danny
Utente di lunga data
Meglio andare a Bologna che spostarsi nella provincia di Milano.Abitiamo vicine![]()
Meglio andare a Bologna che spostarsi nella provincia di Milano.Abitiamo vicine![]()
La prima tesi di mia figlia è stata sulla manipolazione delle immagini di Stalin.Le foto stampate e i video non sono mai stati documenti inoppugnabili.
La propaganda le ha sempre manipolate.
Oggi la cosa è ancora più facile.
Io spero solo che i miei contatti Instagram non abbiano creduto per davvero che il mio cane usi un AK47 per difendere il suo territorio.
Caso molto noto, almeno per gli appassionati di fotografia.La prima tesi di mia figlia è stata sulla manipolazione delle immagini di Stalin.
it.m.wikipedia.org
Alla fine ha fatto temporale anche qua alle 21. Ora sembra si sia chetato un po’.Da me ha diluviato
Sta mattina e pomeriggio
Mi è pure saltata la corrente...
Sono stata a casa dalle 18 da quando avevano dato allerta. Poi pero’ ha iniziato alle 21. Prima sì ero fuori.Non sei a casa, allora.
Piove da quando sono andato in pausa con la collega.
Il buon Josef ne sapeva una più del demonio!Caso molto noto, almeno per gli appassionati di fotografia.
Sì, ho presente. Molto interessante.
CertoHinterland.
Anch’io… ci confrontiamo in privatoCerto
Io provincia ma ti facevo più dall' altra parte che verso me..
Eh si .. ci han costruito sopra una leggenda, ed il monumento è piazzato in un punto del cimitero di Arlington.. è enorme tra l'altro..Altra considerazione..
Tutti i fotoreporter devono realizzare immagini vendibili o utilizzabili quindi molte immagini realizzate nei conflitti sono posate, a volte pagando i soggetti.
La più famosa e ormai antica immagine propagandistica posata è questa, vincitrice del premio Pulitzer.
Sembra un'istantanea, ma non lo è.
Compositivamente perfetta.
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Raising the Flag on Iwo Jima - Wikipedia
it.m.wikipedia.org

Distinguere la propaganda dall'informazione, il falso dal reale...Eh si .. ci han costruito sopra una leggenda, ed il monumento è piazzato in un punto del cimitero di Arlington.. è enorme tra l'altro..
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Leggenda o no, studiando la vita, i sacrifici (e spesso morte) che hanno fatto una marea di poveri ventenni (da ambo le parti) fa venire le lacrime.Eh si .. ci han costruito sopra una leggenda, ed il monumento è piazzato in un punto del cimitero di Arlington.. è enorme tra l'altro..
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lo sanno tutti che i cani preferiscono l'AR15Le foto stampate e i video non sono mai stati documenti inoppugnabili.
La propaganda le ha sempre manipolate.
Oggi la cosa è ancora più facile.
Io spero solo che i miei contatti Instagram non abbiano creduto per davvero che il mio cane usi un AK47 per difendere il suo territorio.
Leggenda o no, studiando la vita, i sacrifici (e spesso morte) che hanno fatto una marea di poveri ventenni (da ambo le parti) fa venire le lacrime.
Quella foto di scattato almeno un paio di volte e molti di coloro che hanno posato sono poi morti poco dopo


Esatto.View attachment 19666View attachment 19667
Se visiti certi luoghi è perché o qualcosa sai o perché ti interessa... Non ci vai certo per caso.. ricordo che il trenino bianco interno al cimitero non ha smesso di camminare per 20 minuti in mezzo alle croci.. ed era solo una parte del cimitero che stavamo vedendo![]()
Altro volto della guerra. Sono stato a Lublino negli anni 80 per un festival della musica folk. Mi hanno portato nel campo di concentramento per gli ebrei di questa città. Ho visto il famigerato forno crematorio ma sono rimasto di ghiaccio quando hanno aperto una camerata grande quasi quanto un campo di calcio i cui muri erano tappezzati con berretti. Ogni berretto rappresentava un ebreo morto. Non c' era un cimitero ma una enorme vasca piena di una specie di sabbia scura. Erano le ceneri di questa gente. La tristezza di quel giorno la ricordo ancoraSono croci, sono tante.
Ma non hanno un volto.
Sono figli, ma non si sa cosa pensino i padri, le madri.
Due amici di mia figlia sono russi. In questi anni ragazzi come loro sono morti, sono rimasti amputati, feriti, devastati anche se vivi, altri ancora moriranno.
Il numero degli amputati tra gli ucraini e i russi è allucinante. Centinaia di migliaia di giovani.
In Ucraina tanti ragazzi si sono nascosti, anche il figlio di una che conosco. Le probabilità di morire sono elevate, ancora di più quelle di restare senza una gamba.
Gli amici di mia figlia sono dei bei ragazzi, sono apprezzati dalle ragazze, hanno voglia di vivere.
Nella seconda guerra mondiale sono stati milioni i morti.
Ragazzi come loro.
Sono numeri, sono croci, ma i loro bei volti, la loro breve vita, non sono nemmeno più un ricordo.
Se vedessimo i loro volti davanti a noi capiremmo di più il vero significato della guerra.
Come non essere d’accordo con quello che scrivi. Facile disquisire di guerre seduti a tavola e poi andare a mangiare un gelato. Ho partecipato da spettatore ad una commemorazione ai caduti Russi in Afganistan e quanti genitori erano con lo sguardo perso nel nulla.Sono croci, sono tante.
Ma non hanno un volto.
Sono figli, ma non si sa cosa pensino i padri, le madri.
Due amici di mia figlia sono russi. In questi anni ragazzi come loro sono morti, sono rimasti amputati, feriti, devastati anche se vivi, altri ancora moriranno.
Il numero degli amputati tra gli ucraini e i russi è allucinante. Centinaia di migliaia di giovani.
In Ucraina tanti ragazzi si sono nascosti, anche il figlio di una che conosco. Le probabilità di morire sono elevate, ancora di più quelle di restare senza una gamba.
Gli amici di mia figlia sono dei bei ragazzi, sono apprezzati dalle ragazze, hanno voglia di vivere.
Nella seconda guerra mondiale sono stati milioni i morti.
Ragazzi come loro.
Sono numeri, sono croci, ma i loro bei volti, la loro breve vita, non sono nemmeno più un ricordo.
Se vedessimo i loro volti davanti a noi capiremmo di più il vero significato della guerra.
La "morte di un miliziano" di Robert Capa.Altra considerazione..
Tutti i fotoreporter devono realizzare immagini vendibili o utilizzabili quindi molte immagini realizzate nei conflitti sono posate, a volte pagando i soggetti.
La più famosa e ormai antica immagine propagandistica posata è questa, vincitrice del premio Pulitzer.
Sembra un'istantanea, ma non lo è.
Compositivamente perfetta.
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Raising the Flag on Iwo Jima - Wikipedia
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