Io sto impazzendo

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Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Bruja

Utente di lunga data
grace

.............solo grazie, hai scritto parole che lusingano il forum, che è non solo un luogo di incontro ma il nostro luogo di vita virtuale finalmente appaiabile a quella reale e che ne mantiene le qualità spesso tralasciate o trascurate.
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
Per Diana

Stefano esiste, non è un invenzione letteraria. Ciò che scrive e che ha scritto è tutto assolutamente reale. Senza filtri e senza maschere. Non è una creatura virtuale e bidimensionale...la sua storia è vera, non semplicemente verosimile, narrata a volte sulla scia di un impulso, a volte con più prudente raziocinio, filtrata solamente dalla sua forte soggettività.
D'altronde chiunque si narra, lo fa dal suo punto di vista...
Perchè pensare che non sia vero? La letteratura trae spunto dalla realtà, difficilmente accade il contrario. La commedia umana ( pensiamo a Moliere) è la rappresentazione delle tipologie umane.
Se fossi meno timida, racconterei la mia di storia, vi parrebbe anch'essa romanzata.
Diana
Perchè non ti registri? vorrei poterti scrivere.

Maurizio
 

Old Otella82

Utente di lunga data
Albatros, arrivo tardi, ma la tua storia è la più lunga e la più incredibile. Ti abbraccio e ti ammiro tantissimo, se ne esiste un altro di uomo con questi principi e questo cuore, forse un giorno mi sposerò anch'io. forse, non vorrei impazzire prima.
Quanto al..reale non reale.. chissenefrega?!
sarò una sempliciona, una credulona, a me importa davvero poco. io sono entrata qui dentro in una giornata di delirio cosmico, cercando parole, cercando persone, cercando storie, che potessero aiutarmi in una mia crescita. ho trovato quello che cercavo, la mia crescita può cominciare, sento che stare qui a parlare di dolori e paure aiuti ad esorcizzare molto di ciò che mi fa male, che ci fa male. Poi, se qualcuno è entrato a scrivere un racconto invece della sua storia, in fondo è come ha detto Diana, la commedia umana trae spunto dalla vita, qualcuno ci si rispecchia ugualmente, altri ne traggono riflessioni e conforto. anche coi libri è così del resto no?!
 
N

Non registrato

Guest
per Otella 82

Albatros, arrivo tardi, ma la tua storia è la più lunga e la più incredibile. Ti abbraccio e ti ammiro tantissimo, se ne esiste un altro di uomo con questi principi e questo cuore, forse un giorno mi sposerò anch'io. forse, non vorrei impazzire prima.
Quanto al..reale non reale.. chissenefrega?!
sarò una sempliciona, una credulona, a me importa davvero poco. io sono entrata qui dentro in una giornata di delirio cosmico, cercando parole, cercando persone, cercando storie, che potessero aiutarmi in una mia crescita. ho trovato quello che cercavo, la mia crescita può cominciare, sento che stare qui a parlare di dolori e paure aiuti ad esorcizzare molto di ciò che mi fa male, che ci fa male. Poi, se qualcuno è entrato a scrivere un racconto invece della sua storia, in fondo è come ha detto Diana, la commedia umana trae spunto dalla vita, qualcuno ci si rispecchia ugualmente, altri ne traggono riflessioni e conforto. anche coi libri è così del resto no?!
Dal nick che utilizzi, devi essere veramente molto giovane. Attenta agli uomini come Albatros.
Mi dispiace di essere una voce fuori dal coro, ma ciò che leggo non mi piace affatto.
Viene trasformato in eroe un uomo che invece soffre di una fragilità estrema. Preda delle sue passioni in maniera adolescenziale;contraddittorio in tutti i suoi passaggi; egocentrico in maniera pericolosa: parla quasi solo di sè,ed accetta il confronto solo quando questo è a suo favore. Questi sono i segnali, affascinanti, ma malati, di una personalità incapace di gestire una forte emotività e che si fa vanto di questo, giustificandola come caratterialità.
Posso capire che tanto romanticismo, in un mondo come il nostro, possa far innamorare. Ma purtroppo io qui ci vedo una fortissima debolezza, mascherato da un apparato di valori etici che difende con caparbia ostinazione.
Il suo altalenare fa pensare addirittura ad una sindrome da depressione bipolare.
Basti fare il confronto con Paolo, molto più lucido e razionale ed la sua aggressivtà malcelata di accettare i suoi consigli.
Passionale, eppure risolto. Se dovessi fare una diagnosi, Paolo è la versione adulta di Albatros, che si rifiuta addirittura di elaborare le sue ferite e si aggrappa all'amore per una donna.
La fantomatica Diana, piuttosto rigorosa nei suoi passaggi mentali é però troppo fragile nel suo attaccamento ai valori familiari. Di lei non sappiamo molto però...se é la donna di albatros, soffre anche lei in qualche modo di una pericolosa forma di masochismo.
Il contorno dei protagonisti che intervengono nella storia appartengono a tipologie meno originali, ma a mio avviso più sane.
Un sincerio augurio a tutti voi, e comunque complimenti per il livello mai scadente del Forum
E' per me materia di studio umano e perciò utile ala mia professione.
 
O

Old grace

Guest
Dal nick che utilizzi, devi essere veramente molto giovane. Attenta agli uomini come Albatros.
Mi dispiace di essere una voce fuori dal coro, ma ciò che leggo non mi piace affatto.
Viene trasformato in eroe un uomo che invece soffre di una fragilità estrema. Preda delle sue passioni in maniera adolescenziale;contraddittorio in tutti i suoi passaggi; egocentrico in maniera pericolosa: parla quasi solo di sè,ed accetta il confronto solo quando questo è a suo favore. Questi sono i segnali, affascinanti, ma malati, di una personalità incapace di gestire una forte emotività e che si fa vanto di questo, giustificandola come caratterialità.
Posso capire che tanto romanticismo, in un mondo come il nostro, possa far innamorare. Ma purtroppo io qui ci vedo una fortissima debolezza, mascherato da un apparato di valori etici che difende con caparbia ostinazione.
Il suo altalenare fa pensare addirittura ad una sindrome da depressione bipolare.
Basti fare il confronto con Paolo, molto più lucido e razionale ed la sua aggressivtà malcelata di accettare i suoi consigli.
Passionale, eppure risolto. Se dovessi fare una diagnosi, Paolo è la versione adulta di Albatros, che si rifiuta addirittura di elaborare le sue ferite e si aggrappa all'amore per una donna.
La fantomatica Diana, piuttosto rigorosa nei suoi passaggi mentali é però troppo fragile nel suo attaccamento ai valori familiari. Di lei non sappiamo molto però...se é la donna di albatros, soffre anche lei in qualche modo di una pericolosa forma di masochismo.
Il contorno dei protagonisti che intervengono nella storia appartengono a tipologie meno originali, ma a mio avviso più sane.
Un sincerio augurio a tutti voi, e comunque complimenti per il livello mai scadente del Forum
E' per me materia di studio umano e perciò utile ala mia professione.
non so che pensare del fatto che siamo materia di studio umano utile alla tua professione. grazie comunque per i complimenti.
 
N

Non registrato

Guest
Grace

Non voleva essere irriverente. Questo Forum è semplicemente una lente di ingrandimento.
Le storie che scrivete, seppure esagerate (in alcuni passaggi è evidentissimo), seppure false, sono lo specchio di pulsioni di una umanità al cui studio io mi sono da tempo consacrato con amore, e non con disprezzo.
Non vi guardo come insetti, ma come uomini, come me. Ognuno è diverso, non semplifico e non vi faccio rientrare in categorie o statistiche. Vi leggo.
E non ho bisogno nè di pubblicità, nè di clienti , ne ho a sufficienza.

A.
 
O

Old grace

Guest
Non voleva essere irriverente. Questo Forum è semplicemente una lente di ingrandimento.
Le storie che scrivete, seppure esagerate (in alcuni passaggi è evidentissimo), seppure false, sono lo specchio di pulsioni di una umanità al cui studio io mi sono da tempo consacrato con amore, e non con disprezzo.
Non vi guardo come insetti, ma come uomini, come me. Ognuno è diverso, non semplifico e non vi faccio rientrare in categorie o statistiche. Vi leggo.
E non ho bisogno nè di pubblicità, nè di clienti , ne ho a sufficienza.

A.

non ho mai pensato che tu fossi in malafede (pubblicità, clienti, ecc.). mi chiedevo solo quale effetto abbia su di me questo tuo sguardo. sai, sono alquanto introspettiva (ma qualche passetto prima della nevrosi).
sono sicura che non fai statistiche, lo capisco dalle parole che usi ...
piuttosto, sarebbe interessante se tu ci restituissi ogni tanto i risultati delle tue (ops) analisi.
sull'esagerazione delle storie, non ci giurerei, sai? e comunque questo è uno strumento narrativo, in cui si narra adoperando il proprio punto di vista - spesso radicato in un nervo scoperto - mica si fa cronaca!!
rimani dunque con noi, ti offro un the verde.
 

Bruja

Utente di lunga data
N.R.

Non trovo nulla da eccepire sul fatto che possiamo essere materia di confronto, di studio o di valutazione, già l'essere annoverati fra i "credibili" per il taglio del nostro dialogo é un incentivo a restare su questa traccia.
Non saprei se i post rispondano tutti a verità o siano anche la proiezione di quello che è più nell'immagine di quello che sentono che nel sentire stesso, ma chissà che le risposte date a queste domande non siano in qualche modo il giusto tampone ad un pensiero troppo sciolto.
In ogni caso poichè questo forum è nato indipendente, autosostenuto e senza sponsor, pubblicità o altro, e sappiamo di attacchi diretti al nostro nome da siti di spamming, resta evidente che devono considerarci un bel traino per le visite numerosissime che ci vengono segnalate.
Non abbiamo altro interesse che il forum come elemento di dialogo in sè e chi entra di solito resta. In questo tempo di comunicazione totale, mi pare di essere tornata alla incomunicabilità reale degli "Indifferenti"......... qui accade di riuscire a parlare di sè, forse con meno soggezione o freni che con un valido terapeuta o un amico reale di cui si teme forse il giudizio, e perfino le iperbole o le fantasie diventano corpo unico con queste personalità che parlano di sè e per sè in frangenti tanto scuassanti come un tradimento.
E' sempre un piacere avere nuovi lettori, non importa quale sia il motivo o la qualifica che li porta fra noi.
Buon lavoro e cordialità
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
Grace

non ho mai pensato che tu fossi in malafede (pubblicità, clienti, ecc.). mi chiedevo solo quale effetto abbia su di me questo tuo sguardo. sai, sono alquanto introspettiva (ma qualche passetto prima della nevrosi).
sono sicura che non fai statistiche, lo capisco dalle parole che usi ...
piuttosto, sarebbe interessante se tu ci restituissi ogni tanto i risultati delle tue (ops) analisi.
sull'esagerazione delle storie, non ci giurerei, sai? e comunque questo è uno strumento narrativo, in cui si narra adoperando il proprio punto di vista - spesso radicato in un nervo scoperto - mica si fa cronaca!!
rimani dunque con noi, ti offro un the verde.
Non parlavo di esagerazione delle storie in malafede. Ma di una sorta di amplificazione. E' frequente, e lo dico per esperienza, che chi si racconta, tenda inconsapevolmente ad accentuare determinati stati di animo, in un modo o nell'altro. C'è chi trova prova compiacimento nel permanere nel proprio stato di disperazione, senza rendersene conto, oppure esaspera in questa sede, stati di animo che sono fortunatamente passeggieri. C'è chi sottolinea all'inverosimile l'intensità di certe passioni nel desiderio inconscio di attirare l'attenzione.
I miei non sono giudizi di merito, il mio mestiere non li consente, ma semplici constatazioni. Io ascolto, non giudico. Ma è anche nell'amplificazione della descrizione dei sentimenti, che si comprende meglio la persona che si racconta ed il perchè lo fa.
C'è anche probabilmente chi racconta qualcosa di falso, ciò che mi interessa è capire perchè lo fa.
Non tutti i miei pazienti vengono nel mio studio a narrare il vero. Spesso inventano di sana pianta. io me ne accorgo, ma li lascio fare. Anche l'invenzione ha un significato, occorre capire quale.
Accetto con piacere il the verde, ma non mi permetterò diagnosi. State tranquilli! Sono intervenuto solo nel caso di Albatros, per i motivi sopraddetti. Ritengo che susciti eccessiva ammirazione e venga preso a modello uno stile di vita che miete vittime. Non interverrò oltre.
A.
 
O

Old grace

Guest
Non parlavo di esagerazione delle storie in malafede. Ma di una sorta di amplificazione. E' frequente, e lo dico per esperienza, che chi si racconta, tenda inconsapevolmente ad accentuare determinati stati di animo, in un modo o nell'altro. C'è chi trova prova compiacimento nel permanere nel proprio stato di disperazione, senza rendersene conto, oppure esaspera in questa sede, stati di animo che sono fortunatamente passeggieri. C'è chi sottolinea all'inverosimile l'intensità di certe passioni nel desiderio inconscio di attirare l'attenzione.
I miei non sono giudizi di merito, il mio mestiere non li consente, ma semplici constatazioni. Io ascolto, non giudico. Ma è anche nell'amplificazione della descrizione dei sentimenti, che si comprende meglio la persona che si racconta ed il perchè lo fa.
C'è anche probabilmente chi racconta qualcosa di falso, ciò che mi interessa è capire perchè lo fa.
Non tutti i miei pazienti vengono nel mio studio a narrare il vero. Spesso inventano di sana pianta. io me ne accorgo, ma li lascio fare. Anche l'invenzione ha un significato, occorre capire quale.
Accetto con piacere il the verde, ma non mi permetterò diagnosi. State tranquilli! Sono intervenuto solo nel caso di Albatros, per i motivi sopraddetti. Ritengo che susciti eccessiva ammirazione e venga preso a modello uno stile di vita che miete vittime. Non interverrò oltre.
A.
mi dispiace che non interverrai oltre, l'avevo sperato. posso invitarti a farlo? potremmo discutere, per esempio, di cosa sia la verità, e se la verità risieda proprio in quella bugia necessaria, in quella amplificazione voluta. la verità di noi umani è per sua natura impregnata di emozioni, e tuttavia così pura. ma questo è il tuo mestiere, la tua passione.

con stima, grace
 

Bruja

Utente di lunga data
A.

Non so se mi leggerai, ma desidero dirti una cosa che credo potrà risvegliare un qualche interesse. Anche a me ha fatto piacere il tuo intervento ma non perchè sei un terapeuta o perchè hai portato il tuo contributo ma per come ho visto l'evolversi delle risposte che hai suscitato.
Ci sono cose che hai detto molto forti e quasi impietose, e lo dico nel miglior senso possibile (la pietà cronicizza i malesseri) che una volta saputo chi eri ci hanno fatto riflettere, se le avesse dette uno qualunque non declinandosi sarebbe stato tacciato da saccente e giudicante.
Ecco questo è un piccolo contributo di franchezza e trasparenza al tuo intervento e, ci sono passaggi dei tuoi post che condivido ma non adotto solo perchè, alla fine, chi fa una scelta e la esterna vuole conversare e sentire opinioni non giudizi che potrebbero essere contestati non avendo titoli di merito per sostenerli. Ci si risolve quindi di dire le stesse cose in più tempo, con toni e parole pacate e nel rispetto, specie se sono in stato di sofferenza voluto o indotto, della loro sensibilità a nervi scoperti.
Non insisto affinchè tu resti e ci legga, non sei tipo a cui serva chiederlo, il forum è aperto e, come sei entrato, puoi tornare a piacer tuo.
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
Bruja

Grazie. Continuerò a leggervi .
Ma questo è un forum, un salotto di amici che conversano, i miei interventi potrebbero essere svianti. Io poi non intendevo fre diagnosi, non è così che funziona...ma esprimere un parere impietoso per far riflettere.
Chiunque di voi dovrebbe e potrebbe farlo.
A.
Buona conversazione!
 
N

Non registrato

Guest
aggiungo

Sono praticamente certo, che chi dovrebbere riflettere su ciò che ho detto, non lo farà assolutamente. E me ne dispiace.
Sono convinto che Stefano, debba lasciar perdere i suoi voli, curare le profonde ferite che la fine del suo matrimonio gli ha inferto e che sono evidentissime, e se gli è possibile non lanciarsi per il momento in avventure amorose. In questo momento ricercherà una donna molto simile a quella che lo ha fatto soffrire e di ripercorrere lo stesso doloroso percorso. In questo momento egli è convinto che l'amore sia sofferenza, che vivere intensamente sia cercarsi dele difficoltà. Ricadrà nel medesimo circolo vizioso, convincendo tutti e convincendo se stesso, che il soffrire gli è inevitabile, perdendo ogni occasione di allacciare una relazione che lo soddisfi a pieno.
Dovrebbe seguire l'esempio di Paolo, i cui interventi erano apprezzabilissimi. Non è necessario forse un terapeuta (sebbene io lo ritenga utile), ma sicuramente fermarsi a riflettere.
Temo che lui non mi ascolterà affatto, ma gli altri forse smetteranno di considerarlo un eroe e di ritenere forte un atteggiamento che è assolutamente imbelle.
A.
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Mi permetto...

..un piccolo commento alla tua sottolineatura (il tu è d'obbligo in un salotto di amici, giusto?) di certe esasperazioni degli stati d'animo o delle sensazioni.

Mi par naturale, visto che in fondo ciò che porta molti degli utenti ad intervenire è proprio la necessità di sfogarsi, di impedire che la pressione raggiunga livelli di guardia eccessivi.

Molti utenti, che passato il momento di profonda crisi che li aveva portati qua, son poi divenuti frequentatori assidui, rileggendosi a distanza di tempo son riusciti anche ad ironizzare su quello che avevano scritto, non riconoscendosi così "stravolti" come in quei momenti.

Il forum, grazie forse all'anonimato o alla distanza posta dal mezzo informatico, consente di spogliarsi da quegli orpelli che naturalmente poniamo a difesa del nostro io più intimo quando ci troviamo in presenza di altri, fossero anche amici intimi o terapeuti.

Personalmente trovo molta sincerità e spontaneità in quello che viene postato.

Laddove vi siano prosopopea o mistificazione delle situazioni, gli altri utenti han spesso in breve tempo fatto emergere le contraddizioni degli autori.

Se vorrai ancora intervenire, sarai senz'altro il benvenuto.
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Era molto tempo che non entravo in questo thread che ormai si era fossilizzato su alcuni temi un po' fritti, sembrava ormai che si giocasse ad entrare nel guinness come ti THREAD più "postato" e più letto.

Decisamente mi sono perso un bel po' di interventi succosi ed interessanti.

Non commetterò più questo errore di superficialità.........
 

Old Otella82

Utente di lunga data
Devo ammettere che non mi sono letta tutte le 40 pagine di questa discussione, ho letto all'inizio un bel po', e qualche intervento sporadico fino alla conclusione dei fatti.
il mio era un giudizio d'insieme, non un'analisi critica probabilmente, ma a parte tutto credo che una delusione d'amore grande come il fallimento di un matrimonio in cui si credeva, possa portare anche ad esasperare i racconti, e a far emergere una "voglia di rivalsa" più che la necessità di curarsi le ferite, che sarebbe in realtà la prima cosa da fare.
Non ho ancora 25 anni in effetti, e spesso straparlo, il mio intervento in questi post nasce dalle mie storielle passate, non confrontabili coi disagi di chi è sposato/ divorziato/tradito/amante, e da quel che ho visto in casa, vivendo queste cose come figlia, perciò è possibile che le mie percezioni siani diverse da quelle degli altri (avevo 16 anni quando i miei si sono separati).
Insomma..non è facile essere lucidi e riuscire veramente a rimettersi in piedi da subito, non giudico l'intervento di A., e non ne sono infastidita, però forse è un po'... drastico? categorico? affrettato? non trovo la parola giusta..
non fraintendermi A., non voglio tacciare nessuno di superbia, nè dire che hai sbagliato qualcosa nella tua analisi, voglio solo dire che.. dipende no? dipende da tante cose, qui in questo forum ci sono gli sfoghi di persone ferite, e c'è il supporto di chi ha cominciato un percorso di risalita, non credo sia strano leggere storie ingigantite dall'animo delle persone, io stessa ieri avrei preso il muro a testate per una cosa di poco conto, e a forza di star qui ora dopo ora, di parlarne con questi simpatici sconosciuti, dopo aver comunicato col mio ragazzo, mi sento un pochino più forte e fiduciosa.
Ognuno ha i suoi crucci e ognuno ha i suoi tempi, e c'è chi deve davvero tirare testate (o cornate) contro il muro a ripetizione, prima di riuscire ad imboccare la strada migliore per sè..e non è detto che sia immaturo infantile o depresso, magari è soltanto lento a metabolizzare.

Concludendo: A. per la verità non ti ho risposto subito perchè l'idea di un osservatore mi ha inizialmente innervosita.. ma non nel senso che mi sono arrabbiata, è che mi sono sentita un po' a disagio. Ripensandoci e leggendo quanto hai scritto non ho problemi, e credo che anche tu possa dare il tuo contributo qui, come tutti noi, ognuno per quel che può dare. torna a trovarci.

Nutella
 
O

Old trudi

Guest
troppo clamore ?

un miliardo di interventi ,sempre più organizzati e specialistici ,nn vorrei essere nei panni di Stefano ,amato ,analizzato ,messo sotto la lente di ingrandimento,ha solo usato il forum come camera di decompressione per urlare ,forse un pò enfaticamente il suo amore ,la sua tristezza,ben lo capisce chi ,tra chi legge ,ha vissuto la stessa situazione;ha vissuto momenti tragici ,devastanti,depresso e sconfortato ,poi è riuscito ad uscirne ,innamorandosi ,e soprattutto ritrovando se stesso ..ci ha raccontato come ha ritrovato la gioia di vivere ,le sue bambine e come ha risolto i suoi problemi pratici:
e ora forse nn ritorna più qui ,al centro com'è di mille attenzioni..anche lo psicanalista o psicologo che lo invita ad una rielaborazione del lutto ..e se lui lo stesse già rielaborando ? e se lui si sentisse oppresso da tutta questa attenzione ? ormai sappiamo come si èconclusa la sua difficile parabola ,la sua purtropppo banale storia di abbandono ,comune a tanti ,a moltissimi almeno anche sulle altre pagine ,io gli auguro tutto il bene possibile ,se lo merita ,ed un pò di quiete ,lontano dalla pazza folla ,dallo sguardo da entomologo di chi legge ..avevo risposto ad Albatros un anno fa circa dicendogli di essere più pacato ,più lineare ... le sue parole mi stupivano ed affascinavano insieme,un pò troppo .troppo intense ,sempre, belle in un eroe romantico ,foscoliane ..ma che fardello vivere tutte queste emozioni ..
nn è che ora tutto si riduce a pura curiosità ,che questa discussione si sta trasformando in un reality con tanto di "grande fratello"..visto che il confessionale c'è ..
io odio il grande fratello ,televisivo intendo ,lì tutto falso ,precostituito ,guidato ,alla caccia di notorietà facile ,qui spero diverso,si entra ,rubo le parole a Stefano ,in punta di piedi .. forse per cercare sè stessi attraverso gli altri..
ovvio leggere che qui chi scrive urla ,amplifica ,permane vittimisticamente o si compiace del proprio dolore ..è questa la funzione del forum..no..l'ha sottolinaeto spesse volte Bruja, per me è una coperta di Linus ,giuro nn direi mai a nessuno ,nella mia reale realtà ,quello che racconto qui ,ma serve alla fine ..anche se taluni mi sembrano un pò dipendenti.. nn è che lo sto divenendo anch'io?Gira e rgira questo è la discussione più interessante ..per tutto ma soprattuto per Stefano
,un suggerimento però , lasciamolo che viva la sua vita ,com'è , senza aggredirlo e sezionarlo ..scappo al lavoro ..un abbracio
 

Verena67

Utente di lunga data
mi dispiace che non interverrai oltre, l'avevo sperato. posso invitarti a farlo? potremmo discutere, per esempio, di cosa sia la verità, e se la verità risieda proprio in quella bugia necessaria, in quella amplificazione voluta. la verità di noi umani è per sua natura impregnata di emozioni, e tuttavia così pura. ma questo è il tuo mestiere, la tua passione.

con stima, grace

Poi, sai, bisogna intendersi sul "Passeggero".
Io vivo da 15 mesi una vicenda che mi sembra tutto fuorché passeggera, sebbene priva di conseguenze pratiche, in quanto ha innestato una serie di reazioni emotive a catena che mi hanno cambiata profondamente!
Andiamoci piano con il ridimensionare i sentimenti! (altrui), e non mi riferisco solo all'amore, ma al senso di sé, alla colpa, alla vergogna, alle proclamazioni di indipendenza mentale ed emotiva, alla sofferenza, etc.

Baci!
 

Verena67

Utente di lunga data
Mi dispiace di essere una voce fuori dal coro, ma ciò che leggo non mi piace affatto.
Viene trasformato in eroe un uomo che invece soffre di una fragilità estrema. Preda delle sue passioni in maniera adolescenziale;contraddittorio in tutti i suoi passaggi; egocentrico in maniera pericolosa: parla quasi solo di sè,ed accetta il confronto solo quando questo è a suo favore. Questi sono i segnali, affascinanti, ma malati, di una personalità incapace di gestire una forte emotività e che si fa vanto di questo, giustificandola come caratterialità.
Posso capire che tanto romanticismo, in un mondo come il nostro, possa far innamorare. Ma purtroppo io qui ci vedo una fortissima debolezza, mascherato da un apparato di valori etici che difende con caparbia ostinazione.
Il suo altalenare fa pensare addirittura ad una sindrome da depressione bipolare.
A tacere di Stefano, questo che hai tracciato su è il ritratto del mio ex amante
L'avevo detto io che era affetto da bipolarismo e narcisismo!!!
BACI!
 
Stato
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