Più che mamma totale io parlerei anche di "mamma pseudoperfetta".
Ovvero quell'individuo che considera la maternità una posizione privilegiata nella società, anche quando fa la vittima del suo ruolo.
Non è mai disponibile ad ammetterlo e se qualcuno osa metterla in dubbio, enumera i sacrifici immensi a cui si è sottoposta dal parto all'allattamento, inducendo sensi di colpa anche nei figli.
E' una donna mediocre che usa il suo ruolo naturale per assumere una posizione di superiorità, che usa per giudicare chiunque.
Nei confronti degli uomini, che non possono avere figli, delle altre donne che ancora non li hanno avuti o si sono limitati a uno solo, delle amiche e colleghe più disinvolte ("ma davvero non hai fatto il vaccino antinfluenzale a tuo figlio? Ma gli dai da mangiare quelle cose? Ma no, non posso credere che andiate in vacanza al mare, il sole fa male ai bambini! Ma davvero tu e tuo marito uscite da soli lasciando a casa i figli? Ma perché? Ma non vi sentite in colpa? Già li vedete poco lavorando in due! Ah, io in casa mai nuda, ci sono i bambini".
Questa è una donna che ha sempre comandato senza avere alcuna qualità e che approfitta del ruolo di madre per esercitare il suo potere in misura maggiore.
Per lei il marito non sa fare un cazzo. Non gli ha mai fatto cambiare il pannolino perché la prima volta lo ha visto tentennante, ah, l'incapace, inesperto... E' quella che se lui li porta fuori che fa freddo, gli fa una scenata e glielo rinfaccia fino a che non li vede laureati.
E' quella che con le amiche si lamenta del fatto che lui voglia fare sesso, lo fa con l'aria di chi lo tiene in pugno, di chi gestisce il sesso come una gentile concessione monarchica. E' quella che dice ai suoceri o ai genitori cosa fare e cosa non fare col bambino, pretendendo che loro si adeguino a severi protocolli.
Una così, perdonatemi, è solo una grande stronza.
E ne sono convinto, se può farlo con gran vigore, tradisce eccome.