La nostra storia

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kay76

Utente di lunga data
Ciao! Un pò già mi conoscete, anzi scusate se sono entrata così nel forum,senza presentarmi. E' stato solo per paura della sofferenza che avrebbe portato il buttare tutto nero su bianco. Ma visto che è di grande aiuto per me partecipare alle dicussioni, mi sembra giusto raccontarvi la mia storia anche e, soprattutto, per avere i vostri preziosi consigli e opinioni.

Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.

Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.
 

Simy

WWF
Ciao! Un pò già mi conoscete, anzi scusate se sono entrata così nel forum,senza presentarmi. E' stato solo per paura della sofferenza che avrebbe portato il buttare tutto nero su bianco. Ma visto che è di grande aiuto per me partecipare alle dicussioni, mi sembra giusto raccontarvi la mia storia anche e, soprattutto, per avere i vostri preziosi consigli e opinioni.

Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.

Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.
Ciao Kay e benvenuta!
Mi ha commosso leggere la tua storia....sei una donna forte! sono sicura che siete sulla buona strada per contiunare la vostra vita insieme.
 

Mari'

Utente di lunga data
Ciao! Un pò già mi conoscete, anzi scusate se sono entrata così nel forum,senza presentarmi. E' stato solo per paura della sofferenza che avrebbe portato il buttare tutto nero su bianco. Ma visto che è di grande aiuto per me partecipare alle dicussioni, mi sembra giusto raccontarvi la mia storia anche e, soprattutto, per avere i vostri preziosi consigli e opinioni.

Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.

Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.
Kay sei/siete sulla buona strada ... il grosso e' stato superato, appartiene al passato oramai ... andate avanti :) ... e ricorda:


Un matrimonio ben riuscito è un edificio che ogni giorno deve essere ricostruito.

(André Maurois)
 

kay76

Utente di lunga data
Ciao Kay e benvenuta!
Mi ha commosso leggere la tua storia....sei una donna forte! sono sicura che siete sulla buona strada per contiunare la vostra vita insieme.
Grazie. La strada imboccata spero sia quella giusta.

Anche se per ora mi sento sempre appesa a un filo, fragile, basta un niente per farmi saltare. Insieme al rapporto devo ricostruire anche me stessa e lui sè stesso. E la fiducia...tasto dolente.
 

kay76

Utente di lunga data
Kay sei/siete sulla buona strada ... il grosso e' stato superato, appartiene al passato oramai ... andate avanti :) ... e ricorda:


Un matrimonio ben riuscito è un edificio che ogni giorno deve essere ricostruito.



(André Maurois)
Me lo stamperò bene in testa!!!!!!Grazie
 

sienne

lucida-confusa
Ciao! Un pò già mi conoscete, anzi scusate se sono entrata così nel forum,senza presentarmi. E' stato solo per paura della sofferenza che avrebbe portato il buttare tutto nero su bianco. Ma visto che è di grande aiuto per me partecipare alle dicussioni, mi sembra giusto raccontarvi la mia storia anche e, soprattutto, per avere i vostri preziosi consigli e opinioni.

Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.

Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.
Cioa,

la mia storia ... così pare ... sta per crollare proprio per il fatto che lui non se lo perdona ...

spero che il tuo lui sia capace di perdonarsi ...

sienne
 

Tubarao

Escluso
Grazie. La strada imboccata spero sia quella giusta.

Anche se per ora mi sento sempre appesa a un filo, fragile, basta un niente per farmi saltare. Insieme al rapporto devo ricostruire anche me stessa e lui sè stesso. E la fiducia...tasto dolente.
Penso che in questo tipo di situazioni uno dei più grossi errori che si possano commettere sia quello del Cancellino. Ci piacerebbe avere un bel cancellino, e con un gesto veloce, immediato, chirurgico, cancellare quella lavagna su cui continuiamo a leggere quelle brutte cose.

E invece no, le lavagne non si cancellano, però si possono rigirare, (attenzione a quando la giri che rischi di dartela in testa :mrgreen:) e si può continuare a scrivere....

Tutto questo panegirico per dire che, alla fin fine la cosa fondamentale da fare è semplicemente mettere un giorno dopo l'altro accettando quello che il nuovo giorno porterà.
 

kay76

Utente di lunga data
Cioa,

la mia storia ... così pare ... sta per crollare proprio per il fatto che lui non se lo perdona ...

spero che il tuo lui sia capace di perdonarsi ...

sienne
Ciao Sienne, riguardo a questo, volevo già dirtelo l'altra volta, mio marito (dopo due mesi che si era fatto l'amante, a dimostrazione di quanto già allora fosse consapevole delle idiozie che stava facendo)è andato per un pò da una terapeuta che l'ha molto aiutato sotto questo punto di vista del senso di colpa. (io non sapevo nulla, me l'ha detto dopo).

a un certo punto gli ha fatto capire che, ok, il senso di colpa ci sta, però non deve diventare il sentimento dominante. Gli disse che lui, se veramente voleva ricostruire con me, doveva "occuparsi di noi" e non del suo senso di colpa.

Io credo che lui non se lo perdonerà mai, ma forse, sta imparando a convivere con i suoi errori e riesce a non esserne sopraffatto.
 
Donna: lui è tornato: questo conta.
Pensa invece se lui dopo uno o due mesi ti avesse detto:
Uhm, sai sto meglio così e preferisco continuare a stare così: per i cazzi miei.
Poi dai cazzo con due figli piccoli si sclera no?
Siete cresciuti assieme...vi conoscete come le vostre tasche...
Come fate una senza l'altro?
Mi colpisce che dici che litigavate.

Sulle altre cose tranquilla: sei andata a controllare?
Hai avuto la dose che cercavi.

Io non controllo per paura di trovare cose che non mi piacciono eh?
AH ma sono vere...
E chi se ne frega XD.:sonar:
 

kay76

Utente di lunga data
Penso che in questo tipo di situazioni uno dei più grossi errori che si possano commettere sia quello del Cancellino. Ci piacerebbe avere un bel cancellino, e con un gesto veloce, immediato, chirurgico, cancellare quella lavagna su cui continuiamo a leggere quelle brutte cose.

E invece no, le lavagne non si cancellano, però si possono rigirare, (attenzione a quando la giri che rischi di dartela in testa :mrgreen:) e si può continuare a scrivere....

Tutto questo panegirico per dire che, alla fin fine la cosa fondamentale da fare è semplicemente mettere un giorno dopo l'altro accettando quello che il nuovo giorno porterà.
Io non lo dimenticherò mai. Tenterò, con molta cautela, di girare la lavagna.

Hai perfettamente ragione, ed è quello che sto cercando di fare, vivere giorno per giorno.
 

kay76

Utente di lunga data
Donna: lui è tornato: questo conta.
Pensa invece se lui dopo uno o due mesi ti avesse detto:
Uhm, sai sto meglio così e preferisco continuare a stare così: per i cazzi miei.
Poi dai cazzo con due figli piccoli si sclera no?
Siete cresciuti assieme...vi conoscete come le vostre tasche...
Come fate una senza l'altro?
Mi colpisce che dici che litigavate.

Sulle altre cose tranquilla: sei andata a controllare?
Hai avuto la dose che cercavi.

Io non controllo per paura di trovare cose che non mi piacciono eh?
AH ma sono vere...
E chi se ne frega XD.:sonar:
Una dose quasi letale. Ero morbosa. Poi con stè cavolo di macchine digitali e due bimbi piccoli (quindi foto ogni giorno).. mettevo a confronto i giorni in cui era andato e le foto..."brutto bastardo, quella sera che eravamo là, di giorno eri a trombare con quella là.." etc etc....

Ma adesso ho chiuso con ste cose il suo cellulare e il telepass li lascio in pace.

Se mi avesse detto che amava l'altra e se ne andava.. boh non ci voglio neanche pensare, sarei impazzita dal dolore. Avrei perso una parte di me.

Si, penso impossibile stare uno senza l'altro. E' la mia metà. Che posso farci?Mi sono dovuta arrendere a questo. Ma solo perchè dimostra di amarmi. Lo sai no???
 
Una dose quasi letale. Ero morbosa. Poi con stè cavolo di macchine digitali e due bimbi piccoli (quindi foto ogni giorno).. mettevo a confronto i giorni in cui era andato e le foto..."brutto bastardo, quella sera che eravamo là, di giorno eri a trombare con quella là.." etc etc....

Ma adesso ho chiuso con ste cose il suo cellulare e il telepass li lascio in pace.

Se mi avesse detto che amava l'altra e se ne andava.. boh non ci voglio neanche pensare, sarei impazzita dal dolore. Avrei perso una parte di me.

Si, penso impossibile stare uno senza l'altro. E' la mia metà. Che posso farci?Mi sono dovuta arrendere a questo. Ma solo perchè dimostra di amarmi. Lo sai no???
Embè i fatti contano...
Non le parole...
 

dottor manhattan

Utente di lunga data
Una dose quasi letale. Ero morbosa. Poi con stè cavolo di macchine digitali e due bimbi piccoli (quindi foto ogni giorno).. mettevo a confronto i giorni in cui era andato e le foto..."brutto bastardo, quella sera che eravamo là, di giorno eri a trombare con quella là.." etc etc....

Ma adesso ho chiuso con ste cose il suo cellulare e il telepass li lascio in pace.

Se mi avesse detto che amava l'altra e se ne andava.. boh non ci voglio neanche pensare, sarei impazzita dal dolore. Avrei perso una parte di me.

Si, penso impossibile stare uno senza l'altro. E' la mia metà. Che posso farci?Mi sono dovuta arrendere a questo. Ma solo perchè dimostra di amarmi. Lo sai no???
Sostanzialmente quello è il segno che stai recuperando la tua sicurezza, evidentemente hai anche la percezione tangibile che lui abbia definitivamente troncato con l'altra.
 

Niko74

Utente di lunga data
Sostanzialmente quello è il segno che stai recuperando la tua sicurezza, evidentemente hai anche la percezione tangibile che lui abbia definitivamente troncato con l'altra.
Ecco, il grassetto più che altro è giusto.
Io la sicurezza non l'ho persa, però percepisco che la situazione non è positiva...controllo...e ne trovo conferma.
 

dottor manhattan

Utente di lunga data
Ecco, il grassetto più che altro è giusto.
Io la sicurezza non l'ho persa, però percepisco che la situazione non è positiva...controllo...e ne trovo conferma.
Ma vedi è per questo che ti dicevo che è il caso che inizi a "correre" un po' lei ora.

E' davvero strano vederti solo come spettatore in mancanza, appunto, di segnali positivi che potrebbero dare ragione alla tua staticità.

Non capisco, dargli un out-out decisivo cosa comporterebbe per te?
Hai paura di perderla?
 

Niko74

Utente di lunga data
Ma vedi è per questo che ti dicevo che è il caso che inizi a "correre" un po' lei ora.

E' davvero strano vederti solo come spettatore in mancanza, appunto, di segnali positivi che potrebbero dare ragione alla tua staticità.

Non capisco, dargli un out-out decisivo cosa comporterebbe per te?
Hai paura di perderla?
Qualcosa del genere è successo poco meno di una settimana fa
 

kay76

Utente di lunga data
Sostanzialmente quello è il segno che stai recuperando la tua sicurezza, evidentemente hai anche la percezione tangibile che lui abbia definitivamente troncato con l'altra.
Penso di si. Non dico che ne ho la certezza, perchè per ora non mi sento di avere certezze. Certo ho poca fiducia in lui. Molti dubbi.

Ma se scoprissi ora, con quello che sta facendo per dimostrarmi di tutto e di più, che ha ricominciato o continuato a vedersi con lei, gli consiglierei uno psichiatra.
 

dottor manhattan

Utente di lunga data
Penso di si. Non dico che ne ho la certezza, perchè per ora non mi sento di avere certezze. Certo ho poca fiducia in lui. Molti dubbi.

Ma se scoprissi ora, con quello che sta facendo per dimostrarmi di tutto e di più, che ha ricominciato o continuato a vedersi con lei, gli consiglierei uno psichiatra.
Il consiglio sarebbe, in quel caso, più giusto che mai. Si può perdere facilmente la testa è, se il caso è piuttosto grave, ricorrere ad un terapeuta sarebbe la scelta migliore.

Non hai certezze, ma spesso si ha la percezione che le cose vadano per il verso giusto.

Però mi sembra di capire che lui ti abbia dato segnali chiari e positivi per il futuro.
 
Stato
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