Il piacere di offrire

francoff

Utente di lunga data
Più ti leggo e leggo le tue argomentazioni più mi convinco che tu sia omosessuale . Attraverso tua moglie vuoi quello che non hai coraggio di fare . Mancanza di coraggio per mancanza di consapevolezza dovuta a mille possibili motivazioni .
 

Skorpio

Utente di lunga data
Più ti leggo e leggo le tue argomentazioni più mi convinco che tu sia omosessuale . Attraverso tua moglie vuoi quello che non hai coraggio di fare . Mancanza di coraggio per mancanza di consapevolezza dovuta a mille possibili motivazioni .
Beh.. può pure essere, mica casca il mondo

Ma tra leggere e comprendere la sua differenza c'è

E già ieri ti è stato fatto notare che sulla differenza tra libera offerta (non contrattabile) e disponibilita' generica (ditemi che devo fare) non ci avevi capito una sega

Magari rileggi altre volte, è quando hai ben capito ci confrontiamo

Anche perché io non so nulla Delle argomentazioni di un omosessuale al riguardo, non frequentandone nessuno

Se non per motivi di lavoro, un paio

Ma penso non valga

O si?
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Comunque Cirì, che tu sia biadesivo o meno, zono commozzo da danda zenzibbilidà per dirla nel dialetto di Nusco. Che tu abbia uno spettro di percezione così ampio da suddividere in così tante sfumature il sottinteso alle istanze di famolostrano della tua signora, è una cosa proprio rinfrescante. Fossi una donna, ucciderei per essere coinvolta nei tuoi menage fighissimi :rotfl:
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Comunque Cirì, che tu sia biadesivo o meno, zono commozzo da danda zenzibbilidà per dirla nel dialetto di Nusco. Che tu abbia uno spettro di percezione così ampio da suddividere in così tante sfumature il sottinteso alle istanze di famolostrano della tua signora, è una cosa proprio rinfrescante. Fossi una donna, ucciderei per essere coinvolta nei tuoi menage fighissimi :rotfl:
:rotfl: :rotfl:

Che sia per via del fascino del finocchio celato che alberga in me? :rotfl:

Comunque.. di spogliatoi di maschi ne frequento tutt'ora, è di uccelli più o meno strutturati ne vedo assai

Ma dal cervello all'uccello, di tempeste ormonali non ne ho mai registrate :D

Indagherò... :rotfl:
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
:rotfl: :rotfl:

Che sia per via del fascino del finocchio celato che alberga in me? :rotfl:

Comunque.. di spogliatoi di maschi ne frequento tutt'ora, è di uccelli più o meno strutturati ne vedo assai

Ma dal cervello all'uccello, di tempeste ormonali non ne ho mai registrate :D

Indagherò... :rotfl:
Per far contento chi?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Per far contento chi?
Beh.. il finocchio silente che pare alberghi in me, no? :mexican:

Se cominciasse a discorrere, te le immagini le "offerte speciali" ??

Al confronto questa sarebbe acqua minerale naturale non fredda.. :rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però qui altri maschi hanno detto che si, hanno "sentito" la sensazione di voler avere più mani più bocche più uccelli più occhi

Però loro non li lasceesti?

Sono bravi loro?

Fammi capire.. che ha di sbagliato questa sensazione

Condivisa peraltro, da mia moglie su di ME

Che l'ho scritta?

Si deve stare zitti che è meglio. Si è più bravi?

Per capire Bruni.. solo x capire
Io faccio una netta distinzione tra fantasia e realtà sempre. Credo di esserci arrivata intorno ai cinque anni, come tutti i bambini, capendo che puoi esultare quando sparano al cattivo senza diventare un assassino e senza pensare di ammazzare qualcuno davvero.
Non è che lascerei te, lascerei chiunque me lo proponesse.
Ma non solo per la proposta sessuale, ma anche, come ho detto, se mi proponesse la grande rapina al treno.
Oltretutto mi parrebbe anche una persona con un problema rispetto a realtà e fantasia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
@Brunetta, non quoto ogni singolo messaggio perché non ne sono capace, ma io ho letto con interesse quello che hai scritto e c'è una cosa che non riesco a capire.
Tu dici, ti sentiresti trattata come una bistecca che si da al cane.
Se lui non fosse il marito, io personalmente, la vedrei proprio così. Perché non ho il minimo interesse per "le moltitudini". Nemmeno nella fantasia.
Ma lui, è lo sposo e sta lì a guardarla, amarla. Ed è spettatore attivo, anche laddove non intervenisse sarebbe comunque la "parte" imprescindibile.
E' lì con cura, interesse e desiderio per la moglie. Non lancia per poi ritirarsi.
C'è un noi in questo scenario, ed è molto complice, intimo e "appassionato". E' un possedere che vuole liberare in un certo senso.

In questo caso, io, "l'oggetto" non lo vedo. Non riesco a vederlo. Puoi indicarmi, se ti va, "dove" sta per te? :)
La cura? :nuke:
È possesso e controllo.
La confidenza della fantasia ha scatenato insicurezza, pensare (e peggio realizzare) diventando il produttore e regista è voler avere il controllo anche della fantasia, scegliere lui l’oggetto partner è un modo per preservarli dal pericolo della scelta libera di lei.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Può essere lei che lascia il controllo a lui, proprio perché in quel momento è lui che possiede il suo piacere
Per me il possesso e il controllo sono prigionia e li tengo fuori dalle relazioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non l'ho detto, non lo so nemmeno io, e in realtà il 3d non verteva su questo.

Non voglio fare alcun accordo, offrire è un qualcosa che lo esclude.

Se si va sull'accordo non è più un MIO offrire libero

Giorni fa c'era da organizzare una cena per il catechismo, nei locali parrocchiali

Io ho offerto di stare al barbecue (offerta libera)

Mi è stato detto grazie, ma mancava qualche adulto per far giocare i bambini.

Non ho fatto né l'una cosa ne l'altra.
Nell’ambiente quello dei genitori che portano i figli a catechismo :carneval::rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Quando ero giovane, avevo una grossa difficoltà. Appena ricevevo un regalo, qualsiasi regalo...sorpresa o meno, la prima spinta, il primo sentire interiore, riguardava la domanda "perché mi si fa questo regalo?". La parola "perché" non va tradotta con "a che fine", ma "perché l'altro pensa che questo dono sia da fare a me?". E se il regalo non mi piaceva, erano guai...seri.
Per superare questa difficoltà, la prima idea pratica che ebbi, col mio compagno, perché era lì che stava diventando un problema, fu quella di farmi accompagnare in giro e indicargli cosa avrei voluto. Immancabilmente si usciva dal negozio con quel che veramente avrei voluto e...me lo ero comprato da me. Perdeva la connotazione del dono, lui avrebbe messo SOLO la moneta. In quel modo di donare vedevo, sentivo ancora solo me. E dono non c'era. Non c'era la responsabilità personale di chi fa il dono. La sua esposizione. E invece in un qualsiasi regalo l'altro c'è, deve esserci e soddisfa anche un suo (suo e basta) piacere. La responsabilità di chi riceve è saper dire "no, non mi piace...parliamo dei perché, miei e tuoi riguardo al dono" e non sentirsi "sporcarti" ed oltraggiati.
Questo almeno in una relazione "matrimoniale".
E lo stesso vorrei fosse per me, quando sono io a donare. In questo spazio e con queste responsabilità io non vedo "merci", "oggetti"...che invece, mi riporterebbero immediatamente al "perché" ad inizio post, con reazioni anche, volendo "vendicative". E su questo punto, non ci sarebbe da dubitare.
Chi sbaglia regalo parla molto di sé e della propria incapacità di attenzione.
 

isabel

Utente di lunga data
La cura? :nuke:
È possesso e controllo.
La confidenza della fantasia ha scatenato insicurezza, pensare (e peggio realizzare) diventando il produttore e regista è voler avere il controllo anche della fantasia, scegliere lui l’oggetto partner è un modo per preservarli dal pericolo della scelta libera di lei.
Ho capito la tua prospettiva, grazie :)
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Quando ero giovane, avevo una grossa difficoltà. Appena ricevevo un regalo, qualsiasi regalo...sorpresa o meno, la prima spinta, il primo sentire interiore, riguardava la domanda "perché mi si fa questo regalo?". La parola "perché" non va tradotta con "a che fine", ma "perché l'altro pensa che questo dono sia da fare a me?". E se il regalo non mi piaceva, erano guai...seri.
Per superare questa difficoltà, la prima idea pratica che ebbi, col mio compagno, perché era lì che stava diventando un problema, fu quella di farmi accompagnare in giro e indicargli cosa avrei voluto. Immancabilmente si usciva dal negozio con quel che veramente avrei voluto e...me lo ero comprato da me. Perdeva la connotazione del dono, lui avrebbe messo SOLO la moneta. In quel modo di donare vedevo, sentivo ancora solo me. E dono non c'era. Non c'era la responsabilità personale di chi fa il dono. La sua esposizione. E invece in un qualsiasi regalo l'altro c'è, deve esserci e soddisfa anche un suo (suo e basta) piacere. La responsabilità di chi riceve è saper dire "no, non mi piace...parliamo dei perché, miei e tuoi riguardo al dono" e non sentirsi "sporcarti" ed oltraggiati.
Questo almeno in una relazione "matrimoniale".
E lo stesso vorrei fosse per me, quando sono io a donare. In questo spazio e con queste responsabilità io non vedo "merci", "oggetti"...che invece, mi riporterebbero immediatamente al "perché" ad inizio post, con reazioni anche, volendo "vendicative". E su questo punto, non ci sarebbe da dubitare.
Che per caso sei figlia di un padre assente?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Beh.. il finocchio silente che pare alberghi in me, no? :mexican:

Se cominciasse a discorrere, te le immagini le "offerte speciali" ??

Al confronto questa sarebbe acqua minerale naturale non fredda.. :rotfl:

Oh, ognuno conosce il suo pubblico. Io non ho ancora trovato uno scopo in questo thread scritto in questo posto. A parte il fatto di bullarsi di chi ha una vita sessuale parametrata sulla posta di Cioè, ovviamente.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Oh, ognuno conosce il suo pubblico. Io non ho ancora trovato uno scopo in questo thread scritto in questo posto. A parte il fatto di bullarsi di chi ha una vita sessuale parametrata sulla posta di Cioè, ovviamente.
Il mio pubblico di oggi non saprei, ma su quello di domani ho pochi dubbi.. :D
 

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Skorpio

Utente di lunga data
Io faccio una netta distinzione tra fantasia e realtà sempre. Credo di esserci arrivata intorno ai cinque anni, come tutti i bambini, capendo che puoi esultare quando sparano al cattivo senza diventare un assassino e senza pensare di ammazzare qualcuno davvero.
Non è che lascerei te, lascerei chiunque me lo proponesse.
Ma non solo per la proposta sessuale, ma anche, come ho detto, se mi proponesse la grande rapina al treno.
Oltretutto mi parrebbe anche una persona con un problema rispetto a realtà e fantasia.
Nella mia coppia non si usano fantasie.....

Non nel "modo della fantasia" che si intende

L'ho già scritto, ma tant'è.. :)

Viva la fantasia..
 
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