esempio pratico
difficoltà +1000 punti
situazione di lavoro, considera che fra colleghi c'è sempre qualcuno che è un buon amico; l'amico/collega ti riferisce un particolare ipersegretissimo su un terzo collega, amico anche lui, ma un po' meno dell'altro.
arriva quest'ultimo e ti racconta il particolare segretissimo, poi conclude con "lo sapevi già?"
se dico SI, sgamo il primo amico/collega
se dico NO mento al collega/un po' meno amico
terza ipotesi perdere lo sguardo nel vuoto, fissare un dato punto per lungo tempo, poi fuggire all'improvviso blaterando qualcosa di indecifrabile sui virus intestinali (vedi: renitenza)
:rotfl: Tesla...aspetta che mi riprendo dallo sganasciamento.
Se capitasse a me risponerei NO probabilmente. In questo caso la renitenza non può essere contemplata (se non come dici tu

...ancora rido).
Ma devi sapere una cosa, non ho amici che possano catapultarmi in simili circostanze. In sostanza non ho amici, solo conoscenti.
Forse non mi crederai, ma mi è già capitato di bloccare qualcuno che provasse a darmi delle informazioni o dritte su terzi o situazioni. Il più delle volte non vengo coinvolto nemmeno, riferito chiaramente a chi mi conosce e sa che non sono tipo da confidenze. Se da un lato questo mi costa fatica, in quei frangenti in cui ho bisogno di elementi per farmi l'idea di una situazione, dall'altro mi mette in una posizione di "lealtà" che diventa un muro per chiunque (a prescindere purtroppo).
Anni fa, nella mia vita reale (è il caso di specificarlo), qualcuno arrivo persino a chiedermi: "per una volta racconteresti un pettegolezzo almeno?" A parte che non ho mai avuto e usato simili materiali su cui edificare, la risposta fu "NO". Questo per dirti che la renitenza ha senso solo quando si sceglie a priori di non aderire a simili meccanismi.
Mi ribello a questo. Perchè fagocita l'altrui vita per scopi personali. Ne sono disgustato, altro che tradimento amoroso, quello è una passeggiata a confronto. Per essere me stesso però pago un caro prezzo.