La Ballata del Delirio - Quando la Fine è l'Inizio

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Questo non vuole essere un post di auto-commiserazione, tutt'altro. E' la storia di come la mia vita sia cambiata in meglio. Questo racconto vuole essere tutto al più un motivo di confronto, qualsiasi opinione sarà ben accetta e dato che molto probabilmente il linguaggio sarà fortemente provocatorio (conoscendomi), anche la più spietata. Ma bando alle ciance, iniziamo.

Torniamo ad un anno fa.
Stavo con la mia ex da 5 anni e ci addentravamo nel sesto anno di relazione. Non conviventi e senza figli (storia iniziata quando eravamo entrambi dei giovanotti nei "enti" e non negli "enta"), iniziava a prendere forma una progettualità piuttosto normale. La vita scorreva serena, con le solite, fastidiose, ma pur sane rotture di coglioni a far da cornice. Le rispettive famiglie di origine andavano più che d'accordo, entrambi perfettamente inseriti l'uno nel contesto dell'altra.
Feste comandate insieme? Check.
Celebrazioni familiari estemporanee insieme? Check.
Vacanze insieme? Check e stra-check.
Una relazione di penosa ma pur sempre rassicurante routine. Lei si dice soddisfatta, sempre sorridente, propositiva ed entusiasta. Io dal canto mio non posso lamentarmi di nulla, le do attenzioni, ci vediamo spesso e i pochi momenti di confronto-scontro non sfociano mai in un litigio. Mai una crisi.
...Dopo aver letto quest'ultimo periodo, avete iniziato a sentire un brivido lungo la schiena?
Fast forward di un mesetto: inizia un lento ma costante declino. Le sue risate piano piano si spengono, la complicità si affievolisce e gli inviti ad uscire iniziano a ricevere delle risposte sempre meno entusiaste.

Ohibò.

Iniziano così le mie serene (ma ferme) richieste di delucidazione.
"Ultimamente ti vedo assente, sempre nervosa e poco serena. Ti va di parlarne?", chiedo con garbo una sera a cena.
Inizia il teatro, si va in scena.
Il primo personaggio a fare la sua comparsa sul palco è il protagonista per eccellenza, il ritratto di Dorian Grey di ogni relazione: IL LAVORO. Eh già, lo stress da lavoro non fa prigionieri.
Poi fanno il loro ingresso i comprimari e le comparse: i normali battibecchi in famiglia, i rapporti con parenti ed amici, ecc... "Ma non preoccuparti, è un momento. Passerà. D'altronde fra di noi va tutto bene, no?" chiede lei a me con fare rassicurante.
Mi armo di pazienza, dimostro sicurezza e mi rendo disponibile per eventuali sessioni di supporto, la fine di aiutare a traghettare la nave in porto.
Ma la tempesta si avvicina e la nave non si schioda di un millimetro. I mesi passano e tutto imputridisce. Ci si vede poco, è tutta una sua lagna costante. Ogni momento è costellato da sbuffi, critiche più o meno pungenti e velate recriminazioni. Ed io incasso tutto stoicamente, tanto è un periodo... No?
Passa un altro mese e la situazione precipita, ma io purtroppo ho un problema più grave a cui far fronte. Un lutto in famiglia. Una perdita fisiologica, serena, ma pur sempre tragica, che mi costringe a stare fuori città per un paio di settimane. Nel mentre lei sembra "rifiorita", presenza costante con messaggi e chiamate dove mi fa forza in tutti i modi possibili. E' felice, sembra tornata la persona che conoscevo. Chissà che questo avvenimento non abbia ristabilito le sue priorità, facendole passare questo momento di sfasamento.
Torno in città e rinizia la solita solfa. Umore nero, evasività, non si sa mai che cazzo abbia da fare ma o non può uscire o non è in vena.
Stavolta tiro fuori i coglioni (non tutti e due, ma solo uno per non risultare aggressivo) la prendo, la porto fuori e le chiedo con assertiva ma precisa fermezza:
-"Che cazzo succede?"
Seguono le stesse risposte della volta precedente.
In un impeto di sfrangimento di palle le chiedo senza troppi giri parole: "c'è un'altra persona?".
MA COSA VAI A PENSARE!? MA TI PARE!? PER CHI MI HAI PRESO!? E tutto il corollario annesso.
Col capo chino ed un po' di vergogna mi scuso, ma non riesco a trovare un senso logico a tutto ciò e mi pareva doveroso chiedere.
Intanto le settimane passano e nulla cambia. Anzi, non tutto: sembra andare davvero d'accordo con un mio amico. Che strano. Li si ride e si scherza.
Anche il telefono è diventato un amico inseparabile, ma solo quando è fra le sue mani. Per il resto, quando non lo usa, è un po' come Dio per i credenti: c'è ma non si vede.
Sento qualcosa che mi tira per il deretano e contestualmente, inizio a sentire un fastidioso prurito in testa. Tocca vederci chiaro.
Così indosso una bel cappello di feltro, un impermeabile e mi trasformo in Poirot. Inizio a prestare attenzione a dove mi dice di essere, inizio a far caso a cosa mi dice e come lo dice. Una sera non mi riportano alcune informazioni, tutto suona molto fumoso. Prendo la macchina e vado sotto casa sua: buco nell'acqua, niente di sospetto. Però i giorni passano ed una mattina, ancora mezzo assonnato, prendo il telefono ed inizio a scrollare a caso le storie di Instagram per perdere tempo. Una mi colpisce in particolare. La foto di un tavolo, dei drink e quelle che sembrano essere le gambe della mia ragazza. Non si vede la faccia, però. Sicuramente la paranoia ha avuto la meglio e sto iniziando a cadere in un delirio di ricerca di conferme. Niente, a quanto pare ero lucidissimo. Tramite l'ausilio di un complice, scopro che era lei. Dove non mi aveva detto di essere, con chi non mi aveva detto di essere. Faccio un macello. Vado a casa sua e la prelevo con lo stesso tatto di un soldato del KGB che va a trovare un dissidente politico. In lacrime, mi dice di essere andata per svolgere un'importantissima funzione di supporto emotivo. Non me l'aveva detto per non farmi preoccupare, non voleva che io fraintendessi, non voleva darmi un pretesto per litigare dato che i rapporti si facevano sempre più fumantini.
Io dal canto mio mi esprimo solamente con bestemmie in croato e citazioni del Mein Kampf. L'ascolto empatico è importante.
Erano naturalmente tutte cazzate, ma mi ero intestardito: se la mollo ora, ci passo da insicuro. Voglio le prove, così li sputtano entrambi.
Stavolta metto su una maschera orrenda fatta di falsità ed accondiscendenza. E' tutto a posto, cara. Capisco perché tu abbia mentito, mi prendo le mie responsabilità. Ecco, se vuoi mi sono anche unto per bene l'ano e puoi penetrarmi con quello che preferisci.

Passano i giorni e continua la commedia. Intanto però muoio dentro, perché vorrei solo silurarla. Finché un giorno, un impellente bisogno fisiologico le fa dimenticare il telefono in bella vista per pochi minuti. E' la mia occasione. Lo prendo, accendo lo schermo e mi trovo di fronte al codice di sblocco. Non sarà così scema da aver impostato la sua data di nasc... Si, era quello il codice. Apro Whatsapp e mi si para davanti un mondo. Non solo era tutto vero, ma ci trovavamo davanti ad una relazione idilliaca che andava avanti da mesi, fatta di messaggi d'amore, fughe romantiche nel cuore della notte e colazioni a base di cazzo e cornetti (non il mio, non i miei). Vengo pervaso da un senso di serenità e liberazione mai provato. Ma ancora è presto per liberare il Kraken. La lascio andare via da casa mia bella serena, intanto io faccio un giro di telefonate e rimedio il numero della ex del mio ormai ex-amico. Mi faccio raccontare TUTTO e le racconto TUTTO. A seguito della chiamata, mando un messaggio alla mia futura ex-ragazza: "alle 21:30 sono sotto casa tua. Esci.".
Laconico.
Il telefono esplode letteralmente fra sue chiamate e messaggi. Non rispondo. Chiudo gli occhi, sorrido.
Puntuale come un orologio svizzero, mi faccio trovare sul luogo. Lei già piange per portarsi avanti col lavoro. Io dal canto mio non saluto, le dico solo "E' FINITA", con la stessa verve di un personaggio di Dragon Ball che si appresta a sferrare la famigerata mossa finale. Segue un alterco comico-pietoso, dove lei piange e parla con frasi casuali tipo Buzz Lightyear cercando di giustificare l'ingiustificabile. Io che non rispondo e chiedo solo "perché" come un disco rotto.
Morale della favola, la serata (e la relazione) finisce con io che la caccio dalla macchina sotto minaccia di chiamare i suoi per farla portare via, dato che non voleva scendere da sola.

Fine della storia. Nessun riavvicinamento, nessun pentimento. Solo un paio di giorni di rotture di cazzo in cui lei mi cercava (per cercare di salvare il salvabile) ed io la mandavo a cagare. Una decina di giorni di scandalo, dato che questa storia-porcata comprendeva anche un caro amico in comune e poi tutto risolto.

Io come sto? Bene.
Dalle mie parti si dice "amig, amig.. Amig un cas!", ma comunque chiusa una porta, si apre un portone, giusto?
 

MannGegenMann

Utente di lunga data
Una curiosità: Perchè Mann Gegen Mann?
Vorrei poterti dare una risposta articolata, ma mi è venuto in mente il titolo ripensando al "tradimento" del mio amico. Forse quello che mi ha lasciato più sconcertato. Va bene, compagne, ragazze, mogli possono tradire. Ma nella mia mente un po' ingenua non l'avrei MAI creduto possibile.

Indovina chi sbagliava?
 

MannGegenMann

Utente di lunga data
Dalle mie parti si dice "amig, amig.. Amig un cas!", ma comunque chiusa una porta, si apre un portone, giusto?
Assolutamente. Alla fine quest'esperienza (ed il fallout che ne è conseguito), mi hanno aperto gli occhi di colpo. Devo dire che mi reputo fortunato, alla fine non avevo niente da perdere. Nessun immobile cointestato, nessuna prole.

Spero solo di non dover ripetere l'esperienza, in caso dovessi investire di più un giorno. Ma cosa si dice a proposito di chi vive sperando?
 

Lostris

Utente Ludica
No, si è concluso tutto 7/8 mesi fa.

No, che sposato. Il matrimonio porta sfiga. Sono in una relazione stabile. Ufficiale. Tipo quella di prima. Però senza corna al momento.
Esci cornificato da una storia lunghissima (in relazione alla tua età) e dopo pochi mesi sei già in un’altra relazione stabile e ufficiale?

Lo trovo un po’ curioso, ben per te, ma sicuro di aver “elaborato” correttamente?
 

Etta

Utente di lunga data
Confesso che mi piace il suo stile: un bellissimo modo di scrivere e un savoir faire deciso. Una volta scoperto il tradimento non è stato a trovarle lui stesso delle scuse come si sono visti in altri casi traditi in procinto di zerbinarsi.
Un sincero augurio di trovare la serenità.
Ma lo vedo già sereno 👍.
Anzi approfitto e invito il nuovo arrivato a un café. E chi è qui da tanto tempo sa che non bevo café con gli sconosciuti.
Io non lo bevo proprio. 😄

Ti ringrazio per le belle parole. Per quanto riguarda il caffè, sono impegnato. Ed onestamente non voglio finire a fare la parte della mia ex 😂
Ti ha chiesto un caffè mica ti ha chiesto di trombare.

Esci cornificato da una storia lunghissima (in relazione alla tua età) e dopo pochi mesi sei già in un’altra relazione stabile e ufficiale?

Lo trovo un po’ curioso, ben per te, ma sicuro di aver “elaborato” correttamente?
E che doveva fare appenderlo al chiodo assieme alle corna?

Ci ho messo sopra un fiocchetto per abbellirle ed ora me le tengo come promemoria.
Ti sto immaginando con un cerchietto tipo renna di Babbo Natale con il fiocchetto sopra e sto ridendo da sola. 😂
 

MannGegenMann

Utente di lunga data
Esci cornificato da una storia lunghissima (in relazione alla tua età) e dopo pochi mesi sei già in un’altra relazione stabile e ufficiale?

Lo trovo un po’ curioso, ben per te, ma sicuro di aver “elaborato” correttamente?
Mi permetto una risposta provocatoria. Abbi pazienza.

Si parla spesso di "elaborazione". Che ci deve essere, è innegabile. Ma cosa c'è di complesso da "elaborare"? La mia ex ha preferito la compagnia di un altro. Scelta sua. Io vivo la mia vita serenamente, l'ho sempre vissuta. Avevo messo in conto che SAREBBE potuto accadere ed è accaduto. Magari la capisce meglio. Magari era semplicemente stufa di me. Magari, magari, magari. Che cazzo ne so?

L'unica cosa che le recrimino e per la quale non la perdonerò mai, sono le bugie. Il non avermi messo al corrente della sua scelta.

Ma alla fine della fiera, nessuno è speciale. Io non sono speciale. Lo si può essere giorno per giorno scegliendo consapevolmente e liberamente di stare con una persona. Dal momento in cui questa scelta viene meno, non c'è più nulla. Niente. Nichts. Nothing.

E come si elabora il nulla? Ci si chiude in casa, si rimane da soli in ascolto del vuoto pneumatico che si ha al centro del petto, mentre urla. Se invece di cercare di zittirlo lo si lascia sfogare, le urla disarticolate diventeranno parole. E poi una canzone.

Poi lo accetti. Perché ci vuole anche quello, il vuoto. E li capisci che hai perso un'estranea per ritrovare te stesso.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Si parla spesso di "elaborazione". Che ci deve essere, è innegabile. Ma cosa c'è di complesso da "elaborare"? La mia ex ha preferito la compagnia di un altro. Scelta sua. Io vivo la mia vita serenamente, l'ho sempre vissuta. Avevo messo in conto che SAREBBE potuto accadere ed è accaduto. Magari la capisce meglio. Magari era semplicemente stufa di me. Magari, magari, magari. Che cazzo ne so?
Il termine "elaborazione" sta per "presa d'atto", perché non è che l'analisi dei fatti cambia la realtà. Con un colpo solo hai perso fidanzata ed amico. Non c'è male ....

Nel momento in cui comprendi che semplicemente la realtà era diversa dalla situazione da te percepita, devi essere bravo a cambiare sintonizzazione ed adeguarti, più rapidamente possibile.
Quello che logora oltremodo è l'incapacità di uscire dalla falsa realtà percepita. Non è stato il tuo caso.

Hai capito (c'è voluto tempo, è normale) ma poi hai reagito rapidamente. Hai canalizzato la tua reazione (rabbia) verso il cambiamento di scenario, non verso la auto-commiserazione. Il contrario della tua ragazza, che intrapresa la relazione extra (quella resa frizzante ed eccitante dalla clandestinità) aveva inteso rimanere nella palude della vostra relazione ufficiale.
Tipico. Eri rimasto attardato ma poi hai fatto tu il sorpasso.

Impari che nei rapporti sentimentali stabili c'è sempre della tara da considerare: un fondo di irresponsabilità ed incoerenza c'è in tutti. Siamo fatti di apparenza e di sostanza, tutti: nessuno sfugge. Anche perché il partner è sempre un estraneo, la sua storia la conosci poco e, poi, è quella che ti racconta. Vattelapesca cosa ha vissuto veramente e che convincimenti (principi) si è formato.

Si impara sempre nella vita dalle esperienze spiacevoli se non si perde la voglia di ricominciare.
Meglio se la rottura della relazione (che era già avvenuta a tua insaputa), per quanto dolorosa, non ha prodotto strascichi e conseguenze pratiche molto importanti, come quando (lo hai detto) c'è prole, mutuo, ecc.

Non è questione di età avere la capacità di ricominciare. Dipende dal carattere.
 

Thlon

Utente arrendevole
Esci cornificato da una storia lunghissima (in relazione alla tua età) e dopo pochi mesi sei già in un’altra relazione stabile e ufficiale?

Lo trovo un po’ curioso, ben per te, ma sicuro di aver “elaborato” correttamente?
Dev'essere un maschio alfa. Appena finita, sono cominciate le richieste.
Non è un mistero: chi piace, supera più facilmente.
 

spleen

utente ?
Mi permetto una risposta provocatoria. Abbi pazienza.

Si parla spesso di "elaborazione". Che ci deve essere, è innegabile. Ma cosa c'è di complesso da "elaborare"? La mia ex ha preferito la compagnia di un altro. Scelta sua. Io vivo la mia vita serenamente, l'ho sempre vissuta. Avevo messo in conto che SAREBBE potuto accadere ed è accaduto. Magari la capisce meglio. Magari era semplicemente stufa di me. Magari, magari, magari. Che cazzo ne so?

L'unica cosa che le recrimino e per la quale non la perdonerò mai, sono le bugie. Il non avermi messo al corrente della sua scelta.

Ma alla fine della fiera, nessuno è speciale. Io non sono speciale. Lo si può essere giorno per giorno scegliendo consapevolmente e liberamente di stare con una persona. Dal momento in cui questa scelta viene meno, non c'è più nulla. Niente. Nichts. Nothing.

E come si elabora il nulla? Ci si chiude in casa, si rimane da soli in ascolto del vuoto pneumatico che si ha al centro del petto, mentre urla. Se invece di cercare di zittirlo lo si lascia sfogare, le urla disarticolate diventeranno parole. E poi una canzone.

Poi lo accetti. Perché ci vuole anche quello, il vuoto. E li capisci che hai perso un'estranea per ritrovare te stesso.
Quello che credo intendesse @Lostris non è il fatto che tu non abbia elaborato, o lo abbia fatto con difficoltà, presumo parlasse dei tempi. La presunta complessità, come effettivamente dici non sta nel collocare gli avvenimenti in sè, sta nell'avere voglia subito di ricominciare con un'altra persona.
Che a sto punto, anche se non ne parli, deve essere veramente speciale.
Non è una provocazione, sia chiaro, mi sembri persona che ha reagito più che bene, era un chiarimento.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Assolutamente. Alla fine quest'esperienza (ed il fallout che ne è conseguito), mi hanno aperto gli occhi di colpo. Devo dire che mi reputo fortunato, alla fine non avevo niente da perdere. Nessun immobile cointestato, nessuna prole.

Spero solo di non dover ripetere l'esperienza, in caso dovessi investire di più un giorno. Ma cosa si dice a proposito di chi vive sperando?
Per me la speranza bisogna sempre giocarsela perchè è un po' il sale, purchè non sconfini in una falsa illusione. Il rischio di ripetere l'esperienza, da un lato o magari dall'altro, c'è e ci sarà sempre.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quello che credo intendesse @Lostris non è il fatto che tu non abbia elaborato, o lo abbia fatto con difficoltà, presumo parlasse dei tempi. La presunta complessità, come effettivamente dici non sta nel collocare gli avvenimenti in sè, sta nell'avere voglia subito di ricominciare con un'altra persona.
Che a sto punto, anche se non ne parli, deve essere veramente speciale.
Non è una provocazione, sia chiaro, mi sembri persona che ha reagito più che bene, era un chiarimento.
Dev'essere un maschio alfa. Appena finita, sono cominciate le richieste.
Non è un mistero: chi piace, supera più facilmente.
Secondo me non c'entrano alfa, beta e gamma, basta solo considerare che, incredibile dictu, esistono anche persone con un'autostima corretta che non stanno lì a piangersi addosso. Questo vuol dire non sminuire il sentimento ante sgamo, ne' "sospettare" un'elaborazione frettolosa post sgamo, ovviamente prendendo per buono il racconto così com'è.
 

spleen

utente ?
Secondo me non c'entrano alfa, beta e gamma, basta solo considerare che, incredibile dictu, esistono anche persone con un'autostima corretta che non stanno lì a piangersi addosso. Questo vuol dire non sminuire il sentimento ante sgamo, ne' "sospettare" un'elaborazione frettolosa post sgamo, ovviamente prendendo per buono il racconto così com'è.
I passaggi sentimentali non sono sempre semplici, alcune persone non li superano mai, altre dopo anni, qualcuno dopo mesi, chi non amava, dopo giorni.
L'autostima centra poco secondo me, centra il legame.
Quella di Lostris presumo fosse curiosità, come la mia.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
I passaggi sentimentali non sono sempre semplici, alcune persone non li superano mai, altre dopo anni, qualcuno dopo mesi, chi non amava, dopo giorni.
L'autostima centra poco secondo me, centra il legame.
Quella di Lostris presumo fosse curiosità, come la mia.
Togli autostima, metti amor proprio, legame con se stessi Vs. legame con la tizia. Il secondo è stato mandato in vacca in maniera grave ma non seria, valutato ciò è restato il primo. Fosse finita in maniera grave e seria magari le cose sarebbero andate diversamente. Risottolineo: preso per buono il racconto cosi com'è..
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data

Warlock

Utente di lunga data
Esci cornificato da una storia lunghissima (in relazione alla tua età) e dopo pochi mesi sei già in un’altra relazione stabile e ufficiale?

Lo trovo un po’ curioso, ben per te, ma sicuro di aver “elaborato” correttamente?
Riassumo esperienza personale:
Tradito a maggio, mollato ad agosto, a fine ottobre conosco Santa Subito
A San Valentino le chiedo di sposarmi.
Agosto dell'anno dopo ci sposiamo
24 anni di matrimonio e mai un litigio serio.

Per me l'elaborazione è stata breve... ho perso casa, matrimonio imminente, e lavoro.
Non c'era niente da elaborare ma partire con una nuova vita in tutto, è bastato rimboccarsi le maniche.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Riassumo esperienza personale:
Tradito a maggio, mollato ad agosto, a fine ottobre conosco Santa Subito
A San Valentino le chiedo di sposarmi.
Agosto dell'anno dopo ci sposiamo
24 anni di matrimonio e mai un litigio serio.

Per me l'elaborazione è stata breve... ho perso casa, matrimonio imminente, e lavoro.
Non c'era niente da elaborare ma partire con una nuova vita in tutto, è bastato rimboccarsi le maniche.
Diciamo botta di… fortuna, perché è santa subito, se non lo fosse, sarebbe stato prematuro.
 
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