Ma mi sembra una vera follia pensare che una persona possa darci la felicità, possa risolvere i nostri problemi di identità, di sicurezza e affettivi e possa darci appoggio, protezione e stimoli!!!
Nessuno potrà mai dare tutto questo e, credo, nessuno vorrebbe essere investito da una tale responsabilità!
Un/a compagno/a è appunto uno che ci accompagna, che percorre la strada con noi, ma al nostro stesso livello dandosi reciproco e alternato appoggio: un/a compagno/a non è un genitore che deve soddisfare i bisogni del neonato.
E non credo a chi dice di voler dare lo stesso; credo che chi lo dice abbia il piacere di pensare di essere egocentricamente la cosa più importante per un'altra persona (anche questa modalità di rapporto infantile), ma in quanto poi a esserlo ce ne corre anche perché trattandosi, quella richiesta e quelle verbalmente offerta, di posizioni, ruoli asimmetrici assolutamente incompatibili nella stessa persona
straquoto ma vorrei capire....anche il ragazzo della mia ex mi parlava di amore x la "sua" ragazza come modo di padre / figlia....anche se col tradimento insomma una bella figlia non è stata ma a parte questo a cosa porta 1 rapporto così? e l'uomo si nutre della protezione e dell'onnipotenza nei confronti della donna...bambina?