Innamorato o no?

Diletta

Utente di lunga data
E' una situazione che ho vissuto anch'io.
Bisogna avere il coraggio di lasciarsela alle spalle, cercando di assimilare il concetto che tutto quello che è accaduto non ci appartiene, non è parte di noi, della nostra storia, ma qualcosa che ha vissuto l'altro senza di noi, il tutto perché si torni a vivere.
E' come accorgersi che il figlio che si è cresciuto e accudito per anni improvvisamente è grande ed è capace di vivere anche senza di noi e in grado di fare scelte diverse dalle nostre financo in opposizione.
All'inizio sconvolge e preoccupa, e forse amareggia un po', ma per il bene di tutti è qualcosa che si deve accettare.
L'alternativa è macerarsi a vita nella frustrazione.
Non la trovo una gran prospettiva, anche perché la vita offre tante risorse.
Su questo avrei qualche riserva...purtroppo la merda ci appartiene, giocoforza, ed è diventata anche parte di noi e ne avremmo fatto volentieri a meno, la possiamo e dobbiamo restituire al mittente, ma ormai ha sepolto anche noi!
Quello che si può fare è dissociarsi da tutto lo schifo e allontanarsene di nostra sponte.
Ovvero, prenderne atto (per forza!) e provare a conviverci, mettendo in campo tutte le risorse possibili per distaccarcene.
Si può fare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Certo.
Io non sono stata sconvolta da quello, posso capire. ma dall’immensita di bugie e dall’avermi fatta sentire uno schifo per un sacco di tempo per vivere la sua storia. Storia che ha cercato, così come ha cercato prima solo sesso.
Non è come aver scoperto che si è innamorato della collega....l’innamorento è stato un inciampo in un modus operandi di totale “farfallaggibe”
Non so se mi spiego
Ho già detto che questo per me è la cosa imperonabile

E' una situazione che ho vissuto anch'io.
Bisogna avere il coraggio di lasciarsela alle spalle, cercando di assimilare il concetto che tutto quello che è accaduto non ci appartiene, non è parte di noi, della nostra storia, ma qualcosa che ha vissuto l'altro senza di noi, il tutto perché si torni a vivere.
E' come accorgersi che il figlio che si è cresciuto e accudito per anni improvvisamente è grande ed è capace di vivere anche senza di noi e in grado di fare scelte diverse dalle nostre financo in opposizione.
All'inizio sconvolge e preoccupa, e forse amareggia un po', ma per il bene di tutti è qualcosa che si deve accettare.
L'alternativa è macerarsi a vita nella frustrazione.
Non la trovo una gran prospettiva, anche perché la vita offre tante risorse.
Ho già detto che ti picchierei?:p
 

danny

Utente di lunga data
Ho già detto che questo per me è la cosa imperonabile



Ho già detto che ti picchierei?:p
Beh, l'ansia di controllo, per dire, colpisce comunque figli e coniugi.
Ma entrambi sono persone indipendenti da noi.
Sia il coniuge con cui si è vissuto magari per decenni, sia i figli che si è visto crescere.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Su questo avrei qualche riserva...purtroppo la merda ci appartiene, giocoforza, ed è diventata anche parte di noi e ne avremmo fatto volentieri a meno, la possiamo e dobbiamo restituire al mittente, ma ormai ha sepolto anche noi!
Quello che si può fare è dissociarsi da tutto lo schifo e allontanarsene di nostra sponte.
Ovvero, prenderne atto (per forza!) e provare a conviverci, mettendo in campo tutte le risorse possibili per distaccarcene.
Si può fare.
Ci appartiene quel che noi vogliamo che ci appartenga.
Non si può restituire ma ce ne si può disfare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Beh, l'ansia di controllo, per dire, colpisce comunque figli e coniugi.
Ma entrambi sono persone indipendenti da noi.
Sia il coniuge con cui si è vissuto magari per decenni, sia i figli che si è visto crescere.
Si ma non puoi paragonare le due cose:mad::mad::mad::mad::mad:
Altrimenti io moglie per cui hai le stesse accortezze che hai con un figlio mi comporto da figlia.
Va bè torniamo indietro di qualche anno e sono le stesse cose che ti dissi allora.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Su questo avrei qualche riserva...purtroppo la merda ci appartiene, giocoforza, ed è diventata anche parte di noi e ne avremmo fatto volentieri a meno, la possiamo e dobbiamo restituire al mittente, ma ormai ha sepolto anche noi!
Quello che si può fare è dissociarsi da tutto lo schifo e allontanarsene di nostra sponte.
Ovvero, prenderne atto (per forza!) e provare a conviverci, mettendo in campo tutte le risorse possibili per distaccarcene.
Si può fare.
Concordo. (;))
È come per la guerra. Una volta finita non ci si vuole pensare più, ma c’è stata e ha cambiato TUTTO.
 

danny

Utente di lunga data
Si ma non puoi paragonare le due cose:mad::mad::mad::mad::mad:
Altrimenti io moglie per cui hai le stesse accortezze che hai con un figlio mi comporto da figlia.
Va bè torniamo indietro di qualche anno e sono le stesse cose che ti dissi allora.
espliciteresti?
Ognuno di noi è un individuo, con i suoi pensieri, le sue idee, le sue pulsioni.
il fatto di essere coniugi esattamente come l'essere figli o genitori non deve mai escludere l'individualità o annullarla.
Vi sono genitori che desiderano che i figli si comportino anche da adulti in ossequio alla loro visione della vita, esattamente come vi sono coniugi che tentano di modellare il partner secondo propri parametri.
Sono modi per relazionarsi, con persone e ruoli diversi, simili in quanto espressione di persone che tentano di escludere dalla loro vita tutto ciò che non è possibile mantenere sotto controllo.
Questo rende difficile accettare qualsiasi incidente di percorso, ovvero una deviazione dagli schemi e dai modelli ritenuti accettabili.
 

MariLea

Utente di lunga data
Ognuno di noi è un individuo, con i suoi pensieri, le sue idee, le sue pulsioni.
il fatto di essere coniugi esattamente come l'essere figli o genitori non deve mai escludere l'individualità o annullarla.
Vi sono genitori che desiderano che i figli si comportino anche da adulti in ossequio alla loro visione della vita, esattamente come vi sono coniugi che tentano di modellare il partner secondo propri parametri.
Sono modi per relazionarsi, con persone e ruoli diversi, simili in quanto espressione di persone che tentano di escludere dalla loro vita tutto ciò che non è possibile mantenere sotto controllo.
Questo rende difficile accettare qualsiasi incidente di percorso, ovvero una deviazione dagli schemi e dai modelli ritenuti accettabili.
Esatta_mente :up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ognuno di noi è un individuo, con i suoi pensieri, le sue idee, le sue pulsioni.
il fatto di essere coniugi esattamente come l'essere figli o genitori non deve mai escludere l'individualità o annullarla.
Vi sono genitori che desiderano che i figli si comportino anche da adulti in ossequio alla loro visione della vita, esattamente come vi sono coniugi che tentano di modellare il partner secondo propri parametri.
Sono modi per relazionarsi, con persone e ruoli diversi, simili in quanto espressione di persone che tentano di escludere dalla loro vita tutto ciò che non è possibile mantenere sotto controllo.
Questo rende difficile accettare qualsiasi incidente di percorso, ovvero una deviazione dagli schemi e dai modelli ritenuti accettabili.
Non sommare mele e carote.
I figli sono figli e ognuno di noi attua un lungo lavoro perché siano delle “belle persone” secondo la nostra visione del mondo e i nostri valori. Possiamo anche riuscirci parzialmente, ma confondere la loro irriducibile alterità di scelta con la possibilità che prendano decisioni diametralmente opposte a come abbiamo lavorato è improbabile. Ovviamente non intendo che i figli siano fotocopie, ma che sei stato onesto, autentico e coerente è davvero difficile che possano compiere scelte che non sarai in grado di capire.
Il partner è un estraneo che è cresciuto in altre condizioni in cui può essere stato educato in modo contraddittorio o violento, esplicitamente o implicitamente, o freddo e si comporterà per quello che è diventato e su questo non hai controllo. Se avrai avuto la fortuna di incontrare una persona autentica non avrai sorprese, anche se dovesse tradire, perché si comporterà in modo coerente alle aspettative da lei stessa create.
Tutto questo non c’entra nulla con il controllo che è un espediente falso per controllare l’ansia o le insicurezze.
 

arula

Utente di lunga data
ma il tradimento dà la certezza , che quel che si pensava non accadesse invece è avvenuto. Quindi stiamo parlando di certezze
perchè il matrimonio da certezze sull'amore? mi sembra un inutile tautologia. il fatto di tradire non toglie o aggiunge niente al proseguo della relazione il punto è decidere o meno di proseguire la probabilità di lasciarsi è la stessa prima o dopo non è che le percentuali si alzano come fosse una gara di cavalli e uno improvvisamente si azzoppa l'handicap glielo assegna il tradito per autodifesa senza considerare che lui è sopra quel cavallo azzoppato secondo la sua opinione se invece considera che è solo inciampato un attimo cos'è va avanti pensando oddio si romperà la gamba di sicuro?
 

danny

Utente di lunga data
Non sommare mele e carote.
I figli sono figli e ognuno di noi attua un lungo lavoro perché siano delle “belle persone” secondo la nostra visione del mondo e i nostri valori. Possiamo anche riuscirci parzialmente, ma confondere la loro irriducibile alterità di scelta con la possibilità che prendano decisioni diametralmente opposte a come abbiamo lavorato è improbabile. Ovviamente non intendo che i figli siano fotocopie, ma che sei stato onesto, autentico e coerente è davvero difficile che possano compiere scelte che non sarai in grado di capire.
Il partner è un estraneo che è cresciuto in altre condizioni in cui può essere stato educato in modo contraddittorio o violento, esplicitamente o implicitamente, o freddo e si comporterà per quello che è diventato e su questo non hai controllo. Se avrai avuto la fortuna di incontrare una persona autentica non avrai sorprese, anche se dovesse tradire, perché si comporterà in modo coerente alle aspettative da lei stessa create.
Tutto questo non c’entra nulla con il controllo che è un espediente falso per controllare l’ansia o le insicurezze.
Il partner si sceglie seguendo gli stessi modelli con cui si educano i figli.
In entrambi i casi la fortuna è la semplice attuazione dell'individualità, che fa sì che quel "Lungo lavoro" possa anche non portare alla soddisfazione delle aspettative.
Che fai a quel punto se ti (impersonale) trovi un figlio con cui non vai d'accordo o una moglie che ti tradisce?
Pensi che sia tutta colpa loro e attribuisci alla loro deviazione dalle tue prospettive il tuo stare male?
Ti maceri a vita pensando che il loro agire sia stato primariamente contro di te?
O pensi solamente che loro sono individui capaci di effettuare scelte individuali e che in questo possano operare anche escludendoti?
L'accettazione dell'individualità è un buon modo per uscire da un loop altrimenti devastante che spesso ho riconosciuto in molte persone che hanno scritto su queste pagine.
In pratica ti escludi dalle scelte in cui sei stato escluso.
 
Ultima modifica:

MariLea

Utente di lunga data
Non sommare mele e carote.
I figli sono figli e ognuno di noi attua un lungo lavoro perché siano delle “belle persone” secondo la nostra visione del mondo e i nostri valori. Possiamo anche riuscirci parzialmente, ma confondere la loro irriducibile alterità di scelta con la possibilità che prendano decisioni diametralmente opposte a come abbiamo lavorato è improbabile. Ovviamente non intendo che i figli siano fotocopie, ma che sei stato onesto, autentico e coerente è davvero difficile che possano compiere scelte che non sarai in grado di capire.
Il partner è un estraneo che è cresciuto in altre condizioni in cui può essere stato educato in modo contraddittorio o violento, esplicitamente o implicitamente, o freddo e si comporterà per quello che è diventato e su questo non hai controllo. Se avrai avuto la fortuna di incontrare una persona autentica non avrai sorprese, anche se dovesse tradire, perché si comporterà in modo coerente alle aspettative da lei stessa create.
Tutto questo non c’entra nulla con il controllo che è un espediente falso per controllare l’ansia o le insicurezze.
Non è sempre così matematico come lo descrivi.
In quanto al controllo, tu ti riferisci ad un solo tipo di controllo, ma guarda anche qui sul forum quanti vorrebbero tenerlo sotto controllo... tranne Perplesso :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il partner si sceglie seguendo gli stessi modelli con cui si educano i figli.
In entrambi i casi la fortuna è la semplice attuazione dell'individualità, che fa sì che quel "Lungo lavoro" possa anche non portare alla soddisfazione delle aspettative.
Che fai a quel punto se ti (impersonale) trovi un figlio con cui non vai d'accordo o una moglie che ti tradisce?
Pensi che sia tutta colpa loro e attribuisci alla loro deviazione dalle tue prospettive il tuo stare male?
Ti maceri a vita pensando che il loro agire sia stato primariamente contro di te?
O pensi solamente che loro sono individui capaci di effettuare scelte individuali e che in questo possano operare anche escludendoti?
L'accettazione dell'individualità è un buon modo per uscire da un loop altrimenti devastante che spesso ho riconosciuto in molte persone che hanno scritto su queste pagine.
In pratica ti escludi dalle scelte in cui sei stato escluso.
Mele e carote.
Il partner non è un figlio e non non solo non l’hai educato, ma tanto meno lo conosci dalla nascita. Hai conosciuto una persona adulta che hai trovato a te consona in base a come si è a te presentata e può essere stata reticente, anche senza dolo, o non essere stata pienamente consapevole. Tu del resto puoi non essere stato ugualmente non consapevole o incapace di valutare rilevanti aspetti poco gradevoli. La delusione da parte di un partner rientra nel novero delle possibilità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è sempre così matematico come lo descrivi.
In quanto al controllo, tu ti riferisci ad un solo tipo di controllo, ma guarda anche qui sul forum quanti vorrebbero tenerlo sotto controllo... tranne Perplesso :D
No, mi riferisco a tutte le forme di controllo, tutte fallaci.

È matematico nel senso di probabilistico.:D

A volte si possono non riconoscere come coerenti scelte che invece lo sono.
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
perchè il matrimonio da certezze sull'amore? mi sembra un inutile tautologia. il fatto di tradire non toglie o aggiunge niente al proseguo della relazione il punto è decidere o meno di proseguire la probabilità di lasciarsi è la stessa prima o dopo non è che le percentuali si alzano come fosse una gara di cavalli e uno improvvisamente si azzoppa l'handicap glielo assegna il tradito per autodifesa senza considerare che lui è sopra quel cavallo azzoppato secondo la sua opinione se invece considera che è solo inciampato un attimo cos'è va avanti pensando oddio si romperà la gamba di sicuro?
la probabilità di lasciarsi è diversa. Tutto è nelle mani del tradito, qualora il traditore rientra a casa con la coda in mezzo alle gambe.
Il rapporto cambia, eccome se cambia.
Le persone coinvolte cambiano.
Se il tradimento non toglie o aggiunge niente, perché tutta la gente qui soffre e si incazza?
Se tu vuoi giustificare è un sentire tuo.
La prospettiva cambia.
Si è materializzato il timore
 

disincantata

Utente di lunga data
la probabilità di lasciarsi è diversa. Tutto è nelle mani del tradito, qualora il traditore rientra a casa con la coda in mezzo alle gambe.
Il rapporto cambia, eccome se cambia.
Le persone coinvolte cambiano.
Se il tradimento non toglie o aggiunge niente, perché tutta la gente qui soffre e si incazza?
Se tu vuoi giustificare è un sentire tuo.
La prospettiva cambia.
Si è materializzato il timore

Certo che il tradimento toglie, e molto.
 
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