Allora, approfitto di questo intervento per chiarire una cosa.
Io sono entrata qui per approfondire la riflessione su ciò che stavo vivendo. Un'esperienza di tradita e di traditrice atipica

D).
Mi sono sempre espressa cercando di capire il punto di vista degli altri. Non penso di aver mai dato giudizi sulle storie, anche pesanti, che ho letto qui sopra. Ho conosciuto persone che hanno uno stile di vita che personalmente non condivido affatto, ma mai mi sono permessa di disprezzarle. Credo che nelle relazioni umane lasciare aperta la porta del dialogo sia un'occasione di arricchimento personale.
In tema di tradimento mi sembra di essere sempre stata disposta a fare esami di coscienza a oltranza. Ricordo che un giorno Daniele mi disse che il mio matrimonio era basato solo sul senso di colpa di mio marito: io me ne approfittavo per scopare in giro liberamente. Leggere quelle parole mi raggelò. Risposi in modo pacato, ma una volta sola continuai a pensarci. E oggi posso dire che aveva ragione lui.
Ma tante persone qui sopra mi hanno dato spunti di riflessione. Mi hanno fatto capire i miei errori. Anche il Conte. Quando diceva che sbagliavo a trattare mio marito come un bambino, assecondandolo per non farlo soffrire: aveva perfettamente ragione.
Ho vissuto tanto tempo con l'incertezza di non sapere che fare del mio matrimonio, in uno stato di apatia emotiva che
mi rendeva arida e cinica. Oggi ho trovato la mia strada, mi sento finalmente serena e pronta ad affrontare le difficoltà che ci sono e ci saranno. Ho voluto condividere quello che mi sta capitando (forse sbagliando per un eccesso di trasparenza, non lo so). E sono sincera, mi hanno ferita le domande insinuanti che mi sono state fatte, all'interno di un thread che non era il mio, in cui sono stata tirata in mezzo senza logica alcuna, solo per sentirmi dire che, se dico che il Conte è un manipolatore, forse sono io che mi faccio manipolare facilmente, magari anche dall'uomo con cui sto. E altre cose spiacevoli che non sto a ribadire, perchè le ho già dette.
Può essere che io sia suscettibile su questo argomento. Può essere che mi trovi in un periodo particolare in cui ho bisogno di serenità. Ma non sono una stupida e riesco a capire chi mi fa una domanda perchè sinceramente interessato a capire e chi me la pone perchè ha già un'opinione in testa (vedi Lunapiena quando dice che secondo lei la mia vita sta andando nella direzione sbagliata) o è in malafede.
Tante vite qui dentro staranno andando nella direzione sbagliata. Vite di persone che vivono esistenze parallele, che tradiscono quotidianamente, che lo fanno con leggerezza o con l'animo devastato. Ma io non mi sognerei mai, solo perchè conosco sommariamente le loro storie, di giudicare sbagliata la loro vita. Non mi sento all'altezza.
Forse perchè il mio Io, alla fine, non è poi così tronfio come qui qualcuno continua a ribadire.
Io le guerre non le ho mai cercate. Ma se si parla della mia vita, soprattutto ora che è in una fase delicata, pretendo rispetto e correttezza. Se non lo trovo ho tutto il diritto di sentirmi ferita. E se faccio presente questo diagio e vengo ridicolizzata perchè 'me la prendo come una bambina', cara Anonima o caro Anonimo, mi passa la voglia di dialogare in modo costruttivo. Evidentemente ho i miei limiti.