La Coda alla Vaccinara

Kitsune

Utente di lunga data
@Alphonse02 usi il brodo pronto o lo prepari tu?
Inoltre, bisogna acquistare la coda intera o va benissimo anche quella già tagliata?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
@Alphonse02 usi il brodo pronto o lo prepari tu?
Inoltre, bisogna acquistare la coda intera o va benissimo anche quella già tagliata?
Non uso il brodo pronto, non più da oltre dieci anni.
La mia compagna lo usa, come fa la maggior parte del centro e nord Europa, Regno Unito e USA.

Per due ragioni.
La prima, di natura salutistica, è che nelle preparazioni dei dadi o polveri da brodo, vi sono una montagna di sostanze chimiche conservanti, coloranti e eccitatori del gusto che non fanno bene al corpo umano, a tutte le età, ma specialmente per i bambini ed adolescenti: il corpo umano è una "macchina" delicata che reagisce agli input che riceve, abituandosi alle loro caratteristiche. Se viene imbottito di sostanze chimiche artificiali (come anche le medicine) poi ne diviene dipendente (come nelle merendine, snacks, ecc.), altera il gusto e subisce le conseguenze nel lungo periodo.
La seconda è che il brodo è molto facile da realizzarsi, è solo una questione di organizzazione. In ogni famiglia c'è un frigorifero, spesso con annesso congelatore ***, che permette di risolvere il problema della conservazione nel lungo periodo.

Il brodo più comune e rapido da fare è quello vegetale. Tenuto conto che la cottura delle verdure è piuttosto veloce (max 15 min.) in generale tu puoi realizzare il brodo in un tempo grosso modo equivalente al tempo necessario per portare ad ebollizione l'acqua per la pasta (intorno ai 7-9 minuti), salarla e cuocere la pasta che di scarsa qualità cuoce intorno agli 8-11 minuti.
Per fare il brodo uso sempre il porro, carota ed il cavolo. Il porro è molto più delicato della cipolla (dritta ricevuta da un cuoco egiziano) ma molto saporito, carota e cavolo (tagliati a pezzettini piccoli) danno "corpo" al brodo, oltre ad apportare sostanze nutrienti specifiche. Se uno ha in frigo dei funghi champignos è buona cosa aggiungerne uno, spezzettandolo con le mani.

Poi, il brodo che non usi lo congeli. Un modo semplice è di usare le bottigliette da 0,5 dell'acqua minerale lasciando un terzo libero. Puoi anche usare i contenitori per cubetti di ghiaccio (per il brodo di carne, grasso).

La coda.
Dipende dal macellaio, adesso è molto più frequente trovare le confezioni di rocchi al supermercato. Se la compri dal piccolo negozio, te ne fai fare la quantità che ti occorre (calcola per 4 persone ci vuole 1-1,2 kg) e se ti danno un pezzo di coda (sempre senza pelle) chiedi che venga da loro almeno "intaccata". E poi a casa lavori sul tagliere con coltello grande sulle intaccature e stacchi i rocchi (vertrebe caudali) della coda.
Se prendi la coda di animale adulto, 4 rocchi fanno circa 1 kg., come quelli che sono nella foto. Se ci metti parecchie verdure nella bollitura della coda (1° fase di cottura) viene un brodo vegetale-animale eccellente.
Viene così denso che, poi, quando lo usi a distanza di tempo lo allunghi con acqua. Il grasso del brodo, quando lo conservi in frigo, sale a galla e quando apri il contenitore puoi decidere di eliminarne una parte con un cucchiaio.Coda-bue-tagliata-in-rocchi.jpegIMG_20240220_212550_resized_20240222_063706968.jpg
 

Kitsune

Utente di lunga data
@Alphonse02 ti ringrazio tantissimo per l'accuratezza nei tuoi messaggi.
So perfettamente quanto male facciamo i dadi ed i granulati in commercio, dovrebbero vietarne la vendita, ad ogni modo apprezzo molto la tua spiegazione, potrebbe tornare utilissima agli altri utenti ignari.
Uso solo brodo vegetale ed animale preparato da me e lo congelo, così ce l'ho pronto da usare all'occorrenza.
Non ho mai preparato quello vegetale-animale e, francamente, mi sfugge il motivo.
Il mio macellaio, prima che andasse in pensione, vendeva la coda a pezzi; è grazie a lui che l'ho scoperta, l'ho cucinata ed innamorata.
Pensa che quando sono andata in vacanza nel Lazio, ho mangiato la Coda alla Vaccinara due volte in una settimana! Ho avuto la fortuna di trovare una trattoria non turistica dove ho mangiato benissimo!

Ammetto che la cucina laziale mi piace moltissimo, per cui ti chiedo di scrivere altre ricette tradizionali in futuro, per favore.
Grazie di cuore!
 
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Alphonse02

Utente di lunga data
Dunque, conosci la ricetta tradizionale? Ma sai che ero convinta che il cacao amaro fosse compreso in quella originale?
La ricetta tradizionale risale certamente a molto tempo fa. Nella cucina iberica ci sono varie ricette che impiegano la coda di grandi animali e risalirebbero all'epoca imperiale romana.

Le pietanze basilari sono frutto di sedimentazione di esperienze e della tecnologia che l'essere umano ha elaborato.
Variano nel tempo in funzione di tanti fattori (se parliamo del pane, ci sarebbe da scrivere un trattato).

Il cacao è una pianta tipica delle zone tropicali del Sud-America. Si parla del suo uso commestibile già dal 5.000 a.C.. Ma, appunto, in Sud-America.
L'utilizzazione del cacao in Europa è databile nel corso del XVII-XVIII secolo, dopo la scoperta delle Americhe e l'importazione di piante ed animali.
E, tanto per puntualizzare, lo stesso avvenne per il pomodoro e la patata.

Quindi la ricetta originale sicuramente non comprendeva il cacao ed il pomodoro. Sono stati aggiunti dopo, a memoria scritta si parla di osterie romane del 1.800 che si contenderebbero il primato.
Uno "scortichino" dei secoli precedenti mangiava probabilmente la coda bollita condita spezie di base, quasi certamente con aglio, alloro, sale. Si mangiava come si poteva.

Nell'antica Roma si mangiavano pietanze che non si sognavano di consumare nel Rinascimento o nell'era moderna.
Ho provato una volta a preparare un mulsum, l'antenato di quello che oggi si potrebbe chiamare un aperitivo, da consumare con pietanze gustose prima di entrare in banchetto. Era una bevanda fatta con vino rosso, miele, pepe, alloro, ecc. Forse anche aglio.
Non mi è piaciuto ... Meglio un Campari-Orange.

Non c'entra nulla, ma hai le ortiche sul balcone?
Si, crescono in continuazione, probabilmente portate dal vento o dagli uccelli. Crescono rigogliose grazie anche dal fatto che uso compost vegetale per tutte le piante in vaso.
Fatico da sempre ad eliminarle. Ho letto che il loro consumo come verdura (sbollentata) sarebbe salutare. E allora le raccolgo e le consumo bollite.
Le raccolgo prima che diventino troppo grandi.
Spesso lo faccio a mani nude, come esercizio di concentrazione per il controllo del dolore, che torna utile, specie con il dentista.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Il decotto di ortiche fa i capelli belli.
Però va bene anche un balsamo 🤭
 

Alphonse02

Utente di lunga data

Kitsune

Utente di lunga data
La ricetta tradizionale risale certamente a molto tempo fa. Nella cucina iberica ci sono varie ricette che impiegano la coda di grandi animali e risalirebbero all'epoca imperiale romana.

Le pietanze basilari sono frutto di sedimentazione di esperienze e della tecnologia che l'essere umano ha elaborato.
Variano nel tempo in funzione di tanti fattori (se parliamo del pane, ci sarebbe da scrivere un trattato).

Il cacao è una pianta tipica delle zone tropicali del Sud-America. Si parla del suo uso commestibile già dal 5.000 a.C.. Ma, appunto, in Sud-America.
L'utilizzazione del cacao in Europa è databile nel corso del XVII-XVIII secolo, dopo la scoperta delle Americhe e l'importazione di piante ed animali.
E, tanto per puntualizzare, lo stesso avvenne per il pomodoro e la patata.

Quindi la ricetta originale sicuramente non comprendeva il cacao ed il pomodoro. Sono stati aggiunti dopo, a memoria scritta si parla di osterie romane del 1.800 che si contenderebbero il primato.
Uno "scortichino" dei secoli precedenti mangiava probabilmente la coda bollita condita spezie di base, probabilmente con aglio, alloro, sale. Si mangiava come si poteva.

Nell'antica Roma si mangiavano pietanze che non si sognavano di consumare nel Rinascimento o nell'era moderna.
Ho provato una volta a preparare un mulsum, l'antenato di quello che oggi si potrebbe chiamare un aperitivo, da consumare con pietanze gustose prima di entrare in banchetto. Era una bevanda fatta con vino rosso, miele, pepe, alloro, ecc. Forse anche aglio.
Non mi è piaciuto ... Meglio un Campari-Orange.


Si, crescono in continuazione, probabilmente portate dal vento o dagli uccelli. Crescono rigogliose grazie anche dal fatto che uso compost vegetale per tutte le piante in vaso.
Fatico da sempre ad eliminarle. Ho letto che il loro consumo come verdura (sbollentata) sarebbe salutare. E allora le raccolgo e le consumo bollite.
Le raccolgo prima che diventino troppo grandi.
Spesso lo faccio a mani nude, come esercizio di concentrazione per il controllo del dolore, che torna utile, specie con il dentista.
Non pensavo la ricetta originale fosse del 1800,sei una Treccani vivente, accipicchia!
Le ortiche sono strabuoone, con il risotto, preparandole in frittata e facendone gnocchi.

Mi piacerebbe se pubblicassi anche altre ricette laziali, soprattutto quelle poco conosciute.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Il brodo risultante dalla fondue chinoise

@Alphonse02 (...)
Uso solo brodo vegetale ed animale preparato da me e lo congelo, così ce l'ho pronto da usare all'occorrenza.
Non ho mai preparato quello vegetale-animale e, francamente, mi sfugge il motivo.
E' semplicemente il risultato della cottura della carne in brodo vegetale.
Qualcosa del genere la si ottiene con il brodetto che si ricava nella fondue chinoise, piatto conosciuto nelle zone montane del Nord-Ovest italiano, nella Francia sud-orientale, Svizzera ed anche Austria, che prevede la cottura di pezzetti (straccetti) di carne (io uso manzo, maiale, pollo o tacchino) nel brodo vegetale (per lo più fatto con funghi) bollente in una caquelon (tegame con un comodo manico in ghisa, porcellana o terracotta), che viene posta al centro della tavola sopra un fornello acceso. I commensali prendono con delle lunghe forchettine i pezzi di carne e li intingono nel brodo bollente, cuocendole.
Poi, la carne viene immersa in salse (almeno 5, secondo tradizione) e consumata con patate bollite o fritte.

Io, abituato a contaminare le pietanze tradizionali, le patate le faccio "alla valenciana" (ricetta datami dalla moglie spagnola di un ex-marinaio ed oste calabrese conosciuto tanti anni fa) e mi diverto a mettere a tavola, oltre alle carni tradizionali, dei normalissimi wurstel tagliati a fettine. Infilate le rotelle nelle forchettine e messe nel brodo bollente, diventano delle piccole sfere, per la gioia dei bambini.

Quando la facevo nelle cene di famiglia (con parenti) c'era la gara a portarsi a casa il brodo, molto saporito e nutriente.

Buono anche solo per fare una minestra con pastina, veloce veloce.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Il brodo risultante dalla fondue chinoise



E' semplicemente il risultato della cottura della carne in brodo vegetale.
Qualcosa del genere la si ottiene con il brodetto che si ricava nella fondue chinoise, piatto conosciuto nelle zone montane del Nord-Ovest italiano, nella Francia sud-orientale, Svizzera ed anche Austria, che prevede la cottura di pezzetti (straccetti) di carne (io uso manzo, maiale, pollo o tacchino) nel brodo vegetale (per lo più fatto con funghi) bollente in una caquelon (tegame con un comodo manico in ghisa, porcellana o terracotta), che viene posta al centro della tavola sopra un fornello acceso. I commensali prendono con delle lunghe forchettine i pezzi di carne e li intingono nel brodo bollente, cuocendole.
Poi, la carne viene immersa in salse (almeno 5, secondo tradizione) e consumata con patate bollite o fritte.

Io, abituato a contaminare le pietanze tradizionali, le patate le faccio "alla valenciana" (ricetta datami dalla moglie spagnola di un ex-marinaio ed oste calabrese conosciuto tanti anni fa) e mi diverto a mettere a tavola, oltre alle carni tradizionali, dei normalissimi wurstel tagliati a fettine. Infilate le rotelle nelle forchettine e messe nel brodo bollente, diventano delle piccole sfere, per la gioia dei bambini.

Quando la facevo nelle cene di famiglia (con parenti) c'era la gara a portarsi a casa il brodo, molto saporito e nutriente.

Buono anche solo per fare una minestra con pastina, veloce veloce.
Mado', sei una fonte inesauribile di ricette, tradizioni, di cultura!
Adoro la minestrina, l'ho preparata proprio oggi!
Scrivi tutte le ricette che desideri. Adoro sperimentare e mangiare!
 
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