E' normalissimo, almeno per me, che considero il lato fisico e i modi il fattore scatenante dell'attrazione. Subito dopo l'attrazione fisica, subentra la compatibilità intellettuale, che non significa espressamente interagire con qualcuno che abbia le tue medesime visioni, ma interfacciarsi con l'altro e avere la possibilità di incastrare le proprie opinioni con altre compatibili seppur diverse.Ogni tanto qualcuno scrive apprezzamenti sull’aspetto fisico della moglie, o della compagna, o dell’amante e SBAM finisce dietro alla lavagna con le orecchie da asino :carneval:
E io non capisco.
Se trovo qualcuno, come succede, attraente è perché è “bello” (anche se c’è moltissima soggettività in quello che mettiamo dentro a questa parola). Quando qualcuno mi fa capire di essere interessato ne sono lusingato (sì, lo sono) in misura proporzionale a quanto mi piace. Se qualcuno, poi, mi mette pure in difficoltà nel rimanere fedele, vuol proprio dire che mi piace tantissimo. Ma non perché ha studiato filosofia o fisica nucleare, o perché abbiamo un’intesa mentale (che, confesso, sono anni e anni che vedo citare ma ancora non ho capito che cosa sia) più probabilmente perché ha un bel culo. Mani, occhi, sorriso, modo di muoversi, di parlare, di stare, mettiamoci dentro tutto. Ma questo è.
Ma non è normale? E’ superficiale? E come si fa a non essere superficiali parlando di attrazione fisica? Chiedo senza polemica, perché c’è qualcosa che mi sfugge, ogni volta.
Significa che per me l'attrazione fisica conta in maniera determinante, è il primo passo. Ma se poi non si manifesta la seconda condizione la bellezza resta confinata ad una sterile osservazione.
