacevole, ma non esattamente adeguato per portare avanti progetti.
Da fuori lo stato di rincoglionimento altrui è spesso percepibile, tanto che mi azzardo a dire che non ho visto finora nessuno sposarsi con uno sguardo da farfalle nello stomaco.
Per dirti, ho un'amica, che ovviamente non fa parte della categoria poker face, che ha appena iniziato una storia e quello sguardo è percepibile, l'ho notato subito, anche perché conosco bene la sua espressione di quando stava con l'ex.
Però ti pare razionale scommettere tutto quello che hai, e forse anche che sei, su un rapporto con una persona che puoi solo presumere di conoscere, soprattutto alla luce di statistiche disarmanti sul fallimento di tali unioni?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Per me le farfalle sono esattamente quello: uno stato di rincoglionimento, piacevole, ma non esattamente adeguato per portare avanti progetti.
Da fuori lo stato di rincoglionimento altrui è spesso percepibile, tanto che mi azzardo a dire che non ho visto finora nessuno sposarsi con uno sguardo da farfalle nello stomaco.
Per dirti, ho un'amica, che ovviamente non fa parte della categoria poker face, che ha appena iniziato una storia e quello sguardo è percepibile, l'ho notato subito, anche perché conosco bene la sua espressione di quando stava con l'ex.
Ma tra essere rincoglioniti e sposarsi razionalmente (che mi sa di freddezza e calcolo) ce ne passa.
Per come ho percepito il tuo scritto (quindi posso aver capito male) sembrava cosi
 

danny

Utente di lunga data
[
Però ti pare razionale scommettere tutto quello che hai, e forse anche che sei, su un rapporto con una persona che puoi solo presumere di conoscere, soprattutto alla luce di statistiche disarmanti sul fallimento di tali unioni?
Ne parlavo proprio l'altra sera a cena con una mia amica.
Lei vorrebbe arrivare a dare un aut-aut al compagno: o si definisce un progetto più serio oppure ci si lascia.
Mi ha fatto presente che il suo era un discorso assolutamente razionale, perché di stare ancora nel limbo non le andava più.
Il fatto è che generalmente le scelte non sono così definite e chiare, la scommessa risulta quindi necessaria.
E in questa scommessa sposarsi è assurdamente visto in alternativa al lasciarsi, proprio perché queste si offrono come le uniche scelte alternative al limbo.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Però ti pare razionale scommettere tutto quello che hai, e forse anche che sei, su un rapporto con una persona che puoi solo presumere di conoscere, soprattutto alla luce di statistiche disarmanti sul fallimento di tali unioni?
E l'alternativa quale è ? Coltivare relazioni per conoscere al 100% quello del quale ti innamori, stancarlo o rimanere deluso, finire da solo ad aspettare il partner "giusto", che rischi seriamente di non trovare mai ?
Si agisce sulla base di convincimenti, che possono essere sbagliati alla lunga, ma che al momento ti appaiono veri.
E' una giostra ...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E l'alternativa quale è ? Coltivare relazioni per conoscere al 100% quello del quale ti innamori, stancarlo o rimanere deluso, finire da solo ad aspettare il partner "giusto", che rischi seriamente di non trovare mai ?
Si agisce sulla base di convincimenti, che possono essere sbagliati alla lunga, ma che al momento ti appaiono veri.
E' una giostra ...
Infatti era per dire che non sono d'accordo sull'affermazione che ci si sposa per una scelta puramente razionale, ma per un azzardo. Quelli che tu chiami convincimenti per me sono illusioni, senza accezione negativa, ma abbastanza convincenti da far dimenticare che il banco vince sempre
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ne parlavo proprio l'altra sera a cena con una mia amica.
Lei vorrebbe arrivare a dare un aut-aut al compagno: o si definisce un progetto più serio oppure ci si lascia.
Mi ha fatto presente che il suo era un discorso assolutamente razionale, perché di stare ancora nel limbo non le andava più.
Il fatto è che generalmente le scelte non sono così definite e chiare, la scommessa risulta quindi necessaria.
E in questa scommessa sposarsi è assurdamente visto in alternativa al lasciarsi, proprio perché queste si offrono come le uniche scelte alternative al limbo.
Per me la highway to hell non è lastricata solo di buone intenzioni, ma anche di aut-aut come questi che molto molto difficilmente portano qualcosa di buono
 

Brunetta

Utente di lunga data
Neuropsichiatria richiede 6 anni di medicina e 4 di specializzazione.
Mia figlia sta studiando i tomi per il TOLC MED per tentare di essere ammessa in facoltà, poi se passa verrà assegnata dove c'è posto in qualsiasi area d'Italia.
Il percorso per arrivare a essere psichiatri come sto cercando di spiegare richiede molto impegno e tanto tempo.
Non è quindi alla mia portata affrontare l'argomento, le uniche cose che posso ripetere sono quelle dette dagli psichiatri nelle visite a cui ho assistito, di conseguenza NO, io personalmente non sostengo nulla essendo totalmente ignorante in materia e restando umile per questo.
Le mie argomentazioni quindi possono utilizzare lo strumento dell'opinione, dell'esperienza e al limite del buon senso, che mi suggerisce di non cercare spiegazioni patologiche, che sono competenza di chi ha un piano di studi adeguato, poiché le mie argomentazioni in merito per la loro inconsistenza mi renderebbero solo ridicolo.
E riportare eventualmente e pedissequamente quanto espresso in mia presenza da medici (no, non psicologi, poiché nel trattamento della depressione chi può effettuare un anamnesi e prescrivere una cura deve essere obbligatoriamente laureato in medicina).
E allora non paragonare persone diverse con, secondo te, vite simili, per dire che NON possono avere avuto forme di sofferenza psichica.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, ma non è che sia obbligatorio sposarsi a tutti i costi, ci vuole l'illusione di poter scommettere tutto (perchè di questo si tratta) su un rapporto con una persona che si presume di conoscere. Illusione che deve essere abbastanza forte da far dimenticare la più banale regola del gioco d'azzardo: il banco vince sempre
Certo che io mi sono sposata convinta e così altre e altri. Pensi che sia così per tutti?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo, ma non ho usato io il termine Depressione, per cui non mi azzardo nemmeno a tirarne fuori altri o a o a fare copia e incolla di siti web
Il concetto che rilevo emergere puntualmente da 10 anni qui è il particolare collegamento tra depressione e tradimento, un'abitudine a una lettura che a me risulta incomprensibile e un tranello nel quale caddi anch'io all'epoca.
Magari il termine depressione usato dall'utente è sbagliato, ma poiché viene puntualmente usato nei vari racconti, trovo l'approccio assolutamente sbagliato.
Vedi, mia moglie soffrì di disturbi anni fa che erroneamente appellò come "depressione":
Dallo psichiatra della clinica da cui ottenne la terapia il termine fu cassato brutalmente per i motivi che ho citato.
Però fu curata con farmaci e le consigliarono un percorso di psicoterapia che non fece.
Ti pare che stesse bene una che si comportava come lei?
Le forme depressive sono tante e diverse e possono peggiorare progressivamente in forme diverse.
Ho capito che non ti piacciono le diagnosi e l’uso dei termini medici.
Possiamo anche dire “matto” “fuori di testa” “squilibrato” o “stronzo”.
Però “stronzo” è un giudizio morale, come “troione da sbarco”, quest’ultimo con una sfumatura sessista.
Però che certi comportamenti che rovinano la vita a chi li compie e alla famiglia siano accettabili, solo perché “oh capita di aver voglia di scopare!” mi sembrano nemmeno da bar dopo il bianchino.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io per gli stessi motivi ho dovuto litigare con più o meno tutta la mia famiglia (mia sorella compresa, che di "crudezze" ne ha viste forse più di me) quando saltò fuori il fattaccio perchè non mi rivolgevo ad uno "specialista"... era come se invocassero l'intervento di uno psic_qualsiasi (ologo, oterapeuta, hiatra..) quasi fosse un esorcista in grado di liberare la posseduta... dicevano: ma vedrai che è depressione, è colpa dello "stress" del lavoro, di questo e di quello... e io ribattevo sempre: "NO, è colpa sua"
In ogni atto umano ci sono molte componenti, ogni essere umano è diverso geneticamente e in base al percorso di vita. Così ognuno reagisce in modo diverso alle diverse circostanze. Quando la reazione è anomala in senso che sorprende positivamente, viene definito eroe o resiliente oppure, se sorprende negativamente, viene considerato stronzo, delinquente o criminale.
Immaginiamo un incidente o un evento naturale, la maggior parte delle persone persone reagisce cercando la salvezza individuale, poi ci sono gli eroi che salvano altre persone e gli stronzi o criminali che ne approfittano per il vantaggio personale. Ricordiamo tutti le telefonate dopo il terremoto dell’Aquila con le risate di soddisfazione per i guadagni futuri. E abbiamo pensato che questi fossero umani incapaci di empatia e con inclinazioni criminali.
Ma questi sono giudizi morali. Non ci interessa per il giudizio morale la loro genetica o il loro percorso di vita. Così come non ci interessa se un mafioso è nato in una famiglia mafiosa, non gli è mai stato fatto vivere rapporti diversi da quelli di egoistico sfruttane della comunità e ha magari un disturbo di personalità che, anche se diagnosticato da un esimio psichiatra, non gli toglierà la condanna. Pensiamo a Pietro Maso, che ebbe una diagnosi da Vittorino Andreoli, ma non tolse a lui la condanna.
Del resto, chi ha visto una sua intervista recente, senza essere uno psichiatra, percepisce una sofferenza psichica che lo rende capace solo di simulare empatia e pentimento. Resta quello che si vestiva elegante al processo.

Quando i fatti compiuti sono enormemente meno gravi, ma incoerenti con il percorso di vita precedente, è spontaneo chiedersi se la persona è a posto con la testa.
Da profani possiamo limitarci a dire che è una stronza. Oppure possiamo cercare di capire. Nel capire possiamo semplificare e pensare che sia stata solo egoista. Ma come può essere stata così egoista da fare tanto male a chi le voleva bene? Certo il più delle volte c’è l’illusione che avesse valutato male se stessa e di aver creduto di poter prendere una strada segreta e da cui poter tornare indietro. Ma se ha fatto cose irrazionali e incoerenti, ci chiede se tutto funziona bene.
Le parole della psichiatria vengono usate comunemente, come quelle della medicina, per cui, pur non essendo medici, diciamo comunemente di soffrire di gastrite, senza limitarci a dire di avere mal di stomaco. Quello che è abuso della professione medica è il piano terapeutico.
E chi abusa è chi semplifica, non chi azzarda l’uso di termini medici.
 

danny

Utente di lunga data
Però fu curata con farmaci e le consigliarono un percorso di psicoterapia che non fece.
Ti pare che stesse bene una che si comportava come lei?
Le forme depressive sono tante e diverse e possono peggiorare progressivamente in forme diverse.
Ho capito che non ti piacciono le diagnosi e l’uso dei termini medici.
Possiamo anche dire “matto” “fuori di testa” “squilibrato” o “stronzo”.
Però “stronzo” è un giudizio morale, come “troione da sbarco”, quest’ultimo con una sfumatura sessista.
Però che certi comportamenti che rovinano la vita a chi li compie e alla famiglia siano accettabili, solo perché “oh capita di aver voglia di scopare!” mi sembrano nemmeno da bar dopo il bianchino.
Non mi piacciono le diagnosi mediche svolte sui forum da persone che non sono medici ma hanno competenze al massimo dedotte dai libri di Recalcati, mentre accetto benvolentieri che qui vengano, se lo si vuole, citate correttamente le diagnosi operate da medici professionisti.
A mia moglie venne prescritta una terapia farmacologica per gli stati di ansia sociale, più precisamente lo Zoloft (uno dei farmaci più usati e commercialmente parlando un altro successo messo in campo della Pfizer, un buon prodotto in definitiva) .
Sull'utilità della psicoterapia, che mia moglie ha portato avanti per un anno, è stata concordata la sospensione con lo psichiatra in quanto non portava risultati sensibili.
Psicoterapia non svolta da uno psicologo, ma anche in questo caso da un medico con specializzazione in psicoterapia.
La depressione ipotizzata è stata cassata usando le espressioni che ho citato dal professionista della clinica, poiché i sintomi che manifestava non riconducevano in alcun modo a tale condizione patologica. Non stava bene perché l'ansia sociale determina problemi noti: con le dovute cure è tornata ad essere una persona equilibrata.
Ovviamente l'origine del tradimento non c'entra un cazzo con la condizione patologica e solo un mentecatto potrebbe associarlo (e spero non lo abbia fatto, appunto, lo psicologo in questione).
Si era innamorata del tizio. Perché complicare con inutili ragionamenti una questione che è comune e normalmente sana nella vita di tutti noi?
Con le farfalle nello stomaco dell'innamoramento ci si rincoglionisce?
Ma certo! Se capita meno con l'avanzare dell'età è perché è più raro innamorarsi, ma solo per quello.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
ma le farfalle non erano quelle di quando si è innamorati e non di quando si ama?
Si spera che le farfalle ogni tanto arrivino anche quando si ama. Sta proprio lì il bello, secondo me.
 

danny

Utente di lunga data
Infatti era per dire che non sono d'accordo sull'affermazione che ci si sposa per una scelta puramente razionale, ma per un azzardo. Quelli che tu chiami convincimenti per me sono illusioni, senza accezione negativa, ma abbastanza convincenti da far dimenticare che il banco vince sempre
Hai paura, e lo capisco.
Dopodiché la componente razionale è pensare che nella vita accettare un rischio è indispensabile per andare avanti.
Il limbo che ho citato è esattamente una condizione di stasi che provoca comunque a lungo andare sofferenza.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Hai paura, e lo capisco.
Dopodiché la componente razionale è pensare che nella vita accettare un rischio è indispensabile per andare avanti.
Il limbo che ho citato è esattamente una condizione di stasi che provoca comunque a lungo andare sofferenza.
Se avessi paura non avrei scritto che mi sento un po' Fox Mulder
 
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