Imperdonabile

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Brunetta

Utente di lunga data
Dipende da quanto si è capaci di mettersi nei panni degli altri, dalle fondamenta del rapporto , da come si approccia il traditore e da quanto è grande il proprio ego. In fondo il rancore fa male a chi lo prova e non a chi lo riceve. PerdonaRe significa fare pace con se stessi, non restituire al traditore la dignità, la figura e la rispettabilita' che si è persi con l'atto egoistico. Un saluto a tutti...
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Bello leggerti cara.

L'ottica di quella pratica è proprio di un riconoscimento reciproco di dignità.
L'atto indegno non ha marchiato la persona che può recuperare se stessa proprio attraverso l'assunzione di responsabilità.
La negazione della gravità nasce dalla mancanza di coraggio di assumersi il peso del dolore causato.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
L'imperdonabile nel tradimento è la delusione rispetto all'immagine che avevamo della persona, dell'amore, della relazione.
Non si perdona finché resta lo stupore.
In questo senso non perdonare ha l'aspetto positivo per il "colpevole" di essere considerato ancora, nonostante tutto, una persona incompatibile con gli atti che ha compiuto.

Mi sono sempre chiesta, indipendentemente dal tradimento subito, cosa significasse perdonare, o meglio che accezione senta appartenermi. Penso a chi nel passato mi ha rivolto del male scientemente e reiteratamente e mi dico che ho perdonato, senza che neanche mai mi siano state porte delle scuse, ma in realtà con queste persone non ho nulla più a che fare, dunque se oggi mi chiedessero di essere perdonate non avrei problemi a dir loro, se proprio ne avessero bisogno, che si, le ho perdonate. Ma non m'interessa della loro vita, di ciò che pensano, desiderano, di ciò che provano, di eventuali sensi di colpa. Perciò questo non è perdono, è indifferenza e accettazione, per quello che conta in questi casi, degli altri finanche nelle sfaccettature più tristi.

Altro discorso nei confronti di chi invece continua a stare nella mia vita: non riesco più a pensare in termini di perdonabilità o imperdonabilità. Davanti ai miei occhi si staglia un uomo imperfetto che continuo a conoscere nel marasma di questi mesi e che continua ad interessarmi non tanto per ciò che ho sempre conosciuto ed amato, quanto nei risvolti gestionali delle sue debolezze (generiche). Non era un mito prima e non lo è ora, ma quello che era/è lui è di secondaria importanza rispetto al mio personale percorso, come dice benissimo Ipazia, di "riappropriazione". Ho ben presente che la necessità di un lavoro del genere mi è piombata addosso senza averla cercata, ma ora sono costretta a guardare nelle palle degli occhi anche anfratti di me che tenevo al buio, e questo non è male, anzi.



Cerco la passeggiata sulla spiaggia, l'aperitivo al tramonto, la passeggiata con gelato, il cantare assieme una canzone di quando eravamo bambini, baciarsi profondamente con la lingua, il fare sesso tutti i giorni che ci si vede nei posti più insoliti ecc...

Lei tradisce e il ritorno che ottiene è il tuo sbattimento per ciò che descrivi. Figo!
Da far prescrivere dal medico in caso di relazione stanca.
 

Daniele34

Utente di lunga data
Lei tradisce e il ritorno che ottiene è il tuo sbattimento per ciò che descrivi. Figo!
Da far prescrivere dal medico in caso di relazione stanca.
No ok... i vari Vaffanculo... Puttana... e umiliazioni varie se li è presi a mani basse...

Che potevo fare di più?
Prenderla a calci nel culo?

È stata anche una situazione "particolare"... ma questo non penso sia da discutere qui.

Qui si parla di perdono....

Quel che ho fatto è solo quello che in fin dei conti è sempre mancato nella nostra relazione.

Poi possono esistere anche diversi modi per far capire ad una persona quel che ha fatto e mi spiego:

Insitere nell'umiliare e sputtare una persona può solo CONVINCERLA nella scelta che ha fatto: "ho tradito e ho fatto bene...".
Fare l'opposto invece: mostrare quel che ha rischiato di perdere e he forse sta perdendo potrebbe far riflettere sull'importanza del rapporto di coppia e della persona che si vuole avere vicino.

Qui non esiste una "RICETTA COMUNE" altrimenti neanche esisterebbe un Forum e non ci sarebbe nulla su cui discutere.

Forse il traditore tradirà di nuovo... forse no....

Non nego che anche io ho i miei ripensamenti quotidiani...
 

passante

Utente di lunga data
Cosa è imperdonabile?
Ci sono persone che leggiamo che hanno perdonato o hanno provato o stanno provando a perdonare.
Siamo cresciuti apparentemente tutti nella cultura del perdono cristiana eppure se penso a un utente che ha realmente perdonato, o almeno così pensa, è Tebe che non si riconosce in quella cultura.
Penso che in merito al perdono sia più significativo il carattere o l'importanza che si dà alla sincerità e soprattutto al patto che si era convinti fosse implicito nello stare insieme e via via rafforzato dalle scelte comuni.
Quindi intendo dire che è la gravità percepita che impedisce il perdono.
Conta anche il percepirsi capaci di compiere atti simili. E qui entrano in gioco i limiti che ci si pone, tipo in motel si perdona, in casa no. Con una sconosciuta sì, con la mia amica no.
Credo però che conti principalmente il dopo.
Ovvero il pensiero che ci sia una pena da scontare che può nel consistere nel non dormire più insieme, nel pareggiare con un altra relazione, in pianti, in promesse di non farlo più.
Esiste solo una pena da scontare con cui pagare il perdono?
non so definire qualcosa di imperdonabile, in modo oggettivo. ma so che ci sono cose dopo le quali non mi interessa più, o non voglio più, mantenere una relazione.

in alcune (poche) relazioni di amicizia o di lavoro, che ho interrotto, non è stata tanto una questione di perdonare o meno, quanto che un certo comportamento, o più spesso una serie di comportamenti, mi hanno fatto vedere quelle persone in un modo completamente diverso. e perdere del tutto l'interesse, o la volontà, di frequentarle.

per quello che riguarda la coppia, io non credo che sarei in grado di perdonare un tradimento da parte di matteo, sarebbe una ferita e una delusione terribile. non dico che non ci proverei, eh: so che ci proverei. ma non so con quale esito. non considero il tradimento in sé una cosa imperdonabile, solo non credo che ce la farei. poi chissà.
 
Ultima modifica:

Tessa

Escluso
Non si perdona.
Si prende atto che ci sono altri problemi nel rapporto e si affrontano insieme.
Ci deve essere la volontà comune di farlo.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Non si perdona.
Quindi chi non perdona decide di nutrire per sempre il rancore dentro di sè? E ciò vuol dire vivere perennemente in uno stato di "superiorità" dovuta ad un eventuale risarcimento che sarà dovuto vita natural durante dal traditore in cambio dell'indulgenza concessa (non averlo preso a calci nel culo)? Parlo di chi sceglie di continuare un percorso insieme al "perdonabileforsechissàdipendedacomemigiranoicoglioni".

E vale la pena, per l'economia del proprio benessere personale, impegnarsi insieme all'altro per superare l'impasse ma perseverando al contempo nell'atteggiamento di "stupore" e non accettazione? Perchè se si riesce ad accettarlo si va anche oltre con serenità, senza farsi condizionare dal bannerino luminoso perennemente acceso nel cervello nel quale scorre la scritta "non ti perdono, non ti perdono, non ti perdono"..


Un tradimento, come tutti gli eventi che toccano profondamente, non si può dimenticare, e la parola chiave, a questo punto del mio ragionare a riguardo, non è "perdono" ma "accettazione", che presuppone uno sguardo spalancato sul mondo, non frustrante ma consapevole.
 

Eratò

Utente di lunga data
Quindi chi non perdona decide di nutrire per sempre il rancore dentro di sè? E ciò vuol dire vivere perennemente in uno stato di "superiorità" dovuta ad un eventuale risarcimento che sarà dovuto vita natural durante dal traditore in cambio dell'indulgenza concessa (non averlo preso a calci nel culo)? Parlo di chi sceglie di continuare un percorso insieme al "perdonabileforsechissàdipendedacomemigiranoicoglioni".

E vale la pena, per l'economia del proprio benessere personale, impegnarsi insieme all'altro per superare l'impasse ma perseverando al contempo nell'atteggiamento di "stupore" e non accettazione? Perchè se si riesce ad accettarlo si va anche oltre con serenità, senza farsi condizionare dal bannerino luminoso perennemente acceso nel cervello nel quale scorre la scritta "non ti perdono, non ti perdono, non ti perdono"..


Un tradimento, come tutti gli eventi che toccano profondamente, non si può dimenticare, e la parola chiave, a questo punto del mio ragionare a riguardo, non è "perdono" ma "accettazione", che presuppone uno sguardo spalancato sul mondo, non frustrante ma consapevole.
Geniale:up:
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
Fare l'opposto invece: mostrare quel che ha rischiato di perdere e he forse sta perdendo potrebbe far riflettere sull'importanza del rapporto di coppia e della persona che si vuole avere vicino.
Non so, credo che una sana via di mezzo tra la manifestazione delle conseguenze del torto subito e il porgere il proprio stare insieme al meglio (nel corso della vita oltre le rose e i fiori molto altro apparirà) sia la cosa migliore sulla lunga distanza.

Spingere il traditore a riflettere sull'importanza e la bellezza di ciò che ha messo come posta sul suo personale tavolo da gioco secondo me significa mettersi ancora, e nonostante tutto, sotto scacco, e fargli arrivare un messaggio implicito di potere a prescindere.

Sti cazzi (non so è giusta Simy :D).
 

Tessa

Escluso
Quindi chi non perdona decide di nutrire per sempre il rancore dentro di sè? E ciò vuol dire vivere perennemente in uno stato di "superiorità" dovuta ad un eventuale risarcimento che sarà dovuto vita natural durante dal traditore in cambio dell'indulgenza concessa (non averlo preso a calci nel culo)? Parlo di chi sceglie di continuare un percorso insieme al "perdonabileforsechissàdipendedacomemigiranoicoglioni".

E vale la pena, per l'economia del proprio benessere personale, impegnarsi insieme all'altro per superare l'impasse ma perseverando al contempo nell'atteggiamento di "stupore" e non accettazione? Perchè se si riesce ad accettarlo si va anche oltre con serenità, senza farsi condizionare dal bannerino luminoso perennemente acceso nel cervello nel quale scorre la scritta "non ti perdono, non ti perdono, non ti perdono"..


Un tradimento, come tutti gli eventi che toccano profondamente, non si può dimenticare, e la parola chiave, a questo punto del mio ragionare a riguardo, non è "perdono" ma "accettazione", che presuppone uno sguardo spalancato sul mondo, non frustrante ma consapevole.
@Mary
Non nutro rancore. Né superiorità.
Indulgenza si. La stessa indulgenza che vorrei fosse riservata a me. Tutti possiamo sbagliare.
 

Mary The Philips

Utente di lunga data
@Mary
Non nutro rancore. Né superiorità.
Indulgenza si. La stessa indulgenza che vorrei fosse riservata a me. Tutti possiamo sbagliare.

Capisco. Ciò che non afferro è il legarsi al concetto di non perdono. Forse può rappresentare un mezzo per mantenere vivo in lui l'errore, un non fargli mai percepire che ormai è acqua passata, un fiore all'occhiello della nostra personalità che abbisogna di esserci sempre?

@Mary
Perché Rosy Bindi?:D

Perchè è figa :cool:
 

Tessa

Escluso
1Capisco. Ciò che non afferro è il legarsi al concetto di non perdono. Forse può rappresentare un mezzo per mantenere vivo in lui l'errore, un non fargli mai percepire che ormai è acqua passata, un fiore all'occhiello della nostra personalità che abbisogna di esserci sempre?


2Perchè è figa :cool:

Forse perché mi è avulso il concetto di perdono.


Si
 
Ultima modifica:

disincantata

Utente di lunga data
O perche' certi tradimenti non sono proprio perdonabili.

Puoi accettare, cercare mille motivi per cui e' capitato, ma quando si tratta di tradimenti lunghi o fatti in momenti particolari ed in modi indegni e' davvero l'ultimo problema la parola perdono. Anzi, eliminerei il termine.

Resti con il traditore per altri motivi ed in altro modo. NULLA e' piu' come prima. Diverso.

NON parlo del tradimento mordi e fuggi che neanche ti ricordi perche' come e con chi. Che manco scopri poi.
 

Simy

WWF
O perche' certi tradimenti non sono proprio perdonabili.

Puoi accettare, cercare mille motivi per cui e' capitato, ma quando si tratta di tradimenti lunghi o fatti in momenti particolari ed in modi indegni e' davvero l'ultimo problema la parola perdono. Anzi, eliminerei il termine.

Resti con il traditore per altri motivi ed in altro modo. NULLA e' piu' come prima. Diverso.

NON parlo del tradimento mordi e fuggi che neanche ti ricordi perche' come e con chi. Che manco scopri poi.
:up:
 

Simy

WWF
Non so, credo che una sana via di mezzo tra la manifestazione delle conseguenze del torto subito e il porgere il proprio stare insieme al meglio (nel corso della vita oltre le rose e i fiori molto altro apparirà) sia la cosa migliore sulla lunga distanza.

Spingere il traditore a riflettere sull'importanza e la bellezza di ciò che ha messo come posta sul suo personale tavolo da gioco secondo me significa mettersi ancora, e nonostante tutto, sotto scacco, e fargli arrivare un messaggio implicito di potere a prescindere.

Sti cazzi (non so è giusta Simy :D).

no, qui ci stava bene un "e che cazzo" :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io riconosco la dignità umana a chiunque e anche auspico il riscatto attraverso la responsabilità.
Ma la superiorità morale nei confronti di Mengele la rivendico. E che cazzo!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Capisco. Ciò che non afferro è il legarsi al concetto di non perdono. Forse può rappresentare un mezzo per mantenere vivo in lui l'errore, un non fargli mai percepire che ormai è acqua passata, un fiore all'occhiello della nostra personalità che abbisogna di esserci sempre?




Perchè è figa :cool:
Altroché!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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