La meglio gioventù

Rebecca89

Sentire libera
Allora. Io mi rapporto con i più piccoletti, fascia 14/16 anni. Cosa vedo. Ovviamente non in tutti.
I maschi diversi dalle femmine. I primi più incentrati su sport, pomeriggi chiusi con la play, comodi in tuta, curati ma poco tirati. Almeno il gruppo di mio figlio. Le femmine più alla ricerca dell' uscita e dell' apparire rispetto a loro. Non gliene faccio una colpa, noto la differenza. Nell' insieme, disinteressati a quello che vogliono. Come se al futuro non ci pensassero ancora.

Poi, nella mia amatoriale di pallavolo ho una fascia 20/26. Sono quasi tutti laureati o stanno studiando. Alcuni fanno i social media manager, lavorano nel campo dell' informatica in tanti. Sereni e contenti di quello che fanno, lavorano e stanno in parallelo con le opportunità del mondo di oggi evolute diversamente rispetto a ieri.

Ci sono casi e casi. Uno di loro ha scelto per dire agraria. È stato assunto in una grande azienda. Cura gli orti, le vacche, gira col trattore. Guadagna tanto e si è inserito subito, appena uscito. Li vedo soddisfatti.

Nel complesso penso che i primi siano ancora in fase di maturazione, cosa che risconto forse avveniva leggermente prima tempi dietro. Ma i secondi mi danno fiducia di stare al passo con quello che vogliono.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora. Io mi rapporto con i più piccoletti, fascia 14/16 anni. Cosa vedo. Ovviamente non in tutti.
I maschi diversi dalle femmine. I primi più incentrati su sport, pomeriggi chiusi con la play, comodi in tuta, curati ma poco tirati. Almeno il gruppo di mio figlio. Le femmine più alla ricerca dell' uscita e dell' apparire rispetto a loro. Non gliene faccio una colpa, noto la differenza. Nell' insieme, disinteressati a quello che vogliono. Come se al futuro non ci pensassero ancora.

Poi, nella mia amatoriale di pallavolo ho una fascia 20/26. Sono quasi tutti laureati o stanno studiando. Alcuni fanno i social media manager, lavorano nel campo dell' informatica in tanti. Sereni e contenti di quello che fanno, lavorano e stanno in parallelo con le opportunità del mondo di oggi evolute diversamente rispetto a ieri.

Ci sono casi e casi. Uno di loro ha scelto per dire agraria. È stato assunto in una grande azienda. Cura gli orti, le vacche, gira col trattore. Guadagna tanto e si è inserito subito, appena uscito. Li vedo soddisfatti.

Nel complesso penso che i primi siano ancora in fase di maturazione, cosa che risconto forse avveniva leggermente prima tempi dietro. Ma i secondi mi danno fiducia di stare al passo con quello che vogliono.
Appartengono alla stessa classe sociale?
 

Rebecca89

Sentire libera
Appartengono alla stessa classe sociale?
Direi di sì. Almeno quelli che conosco bene, tipo che frequentano casa mia, conosco anche le famiglie (per quanto riguarda il gruppo di mio figlio). I secondi credo di sì. Ma so informazioni generiche, non entriamo proprio nei particolari in palestra o nei post allenamenti
 

Brunetta

Utente di lunga data
Direi di sì. Almeno quelli che conosco bene, tipo che frequentano casa mia, conosco anche le famiglie (per quanto riguarda il gruppo di mio figlio). I secondi credo di sì. Ma so informazioni generiche, non entriamo proprio nei particolari in palestra o nei post allenamenti
Quindi tutti da famiglie che hanno consentito di laurearsi. Non intendo solo per l’impegno economico, inferiore a quello che si dice, ma per il sostegno nel percorso di studi e per le aspettative e l’importanza che viene data allo studio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mia figlia grande non solo non ha fatto scout lei ma lo ha impedito anche alla piccola...divise che non si possono vedere 🤣🤣🤣🤣
Penso che, come per tutte le scelte giovanili, contano gli amici che fanno una determinata attività.
Se si conosce qualcuno che sentiamo amico che fa lo scout o basket o nuoto, siamo più propensi a fare quella attività.
I bambini che facevano scout non piacevano moltissimo a mio figlio. Non dico che avesse ragione, erano bambini diversi e a me simpatici.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Penso che, come per tutte le scelte giovanili, contano gli amici che fanno una determinata attività.
Se si conosce qualcuno che sentiamo amico che fa lo scout o basket o nuoto, siamo più propensi a fare quella attività.
I bambini che facevano scout non piacevano moltissimo a mio figlio. Non dico che avesse ragione, erano bambini diversi e a me simpatici.
Lei ne aveva diverse amiche negli scout ma i calzettoni hanno avuto la meglio...ha sempre frequentato l'acr...almeno era vestita in borghese 😜
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
erano bambini diversi e a me simpatici
A me sembrano tutti uguali...
Cazz vuol dire diversi?
Paolotti?sfigati?
Se vuoi ti giro una foto di mia figlia...giusto per farti capire come è 🤣🤣🤣
Ma credo che tu lo sappia🤪
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me sembrano tutti uguali...
Cazz vuol dire diversi?
Paolotti?sfigati?
Se vuoi ti giro una foto di mia figlia...giusto per farti capire come è 🤣🤣🤣
Ma credo che tu lo sappia🤪
Diversi da mio figlio.
I miei figli mi assomigliano molto (ma sono caratteristiche anche del padre, ma meno).
Io ho provato sempre ripugnanza, ma l’ho detto più volte, per le “compagnie“. Quel sentirsi parte di un gruppo di coetanei e di fare le cose insieme. Mi hanno sempre dato fastidio, anche questo l’ho detto più volte, le dinamiche che si creano anche tra amiche, quando invece che in due, ci si trova in tre. Diventa difficile stare affiancate camminando, se si volta la testa a destra, non la si volta a sinistra. C’è sempre la tendenza a creare alleanze che escludono qualcuno.
Il desiderio di “tranquillo, siam qui noi” non l’ho mai avuto.
Ma è carattere.
Tra l’altro quegli specifici bambini, mio figlio li frequentava volentieri, uno alla volta. Ancora adesso mio figlio rifugge le feste. Sta con una ragazza cresciuta all’oratorio che ama le compagnie, lui no. Cerca di vedere una coppia alla volta.
È carattere. Chi apprezza le compagnie immagina timidezze che non esistono. Anche alle medie mia figlia era stata giudicata timida dalle insegnanti, ma solo non le piacevano i compagni, addirittura la credevano avviata a diventare anoressica, ma mangiava letteralmente come un alpino.
La maggior parte delle persone ama le compagnie, io no, e loro pure.

P.S. Tua figlia è uno splendore e chiaramente disinvolta e libera. Per quel che si può vedere dalle foto.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
e libera. Per quel che si può vedere dalle foto
Libera corretto
Però è quadrata molto...
Mentalmente è rigidissima
Ma è veramente bravissima...
Non posso chiedere di meglio (anche se caratterialmente ci scontriamo ogni secondo...
Siamo agli opposti)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Libera corretto
Però è quadrata molto...
Mentalmente è rigidissima
Ma è veramente bravissima...
Non posso chiedere di meglio (anche se caratterialmente ci scontriamo ogni secondo...
Siamo agli opposti)
Vedi che vengono comunque bene, figli di “autarchiche” e di “compagnone”.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Per me sì.
I miei genitori erano meravigliosi, ma, per me, troppo controllanti.
Ma al confronto di quello che hai detto di te… abbandonici.
Mai si sarebbero sognati di accompagnarmi all’università e di partecipare alla scelta.
Eppure io ho sviluppato una insofferenza al controllo che basta che un’amica mi dica “Cosa fai oggi?” perché si senta rispondere “Fatti miei!”
Io trovo che sia invece una bella cosa se la richiesta parte dalla figlia. Condividere una scelta importante con un genitore la trovo una cosa molto bella
L’importante è non influenzare nella decisione
 

white74

Utente di lunga data
Io trovo che sia invece una bella cosa se la richiesta parte dalla figlia. Condividere una scelta importante con un genitore la trovo una cosa molto bella
L’importante è non influenzare nella decisione
Si, lei me lo chiede cosa penso, così come noi lo chiediamo a lei. E le piace che io la accompagni nelle sue cose importanti. Poi, ovviamente, sceglierà lei, ma io voglio che lei scelga ciò che è meglio per dove vuole arrivare, non ciò che è più vicino o più comodo.
quando siamo andati la con il nostro cane lei mi ha detto:”mamma io vorrei lavorare in un ospedale così, vorrei poter fare ricerca non solo avere un ambulatorio”
Io non vorrei che lei si limitasse in questo desiderio solo perché le fa “paura” vivere senza di noi. Tutto qui. E io sono ben disposta a fare dei sacrifici per poterglielo dare, perché lei se lo merito, è concentrata e determinata, non le fanno paura la fatica o lo studio, e sa quello che vuole. Sarebbe un peccato che ci rinunciasse o che che scegliesse qualcosa di meno.
 

white74

Utente di lunga data
I miei genitori erano meravigliosi, ma, per me, troppo controllanti
In questo il mio non è affatto controllo. Anzi.
Io so cosa vorrebbe fare, non voglio che ci rinunci perché pensa di non essere in grDo di cavarsela. La mia presenza serve proprio per dirle che ce la può fare.
Poi alla fine l’ultima parola sarà la sua, ci mancherebbe, e accetterò ogni sua decisione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io trovo che sia invece una bella cosa se la richiesta parte dalla figlia. Condividere una scelta importante con un genitore la trovo una cosa molto bella
L’importante è non influenzare nella decisione
Infatti mia figlia mi ha chiesto molte volte di uscire con lei e anche con le amiche, io ero restia perché pensavo che lo facesse per farmi piacere. Tuttora fa vacanze con me.
Ma è diverso condividere, da affidarsi ai genitori per scelte cruciali. Abbiamo parlato delle varie facoltà ecc, ma sono andati loro a fare tutto.
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Infatti mia figlia mi ha chiesto molte volte di uscire con lei e anche con le amiche, io ero restia perché pensavo che lo facesse per farmi piacere. Tuttora fa vacanze con me.
Ma è diverso condividere, da affidarsi ai genitori per scelte cruciali. Abbiamo parlato delle varie facoltà ecc, ma sono andati l’ora a fare tutto.
Da cosa capisci che si affida e che non sia condivisione
 

Brunetta

Utente di lunga data
In questo il mio non è affatto controllo. Anzi.
Io so cosa vorrebbe fare, non voglio che ci rinunci perché pensa di non essere in grDo di cavarsela. La mia presenza serve proprio per dirle che ce la può fare.
Poi alla fine l’ultima parola sarà la sua, ci mancherebbe, e accetterò ogni sua decisione.
Al momento della scelta universitaria una persona dovre sapere già chi è e cosa vuole. La presenza fisica è già diventata presenza interna.
Poi i miei figli sapevano che avevano la fortuna di vivere a Milano, ci sarebbe mancato altro che avessero scelto Venezia. Oh fatti loro, se avessero voluto essere studenti lavoratori.
Per me sacrificio ha un altro significato.
 

Brunetta

Utente di lunga data

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Quando è stato il momento di scegliere la facoltà universitaria mia figlia aveva già deciso
Mi sarebbe piaciuto andare con lei all open day ma lei non era dello stesso parere🤣🤣🤣
Alcuni figli dei miei amici invece hanno voluto accanto i genitori
Sono scelte
Sono caratteri
L altra sera mentre ero al telefono con la mia amica ho parlato anche con la figlia che mi ha raccontato delle cose...
Mia figlia racconta il minimo indispensabile
Ogni ragazzo è a se...
L importante è che si sentono sempre supportato e capiti
 

Brunetta

Utente di lunga data
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