IllusaDelusa
Utente di lunga data
Questo è. Soprattutto nel mio caso. Ma non mi va di parlare del mio vissuto. Il passato è passato.Lo dice sempre chi li ha e non ha mai patito per la loro assenza.
Questo è. Soprattutto nel mio caso. Ma non mi va di parlare del mio vissuto. Il passato è passato.Lo dice sempre chi li ha e non ha mai patito per la loro assenza.
Visto che lei li ha, può valere anche per lei.Lo dice sempre chi li ha e non ha mai patito per la loro assenza.
Ti affezioni anche alle clienti. Sai che non sono tue amiche, ma sai che sono brave persone, con cui ti trovi in sintonia e cerchi sempre di trovar loro un posto. Sfugge di mano la situazione quando per trovar posto ad una estranea, togli tempo a tua figlia. Questa è una frase che il mio ex mi ripeteva sempre, ma non l capivo. Ora la comprendo meglio.Apri quando ci sono le clienti.
Che altrimenti vanno altrove e guadagni meno.
Conoscevo una mezza russa che faceva nail.
Orari impensabili.
Il problema, che comprendo, è questo.
Ti ripeto io ti capisco credo e capisco la fame di arrivare e di dimostrare a te stessa alcune cose.Questo è. Soprattutto nel mio caso. Ma non mi va di parlare del mio vissuto. Il passato è passato.
In quest'attività come in tutte hai un limite minimo del numero di clienti oltre il quale non puoi scendere.Anche i clienti si adeguano se trovano un servizio eccellente, qualcuno lo perderai però vivi.
Meglio tardi che mai.Ti affezioni anche alle clienti. Sai che non sono tue amiche, ma sai che sono brave persone, con cui ti trovi in sintonia e cerchi sempre di trovar loro un posto. Sfugge di mano la situazione quando per trovar posto ad una estranea, togli tempo a tua figlia. Questa è una frase che il mio ex mi ripeteva sempre, ma non l capivo. Ora la comprendo meglio.
Ma magari basta prendere qualcuno che ti dia una mano gestendo meglio i clienti senza mandarli via, valuta. Sul lavoro sei parecchio quadrata, ridimensionando non rinunci. Sai, quando mio figlio era piccoletto lavoravo 65h a settimana in un ristorante in centro a Roma, ti dico che casino. E non era nemmeno cosa mia ma ci campavo benissimo. Solo lasciavo mio figlio a scuola, mi avviavo e tornavo all una di notte. Non c ero mai e mi gestivo tra ex suoceri quando potevano, padre, con cui poi in equilibrio abbiamo imparato a supportarci, baby sitter. Verso la fine della prima elementare e gli inizi della seconda mi chiamarono da parte perché iniziava qualche problema serio comportamentale, non ti dettaglio la cosa. E li mi sono detta ok. Io non ci sono. Quando c è un compleanno di un amichetto, se deve fare i compiti il pomeriggio, se vuole la favoletta prima della buonanotte. E ho capito. Sono finita a fare le camere in albergo. E sono felice perché poi da lì ho evoluto la mia posizione e sono cresciuta. Pulivo i cessi? Non fa niente. Attaccavo alle 7 e finivo alle due. Mio figlio all uscita di scuola mi trovava sempre. E si andava al parco, si stava insieme, si preparava la cena o si ordinavano pizze e filmetto. Credimi, il cambiamento che ho visto mi ha reso migliore. E ad oggi, che è adolescente, ho i miei progetti e sono sola pure io ma posso gestirli al massimo. Rallenta solo un pochino il culo, che poi è tutta in discesa con tua figlia per mano che lo vede quello che mamma ha fatto e magari prende pure esempio. In beneOra cercherò di ridimensionarmi di più, per aver più tempo. Dovrò mandar via qualche cliente e non sarà facile, ma ci riuscirò.
Ha sempre cucinato lui, tranne quando faceva il turno di pomeriggio che tornava a casa alle 22:30 circa e io finito il lavoro andavo a prendere la bimba dai nonni.
Certo. Ma il tempo con la figlia non è sacrificabile a quest' età soprattutto. Può evolvere con ritmi più lenti per me.Apri quando ci sono le clienti.
Che altrimenti vanno altrove e guadagni meno.
Conoscevo una mezza russa che faceva nail.
Orari impensabili.
Il problema, che comprendo, è questo.
Per lei sarà un sacrificio, purtroppo, ora che resta sola.
E lasciali andare, altrimenti diventi uno schiavo, bisogna anche saper darsi un limite, altrimenti lavoriamo 24 su 24, capisco che un lavoro autonomo non sia come un lavoro dipendente ma a tutto c'è un limite.In quest'attività come in tutte hai un limite minimo del numero di clienti oltre il quale non puoi scendere.
I clienti non si adeguano se non trovano orari compatibili con la loro vita.
Vanno altrove.
Anche questo è il discorso di un dipendente.E lasciali andare, altrimenti diventi uno schiavo, bisogna anche saper darsi un limite, altrimenti lavoriamo 24 su 24, capisco che un lavoro autonomo non sia come un lavoro dipendente ma a tutto c'è un limite.
Ma per me non serve manco una cosa così drastica sai? Io credo che di fronte a tutti i problemi del mondo, con un figlio di mezzo, pure se non vedi soluzione te la inventi. Se ad esempio ha già un bel giro di clienti, se aumenta 10 euro a trattamento per dire (è un esempio, sottolineo), i clienti fedeli rimangono. E magari 5 clienti al giorno sono quei 50 persi di un cliente che se ne è andato. Se ti trovi bene in un posto e furbamente aumenti di un salto minimo agli occhi loro, è oro per te per la perdita e per il tempo. Questo penso io.E lasciali andare, altrimenti diventi uno schiavo, bisogna anche saper darsi un limite, altrimenti lavoriamo 24 su 24, capisco che un lavoro autonomo non sia come un lavoro dipendente ma a tutto c'è un limite.
Ecco, dopo anni così ho realizzato che a casa si stacca e sì recupera. Ognuno si organizza come può, ma se tu gestisci bene sei più produttiva.Vero. Ma tante volte a casa prendo il tablet e lavoro anche al mio progetto. Perlomeno prima lo facevo. Ora cercherò di ridimensionarmi. Mi son sentita come se la mia vita fosse finita ieri. Una sensazione bruttissima. Poi per fortuna ho realizzato che è tutto recuperabile. Ma che botta.
Guarda, dall'esterno è chiaro che hai una ossessione per: lavoro, denaro, indipendenza. La tua identità si basa su questo. Non parli di hobby, di amicizie, di tempo per te, per la figlia. È lì il nucleo del tuo squilibrio. Hai puntato tutto sul lavoro, prova a chiederti che vuoto stai tentando di colmare. Una prova semplice che puoi fare e questa: quando hai del tempo libero ti senti a disagio? Cerchi di riempire il tempo con n.attivita? Zittisci i pensieri? L'overworking è uno dei meccanismi di difesa più diffusi e tollerati. Ma è un proiettarsi fuori da se stessi. Se quel palcoscenico dovesse venire meno per calo di lavoro o altro? Panico? Hai una opportunità di grande riflessione. Sei giovane, capirai che lavorare come dannati è sopravvalutato.Lavoro quasi sempre con le stesse clienti che mese per mese vengono a fare i ritocchi, quando si dà il vizietto, poi va mantenuto. È un lavoro molto remunerativo, che amo. Da due anni sto imbastendo un grande progetto che se andrà come vorrò io, mi porterà a guadagnare molto più di adesso, lavorando pure meno.
Normalmente inizio alle 8 e finisco alle 20/20:30 poi ho 20 minuti di strada per arrivare a casa.
Non guadagnerò come un avvocato, ma il mio stipendio netto al mese è alto, non avrò problemi ad affrontare qualsiasi spesa per mia figlia.
Non riesco a gestirla in studio, lei si stufa e in più va a scuola e per me sarebbe impossibile andare a prenderla e portarla in studio. Solo il Sabato riuscirei ma sarebbe una punizione portarla con me.
Sono già messa molto bene lavorativamente e ciò che dice Rebecca è corretto. Non posso però prendere un dipendente ad oggi. Non mi converrebbe, in futuro chissà.Anche questo è il discorso di un dipendente.
A un certo punto e solo a un certo punto potrà permettersi di scegliersi i clienti se sarà stata brava e anche di educarli a suon di vaffaculo.
E fidati. E’ così
Concordo, una soluzione va comunque trovata, altrimenti se i clienti aumentano cosa fai? O trovi una dipendente o ti limiti.Ma per me non serve manco una cosa così drastica sai? Io credo che di fronte a tutti i problemi del mondo, con un figlio di mezzo, pure se non vedi soluzione te la inventi. Se ad esempio ha già un bel giro di clienti, se aumenta 10 euro a trattamento per dire (è un esempio, sottolineo), i clienti fedeli rimangono. E magari 5 clienti al giorno sono quei 50 persi di un cliente che se ne è andato. Se ti trovi bene in un posto e furbamente aumenti di un salto minimo agli occhi loro, è oro per te per la perdita e per il tempo. Questo penso io.
Madonna come sei profondo, e io ve la stavo semplicementeperchè ti si vuol far velatamente capire che da separata il costo della vita ti aumenta, tanto
Certo che si stufa, però ti consiglio di farti furba. Già il padre se l'è comprata. Quando diventa adolescente poi non la riacchiappi più.Lavoro quasi sempre con le stesse clienti che mese per mese vengono a fare i ritocchi, quando si dà il vizietto, poi va mantenuto. È un lavoro molto remunerativo, che amo. Da due anni sto imbastendo un grande progetto che se andrà come vorrò io, mi porterà a guadagnare molto più di adesso, lavorando pure meno.
Normalmente inizio alle 8 e finisco alle 20/20:30 poi ho 20 minuti di strada per arrivare a casa.
Non guadagnerò come un avvocato, ma il mio stipendio netto al mese è alto, non avrò problemi ad affrontare qualsiasi spesa per mia figlia.
Non riesco a gestirla in studio, lei si stufa e in più va a scuola e per me sarebbe impossibile andare a prenderla e portarla in studio. Solo il Sabato riuscirei ma sarebbe una punizione portarla con me.
Non è chi lavora ha dei vuoti. Magari tu li riempi con hobby e altri con altre responsabilità.Guarda, dall'esterno è chiaro che hai una ossessione per: lavoro, denaro, indipendenza. La tua identità si basa su questo. Non parli di hobby, di amicizie, di tempo per te, per la figlia. È lì il nucleo del tuo squilibrio. Hai puntato tutto sul lavoro, prova a chiederti che vuoto stai tentando di colmare. Una prova semplice che puoi fare e questa: quando hai del tempo libero ti senti a disagio? Cerchi di riempire il tempo con n.attivita? Zittisci i pensieri? L'overworking è uno dei meccanismi di difesa più diffusi e tollerati. Ma è un proiettarsi fuori da se stessi. Se quel palcoscenico dovesse venire meno per calo di lavoro o altro? Panico? Hai una opportunità di grande riflessione. Sei giovane, capirai che lavorare come dannati è sopravvalutato.
Credimi. Il ruolo di mamma ti dà più soddisfazioni del lavoro stesso. Andrà bene per me. E io sono una dipendente ma con degli obiettivi, non mi viene proprio da dirti molla tutto. L impegno che ci metti lo capisco e non credo sia un discorso di over working, soprattutto all inizio devi farti un culo così. Solo che diverso è l approccio se sei sola o se hai una bimba, cambia solo quello. Per me non devi rinunciare ma solo concentrarti bene su come fare quadrare il tempo verso il lavoro e verso di lei. Che è tempo pure per te eh. Il tempo con i figli ti dà una forza immensa anche per capire meglio tutto il restoSono già messa molto bene lavorativamente e ciò che dice Rebecca è corretto. Non posso però prendere un dipendente ad oggi. Non mi converrebbe, in futuro chissà.
Ora calerò ma andrà fatto con criterio e non di netto. Mi manca solo un ultimo tassello per svoltare. Manca davvero tanto così. Son sicura che ce la farò. Ho più paura ad affrontarmi come madre che come lavoratrice.
Ah non lo so mica la conosco dal vivo.Ma non è un uomo?
IllusaDelusa puoi raccontare meglio come ha reagito la bimba? Non ho letto tutti i commenti, ho letto solo i tuoi e mi pare hai risposto più a commenti che sono seguiti che hai trovato imprecisi (tipo parlare di te e il tuo compagno come sposati).Mi trovi d’accordo. Chiaramente mia figlia ha solo 6 anni, non sa cosa sia bene per lei e non si rende ancora conto del cambiamento che porterà questa situazione nella sua vita. Ci sarà un percorso da fare per lei, passo dopo passo andrà abituata a questa nuova normalità. Ma nella sua visione della vita le sue risposte sono state al limite dell’incredulo per me, tanto che persino il papà ha lanciato diverse punte a mio favore. Ma mia figlia mi ha solo chiesto “il Papi sarà più felice d’ora in avanti?” E premetto che non abbiamo mai litigato davanti a lei, ma ovviamente non è idiota e i sentimenti li percepisce. “Mamma tanto io sto sempre con il Papi perché tu lavori tanto” che è quello che le abbiamo effettivamente detto sempre.
Non mi illudo che possa nascondere della sofferenza pure lei, quindi cercheremo di stare attenti entrambi a captare ogni malessere, ma per lei non cambierà niente. Cambierà solo la casa. Praticamente mi son sentita una figura secondaria a cui vuole molto bene, ma la sua normalità è stare con il padre e il vedere poco la mamma. Mi sembra che lei, prima di noi due non ci vedesse più come una coppia o una famiglia unita da prima che ce ne accorgessimo io e il mio ex. Assurdo! Assurdo!