Io mi sono pentita infinitamente di non aver chiuso prima. Se tornassi indietro con la consapevolezza di ora, non tradirei, e chiuderei.
Ma giuro che se all'epoca, pure il giorno prima del tradimento, qualcuno mi avesse detto "separati perchè il vostro non è più un matrimonio", avrei guardato questo qualcuno come se fosse impazzito.
Quando sei dentro, e le cose sono peggiorate un pò per volta, e non ti ricordi neppure più come volevi che fosse la tua vita, come doveva essere il tuo matrimonio, è difficile capire a che punto si è arrivati.
All'epoca, non avrei mai preso la decisione di separarmi, e non per paura delle conseguenze, o della solitudine. All'epoca, la solitudine infinita in cui già vivevamo, la rabbia, la desolazione, non erano comunque sufficienti a farmi pensare che avevamo già superato il punto di non ritorno.
Avevo fatto una scelta di vita, la scelta di vivere per sempre con l'uomo che avevo tanto amato, e quell'amore, e gli anni passati assieme, erano una parte grande di me. Anche morto, il nostro matrimonio me lo tenevo senza capire che non si poteva andare avanti. Continuo a ripensarci, e a guardare la me di allora, e so che niente avrebbe potuto farmi riconoscere la verità, se non la crisi che c'è stata dopo, e che ha reso quei rimasugli derelitti davvero insopportabili.