Ma veramente credi che qui dentro hanno scritto tutti la verità?
A me sembra proprio voler farsi gli affari altri, un po come era successo con Etta che ad insistere aveva parlato troppo.
Il nuovo utente temeva di rivelare quel di più.
Sono curiosa la prossima volta che qualcuno scrive di essersi innamorato nella storia extra se darai dell'ottuso.
Tu ti eri innamorata?
Qui dentro nemmeno io, come ho detto, venni creduto. Dieci anni fa.
Non fui totalmente sincero. Anche io modificai qualche particolare per paura di essere riconosciuto.
Roba da poco, perché poi mi aprii liberamente.
Sì crede a ciò che è più facile.
Se una storia si mantiene nei limiti della semplicità, del convenzionale, trova interlocutori disposti a dargli fiducia.
Non appena esce un po' dai canoni, suscita dubbi.
Che cos'ha di stravagante questa storia? Le contraddizioni? Ma l'autore ha rivelato il cuore della vicenda, tutto il resto non serviva a niente. I problemi dei figli, l'età, l'organizzazione... Sono tutte cose secondarie rispetto alla storia.
E alla fine diventa secondario anche verificare se il personaggio è vero o meno, addirittura che la storia sia verosimile o meno.
Nela realtà ci sono sfumature ampie, addirittura contrasti enormi, e ragionare sulle differenze plausibili è uno splendido esercizio.
A me questa storia sembrava lo specchio della mia, per cui era tutto assolutamente credibile.
Mi ha infastidito solo la tenacia con cui chi l'ha scritta si aggrappava a una speranza che in questo momento non portava a niente.
Ma anch'io... Anch'io ho provato sensazioni analoghe, diverse volte nella mia vita.
Innamorarsi di una donna che non ti vuole. O non ti vuole più. O è accanto a te, sul lavoro, in classe a scuola, nel condominio, in compagnia, qui, e soffrire da solo, in silenzio, nascondendolo a tutti, o magari anche alla compagna, alla moglie, ai figli.
Tenersi un pianto dentro che non può uscire, non può tracimare, non trova sbocco ed esplode con fragore dentro nel silenzio di mille voci che nessuno ascolta.
Stare in auto a pensare, solo, di notte, che potrebbe tutto ritornare.
Ma non accade.
E hai quella voglia dentro.
Che poi alla fine resta sempre il silenzio.
E qui puoi parlare, puoi dire la tua. Puoi lasciarti andare.
E a me ha fatto bene.
Solo bene.