La confessione come catarsi

Brunetta

Utente di lunga data
In ogni caso quel che a me arriva continua a essere il discorso di chi si caga addosso, di chi ha continuamente bisogno di prove rassicuranti per paura, altrimenti, di far la figura di chi crede alle favole. E questi paletti rigidi mi sembrano paracadute per l'ego che nulla hanno a che fare con i sentimenti
Ma no!
È solo riconoscere i limiti di ciò che si vive.
Non è che c’è solo l’ammore o il niente o la presa in giro. Ci sono tante diverse relazioni. Ci sono tante partite, non è sempre la finale dei Mondiali. Ma si gioca lo stesso.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Mah. Non lo so. Per me, son cose che si fanno quando si vuole bene all'altro, senza manco doversi scomodare l'amore ;)
Poi, a maggior ragione se non le si può fare, inutile proprio far dissonare fatti e parole. Basta saperlo :)
Concordo nel non scomodare l'amore. Che a leggere gli altri commenti guarda cos'è saltato fuori 😱

Infatti hai trovato l’esempio di una madre, che ama, e di un figlio che ama così così.
Perché se in ospedale fossi finito tu, non credo proprio che lei si sarebbe fatta la settimana.
Non hai colto quanto Skorpio voleva trasmettere mi pare.
Però ciò che manda tutto a p...ane è aver tirato in ballo l'amore.
Cosa non genera sta parola.
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Ok
Certo che è la dimostrazione dell’amore che lei prova per te
La tua dimostrazione se avessi capito la gravità sarebbe stata di non partire
Sono stata sul punto di partire per un viaggio quando mio padre si è aggravato. Tutti mi dicevano di partire io ho fatto partire mio marito e figli perché volevo stare con lui. In quel momento era la persona più importante per me
Se fosse stato un amante sarei partita
Se fosse stato l’uomo che amavo no
Si capisce la differenza o quello che io e credo @Foglia intendiamo?
Si. La pensiamo più o meno allo stesso modo :) Ora sto incasinata, ma ho un po' di riflessioni da fare :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Infatti hai trovato l’esempio di una madre, che ama, e di un figlio che ama così così.
Perché se in ospedale fossi finito tu, non credo proprio che lei si sarebbe fatta la settimana.
Forse non hai letto
Lei non mi ha detto nulla, e come sintomi aveva un semplice raffreddore e un pò di tosse

Si è ricoverata a mia insaputa.
Appena ho saputo la sera ero già lontano, e sono caduto dalle nuvole
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ok
Certo che è la dimostrazione dell’amore che lei prova per te
La tua dimostrazione se avessi capito la gravità sarebbe stata di non partire
Sono stata sul punto di partire per un viaggio quando mio padre si è aggravato. Tutti mi dicevano di partire io ho fatto partire mio marito e figli perché volevo stare con lui. In quel momento era la persona più importante per me
Se fosse stato un amante sarei partita
Se fosse stato l’uomo che amavo no
Si capisce la differenza o quello che io e credo @Foglia intendiamo?
La dimostrazione del suo modo di amare

E cioè di non trattenermi e risolvere in autonomia

Purtroppo in questo periodo sto vedendo esempi opposti, e cioè di genitori che trattengono i figli e figlie con una crudeltà pazzesca, fino a sradicarli dalle loro famiglie, perché loro hanno bisogno

Sempre in nome dell'amore ovviamente
 
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ologramma

Utente di lunga data
La dimostrazione del suo modo di amare

E cioè di non trattenermi e risolvere in autonomia

Purtroppo in questo periodo sto vedendo esempi opposti, e cioè di genitori che trattengono i figli e figlie con una crudeltà pazzesca, fino a sradicarli dalle loro famiglie, perché loro hanno bisogno

Sempre in nome dell'amore ovviamente
più che trattengono , spesso li assillano con richieste pressanti , mio padre si sarebbe sentito male piuttosto che chiedercelo , intendo in tarda età , da giovane no lo quasi pretendeva
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
La dimostrazione del suo modo di amare

E cioè di non trattenermi e risolvere in autonomia

Purtroppo in questo periodo sto vedendo esempi opposti, e cioè di genitori che trattengono i figli e figlie con una crudeltà pazzesca, fino a sradicarli dalle loro famiglie, perché loro hanno bisogno

Sempre in nome dell'amore ovviamente
Non hai risposto sul resto
L’amore di tua madre l’ho sottolineato anche io
 

Nocciola

Super Moderatore
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La dimostrazione del suo modo di amare

E cioè di non trattenermi e risolvere in autonomia

Purtroppo in questo periodo sto vedendo esempi opposti, e cioè di genitori che trattengono i figli e figlie con una crudeltà pazzesca, fino a sradicarli dalle loro famiglie, perché loro hanno bisogno

Sempre in nome dell'amore ovviamente
Vero anche se vedo anche un sacco di figli che vivono i genitori come un peso
Io starei malissimo se mia madre avesse bisogno di me e non me lo chiedesse
Non so cosa significa sradicare ma se lei stesse male io ci sarei costantemente al suo fianco perché è mia madre appunto. Mio marito e i miei figli se la possono cavare anche senza di me per un periodo e sinceramente vorrei che mio marito facesse altrettanto se i suoi stessero male. Sarebbe una delusione un comportamento diverso
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non hai risposto sul resto
L’amore di tua madre l’ho sottolineato anche io
Sul resto ho risposto ma non solo oggi, ma capisco che sia una risposta che non trova riscontro nei tuoi canoni

È giusto cosi. Non sono stupito

Ognuno ha i suoi cànoni, oppure come diceva il mio prof di diritto , i suoi canóni
 

Skorpio

Utente di lunga data
Vero anche se vedo anche un sacco di figli che vivono i genitori come un peso
Io starei malissimo se mia madre avesse bisogno di me e non me lo chiedesse
Non so cosa significa sradicare ma se lei stesse male io ci sarei costantemente al suo fianco perché è mia madre appunto. Mio marito e i miei figli se la possono cavare anche senza di me per un periodo e sinceramente vorrei che mio marito facesse altrettanto se i suoi stessero male. Sarebbe una delusione un comportamento diverso
Anche io starei malissimo e sarei stato malissimo

Ma siccome sapevo che mia madre era una persona molto intelligente, ero certo che lei avesse calcolato bene, e di me alla prova dei fatti non ebbe bisogno per nulla.

Aveva bisogno soltanto che mi levassi dai coglioni per fare quello che aveva già (senza di me) deciso di fare, e cioè ricoverarsi e curarsi .

Io ho imparato molto da lei, e amo allo stesso modo :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
più che trattengono , spesso li assillano con richieste pressanti , mio padre si sarebbe sentito male piuttosto che chiedercelo , intendo in tarda età , da giovane no lo quasi pretendeva
Si dice in questi casi "SE mi ami ALLORA devi .."

Io sto alla larga di chi ragiona così (su ogni relazione, anche amichevole) ormai da decenni.

E infatti sembro un fiore e imbellisco ogni giorno anche se ho quasi 60 anni ;)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Anche io starei malissimo e sarei stato malissimo

Ma siccome sapevo che mia madre era una persona molto intelligente, ero certo che lei avesse calcolato bene, e di me alla prova dei fatti non ebbe bisogno per nulla.

Aveva bisogno soltanto che mi levassi dai coglioni per fare quello che aveva già (senza di me) deciso di fare, e cioè ricoverarsi e curarsi .

Io ho imparato molto da lei, e amo allo stesso modo :)
Infatti è molto apprezzabile come si è comportata
Diverso non volere che i genitori rompano i coglioni se hanno bisogno o trovarlo un peso. Noni riferisco ovviamente a te
Ma ne sento tanti di figli che si lamentano
Io penso costantemente che vista l’età le cose che facciamo insieme potrebbero essere le ultime e cerco di passare con lei più tempo che posso e nessuno deve permettersi di lamentarsene
 

danny

Utente di lunga data
Non sono riuscito a leggere tutto.
Ho colto qua è là parole come amore, ospedale, malattia.

E mi sono chiesto se stavate tutti parlando davvero di una relazione tra amanti o di qualche vecchia zia da cui state per ereditare qualcosa.

Ricordo abbastanza bene che prima del Covid e del vaccino il tema ricorrente tra amanti era bolla e leggerezza.
Siamo proprio cambiati.
 

Martes

Utente di lunga data
Ma no!
È solo riconoscere i limiti di ciò che si vive.
Non è che c’è solo l’ammore o il niente o la presa in giro. Ci sono tante diverse relazioni. Ci sono tante partite, non è sempre la finale dei Mondiali. Ma si gioca lo stesso.
Questo sicuramente.
È che il continuo bisogno di rassicurare e rassicurarsi razionalmente su quanto si hanno i piedi per terra, unito alla costante invocazione di prove tangibili, uniti a loro volta alla mancanza di palle di esporsi un minimo mostrata da @Foglia in precedenti situazioni, non fanno che rimandarmi un gran senso di paura che si vuole mascherare da saggia consapevolezza.
Se poi si aggiunge pure che non essere sempre a portata di mano aumenta il proprio fascino... beh, per me è la cartina di tornasole.
Tra l'altro tutelarsi in caso di paura mica è negativo, anzi: basta chiamare le cose col loro nome, come per la solfa dei vaccini
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non sapevo perché ero amato nel modo che riconosco io

Fossi stato amato come amano tanti, non solo avrei saputo.
Ma avrei anche avuto il sottile ricatto del "ora voglio proprio vedere se hai il coraggio di partire.. e a lasciarmi qui sola"

Ecco.. una riflessione (a proposito dell'ultima frase)

In ogni rappresentazione che descrivi nella tua coppia ideale , tu ti collochi sempre nello stesso modo e cioè in colei che "ha bisogno" di essere accudita

Ora nel letto di morte all'ospedale.. oppure sola bagnata per strada sotto la pioggia, o piegata sotto l'auto a metter le catene alle ruote

Ti rappresenti e ti collochi sempre così come colei che è nel bisogno
Ci hai pensato?
Allora, sul grassetto: è lo "stile" dei miei genitori, i quali fanno di peggio (direi hanno fatto, perché ora quello spazio è stato tolto pure a loro ;) ). Addirittura si era arrivati al punto che il non ricordare la data di una visita di routine (si sono sempre risolte bene, peraltro) era "fregarsene": sicché mi veniva detta una data un mese prima "ho prenotato la tal visita", e se il giorno della visita non domandavo "come è andata"? in automatico partiva il "non te ne frega niente, come al solito". Quindi la so bene, quella dinamica fatta di ricatti e capricci.
Però il mio discorso qui è differente.
Leggo di bisogni di accudimento, di chissà quali paure e roba simile. Dando per presupposto che (non si sa perché!) io debba, in questa relazione, essere innamorata. Non lo sono :) , può darsi che molti userebbero anche l'emozione dell'innamoramento per descrivere la situazione, io dico che mi piace molto, mi emoziona stare con lui, e lui rappresenta (dopo 5 anni passati senza una persona) sicuramente il ritorno a un certo modo di relazionarmi. E' tantissima roba, come tantissima altra roba il fatto che di sicuro non è "il pisello che cammina", per intenderci, cioé quello che puoi vedere come un vibratore umano e via dicendo. Per cui la premessa è che non solo non sto facendo alcun tipo di lamentela, ma non ho proprio niente di cui avere paura.

Ragazzi: chiamare le cose con il loro nome, non è disprezzarle.
Se dico che non è la persona che mi ha fatta decollare ogni limite di testa 😂 , e non ci sono i requisiti oggettivi per cui questo possa accadere mettendo mattone su mattone, non è che dico chissà quale roba dettata dal cagarmi sotto.

Dico una realtà :), e non vedo perché dovrei dirne un'altra (ammettere una paura che in questo caso è proprio abbastanza lontanina da me): se poi, per non dire di poter avere bisogno di accudimento, devo dire che amore non è mai accudimento, ecco: in questo nessun problema ad ammettere che per me senz'altro nell'amore può rientrare, certo :) Non significa che vedo l'altro come una sorta di baby sitter, significa che so bene che se mi capitasse qualcosa (ma pure semplicemente di rompermi una gamba e dover far conto sull'aiuto di qualcuno) lui non è persona su cui mi sognerei di fare conto. Io invece ritengo che in un rapporto "tra pari" (quindi non genitori/figli che diventa sempre una dinamica per così dire "difficilmente alla pari, a prescindere dall'età") l'accudimento, l'aiuto, la partecipazione, la condivisione (fisica) sia importante. Come importante è la condivisione FISICA (in carne e ossa, mica col pensiero!) che si ha nel letto.

Quindi la mia non è paura: è realtà pura e semplice (@danny : ma non è che a lui mi metta a fargli sti discorsi tutti i giorni. Anzi :) Capitato, vista la sua quasi "pretesa" che fossi a disposizione nel w.e. - e ovviamente avevo altro che preferivo fare - di dovergli "ricordare" :) che qualche manciata di minuti (mentre si barcamenava tra i suoi impegni ufficiali.... non l'ho manco detto: ma penso che ci sia arrivato a capire) non poteva certo essermi più interessante di una mezza giornata passata in compagnia di amici ;)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Questo sicuramente.
È che il continuo bisogno di rassicurare e rassicurarsi razionalmente su quanto si hanno i piedi per terra, unito alla costante invocazione di prove tangibili, uniti a loro volta alla mancanza di palle di esporsi un minimo mostrata da @Foglia in precedenti situazioni, non fanno che rimandarmi un gran senso di paura che si vuole mascherare da saggia consapevolezza.
Se poi si aggiunge pure che non essere sempre a portata di mano aumenta il proprio fascino... beh, per me è la cartina di tornasole.
Tra l'altro tutelarsi in caso di paura mica è negativo, anzi: basta chiamare le cose col loro nome, come per la solfa dei vaccini
Ma dove lo leggi il bisogno di essere rassicurar ? A me sembra tutto il contrario. Hai bisogno di rassicurazione quando non sei serena e hai paura , non quando hai le idee chiare sul tipo di rapporto che stai vivendo
 

Skorpio

Utente di lunga data
Allora, sul grassetto: è lo "stile" dei miei genitori, i quali fanno di peggio (direi hanno fatto, perché ora quello spazio è stato tolto pure a loro ;) ). Addirittura si era arrivati al punto che il non ricordare la data di una visita di routine (si sono sempre risolte bene, peraltro) era "fregarsene": sicché mi veniva detta una data un mese prima "ho prenotato la tal visita", e se il giorno della visita non domandavo "come è andata"? in automatico partiva il "non te ne frega niente, come al solito". Quindi la so bene, quella dinamica fatta di ricatti e capricci.
Però il mio discorso qui è differente.
Leggo di bisogni di accudimento, di chissà quali paure e roba simile. Dando per presupposto che (non si sa perché!) io debba, in questa relazione, essere innamorata. Non lo sono :) , può darsi che molti userebbero anche l'emozione dell'innamoramento per descrivere la situazione, io dico che mi piace molto, mi emoziona stare con lui, e lui rappresenta (dopo 5 anni passati senza una persona) sicuramente il ritorno a un certo modo di relazionarmi. E' tantissima roba, come tantissima altra roba il fatto che di sicuro non è "il pisello che cammina", per intenderci, cioé quello che puoi vedere come un vibratore umano e via dicendo. Per cui la premessa è che non solo non sto facendo alcun tipo di lamentela, ma non ho proprio niente di cui avere paura.

Ragazzi: chiamare le cose con il loro nome, non è disprezzarle.
Se dico che non è la persona che mi ha fatta decollare ogni limite di testa 😂 , e non ci sono i requisiti oggettivi per cui questo possa accadere mettendo mattone su mattone, non è che dico chissà quale roba dettata dal cagarmi sotto.

Dico una realtà :), e non vedo perché dovrei dirne un'altra (ammettere una paura che in questo caso è proprio abbastanza lontanina da me): se poi, per non dire di poter avere bisogno di accudimento, devo dire che amore non è mai accudimento, ecco: in questo nessun problema ad ammettere che per me senz'altro nell'amore può rientrare, certo :) Non significa che vedo l'altro come una sorta di baby sitter, significa che so bene che se mi capitasse qualcosa (ma pure semplicemente di rompermi una gamba e dover far conto sull'aiuto di qualcuno) lui non è persona su cui mi sognerei di fare conto. Io invece ritengo che in un rapporto "tra pari" (quindi non genitori/figli che diventa sempre una dinamica per così dire "difficilmente alla pari, a prescindere dall'età") l'accudimento, l'aiuto, la partecipazione, la condivisione (fisica) sia importante. Come importante è la condivisione FISICA (in carne e ossa, mica col pensiero!) che si ha nel letto.

Quindi la mia non è paura: è realtà pura e semplice (@danny : ma non è che a lui mi metta a fargli sti discorsi tutti i giorni. Anzi :) Capitato, vista la sua quasi "pretesa" che fossi a disposizione nel w.e. - e ovviamente avevo altro che preferivo fare - di dovergli "ricordare" :) che qualche manciata di minuti (mentre si barcamenava tra i suoi impegni ufficiali.... non l'ho manco detto: ma penso che ci sia arrivato a capire) non poteva certo essermi più interessante di una mezza giornata passata in compagnia di amici ;)
Aspetta però, io non parlavo della tua relazione attuale, io parlavo in generale

Della percezione individuale di ciascuno "in generale"

Un pò come quando a scuola ci facevano fare l'esercizio "disegna la tua famiglia " e dai disegni che i bambini facevano , emergeva cosa era per loro la famiglia

Dato il "tema" dell'amore o il tema della coppia, ognuno "disegna" sul foglio bianco quella che per lui è il corrispondente

Io dicevo che i tuoi "disegni" rappresentano sempre una femmina nelle difficoltà e un maschio che dovrebbe apparire e accudire

Dal letto di ospedale al resto

Stamani ci aggiungo la caldaia che piscia acqua , o la canna del camino che ha preso fuoco, sempre con una donna sola.. sola e senza aiuto.

Questa cosa mi aveva colpito

Il.minimo comune denominatore è sempre il solito
 

ologramma

Utente di lunga data
Si dice in questi casi "SE mi ami ALLORA devi .."

Io sto alla larga di chi ragiona così (su ogni relazione, anche amichevole) ormai da decenni.

E infatti sembro un fiore e imbellisco ogni giorno anche se ho quasi 60 anni ;)
no mai detto ne dai miei genitori e neanche da mia moglie , si sono comportati sempre con rispetto solo da ragazzo mia madre dopo i miei no mi pregava di accontentarla ed io cedevo perchè volevo compiacere sempre la mia mamma e l'ho fatto fino alla fine, con mio padre sembrava che io lo dovessi compiacere perchè era lui che portava il pane a casa ma anche lì mai dispiaciuto farle certe cose anche se sembravano imposte .
In sostanza li amavo come amo ,anche se non so definire adesso l'amore dopo quasi 50 anni insieme, compiacere mia moglie
.
Dei miei figli sono due casi diversi
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Aspetta però, io non parlavo della tua relazione attuale, io parlavo in generale

Della percezione individuale di ciascuno "in generale"

Un pò come quando a scuola ci facevano fare l'esercizio "disegna la tua famiglia " e dai disegni che i bambini facevano , emergeva cosa era per loro la famiglia

Dato il "tema" dell'amore o il tema della coppia, ognuno "disegna" sul foglio bianco quella che per lui è il corrispondente

Io dicevo che i tuoi "disegni" rappresentano sempre una femmina nelle difficoltà e un maschio che dovrebbe apparire e accudire

Dal letto di ospedale al resto

Stamani ci aggiungo la caldaia che piscia acqua , o la canna del camino che ha preso fuoco, sempre con una donna sola.. sola e senza aiuto.

Questa cosa mi aveva colpito

Il.minimo comune denominatore è sempre il solito
Ti sto dicendo che non è così.
Ribaltiamo il discorso? :)
Pensiamola in termini di condivisione FISICA di un bel momento :)
Tipo un successo lavorativo, una vacanza, o mettici quel che vuoi tu. Altrettanto importante (per i significati che la tal cosa bella capita a me). Se "capita" in un momento in cui gli è "di ostacolo" alla sua relazione ufficiale, è un bel momento che mi godrò in sua assenza. La vita è fatta di momenti belli e brutti, che di comune denominatore hanno l'importanza, del momento stesso. Il mio discorso vale per TUTTO, anche se è vero che il momento del bisogno è forse più riconoscibile nei momenti brutti :). Ma non cambia il concetto.

Tempo fa, in una discussione, ricordo che tu dicesti (proprio a proposito della condivisione dei momenti brutti, o meglio "noiosi", nel caso specifico) che mica eri fesso, a pigliarti "il gramo", il pesante, delle relazione. E va benissimo :), il tuo discorso non fa una grinza, ma è assai indicativo anche della "giostra" di cui hai parlato anche più volte. Del fatto che si sale su una giostra, in un circo, tutto è perfetto ma, quando le cose non vanno più, si fa anche assai in fretta a smontare il tendone. Questo tu lo chiami amore?
Te lo ripeto: senza disprezzo alcuno. Sto sotto il tendone pure io, e mica mi ci hanno costretta :)
Ma so benissimo la differenza che corre tra un rapporto in cui l'esserci equivale all'esserci, e un rapporto in cui - che si schiatti o che si gioisca per una "vittoria" importante - l'altro assai prevedibilmente NON ci sarà, o ci sarà solo se questo non cozzi minimamente con altri programmi. E la priorità non viene determinata dall'importanza dei programmi, mi spiego? :) La richiesta della compagna di accompagnarla in ospedale per l'unghia incarnita non è minimamente in "competizione" con il fatto di trovarmi, magari nello stesso ospedale, tra la vita e la morte. E' chiaro così?
A me viene da sorridere perché alcuni di voi hanno detto che in tutto questo ci vedono un mio "freno", e altri invece ciò che dici tu :), ossia una femmina in difficoltà e un maschio che dovrebbe "apparire e accudire". Ebbene, e ovviamente ANCHE A RUOLI INVERTITI, io ci vedo la norma all'interno di una relazione che non sia appunto quella in giostra :)
Che è importante lo "scambio" che si ha con una persona fuori dal letto, ma quanti pensano a una relazione clandestina in termini solo "di pensiero"? Non si gode con il corpo? ;)
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
In ogni caso quel che a me arriva continua a essere il discorso di chi si caga addosso, di chi ha continuamente bisogno di prove rassicuranti per paura, altrimenti, di far la figura di chi crede alle favole. E questi paletti rigidi mi sembrano paracadute per l'ego che nulla hanno a che fare con i sentimenti
Drammaticamente esatto.
Ma non sono paracadute per l'ego.
Semplicemente siamo stati educati nell'ottica che esistessero sentimenti giusti e sentimenti sbagliati.
E nessuno ha mai spiegato alla gente come andasse gestita la discrasia tra quello che sento dentro e come sono obbligato a muovermi in società.
L'effetto molto pratico é che tantissime persone si comportano nella vita come se dovessero allineare per forza quello che sentono dentro a quello che direbbe un ipotetico interlocutore che li sta giudicando.
Vedi il discorso dell'automatismo uno che non mi venisse a trovare in ospedale, (anzi non corresse a trovarmi in ospedale per prima cosa invece che dopo aver parcheggiato le rotture di coglioni tipo la compagna ufficiale), vuol dire che non mi ama.
Con la conseguenza immediata che finisci per pesare i sentimenti delle persone in base a quanto si sbattono per te.
Ma é sbagliato.
Per me, ovvio.
Si sbattono per te i lavoranti, non chi è degno di starti a fianco.
Se devo finire sotto i ferri mi sta molto più vicino chi con 2 telefonate mi trova posto dal chirurgo che dico io piuttosto che l'infermiera che mi cambia la padella due volte al giorno.
Chi è degno di starti a fianco dovrebbe innanzitutto occuparsi attivamente della tua crescita come essere umano, anche se passa il 90% del suo tempo a 30000 km da me e dalla mia quotidianità.
Saper analizzare quello che mi capita, lavorando sul togliere aiutandomi a non prendermi per il culo da solo. Anche con una sola frase, quella che serve e che da frutti, anche se fosse l'ultima cosa al mondo che voglio sentirmi dire.
 
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