kay76
Utente di lunga data
Ciao! Un pò già mi conoscete, anzi scusate se sono entrata così nel forum,senza presentarmi. E' stato solo per paura della sofferenza che avrebbe portato il buttare tutto nero su bianco. Ma visto che è di grande aiuto per me partecipare alle dicussioni, mi sembra giusto raccontarvi la mia storia anche e, soprattutto, per avere i vostri preziosi consigli e opinioni.
Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.
Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.
Io mi sono innamorata di quello che è diventato mio marito a 12 anni. Lui ne aveva 13. Già allora, mi resi conto, non chiedetemi come, che si trattava di Amore. E la nostra storia travagliata inizia proprio lì, da ragazzini. Per anni ci siamo mollati e ripresi, avendo anche altre storie (più io che lui). La cosa certa però era che ero io la più innamorata, quella che soffriva etc..insomma io ero il cacciatore e lui la lepre. Arriviamo così ai 18 anni e lì inizia la storia diciamo "seria", il fidanzamento vero e proprio. Sempre tutto molto travagliato, amore e odio, liti pazzesche e grande passione. Siamo sempre stati fatti l'uno per l'altra. Abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo aiutati, sempre stati anche grandi amici. Ci piacciono le stesse cose e abbiamo sempre visto il mondo allo stesso modo.Pur essendo molto diversi.Lui è molto chiuso per quanto riguarda la sua interiorità e i suoi sentimenti. Ma sempre ottimista, sempre col sorriso, sempre con la battuta pronta. Sicuro di sè. Io il contrario, più aperta al dialogo, più disposta a mettere a nudo i miei sentimenti e le mie fragilità, sono stata sempre l'angosciata, l'insicura, la lunatica. A 27 anni si decide il grande passo e ci sposiamo. Io di li a poco mi laureo (grazie al suo supporto), lavoriamo entrambi e passano così 4 anni felici. Io ho trovato la mia dimensione, sono serena.In questi 4 anni Lui è cambiato. E' più affettuoso, mi fà un sacco di sorprese, si "occupa" di me, ha sempre avuto un forte istinto di protezione nei miei confronti, fà di tutto pur di vedremi contenta. Ora la situazione si è ribaltata. Io sono la lepre.Volevo sottolineare il fatto che non siamo mai stati morbosi, ognuno ha sempre avuto i suoi spazi di libertà. Arriva il primo figlio. Lui è un ottimo padre e marito. Quando il primo bimbo ha 8 mesi, rimango incinta di nuovo (bimbo certamente voluto, anche se non proprio cercato come il primo). Era febbraio. Ad agosto andiamo in vacanza con la nostra truppa di amici, tutti sposati con figli. E se ci ripenso bene la sua crisi iniziò proprio lì. Più di un'amica venne chiedermi cos'avesse, lui sempre di buon amore e gentile nei miei confronti. Tornati dalle vacanze ne parlai subito con lui. Mi disse che era in crisi, che gli faceva schifo il suo lavoro, che si sentiva tutta la responsabilità della famiglia (nel frattempo, con la seconda gravidanza, fui costretta a lasciare il lavoro). Qui commisi un grosso errore. Snobbai la sua crisi, dicendogli che aveva 2 figli e non si poteva permettere di crogiolarsi in stè cazzate delle crisi interiori. E non tirai più fuori il discorso.Da lì mi raffreddai molto nei suoi confronti. E sentivo che c'era qualcosa di lui che mi sfuggiva.Inoltre arriva anche il secondo bimbo e immaginate il mio marasma con un neonato e uno di 17 mesi. Lui arrivava alla sera e io ero stanca e nervosa. Spesso glieli mollavo per andarmene a dormire. Dopo qualche mese (e qui Conte, bacchettami pure!)un pò per caso, un pò per sesto senso, leggo i suoi sms e... SORPRESA! Lo affronto e lui confessa.Dai messaggi si capiva che si trattava di "affettuosa amicizia"( che durava da qualche mese), lui si dispera, dice che è in crisi ma che ama me, che con lei ci parla bene e basta. Io decido di metterci una pietra sopra. Ma già allora soffrii molto.Da questo momento in poi la situazione degenera.Si alza un muro fra noi. Esternamente facciamo la vita di sempre, ma la nostra coppia non esiste più .Io ogni tanto gli chiedo se sente la sua amica,e lui dice di no. Sapevo dentro di me, che mentiva. Dopo qualche mese lo affronto di nuovo, gli dico che così' non si può andare avanti. Va due giorni da sua sorella, poi mi dice che mi vuole parlare. A quel punto apro definitivamente gli occhi, non c'è stato neanche bisogno della confessione.Non mi soffermo sull'inferno che ho passato, perchè molti di voi sanno di cosa parlo.Fin da subito lui mi ha assicurato che mi amava, che l'altra l'aveva lasciata da un mese, che non gliene fregava niente. Che si era sentito solo, che pensava che a me non fragasse niente di lui. Che lei era innamorata pazza di lui e lo capiva, gli dava affetto(per la cronoca lei 10 anni più vecchia, di un'altra città, lui andava a "farle visita" una volta al mese, ma mai nei week end o di sera. Anche qui Conte ti aspetto...ho guardato le fatture del Telepass, cosa orribile perchè sò esattamente tutti i giorni e le ore che ha passato con lei!).
Subito decisi, per i bambini, che una separazione non era possibile. Così restò a casa. Ma è stato terribile. Io andavo a momenti, un momento rabbia, tristezza, gli facevo continue domande, ci massacravamo.Poi per qualche giorno stavo tranquilla,sapevo che lo amavo ed ero certa che lui amasse me, quindi grande amore e passione.Ma durava poco. Facevo fatica a star dietro ai bambini. mi sentivo a pezzi, depressa.Così fece strada dentro di me l'dea della separazione. Lui mi propose di stare lontani per un pò. Per un mese è stato da sua sorella. Poi un giorno a fine marzo è venuto a trovare i bimbi ed è restato.
Solo da un mese a questa parte posso dire di sentirmi un pò meglio. Non sono più ossessionata dall'immagine di lui e di lei etc..Lui ha sofferto quanto me in questi mesi, ho toccato la sua sofferenza con mano, e anche il suo amore per me e la delusione che ha dato prima di tutto a se stesso. Ha cercato con tutte le sue forze di farmi capire che non perdonerà mai se stesso per questo errore madornale. Che lui ha sempre voluto passare la vita con me. Io fino a poco tempo fà non volevo crederci, anche se a istinto sentivo che era vero, forse per troppa paura di farmi ancora del male.
Abbiamo parlato tanto,io mi sono fatta il mio esame di coscienza per i miei errori (ma nè io nè lui pensiamo che questi giustifichino il tradimento), ho cercato di capire il suo stato d'animo.
Ora siamo sulla via della ricostruzione e spero un giorno di poter dire (come Amoremio, Melania, Sole, Marì etc)che ce l'abbiamo fatta.
Avrei ancora molte cose da dire, ma sono stata fin troppo lunga, e certo già sarete annoiaiti.
Se avrete la pazienza di leggermi aspetto le vostre opinioni e consigli.