Se avessi voluto fare diagnosi, avrei utilizzato ben altra terminologia, e nessuno di voi se ne sarebbe accorto! Avrei fatto un'analisi talmente dettagliata da lasciarvi stupiti... è il mio mestiere da anni!
A.
interessante, davvero l'opinione di chi ha studiato queste cose. ci trovo del vero. io stesso, rileggendo alcuni post da me inviati, trovo alcune venature che aiutano me stesso a "sentire meglio" lasofferenza è come se raccontarsi con enfasi e passione per me avesse un effetto catartico. faccio tutt'altro mestiere e non ho mai letto nulla a riguardo ma ho sempre sentito parlare di un'elaborazione necessaria di queste situazioni - qualcuno dice equiparabili ai lutti - e sviscerarne tutti gli aspetti secondo me aiuta questa elaborazione. certo non credo sia facile trovare uno "spaccato" come questo. e credo sia percepibile per tutti che il dolore, la passione e i sentimenti che vengono raccontati siano genuini - al di là della modalità di rappresentazione o di racconto - si percepisce se c'è sofferenza vera, passeggera ovvero semplice "fastidio" per una situazione che non si vorrebbe vivere. tante analisi però e tanti racconti nella loro semplicità sono veramente rappresentativi della grandiosità\miseria umana. non sono nessuno per parlare di queste cose ma - come innanzi ad una bellissima opera d'arte mi limito a goderne guardandola anche se non conosco la storia dell'arte ad essa relativa.Non parlavo di esagerazione delle storie in malafede. Ma di una sorta di amplificazione. E' frequente, e lo dico per esperienza, che chi si racconta, tenda inconsapevolmente ad accentuare determinati stati di animo, in un modo o nell'altro. C'è chi trova prova compiacimento nel permanere nel proprio stato di disperazione, senza rendersene conto, oppure esaspera in questa sede, stati di animo che sono fortunatamente passeggieri. C'è chi sottolinea all'inverosimile l'intensità di certe passioni nel desiderio inconscio di attirare l'attenzione.
I miei non sono giudizi di merito, il mio mestiere non li consente, ma semplici constatazioni. Io ascolto, non giudico. Ma è anche nell'amplificazione della descrizione dei sentimenti, che si comprende meglio la persona che si racconta ed il perchè lo fa.
C'è anche probabilmente chi racconta qualcosa di falso, ciò che mi interessa è capire perchè lo fa.
Non tutti i miei pazienti vengono nel mio studio a narrare il vero. Spesso inventano di sana pianta. io me ne accorgo, ma li lascio fare. Anche l'invenzione ha un significato, occorre capire quale.
Accetto con piacere il the verde, ma non mi permetterò diagnosi. State tranquilli! Sono intervenuto solo nel caso di Albatros, per i motivi sopraddetti. Ritengo che susciti eccessiva ammirazione e venga preso a modello uno stile di vita che miete vittime. Non interverrò oltre.
A.
La facoltà di psicologia sforna individui senza veri sbocchi professionali.Dottore te la prendi troppo.
io personalmente ho soltanto trovato un po' forti e affrettate le tue affermazioni, tutto qui, ma forse si tratta solo di tempi e della scelta terminologica. ho amici che vanno in terapia, il ragazzo che studia psicologia, e un'amica di famiglia psicologa, e in tutti i casi saputo che il lavoro da fare è lungo,per entrambe le parti (terapeuta e persona sotto terapia), raramente immediato. insomma io non voglio dire che tu non sia un professionista, e sono certa che il tuo mestiere lo fai con passione (non saresti qui sennò a fare gli straordinari!!) ma su di un forum via internet la comunicazione cambia. mancano gesti, toni di voce, manca il contatto fisico, lo sguardo, e non siamo soli, in un certo senso è un teatro dove tutti siamo al contempo spettatori e protagonisti. sicuro sicuro della tua analisi, tenendo conto di questo diverso modo di comunicare il disagio rispetto ai tuoi pazienti?!![]()
noi tutti esprimiamo opinioni, possono essere sbagliate, ma non credo ci sia niente di male. non te la prendere, il tuo intervento è interessante e il tuo star qui comprensibile, ma a volte, specie se fai questo mestiere da molti anni, internet può risultare un campo minato anche per uno specialista.
ps= provare per credere, internet a volte sbalestra non poco, ho contatti messenger spaventosamente spaventosi.. e i peggiori sono under 18 o over 50..
Sacrosantamente vero, e questo vale per altre facoltà quali giurisprudenza che non sforna sempre avvocati e medicina che fornisce medici da dimenticare..........La facoltà di psicologia sforna individui senza veri sbocchi professionali.
A.
tutto qui?!La facoltà di psicologia sforna individui senza veri sbocchi professionali.
A.
Ah ah ah ... dai ... giochiamo...La facoltà di psicologia sforna individui senza veri sbocchi professionali.
A.
Comunque se posso, questo signore è intervenuto nel forum, casualmente e in base a delle risposte ha declinato la sua professionalità ed ha fornito alcuni pareri; li abbiamo letti e li possiamo considerare come crediamo. Non ci vedo però motivi di polemica o di battibecco, se non si ha interesse a quel che dice si può benissimo lasciare cadere l'argomento.Ah ah ah ... dai ... giochiamo...![]()
La psicologia sforna sbocchi professionali per individui senza vere facoltà.
B.
A ciascuno in base alle sue capacità, a ciascuno secondo il suo bisogno.Comunque se posso, questo signore è intervenuto nel forum, casualmente e in base a delle risposte ha declinato la sua professionalità ed ha fornito alcuni pareri; li abbiamo letti e li possiamo considerare come crediamo. Non ci vedo però motivi di polemica o di battibecco, se non si ha interesse a quel che dice si può benissimo lasciare cadere l'argomento.
Bruja
p.s. Non voglio insegnare nulla a nessuno sia chiaro, ma tengo sempre presente per me una massima di Montesquieu:
"Quando si rincorre l'ésprit, si acchiappa la stupidità"
Sì, su questo concordo.L'alternativa è la terapia non sempre accettata o il dialogo negato nei rapporti reali in cui ad amici, parenti e conoscenti non viene riconosciuta sufficiente estraneità e neutralità, o le elucubrazioni in solitudine.
Bruja