Il Perdono

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Mari'

Utente di lunga data
Tu comincia a tirar fuori il cambio invernale..... giusto per pararti dal freddo!!!

Bruja
Gia' fatto, tutto sotto controllo ... messo pure l'anticongelante nel radiatore dell'auto.

Dopo 8anni di Maine, conosco bene il freddo
 
O

Old Anna A

Guest
Gia' fatto, tutto sotto controllo ... messo pure l'anticongelante nel radiatore dell'auto.

Dopo 8anni di Maine, conosco bene il freddo


mi ricordo ancora i tuoi racconti dal Main, con la neve da spalare, dopo 4 giorni di nevicate...
un po' mi manca la tua corrispondenza dal Main... era come avere un'amica lontana che mi parlava di un posto quasi fiabesco...
 

Mari'

Utente di lunga data


mi ricordo ancora i tuoi racconti dal Main, con la neve da spalare, dopo 4 giorni di nevicate...
un po' mi manca la tua corrispondenza dal Main... era come avere un'amica lontana che mi parlava di un posto quasi fiabesco...
Tu te la ridi eh, ed io spalavo ... comunque il posto resta bellissimo (anche se e' legato sgradevoli ricordi) ... sapessi Anna quante volte ho nostalgia del Maine e dei suoi meravigliosi paesaggi

autunno
http://www.mooersrealty.com/2001 Winner Maine Foliage Contest.jpg

inverno
http://z.about.com/d/portlandme/1/0/t/1/mephoto65.jpg

primavera
http://leslieland.com/blog/wp-content/uploads/2007/05/lilac-buds-07.jpg

estate
http://www.onebigmaine.com/wp-content/uploads/2007/05/maine-lighthouse.jpg

fiabesco, e' vero
 
O

Old lele51

Guest
? vediamo quante

La crisi presuppone il perdono, presumo.

Sappiamo perdonare?


Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"

Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?

Perdono si o perdono no?

Avete voglia di parlarne?

Bacio!




Domando ??? quante volte ???? ho perdonato un anno fa quando i sospetti divennero certezze, dolore, casino, ect. ma poi decisi di perdonarla (la amo), tre mesi dopo scopro che si sentono e che fanno le cose un pò più intelligentemente (nascoste), di nuovo dolore, casino, i bambini che soffrono in mezzo a questa bufera...di nuovo la bevo, "..e solo un amico che ha bisogno di conforto in certi momenti difficili....", passano i mesi e prima delle ferie vedo per caso un'altro contatto (via chat) sembra innocente, ma vuol dire che la storia non è finita....e per terza volta un putiferio e lancio il mio ultimatum, o lui o mè........un anno dopo e 3 "sorry" dopo, mi ritrovo a cambiare anche nei sentimenti...ogni giorno che passa la rispetto meno e sento che il MIO AMORE sprofonda, anche se perdono, non vado avanti..ho il dubbio perenne che la cosa sia evoluta, più sofisticata, una corsa per vedere se sono abbastanza intelligente da scoprire il nuovo modus operandi, e veramente ne sono stanco, anche se lei fa di tutto per farmi dimenticare, non ha il tempo fisico per trovarsi con lui, e non so se esiste ancora un LUI, ma adesso dopo tutte le ricadute non vorrei far altro che sparire, allontanarmi, ma i cuccioli mi trattengono e non voglio o non me la sento di lasciarli così piccoli (11/5)....così che il PERDONO mi sembra nel mio caso sia stato preso come segno di debolezza...ma cosa dovrei fare..mandare tutti aff......lo solo per dimostrare che sono forte o che non me ne frega...purtroppo adesso non posso pensare solo a ME ma devo pensare anche a loro.....ma adesso basta di perdono, si perdona chi è veramente pentito del suo errore e ci mette del suo per cambiare...o ??? devo continuare a perdonare.....

P.D. Scusate il mio ITALIANO, sono cresciuto all'estero e la mia educazione formale è stata in un'altra lingua, spero saprete scusarmi certi orrori grammaticali, ma spero che l'idea del tutto sia stata espressa a dovere.
Grazie.
 

Fedifrago

Utente di lunga data
La crisi presuppone il perdono, presumo.

Sappiamo perdonare?


Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"

Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?

Perdono si o perdono no?

Avete voglia di parlarne?

Bacio!



Domando ??? quante volte ???? ho perdonato un anno fa quando i sospetti divennero certezze, dolore, casino, ect. ma poi decisi di perdonarla (la amo), tre mesi dopo scopro che si sentono e che fanno le cose un pò più intelligentemente (nascoste), di nuovo dolore, casino, i bambini che soffrono in mezzo a questa bufera...di nuovo la bevo, "..e solo un amico che ha bisogno di conforto in certi momenti difficili....", passano i mesi e prima delle ferie vedo per caso un'altro contatto (via chat) sembra innocente, ma vuol dire che la storia non è finita....e per terza volta un putiferio e lancio il mio ultimatum, o lui o mè........un anno dopo e 3 "sorry" dopo, mi ritrovo a cambiare anche nei sentimenti...ogni giorno che passa la rispetto meno e sento che il MIO AMORE sprofonda, anche se perdono, non vado avanti..ho il dubbio perenne che la cosa sia evoluta, più sofisticata, una corsa per vedere se sono abbastanza intelligente da scoprire il nuovo modus operandi, e veramente ne sono stanco, anche se lei fa di tutto per farmi dimenticare, non ha il tempo fisico per trovarsi con lui, e non so se esiste ancora un LUI, ma adesso dopo tutte le ricadute non vorrei far altro che sparire, allontanarmi, ma i cuccioli mi trattengono e non voglio o non me la sento di lasciarli così piccoli (11/5)....così che il PERDONO mi sembra nel mio caso sia stato preso come segno di debolezza...ma cosa dovrei fare..mandare tutti aff......lo solo per dimostrare che sono forte o che non me ne frega...purtroppo adesso non posso pensare solo a ME ma devo pensare anche a loro.....ma adesso basta di perdono, si perdona chi è veramente pentito del suo errore e ci mette del suo per cambiare...o ??? devo continuare a perdonare.....

P.D. Scusate il mio ITALIANO, sono cresciuto all'estero e la mia educazione formale è stata in un'altra lingua, spero saprete scusarmi certi orrori grammaticali, ma spero che l'idea del tutto sia stata espressa a dovere.
Grazie.
Tranquillo, chi legge oggi è interessato più al contenuto che alla forma...domani si vedrà!!


Non c'è bisogno di mandare tutto a fanc..o, magari basterebbe solo lei
... o per lo meno farle intendere chiaramente che altre prove di appello non ne riceverà più...

Ma quanto ormai questa stima/fiducia è ormai solo un ricordo?
Quanto ancora la ami?
Cosa di lei (oltre i figli) te la fa sentire così irrinunciabile?

Perchè l'impressione è che tu sia un vulcano sull'orlo di esplodere!
 
O

Old lele51

Guest
Tranquillo, chi legge oggi è interessato più al contenuto che alla forma...domani si vedrà!!


Non c'è bisogno di mandare tutto a fanc..o, magari basterebbe solo lei
... o per lo meno farle intendere chiaramente che altre prove di appello non ne riceverà più...

Ma quanto ormai questa stima/fiducia è ormai solo un ricordo?
Quanto ancora la ami?
Cosa di lei (oltre i figli) te la fa sentire così irrinunciabile?

Perchè l'impressione è che tu sia un vulcano sull'orlo di esplodere!
Sì sto per esplodere ma non voglio far male a nessuno meno alla prole...
La stima/fiducia come la chiami e cominciata a diminuire dopo la seconda scoperta..e dopo la terza..il climax della situazione. Sento dentro di mè che non ce la faccio a darle fiducia..dopo tutto. E la amo ancora..abbastanza da viverci assime e darle una mano in casa con i piccoli e le cose domestiche, sono premuroso con lei..ma distante con l'affetto, voglo che senta che mi ha ferito troppo e che mi sta perdendo se non fisicamente almeno emotivamente.
E sinceramente confesso che se non ci fossero i bambini in mezzo del ciclone, me ne sarei andato un anno fà..e scriverei di quanto bene mi sento lontano da lei, etc., etc.-Però la realtà è un'altra quella del giorno a giorno, alti e bassi, piccole delusioni e sensazione di non essere più per LEI, l'uomo che tanto aveva amato...beh, la vita è così....perennemente bastonato..un salutone e grazie..
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Sì sto per esplodere ma non voglio far male a nessuno meno alla prole...
La stima/fiducia come la chiami e cominciata a diminuire dopo la seconda scoperta..e dopo la terza..il climax della situazione. Sento dentro di mè che non ce la faccio a darle fiducia..dopo tutto. E la amo ancora..abbastanza da viverci assime e darle una mano in casa con i piccoli e le cose domestiche, sono premuroso con lei..ma distante con l'affetto, voglo che senta che mi ha ferito troppo e che mi sta perdendo se non fisicamente almeno emotivamente.
E sinceramente confesso che se non ci fossero i bambini in mezzo del ciclone, me ne sarei andato un anno fà..e scriverei di quanto bene mi sento lontano da lei, etc., etc.-Però la realtà è un'altra quella del giorno a giorno, alti e bassi, piccole delusioni e sensazione di non essere più per LEI, l'uomo che tanto aveva amato...beh, la vita è così....perennemente bastonato..un salutone e grazie..
Lele, fuori dai denti: non riesci a perdonarla,non la vuoi con te...nè senza di te...la vuoi punire, correggimi se sbaglio!

Quale possibilità di recupero ci potrà mai essere così?

Lei resterà dov'è e tu pure col tuo malumore...due forze che divergono...dove possono condurre?
Lei tornerà a cercare altro conforto e tu ti tornerai ad incavolare ma resterai ancora lì...e in questo pensi che i figli non ne risentiranno? pensio che così li stai davvero tutelando?
 

dererumnatura

Utente di lunga data
Sì sto per esplodere ma non voglio far male a nessuno meno alla prole...
La stima/fiducia come la chiami e cominciata a diminuire dopo la seconda scoperta..e dopo la terza..il climax della situazione. Sento dentro di mè che non ce la faccio a darle fiducia..dopo tutto. E la amo ancora..abbastanza da viverci assime e darle una mano in casa con i piccoli e le cose domestiche, sono premuroso con lei..ma distante con l'affetto, voglo che senta che mi ha ferito troppo e che mi sta perdendo se non fisicamente almeno emotivamente.
E sinceramente confesso che se non ci fossero i bambini in mezzo del ciclone, me ne sarei andato un anno fà..e scriverei di quanto bene mi sento lontano da lei, etc., etc.-Però la realtà è un'altra quella del giorno a giorno, alti e bassi, piccole delusioni e sensazione di non essere più per LEI, l'uomo che tanto aveva amato...beh, la vita è così....perennemente bastonato..un salutone e grazie..
Tu queste cose devi dirgliele comunque..bimbi o non bimbi!!
Lei deve sapere quello che stai provando!Non puoi tenere tutto dentro!E soprattutto le devi spiegare che deve cambiare atteggiamento e comportamento...
Non puoi rimanere lì indipendentemente da tutto senza nemmeno far avvertire la tua incazzatura e il tuo dolore...ma diamine!!!!!!!!!!!
 
O

Old Angel

Guest
La crisi presuppone il perdono, presumo.

Sappiamo perdonare?


Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"

Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?

Perdono si o perdono no?

Avete voglia di parlarne?

Bacio!




Domando ??? quante volte ???? ho perdonato un anno fa quando i sospetti divennero certezze, dolore, casino, ect. ma poi decisi di perdonarla (la amo), tre mesi dopo scopro che si sentono e che fanno le cose un pò più intelligentemente (nascoste), di nuovo dolore, casino, i bambini che soffrono in mezzo a questa bufera...di nuovo la bevo, "..e solo un amico che ha bisogno di conforto in certi momenti difficili....", passano i mesi e prima delle ferie vedo per caso un'altro contatto (via chat) sembra innocente, ma vuol dire che la storia non è finita....e per terza volta un putiferio e lancio il mio ultimatum, o lui o mè........un anno dopo e 3 "sorry" dopo, mi ritrovo a cambiare anche nei sentimenti...ogni giorno che passa la rispetto meno e sento che il MIO AMORE sprofonda, anche se perdono, non vado avanti..ho il dubbio perenne che la cosa sia evoluta, più sofisticata, una corsa per vedere se sono abbastanza intelligente da scoprire il nuovo modus operandi, e veramente ne sono stanco, anche se lei fa di tutto per farmi dimenticare, non ha il tempo fisico per trovarsi con lui, e non so se esiste ancora un LUI, ma adesso dopo tutte le ricadute non vorrei far altro che sparire, allontanarmi, ma i cuccioli mi trattengono e non voglio o non me la sento di lasciarli così piccoli (11/5)....così che il PERDONO mi sembra nel mio caso sia stato preso come segno di debolezza...ma cosa dovrei fare..mandare tutti aff......lo solo per dimostrare che sono forte o che non me ne frega...purtroppo adesso non posso pensare solo a ME ma devo pensare anche a loro.....ma adesso basta di perdono, si perdona chi è veramente pentito del suo errore e ci mette del suo per cambiare...o ??? devo continuare a perdonare.....

P.D. Scusate il mio ITALIANO, sono cresciuto all'estero e la mia educazione formale è stata in un'altra lingua, spero saprete scusarmi certi orrori grammaticali, ma spero che l'idea del tutto sia stata espressa a dovere.
Grazie.
Non per metterti la pulce nell'orecchio, ma occhio a differenza di te la mia ingenuità è durata quasi 3 anni
 

tatitati

Utente di lunga data
Stavo leggiucchiando "Vita a due" di Willy Pasini (datemi dell'esterofila, ma aborro i libri di psicologi - psicoterapeuti italiani, sono un'accozzaglia di casi clinici senza nessun abbozzo teorico dietro), e un tema stamattina casualmente mi è balzato agli occhi: ipse dixit "Nell'amore ci va generosità, un amore che non supera una CRISI non è un vero amore, è un amore fragile".

La crisi presuppone il perdono, presumo.

Sappiamo perdonare?


Quante volte su queste pagine diciamo "Ah no meglio sbatterlo/la fuori di casa subito?"

Quando come e perché si puo' e si deve iniziare un percorso di perdono?

Perdono si o perdono no?

Avete voglia di parlarne?

Bacio!

il perdono... mah.. io personalmente ho sempre perdonato e ho preso solo calci come ringraziamento.. quindi direi che sia meglio non farlo. chiudere e stop. beso
sono sintetica ma sto un po' incazzata...
 

Bruja

Utente di lunga data
lele

Insomma sei una pentola a pressione con la valvola che sta iniziando ad intasarsi.
Purtroppo sei stato messo alla prova non da un errore ma da sue reiterazioni e la fiducia viene frustata a sangue in questi frangenti.
Dubito che il tuo sia amore, certo è affetto e senso di responsabilità, ma amore direi proprio che non ce ne sia... ed è indicativo che tu voglia che lei percepisca la tua distanza, il distacco emozionale; Il fatto che tu resti per i figli dimostra che resti per altro che non sia lei di cui ormai hai un'idea che non potrà cambiare comunque, proprio perchè non ha sbagliato singolarmente ed isolatamente ma con continuità.
Tu non sei più l'uomo che speravi essere per lei e lei percepisce che tu "respiri meglio" fuori dal suo raggio.
Tu devi solo convincerti che hai fatto una scelta dovuta, di responsabilitrà e che niente e nessuno può giudicarla, ma solo la tua autonomia ed il tuo buon senso; va comunque da sé che dovrai ad un certo punto metterti di fronte alla TUA qualità di vita e decidere quanto sia giusto appartarla, soecie se lei è, tutto sommato, una madre degna e consapevole.
Privarsi della vita vera, delle opportunità e della qualità esistenziale è un sacrificio che può avere un motivo tremporale, ma non può essere definitivo, poichè anche la qualità della persona che vuoi essere viene inficiata dalla obbligo di sottoporsi ad essere una persona spenta e intristita.
Valuta se davvero questa tua scelta ha, almeno per la tua famiglia, un valore esistenziale reale ed efficace.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
Vorreri fare un'aggiunta al mio concetto iniziale...................
Parlavamo di perdono, bene per me esistopno due perdoni, uno concettuale che non si può concedere per ovvie ragioni quali il fatto che concettualmente non ha senso il perdonare una cosa che è accaduta e che ha avuto le ripercussioni che poteva avere..... se ne prende atto, punto! Poi abbiamo il perdono personale che è quello di cui di disquisisce.... si perdona nella misura in cui sentiamo che il perdono è utile, serve alla ricomposizione della coppia o serve a chiudere con civiltà e comprensione degli eventi, e perchè in fondo è una pacificazione con se stessi vesrso l'eventoi che tanto ha cambiato lo stato delle cose.
Nessuno può perdonare concettualmente un tradimento perchè è una lesione alla struttura precostituita della coppia, e la trasgressione in sè non necessità di perdono, ma se si accetta che le cose possono cambiare e le persone idem, che ci sono evoluzioni nel corso della vita e che le persone possono avere nuove e diverse priorità, allora il perdono personale è il percorso da farsi. In fondo è un perdono-comprensione che porta a riprendere contatto con la realtà, che è nuova, e ad abbandonare la vecchia idea di quello che era la coppia, con le sue idealizzazioni ed illusioni!!
Bruja
... senti, aristote-lessa, prima distingui un perdono "concettuale", "cognitivo" e poi affermi che non esiste... meglio non distinguerlo e basta, o no?... perché evocare l'inesistente per poi dire che non esiste?... è ovvio che il perdono "concettuale" non può esistere... esiste l'elaborazione cognitiva... il superamento dialettico operato dalla ragione... sul resto, sono d'accordo... il perdono può aiutare sul piano emotivo... emozionale... tuttavia, come ho già detto, da solo, senza l'elaborazione cognitiva, si traduce in un atto mistico-religioso... in una sorta di "ego te absolvo" che ostacola ed impedisce l'azione della ragione... una sorta di scorciatoia... un colpo di spugna emotivo... spesso foriero di nuovi peccati... di nuove delusioni...
 

Bruja

Utente di lunga data
CHen

... senti, aristote-lessa, prima distingui un perdono "concettuale", "cognitivo" e poi affermi che non esiste... meglio non distinguerlo e basta, o no?... perché evocare l'inesistente per poi dire che non esiste?... è ovvio che il perdono "concettuale" non può esistere... esiste l'elaborazione cognitiva... il superamento dialettico operato dalla ragione... sul resto, sono d'accordo... il perdono può aiutare sul piano emotivo... emozionale... tuttavia, come ho già detto, da solo, senza l'elaborazione cognitiva, si traduce in un atto mistico-religioso... in una sorta di "ego te absolvo" che ostacola ed impedisce l'azione della ragione... una sorta di scorciatoia... un colpo di spugna emotivo... spesso foriero di nuovi peccati... di nuove delusioni...

E' ovvio che il perdono concettuale è argomento astratto che non ha interferenza nella realtà. Non ho tutta la tua eloquenza, ma se qualcosa è concettuale e per sua natura inamovibile dico che non posso muoverlo... non ne nego la valenza. Questo era il senso.
Resto io stessa del parere che per perdonare in modo cognitivo sia necessario comprendere i "passi" della trasgressione altrui; e qui subentra la nostra capacità di metterci in discussione. Più l'idea che non si sia tradibili è forte e più dura sarà la presa di coscienza che il tradimento è avvenuto.
Quanto al perdono non lo considero un atto cesareo o celeste ma un atto consapevole delle mancanze reciproche, anche se in percentuale diversa. Tuttavia credo che il perdono sia spesso un atto più utile a chi lo compie che a chi lo riceve; chi perdona spesso si sente una persona migliore, chi è perdonato/a ha sovente il peso di una gratitudine che porta ad un senso di insopportabilità per tanta buonagrazia!
Bruja
 

MK

Utente di lunga data
Tuttavia credo che il perdono sia spesso un atto più utile a chi lo compie che a chi lo riceve; chi perdona spesso si sente una persona migliore, chi è perdonato/a ha sovente il peso di una gratitudine che porta ad un senso di insopportabilità per tanta buonagrazia!
Bruja secondo me è esattamente il contrario invece!
 

Bruja

Utente di lunga data
MK

Bruja secondo me è esattamente il contrario invece!

Non ho detto che sia obbligatorio ma che sia diffuso quando c'è vero perdono. Chiaro che poi gli agenti interni alla coppia fanno le differenze.
Tu invece credi che chi viene perdonato sia felice e sereno e che chi perdona si conservi sospettoso e rancoroso.... in questo caso però non c'è vero perdono perchè uno si illude e l'altro aspetta di venire smentito nella sua diffidenza.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
E' ovvio che il perdono concettuale è argomento astratto che non ha interferenza nella realtà. Non ho tutta la tua eloquenza, ma se qualcosa è concettuale e per sua natura inamovibile dico che non posso muoverlo... non ne nego la valenza. Questo era il senso.
Resto io stessa del parere che per perdonare in modo cognitivo sia necessario comprendere i "passi" della trasgressione altrui; e qui subentra la nostra capacità di metterci in discussione. Più l'idea che non si sia tradibili è forte e più dura sarà la presa di coscienza che il tradimento è avvenuto.
Quanto al perdono non lo considero un atto cesareo o celeste ma un atto consapevole delle mancanze reciproche, anche se in percentuale diversa. Tuttavia credo che il perdono sia spesso un atto più utile a chi lo compie che a chi lo riceve; chi perdona spesso si sente una persona migliore, chi è perdonato/a ha sovente il peso di una gratitudine che porta ad un senso di insopportabilità per tanta buonagrazia!
Bruja
... esatta-mente quel che avevo evidenziato: l'atto del perdono, introduce un'asimmetria relazionale tra il per-donante e il per-donato... è questo un buon inizio?... o non è meglio la com-prensione... che non perdona... ma è un "contenere in sé", "capacità di rac-chiudere" le ragioni... attra-verso la ragione...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top