Alce Veloce
Utente di lunga data
Chiara, il problema non è rispettare le proprie idee/emozioni/sensazioni e basta, ma avere il "grano salis" che ci permette di coltivarle a nostro piacimento....... in rispetto degli altri.
Questo non vuol dire snaturarsi, ma concedere agli altri almeno quello che dagli altri pretendiamo sempre.
Il 3d è impostato su una dualità che non deve, CAZZO essere sempre presa come "io sono interista" "io sono milanista" bianco o nero, guelfo o ghibellino o cagate del genere.
La nostra pollastrella non sta chiedendo il permesso di andarsi a ritrombare il quarantenne (furbetto, hehehehehe), ma si domanda come conciliare la propria sessualità dirompente con l'amore che dice convinta di provare sinceramente per il proprio ragazzo.
Non è qui una questione di emancipazione, ma di onestà, correttezza, perchè i canoni usuali nei quali si fonda una coppia tradizionale prevedono che non sia normale andare a strombazzarsi tizio o caio tanto per togliersi la voglia, senza che quantomeno il coniuge sia consapevole e consenziente.
Nell'ottica pur moderna di coppia non è ancora previsto che una trombata sia messa a livello di una birretta tra amici.
Se una coppia nasce o quantomeno si sviluppa verso un'apertura sessuale all'esterno, per carità, ben venga! Io personalmente non ci trovo nulla da eccepire. L'importante è che la cosa sia condivisa da entrambi, e questo è il requisito fondamentale, anzi, l'unico.
Lei dice che vorrebbe poter vivere la sua vita in pieno con il suo ragazzo. Bene, pure Daniele, in un momento di ottima lucidità le ha consigliato di non lasciare nulla di intentato. Io in questi tentativi metterei, chiaramente come ultima ratio, l'ipotesi di chiedere al suo ragazzo se fosse disposto ad accettare una sua eventuale promiscuità sessuale. Chissà, magari potrebbe pure essere daccordo.
Ci credo poco, ma non escludo nulla, al contrario di quanto fanno i moralisti da un lato ed i libertini dall'altro. "In medio stat virtus" e come al solito non mi riferisco al dito.
Si, Chiara, io capisco che le voci dei bigotti, dei paranoici, dei moralisti, dei Giudici Supremi, degli Angeli Vendicatori, sciamani, guaritori dell'anima, Esercito della Salvezza, dame di S. Vincenzo eccetera diano fastidio, ma devon ben vivere pure loro, no?
Se ci si dovesse sentir feriti da ogni critica saremmo già estinti da un pezzo.
Questo non vuol dire snaturarsi, ma concedere agli altri almeno quello che dagli altri pretendiamo sempre.
Il 3d è impostato su una dualità che non deve, CAZZO essere sempre presa come "io sono interista" "io sono milanista" bianco o nero, guelfo o ghibellino o cagate del genere.
La nostra pollastrella non sta chiedendo il permesso di andarsi a ritrombare il quarantenne (furbetto, hehehehehe), ma si domanda come conciliare la propria sessualità dirompente con l'amore che dice convinta di provare sinceramente per il proprio ragazzo.
Non è qui una questione di emancipazione, ma di onestà, correttezza, perchè i canoni usuali nei quali si fonda una coppia tradizionale prevedono che non sia normale andare a strombazzarsi tizio o caio tanto per togliersi la voglia, senza che quantomeno il coniuge sia consapevole e consenziente.
Nell'ottica pur moderna di coppia non è ancora previsto che una trombata sia messa a livello di una birretta tra amici.
Se una coppia nasce o quantomeno si sviluppa verso un'apertura sessuale all'esterno, per carità, ben venga! Io personalmente non ci trovo nulla da eccepire. L'importante è che la cosa sia condivisa da entrambi, e questo è il requisito fondamentale, anzi, l'unico.
Lei dice che vorrebbe poter vivere la sua vita in pieno con il suo ragazzo. Bene, pure Daniele, in un momento di ottima lucidità le ha consigliato di non lasciare nulla di intentato. Io in questi tentativi metterei, chiaramente come ultima ratio, l'ipotesi di chiedere al suo ragazzo se fosse disposto ad accettare una sua eventuale promiscuità sessuale. Chissà, magari potrebbe pure essere daccordo.
Ci credo poco, ma non escludo nulla, al contrario di quanto fanno i moralisti da un lato ed i libertini dall'altro. "In medio stat virtus" e come al solito non mi riferisco al dito.
Si, Chiara, io capisco che le voci dei bigotti, dei paranoici, dei moralisti, dei Giudici Supremi, degli Angeli Vendicatori, sciamani, guaritori dell'anima, Esercito della Salvezza, dame di S. Vincenzo eccetera diano fastidio, ma devon ben vivere pure loro, no?
Se ci si dovesse sentir feriti da ogni critica saremmo già estinti da un pezzo.