lunaiena
Scemo chi legge
hai capito male
ha scritto "amante disimpegnato"
Questo l'ho letto ma cosa vuol dire per lui è questo che intendo?
hai capito male
ha scritto "amante disimpegnato"
da come ho capito io che lui prima di sposarsi è stato per un periodo single e in quel periodo è stato l'amante di una donna sposata...Questo l'ho letto ma cosa vuol dire per lui è questo che intendo?
prima di conoscere mia moglie sono stato per qualche mese amante di una donna sposata con proleda come ho capito io che lui prima di sposarsi è stato per un periodo single e in quel periodo è stato l'amante di una donna sposata...
Scusa, ma se la terapia non e' piu' terapia di coppia ma terapia individuale perche' il terapeuta dovrebbe comunicare delle cose dell'altro? Il suo ruolo non e' quello. Sai che esiste un codice deontologico che obbliga al segreto professionale rispetto a quanto emerge in terapia? Una persona in terapia parla liberamente proprio perché sa che tutto resterà tra lui e il terapeuta. Poi non e' detto che il terapeuta di coppia sia lo stesso che ha fatto terapia individuale.Ciao, che situazione, alla fine del post mi è salita un po' d'incazzatura per empatia pure a me!
Hai parlato con la terapista? Scusa ma a me sembra assurdo che tu non sappia come sta evolvendo la terapia...lei e la terapista sanno che c'è una persona che sta attendendo notizie?
Sai per certo che si è vista con l'altro? Cosa sai di lui e della loro storia?
Vero.Scusa, ma se la terapia non e' piu' terapia di coppia ma terapia individuale perche' il terapeuta dovrebbe comunicare delle cose dell'altro? Il suo ruolo non e' quello. Sai che esiste un codice deontologico che obbliga al segreto professionale rispetto a quanto emerge in terapia? Una persona in terapia parla liberamente proprio perché sa che tutto resterà tra lui e il terapeuta. Poi non e' detto che il terapeuta di coppia sia lo stesso che ha fatto terapia individuale.
E' difficile per chi non ha provato capire. Devi lasciarla libera, scegliendo tu se continuando a starle accanto o meno. Non c'e' altra scelta. Lei non e' piu' quella di prima e dopo la terapia lo sarà ancora meno.eccomi qui dopo aver letto le vostre storie è arrivato il momento di raccontarvi la mia
sei mesi fa ho scoperto che mia moglie mi ha tradito
l'ho scoperto dopo che un sogno mi ha aperto gli occhi: ho sognato che volevo fare l'amore con lei e lei scappava come se volessi violentarla e lì ho messo tutto in fila in un secondo: ritardi ingiustificati, era sempre distante emotivamente e fisicamente da me, cambio di intimo....
dopo due giorni ha un problema col cellulare e io le dico: te lo sistemo... sguardo di terrore a lasciarmi il cellulare nelle mani
le due notti successive le passo a leggere i messaggi che si è scambiata con un collega e dai quali intuisco che ha un altro
alla terza notte trovo un messaggio dell'altro e appena abbiamo un attimo libero dai nostri due figli la metto spalle al muro e lei non può fare altro che ammettere
prima di scoppiare con lei però mi ero detto che le avrei dato una seconda occasione per non buttare 15 anni in 5 minuti e così faccio
all'inizio atmosfera lunare pianti e rabbia miei e lei impassibile: se si affronta il problema è solo perché io insisto
decido subito che ho bisogno di un aiuto e chiamo la terapeuta che ci aveva seguito qualche anno prima quando eravamo (già) in crisi
decidiamo che è il caso di andare tutti e due e cominciamo il percorso, ma lei dice di non sa cosa vuole che è in crisi che non vede niente nel suo futuro e che non mi ama più, detto con una velocità e un gelo che mi hanno messo al tappeto
mi dice di rimanere insieme per i figli che sono piccoli (6 e 2 anni)
io dalla mia le dico che se vogliamo rimanere insieme è solo perché c'è qualcosa tra noi e che dobbiamo ricostruire il nostro rapporto
dopo tre mesi di ncontri di terapia di coppia vedo che non andiamo da nessuna parte e quindi decidiamo che è meglio che lei prosegua la terapia da sola per capire cosa vuole, ma io metto come condizione che mi continui a parlare dei suoi sentimenti visto che il momento della terapia era l'unica finestra aperta che avevo su di lei
ma da un paio di mesi non ho avuto uno straccio di parola, un filo di speranza, niente e sono preoccupato
mi salva lo sport che riesce a farmi scaricare la rabbia che ho ancora dentro
all'inizio di questi sei mesi e fino a che abbiamo fatto terapia di coppia ho cercato comunque di essere attento a lei di avere qualche pensiero e così lei con me e cerco comunque di farlo anche adesso ma sento che siamo in alto mare a non so cosa fare
sappiamo entrambi dove stanno i problemi io li vorrei affrontare ma lei sfugge anche se continua a fare terapia da sola
l'altra sera poi aveva un sorrisetto che le avevo visto appena prima di scoprire che mi aveva tradito e che so era legato al fatto di aver visto l'altro e sono ripiombato nel baratro dell'incazzatura
e adesso mi trovo in una casa nuova, con la mia famiglia, e non so ancora per quanto ci starò
Verissimo. Ma nulla vieta a fightclub, se lo desidera, di contattare la terapeuta della moglie e far presente il suo stato d'animo per avere consigli su come procedere, visto che, probabilmente, la terapeuta è in possesso di elementi che lui non ha.Scusa, ma se la terapia non e' piu' terapia di coppia ma terapia individuale perche' il terapeuta dovrebbe comunicare delle cose dell'altro? Il suo ruolo non e' quello. Sai che esiste un codice deontologico che obbliga al segreto professionale rispetto a quanto emerge in terapia? Una persona in terapia parla liberamente proprio perché sa che tutto resterà tra lui e il terapeuta. Poi non e' detto che il terapeuta di coppia sia lo stesso che ha fatto terapia individuale.
E se lei gli desse questi consigli non violerebbe comunque quel codice deontologico di cui parla Sabina ?Verissimo. Ma nulla vieta a fightclub, se lo desidera, di contattare la terapeuta della moglie e far presente il suo stato d'animo per avere consigli su come procedere, visto che, probabilmente, la terapeuta è in possesso di elementi che lui non ha.
Secondo me sì ma aspetto la risposta di Sabina che ne sa sicuramente di più.E se lei gli desse questi consigli non violerebbe comunque quel codice deontologico di cui parla Sabina ?
Lo chiedo senza nessuno spirito di polemica, semplice e mera curosità![]()
In terapia si fa, a volte.E se lei gli desse questi consigli non violerebbe comunque quel codice deontologico di cui parla Sabina ?
Lo chiedo senza nessuno spirito di polemica, semplice e mera curosità![]()
vorrei ricostruire il rapporto con mia moglie non con la psycoVerissimo. Ma nulla vieta a fightclub, se lo desidera, di contattare la terapeuta della moglie e far presente il suo stato d'animo per avere consigli su come procedere, visto che, probabilmente, la terapeuta è in possesso di elementi che lui non ha.
Certo lui può fare quello che crede, ma l'unico consiglio che potrà dare una professionista seria sarà di affrontare la cosa con la moglie.Verissimo. Ma nulla vieta a fightclub, se lo desidera, di contattare la terapeuta della moglie e far presente il suo stato d'animo per avere consigli su come procedere, visto che, probabilmente, la terapeuta è in possesso di elementi che lui non ha.
Sono d'accordo con te.vorrei ricostruire il rapporto con mia moglie non con la psyco
eravamo d'accordo che ci saremmo rivisti anche con me dopo due o tre mesi di terapia e quindi aspetto
ma voglio che sia lei a parlami dei suoi sentimenti, positivi o negativi che siano nei miei confronti altrimenti partiamo col piede sbagliato
potrei chiedere io (una volta l'ho già fatto ma non ho avuto risposta) ma non sarebbe giusto
adesso deve fare lei un passo avanti: io sono lì davanti a lei per cominciare a capire se possiamo rimetter in piedi la nostra coppia
ripeto: gli elementi li voglio da lei e lei non me li da
cosa devo pensare?
penso male e probabilmente non mi sbaglio
Dipende, ripeto, da caso a caso. Ci sono problemi molto specifici che possono avere un approccio più 'comportamentale' e per i quali due dritte o due parole possono essere utili o anche solo rassicuranti per chi brancola nel buio. Questo senza ledere il segreto professionale, ovviamente.Certo lui può fare quello che crede, ma l'unico consiglio che potrà dare una professionista seria sarà di affrontare la cosa con la moglie.
L'hai descritta come una tigre in gabbia e con crisi di identità.vorrei ricostruire il rapporto con mia moglie non con la psyco
eravamo d'accordo che ci saremmo rivisti anche con me dopo due o tre mesi di terapia e quindi aspetto
ma voglio che sia lei a parlami dei suoi sentimenti, positivi o negativi che siano nei miei confronti altrimenti partiamo col piede sbagliato
potrei chiedere io (una volta l'ho già fatto ma non ho avuto risposta) ma non sarebbe giusto
adesso deve fare lei un passo avanti: io sono lì davanti a lei per cominciare a capire se possiamo rimetter in piedi la nostra coppia
perchè non è scontato che poi troviamo l'intesa e più tempo passa e meno credo ad una nostra possibilità di proseguire a vivere sotto lo stesso tetto
e poi la storia è sempre la stessa "ho tradito perchè tra noi le cose non andavano"
però nonostante mi abbia visto a pezzi in sei mesi non ha avuto neanche l'impulso di chiedere scusa
so che dentro sta male ma a me non basta sapere che ci pensa: voglio i fatti e a oggi non se ne sono visti molti dal mio punto di vista
io dal canto mio mi sono preso i miei spazi, spazi a cui avevo rinunciato per "aiutarla" e mi sono ripreso in mano la mia vita tanto che lei dice che non mi ha mai visto così: dico subito se qualcosa non mi va bene e sono parecchio diretto nel dire le cose e tengo il punto calmo e determinato
ripeto: gli elementi li voglio da lei e lei non me li da
cosa devo pensare?
penso male e probabilmente non mi sbaglio
le ho sempre detto che se avesse voluto cambiare la sua vita io la avrei aiutata: adesso penso prima alla mia di vitaL'hai descritta come una tigre in gabbia e con crisi di identità.
E' irrequieta? Sente di doversi riscattare? Realizzare?
la famiglia le va stretta di sicuro anche se non lo ammetteLe sta stretta la famiglia? Ne è oppressa? Quindi anche da te?
Se per lei rappresenti un ostacolo è plausibile che non si apra con te.
Ti "intromettevi" nei suoi piani nei quali non eri parte in causa perchè, come hai detto tu stesso, lei ricerca una sua identità. Ma non è con te che sente di poterla ottenere. E' un suo aspetto individuale, apparentemente egoistico, che la allontana da te. Afferma cosi di non essere innamorata di te quale motivazione più plausibile.le ho sempre detto che se avesse voluto cambiare la sua vita io la avrei aiutata: adesso penso prima alla mia di vita
la famiglia le va stretta di sicuro anche se non lo ammette
Hai colto perfettamente. Sai benissimo però che bisogna passarci, da una parte o dall'altra.Jon le tue parole si adattano molto bene anche al mio trascorso e ne conosco già la fine.
quella strada che fanno per capirsi, per trovare la loro identità, per uscire dalle nebbie delle loro contraddizioni, è infinita.
Lascio la parola alle esperte...Dipende, ripeto, da caso a caso. Ci sono problemi molto specifici che possono avere un approccio più 'comportamentale' e per i quali due dritte o due parole possono essere utili o anche solo rassicuranti per chi brancola nel buio. Questo senza ledere il segreto professionale, ovviamente.
Di solito i professionisti seri non sono robot.