Il tradimento - 7 anni dopo

Warlock

Utente di lunga data
In questo caso allora non era uno sbaglio, perché lei si è innamorata di un altro ed è stata coerente e ha mollato tutto. Non ha compiuto sforzi per recuperare perché evidentemente era innamorata dell’extra, mentre invece tu no. Non siamo tutti uguali.
Etta, tu confondi lo sbaglio con le motivazioni.
Lo sbaglio, cioè il tradimento, è lo stesso, le motivazioni invece sono diverse, la causa invece è la stessa, cioè un malessere individuale all'interno della coppia
 

Etta

Utente di lunga data
Etta, tu confondi lo sbaglio con le motivazioni.
Lo sbaglio, cioè il tradimento, è lo stesso, le motivazioni invece sono diverse, la causa invece è la stessa, cioè un malessere individuale all'interno della coppia
Ok ma tu hai tradito per sesso e lei per amore.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Provo a tirare le fila di questi lunghi sette anni troverete credo la mia storia nei post passati. Anche se spero che qualcuno si ricorda di me.
Sette anni sono lunghi che voglio violentemente sintetizzarli in poche frasi e da li partire di nuovo con voi per mettermi di nuovo in discussione, considerato che la mia testa è stupidamente in tilt.

Sette anni fa, sposata con due figli figli piccoli di 4 e 7 anni, dopo una relazione di 20 anni tra matrimonio e fidanzamento dai tempi del liceo, scopro il tradimento, durato anni tra mio e una sua collega. Avvisaglie, silenzi, niente sesso, tutti indizi visti e scartati. Io e le mie strane convinzioni.
Scoperto il tradimento impazzisco come la maggior parte dei traditi, ma non voglio perderlo. I bambini piccoli forse sono una scusa, il motivo principale che mi spinge a tener duro, nonostante la ferita all'orgoglio e al cuore e quindi cerco di reagire.
Terapia di coppia, nuove energie del rapporto e nonostante dopo qualche mese scopro, nei dettagli, con foto e date, il tenore della loro relazione, ancora tengo duro e vado avanti.
Con tanta rabbia, con tanto rancore e forse ancora tanto amore.
Ci sono buoni momenti, tanti, rimangono sempre i dubbi, le paure, l'incertezza di un rapporto ferito e una quotidianità che inevitabilmente piano piano spegne la spinta iniziale. La coppia si ferma di nuovo.
Tre anni fa, quando certe emozioni non riescono più ad essere sotto controllo, almeno da parte mia, abbiamo un difficile confronto. Lui rivendica più libertà ed esprime stanchezza per la mia rabbia e i miei dubbi mal celati. Io rimprovero che il nostro rapporto non è completo, spento, mancano intimità e complicità e che i periodi di stanca, sempre più frequenti, non mi rendono tranquilla. Voglio "tutto" dico io, anche se esattamente nemmeno io so che cosa voglio dire, ma so che quello che ho non è sufficiente.
Lui propone una pausa. Tutti i miei sensi sono all'allerta, la pausa è stata la prima cosa che mi ha chiesto prima della scoperta. Quindi rincaro: Una pausa che ci permette di frequentare altri?. Mi risponde di si. E' un altro sasso gigante è andato a infilarsi tra noi. Però i suoi ragionamenti sono giusti, e quando mi dice che è evidente che tra noi non c'è amore, penso che forse è vero, che un po' ha ragione. Sono rancorosa, arrabbiata e non dimostro amore. Quindi metto al bando il mio orgoglio e la mia dignità e gli dico "non sono ancora pronta per perderti, diamoci un altra occasione". Lui me la concede, con il senso del poi mi viene da aggiungere, un certo scetticismo. Se lui aveva di nuovo un altra, non si sa, sarebbe troppo facile dirlo ora, ma il dubbio si insinua.
Andiamo avanti però.
Cerco di smussare gli angoli, non so e non riesco sinceramente ad essere oggettiva con quanta e quale convinzione ma ci provo. C'è il covid, c'è tanta famiglia, ci sono vacanze, divertimenti, c'è tanto non posso negarlo ma sicuramente non c'è una grande evoluzione nella coppia in sè.
Nel frattempo in questi anni però una evoluzione grande, improntata ad un certo individualismo, è avvenuta in me. Mi sono laureata, ho mille impegni, tante idee ed energie, oltre ad aver perso parecchi chili. Sono io, diversa ma sempre io. Il mio centro sono io.

E arriva lui (lo aspettavate vero?!).

Lui, giovane, molto più giovane, da farmi sembrare quasi patetica nel guardarlo con occhi diversi, e che da subito mi guarda con occhi diversi. Mi guarda, oserei direi. Il divario dell'età è grande, è un collega e il mio matrimonio all'esterno sembra da famiglia mulino bianco. Ma forse lui mi guarda e lo sa che può riuscire.
Inutile girarci intorno, ne avete sentite infinite di storie analoghe, comincia come un amicizia, poi diventa un gioco più intimo e poi il gioco sfugge di mano, non troppo a dire il vero, ma complice il fatto che lui presto se ne sarebbe andato in un altra città per un nuovo lavoro, succede. Una sola volta, ma che conta? Noi traditi lo sappiamo, conta.
Quello che mi passa per la testa? "Prendo un solo pezzettino e poi dimentico tutto, la famiglia anche senza amore di coppia non può e non sarà messa in discussione". "Perché lui si e io no". "Lui magari sta facendo lo stesso". "Lui non mi ama, nemmeno mi vede, che male può fare". "Ho bisogno anch'io di sentirmi desiderata e amata" "Me lo merito". Frasi banali ma frullano in testa.
La vittima diventa carnefice. Da tradita a traditrice. Uno schifo di persona anch'io. E in quello schifo uno dei pensieri reconditi è anche: è colpa sua se sono diventata così.

Banalmente, mi allontano da lui, mi assento con lo sguardo e sono sempre distratta e le poche volte che mi cerca invento scuse. Sono strana, anche uno stupido lo capirebbe. Cerco nella mia vigliaccheria però di non essere completamente disonesta e gli dico che siamo distanti, che c'è tanto che non funziona. In realtà non voglio fare una confessione, devo essere sincera, ma so anch'io che quello che ho fatto ha cambiato ogni equilibrio che c'era e che il rapporto così com'è, è evidente che non funziona.

Nel confronto successivo, la sorpresa: lui aveva intuito e capito da un bel pezzo che c'era un altro, con cui chattavo e a cui dedicavo attenzioni e che ero una bella ipocrita a parlare di distanza. Beh come dargli torto? Ero una stupida, infantile, vigliacca e ipocrita persona. Quello che avevo odiato di lui, ora ero io.
Lui non chiude, ma dice che non sa che fare e che è deluso e ferito, perché credeva davvero in me come persona (è questo il colpo più tosto), che ne avremmo parlato dopo le vacanze, che comunque andavano fatte perché i ragazzi, e perché no, anche noi ci meritavamo.
Niente urla. Niente scene madri.
Le vacanze sono state fatte, come tutti gli eventi successivi, compleanni, scuola. La macchina famiglia è stata perfetta. La coppia era morta.

L'altro ieri finalmente ci siamo guardati e abbiamo ammesso che il rapporto è totalmente logorato, che sicuramente ora non ci sarà nulla che potrà salvare il rapporto: è finita, abbiamo ammesso entrambi.

Ed eccomi, che sono tornata a scrivere qui, con tutti i miei fallimenti. Potevo fare di più?! Potevo sicuramente fare di meno. La coppia era morta è vero, ma come ho potuto abbandonare l'idea di salvare la famiglia, come sempre l'abbiamo vissuta, e l'unica che conoscono i ragazzi. Il dubbio di non abbandonarla, tornare pentita, dirgli moriamo come coppia ma facciamo rimanere famiglia.
Sono terrorizzata dal futuro ora, dal dolore dei ragazzi e dalle conseguenze quotidiane della mia scelta.
Ho risentito l'altro, che non sentivo dopo la prima discussione, forse per vigliaccheria per non sentirmi sola. Altro punto di demerito per me.

Devo capire le mie emozioni e fare chiarezza forse voi mi potete aiutare.
Non era morta ma vi siete impegnati ad ammazzarla. Non darti colpe penso che il tuo possa comunque essere stato in parte un fallo di reazione. Avevi sofferto tanto e ci può stare. Non capisco la sua delusione invece.
 

Eagle72

Utente di lunga data
La mia storia è simile ma dalla parte di tuo marito.
Ho tradito e ho confessato perchè non reggevo i sensi di colpa e perchè gestire la relazione parallela mi stava, sia fisicamente che mentalmente, esaurendo.
Ricucito la relazione con, ad essere sincero, pochi sforzi da parte mia, dopo un po di anni passati, in cui abbiamo anche aperto un'attività insieme, lei mi tradisce, si innamora perdutamente dell'amante e mi lascia ad un passo dal matrimonio...
Ho perso tutto, fidanzata, negozio, casa...
Capisco te ma anche tuo marito... dopo un pò di anni, se continua la pesantezza, ti sembra di vivere come se la pena non finisse mai, e poi ti accorgi che la persona che ti infligge la pena per il tuo tradimento, commette lo stesso sbaglio e decide di mollare tutto... e ti accorgi che tutti i sacrifici che hai fatto per recuperare la coppia, il tuo "boia" non li compirà pur avendo fatto lo stesso sbaglio.
Dal punto di vista mio, per come l'ho vissuta, tu sei stata una vittima nel momento del tradimento, poi sei diventata il boia, quella con il coltello dalla parte del manico, perchè un traditore che rimane nella coppia si sente comunque sempre in difetto.
Ora sei diventata carnefice perchè hai deciso di molare tutto

Scrivo questo per cercare di farti capire cosa potrebbe provare tuo marito

E magari, stando un po separati, potreste elaborare essendo stati tutti e due traditi e traditori, seppur con motivazioni diverse ma tutte dovute ad un malessere individuale, e magari riavvicinarvi senza più rancori.

W.
W.
Il traditore si sente sempre in difetto perché lo è. Punto. Ha cambiato gli equilibri che mai torneranno come prima.
 

Warlock

Utente di lunga data
Ok ma tu hai tradito per sesso e lei per amore.
Allora Etta ti faccio lo schemino ma è l'ultima volta:
Lo sbaglio è IL TRADIMENTO e lo hanno fatto tutti e due
Come nella mia coppia, lo SBAGLIO è il TRADIMENTO e lo abbiamo fatto tutti e due.
La MOTIVAZIONE è stata diversa (se vuoi semplificare SESSO vs AMORE)
Ma non è che se lo fai per amore non è tradimento e invece per sesso si
CAPITO?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il traditore si sente sempre in difetto perché lo è. Punto. Ha cambiato gli equilibri che mai torneranno come prima.
Giriamola come vogliamo, ma anche questa storia, come molte altre, conferma che c'è una soglia che una volta attraversata non si torna più indietro, indipendentemente da chi dei 2 la supera. Un po' come l'orizzonte degli eventi dei buchi neri.
 

Etta

Utente di lunga data
Allora Etta ti faccio lo schemino ma è l'ultima volta:
Lo sbaglio è IL TRADIMENTO e lo hanno fatto tutti e due
Come nella mia coppia, lo SBAGLIO è il TRADIMENTO e lo abbiamo fatto tutti e due.
La MOTIVAZIONE è stata diversa (se vuoi semplificare SESSO vs AMORE)
Ma non è che se lo fai per amore non è tradimento e invece per sesso si
CAPITO?
Infatti è sempre tradimento non ti ho detto di no. Però il suo ha portato a qualcosa di più oltre al sesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se l’ha mollato per l’extra. Oh l’ha scritto lui eh.
BenedEtta ragazza, hai notato che ti trovano tutti irritante? Forse non l’hai notato?
La motivazione è che non sei capace di apprendimento. Pensa a un bambino che non memorizza le vocali. Dopo mesi è irritante, vero?
Ecco tu sei entrata qui da un anno e mezzo e non hai ancora imparato l’ ABC.
Usi ancora “si è innamorato/a” come se la tua educazione sentimentale si fosse esaurita con Cenerentola, nemmeno Frozen.
 

Etta

Utente di lunga data
BenedEtta ragazza, hai notato che ti trovano tutti irritante? Forse non l’hai notato?
La motivazione è che non sei capace di apprendimento. Pensa a un bambino che non memorizza le vocali. Dopo mesi è irritante, vero?
Ecco tu sei entrata qui da un anno e mezzo e non hai ancora imparato l’ ABC.
Usi ancora “si è innamorato/a” come se la tua educazione sentimentale si fosse esaurita con Cenerentola, nemmeno Frozen.
Ma quella irritante non era Omicron? 😄
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
BenedEtta ragazza, hai notato che ti trovano tutti irritante? Forse non l’hai notato?
La motivazione è che non sei capace di apprendimento. Pensa a un bambino che non memorizza le vocali. Dopo mesi è irritante, vero?
Ecco tu sei entrata qui da un anno e mezzo e non hai ancora imparato l’ ABC.
Usi ancora “si è innamorato/a” come se la tua educazione sentimentale si fosse esaurita con Cenerentola, nemmeno Frozen.
E' irritante se non memorizza avendone le capacità
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Provo a tirare le fila di questi lunghi sette anni troverete credo la mia storia nei post passati. Anche se spero che qualcuno si ricorda di me.
Sette anni sono lunghi che voglio violentemente sintetizzarli in poche frasi e da li partire di nuovo con voi per mettermi di nuovo in discussione, considerato che la mia testa è stupidamente in tilt.

Sette anni fa, sposata con due figli figli piccoli di 4 e 7 anni, dopo una relazione di 20 anni tra matrimonio e fidanzamento dai tempi del liceo, scopro il tradimento, durato anni tra mio e una sua collega. Avvisaglie, silenzi, niente sesso, tutti indizi visti e scartati. Io e le mie strane convinzioni.
Scoperto il tradimento impazzisco come la maggior parte dei traditi, ma non voglio perderlo. I bambini piccoli forse sono una scusa, il motivo principale che mi spinge a tener duro, nonostante la ferita all'orgoglio e al cuore e quindi cerco di reagire.
Terapia di coppia, nuove energie del rapporto e nonostante dopo qualche mese scopro, nei dettagli, con foto e date, il tenore della loro relazione, ancora tengo duro e vado avanti.
Con tanta rabbia, con tanto rancore e forse ancora tanto amore.
Ci sono buoni momenti, tanti, rimangono sempre i dubbi, le paure, l'incertezza di un rapporto ferito e una quotidianità che inevitabilmente piano piano spegne la spinta iniziale. La coppia si ferma di nuovo.
Tre anni fa, quando certe emozioni non riescono più ad essere sotto controllo, almeno da parte mia, abbiamo un difficile confronto. Lui rivendica più libertà ed esprime stanchezza per la mia rabbia e i miei dubbi mal celati. Io rimprovero che il nostro rapporto non è completo, spento, mancano intimità e complicità e che i periodi di stanca, sempre più frequenti, non mi rendono tranquilla. Voglio "tutto" dico io, anche se esattamente nemmeno io so che cosa voglio dire, ma so che quello che ho non è sufficiente.
Lui propone una pausa. Tutti i miei sensi sono all'allerta, la pausa è stata la prima cosa che mi ha chiesto prima della scoperta. Quindi rincaro: Una pausa che ci permette di frequentare altri?. Mi risponde di si. E' un altro sasso gigante è andato a infilarsi tra noi. Però i suoi ragionamenti sono giusti, e quando mi dice che è evidente che tra noi non c'è amore, penso che forse è vero, che un po' ha ragione. Sono rancorosa, arrabbiata e non dimostro amore. Quindi metto al bando il mio orgoglio e la mia dignità e gli dico "non sono ancora pronta per perderti, diamoci un altra occasione". Lui me la concede, con il senso del poi mi viene da aggiungere, un certo scetticismo. Se lui aveva di nuovo un altra, non si sa, sarebbe troppo facile dirlo ora, ma il dubbio si insinua.
Andiamo avanti però.
Cerco di smussare gli angoli, non so e non riesco sinceramente ad essere oggettiva con quanta e quale convinzione ma ci provo. C'è il covid, c'è tanta famiglia, ci sono vacanze, divertimenti, c'è tanto non posso negarlo ma sicuramente non c'è una grande evoluzione nella coppia in sè.
Nel frattempo in questi anni però una evoluzione grande, improntata ad un certo individualismo, è avvenuta in me. Mi sono laureata, ho mille impegni, tante idee ed energie, oltre ad aver perso parecchi chili. Sono io, diversa ma sempre io. Il mio centro sono io.

E arriva lui (lo aspettavate vero?!).

Lui, giovane, molto più giovane, da farmi sembrare quasi patetica nel guardarlo con occhi diversi, e che da subito mi guarda con occhi diversi. Mi guarda, oserei direi. Il divario dell'età è grande, è un collega e il mio matrimonio all'esterno sembra da famiglia mulino bianco. Ma forse lui mi guarda e lo sa che può riuscire.
Inutile girarci intorno, ne avete sentite infinite di storie analoghe, comincia come un amicizia, poi diventa un gioco più intimo e poi il gioco sfugge di mano, non troppo a dire il vero, ma complice il fatto che lui presto se ne sarebbe andato in un altra città per un nuovo lavoro, succede. Una sola volta, ma che conta? Noi traditi lo sappiamo, conta.
Quello che mi passa per la testa? "Prendo un solo pezzettino e poi dimentico tutto, la famiglia anche senza amore di coppia non può e non sarà messa in discussione". "Perché lui si e io no". "Lui magari sta facendo lo stesso". "Lui non mi ama, nemmeno mi vede, che male può fare". "Ho bisogno anch'io di sentirmi desiderata e amata" "Me lo merito". Frasi banali ma frullano in testa.
La vittima diventa carnefice. Da tradita a traditrice. Uno schifo di persona anch'io. E in quello schifo uno dei pensieri reconditi è anche: è colpa sua se sono diventata così.

Banalmente, mi allontano da lui, mi assento con lo sguardo e sono sempre distratta e le poche volte che mi cerca invento scuse. Sono strana, anche uno stupido lo capirebbe. Cerco nella mia vigliaccheria però di non essere completamente disonesta e gli dico che siamo distanti, che c'è tanto che non funziona. In realtà non voglio fare una confessione, devo essere sincera, ma so anch'io che quello che ho fatto ha cambiato ogni equilibrio che c'era e che il rapporto così com'è, è evidente che non funziona.

Nel confronto successivo, la sorpresa: lui aveva intuito e capito da un bel pezzo che c'era un altro, con cui chattavo e a cui dedicavo attenzioni e che ero una bella ipocrita a parlare di distanza. Beh come dargli torto? Ero una stupida, infantile, vigliacca e ipocrita persona. Quello che avevo odiato di lui, ora ero io.
Lui non chiude, ma dice che non sa che fare e che è deluso e ferito, perché credeva davvero in me come persona (è questo il colpo più tosto), che ne avremmo parlato dopo le vacanze, che comunque andavano fatte perché i ragazzi, e perché no, anche noi ci meritavamo.
Niente urla. Niente scene madri.
Le vacanze sono state fatte, come tutti gli eventi successivi, compleanni, scuola. La macchina famiglia è stata perfetta. La coppia era morta.

L'altro ieri finalmente ci siamo guardati e abbiamo ammesso che il rapporto è totalmente logorato, che sicuramente ora non ci sarà nulla che potrà salvare il rapporto: è finita, abbiamo ammesso entrambi.

Ed eccomi, che sono tornata a scrivere qui, con tutti i miei fallimenti. Potevo fare di più?! Potevo sicuramente fare di meno. La coppia era morta è vero, ma come ho potuto abbandonare l'idea di salvare la famiglia, come sempre l'abbiamo vissuta, e l'unica che conoscono i ragazzi. Il dubbio di non abbandonarla, tornare pentita, dirgli moriamo come coppia ma facciamo rimanere famiglia.
Sono terrorizzata dal futuro ora, dal dolore dei ragazzi e dalle conseguenze quotidiane della mia scelta.
Ho risentito l'altro, che non sentivo dopo la prima discussione, forse per vigliaccheria per non sentirmi sola. Altro punto di demerito per me.

Devo capire le mie emozioni e fare chiarezza forse voi mi potete aiutare.
Una delle cose che giuro e senza offesa per nessuno non riuscirò mai a capire è come, in nome di non si sa che cosa, si possa buttare tutto questo tempo in un contesto così marcio. Vacanze, feste, grigliate, figli felici, auto nuova compensano sette anni, cioè 84 mesi di vita (che è una è unica) senza serenità di coppia? Oh magari si, io per ora nn ho ancora scoperto come sarebbe per me.
 

rotolina

Utente di lunga data
Ok ma tu hai tradito per sesso e lei per amore.
E cambia secondo te? Cioè per il tradito, che potrei essere io, è più giustificabile sapere che sono stata tradita per amore e non per sesso? Il tradimento è a prescindere da tutto un atto consapevole ai danni altrui, il motivo posto alla base dello stesso è ininfluente per classificarlo tale.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
E cambia secondo te? Cioè per il tradito, che potrei essere io, è più giustificabile sapere che sono stata tradita per amore e non per sesso? Il tradimento è a prescindere da tutto un atto consapevole ai danni altrui, il motivo posto alla base dello stesso è ininfluente per classificarlo tale.
Condivido da sempre. un corno è un corno.
Non è “più migliore” se condito da sentimento.
E nemmeno “più peggiore”.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E cambia secondo te? Cioè per il tradito, che potrei essere io, è più giustificabile sapere che sono stata tradita per amore e non per sesso? Il tradimento è a prescindere da tutto un atto consapevole ai danni altrui, il motivo posto alla base dello stesso è ininfluente per classificarlo tale.
Anzi, esiste per me il diritto del cornuto a stabilire quale delle 2 sia un'aggravante o un'attenuante, a querela di parte ma senza alcuna possibilità di appello
 

rotolina

Utente di lunga data
Ma se l’ha mollato per l’extra. Oh l’ha scritto lui eh.
E' che poteva mollarlo prima di tradirlo non dopo. Il punto focale, che mi sembra molti trovano secondario ma che per me è primario, è il tempo in cui ti avvicini a quello che potrebbe anche essere il tuo nuovo amore per la vita. Se si ha l'impressione che si è attratti a tal punto da una persona (per amore, sesso, voglia di novità, poco cambia) il compagno/a marito/moglie si può mollare al mattino e al pomeriggio ti fai chi vuoi. Questo è il concetto che vale anche per @61alex per esempio ma che invece non viene preso in considerazione perchè prima si vuole provare, bisogna verificare se il gioco vale la candela ed ecco che il partner è inconsapevolmente il "piano B" ovvero il porto sicuro in cui rimanere se la tresca non decolla.
 

rotolina

Utente di lunga data
Non è mica sempre un male eh. In questo caso se lei aveva conosciuto un altro e voleva stare con lui che doveva fare? Rimanere in un matrimonio per forza?
Certo che no. Ma per innamorarsi ha tradito prima, capito? Non è molto rilevante che poi si sia innamorata, è rilevante il fatto che per scoprirsi POI tale abbia prima meditato di crogiolarsi tra le braccia altrui.
 
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