la ricerca di Max

ologramma

Utente di lunga data
Non credo proprio che mia moglie abbia un amante, se fosse almeno mi spiegherei perché non voleva più farlo con me.
La mia storia ? Brevemente;
Non ho mai tradito mia moglie, nonostante viaggiando per lavoro avessi avuto molte occasioni sempre evitate e ti assicuro che ero una mosca bianca, perché tutti ne approfittavano.
Arrivata la figlia sono cominciati i problemi, mia moglie è sempre stata una persona ansiosa ed è peggiorata, ha cominciato a rifiutarmi una volta e poi ancora finché mi sono chiuso e non l'ho più cercata. Dopo un periodo così sono scoppiato, ho provato con uno psicologo e digli chiaramente che mi sarei guardato intorno, dopo ancora alcuni tentativi senza successo ho cominciato a cercare. Se non lo avessi fatto sarei impazzito. Ora non è il massimo ma sto meglio.
Poi mi leggo tutto Max, ma una cosa ti dico essendo anche io nella tua situazione ,ma non come te che sei relativamente giovane ,nel mio caso è avvenuta dopo la menopausa.
Non ti dico altro se no qui mi dicono che ripeto sempre la stessa cosa solo sono solidale e capisco il disagio che io dopo anni ancora ho.
 

Max simpatico

Utente di lunga data
Poi mi leggo tutto Max, ma una cosa ti dico essendo anche io nella tua situazione ,ma non come te che sei relativamente giovane ,nel mio caso è avvenuta dopo la menopausa.
Non ti dico altro se no qui mi dicono che ripeto sempre la stessa cosa solo sono solidale e capisco il disagio che io dopo anni ancora ho.
Grazie, attendo la tua risposta.
Comunque direi che ero giovane una volta.
 

ologramma

Utente di lunga data
Anche se tra due persone non c'è vita sessuale, si è una famiglia comunque. In una famiglia, ci si aiuta con i genitori, con i figli, economicamente e per molti (anche per me, ad esempio) questo tipo di rapporto conta molto.
Le tue parole sono anche la mia verità che ho sempre detto qui , oltre al quote ti abbraccio👍👏
 

ologramma

Utente di lunga data
Io non ci credo manco se lo vedo.
Posso capire una stasi di un periodo, una malattia. Ma non una vita intera senza sesso.
Lei ha un altro e me lo auguro per lei.
Da donna, intendo.
Fidati che ci sono coppie dove donne o uomini si negano il sesso sia per stanchezza e sia per motivi fisici , non è che vengono tutti qui per scrivere i loro problemi intimi ,in caso l'anonimato gli fa scrivere i loro come anche i vostri problemi di sesso ,di relazioni ,
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Azzardo un mio convincimento, basato su osservazioni e/o esperienze compiute.
La sessualità di ciascuno non è né programmabile né attivabile a piacere. Diverso è il bisogno di creare un progetto familiare, quello si basa su molte ragioni individuali e di ambiente (contesto sociale, familiare, educazione, ecc.).

Per un periodo (iniziale) della relazione innamoramento e sessualità vanno a braccetto, perché c'è sintonia nella coppia.
Salvo eccezioni, l'attrazione sessuale è il principale motivo che induce ad impegnarsi nella formazione di una coppia.

Poi, alcuni eventi (esterni o interni rispetto ai partners) spengono l'attrazione sessuale (almeno in uno dei due partners), è un dato di fatto e, direi, molto spesso è una questione individuale (nel senso che non dipende da comportamenti del partner). Aggiungo, che raramente si stabilisce sul piano sessuale una comunicazione efficace, per motivi vari, come può accadere sul piano familiare (non limitando il concetto alla presenza di prole nella coppia).

Ad un certo punto, capita di provare interesse e piacere di essere "famiglia" (coppia) ma si perde l'intesa sessuale. O accade l'inverso, anche se meno frequentemente. Le ragioni sono sempre varie.

In teoria, si dovrebbero compiere scelte chiare (di valutazione su quale dei due piani mantenere i piedi) ma nella quasi totalità dei casi si elaborano compromessi, più o meno articolati, nei quali si cerca la soddisfazione dei piaceri sia familiari che sessuali con partners diversi.

Poi, la scelta di tradire la si autogiustifica o la si motiva all'esterno come ciascuno crede e può, anche intellettualmente.
Ma la sostanza è, a mio modo di vedere, una sola. Non si può avere tutto nella vita, ma ci si prova continuamente ad averlo.
Si diventa ego-isti, nel senso che si cerca di avere di più, prescindendo da concordia e/o intesa con il partner.
E si va avanti, si continua a vivere.
 
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ologramma

Utente di lunga data
Ah
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma la sostanza è, a mio modo di vedere, una sola. Non si può avere tutto nella vita, ma ci si prova continuamente ad averlo.
Si diventa ego-isti, nel senso che si cerca di avere di più, prescindendo da concordia e/o intesa con il partner.
E si va avanti, si continua a vivere.
Se non si può avere tutto nella vita, ci si accontenta, ma se si può avere tutto, perché rinunciare? Che sensi ha il sacrificio di sé, oltretutto senza vantaggio per nessun altro?
Se non ti interessa più una persona sotto il profilo sessuale, ma ti interessa la famiglia, perché chiederle esclusività sessuale?
Le domande e i unto di vista, come vedi, sono tanti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Comunque, come ho scritto stamattina, le variazioni ormonali, che comportano anche produzione di diversi neuro-trasmettitori, sono individuali.
Ci sono donne che in gravidanza non hanno più interesse sessuale, uomini che provano una forma di timore nei confronti della compagna incinta. Non sono cose che ho vissuto, ma ne ho letto.
Ma anche dopo la nascita è noto, anche se in modo approssimativo, che si produce ossitocina che favorisce l’attaccamento al neonato.
Io ho sperimentato questa cosa in modo molto forte, ma in parallelo anche al padre.
Non si può escludere che altre persone, donne, ma anche uomini, abbiano produzioni diverse.
Ma nessuno qui ne ha mai parlato.
Io sospetto che molte persone si sposino senza un forte sentimento e, dopo il matrimonio, si esaurisca quella minima attrazione.
Magari il partner non piaceva già molto e, con il passare del tempo, si sono evidenziati gli aspetti sgradevoli.
Auspico sempre qualcuno che ne parli.
Intendi qui nel forum come esperienza personale o in generale qualcuno di studiato che affronti la cosa in maniera "scientifica"?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Azzardo un mio convincimento, basato su osservazioni e/o esperienze compiute.
La sessualità di ciascuno non è né programmabile né attivabile a piacere. Diverso è il bisogno di creare un progetto familiare, quello si basa su molte ragioni individuali e di ambiente (contesto sociale, familiare, educazione, ecc.).

Per un periodo (iniziale) della relazione innamoramento e sessualità vanno a braccetto, perché c'è sintonia nella coppia.
Salvo eccezioni, l'attrazione sessuale è il principale motivo che induce ad impegnarsi nella formazione di una coppia.

Poi, alcuni eventi (esterni o interni rispetto ai partners) spengono l'attrazione sessuale (almeno in uno dei due partners), è un dato di fatto e, direi, molto spesso è una questione individuale (nel senso che non dipende da comportamenti del partner). Aggiungo, che raramente si stabilisce sul piano sessuale una comunicazione efficace, per motivi vari, come può accadere sul piano familiare (non limitando il concetto alla presenza di prole nella coppia).

Ad un certo punto, capita di provare interesse e piacere di essere "famiglia" (coppia) ma si perde l'intesa sessuale. O accade l'inverso, anche se meno frequentemente. Le ragioni sono sempre varie.

In teoria, si dovrebbero compiere scelte chiare (di valutazione su quale dei due piani mantenere in piedi) ma nella quasi totalità dei casi si elaborano compromessi, più o meno articolati, nei quali si cerca la soddisfazione dei piaceri sia familiari che sessuali con partners diversi.

Poi, la scelta di tradire la si autogiustifica o la si motiva all'esterno come ciascuno crede e può, anche intellettualmente.
Ma la sostanza è, a mio modo di vedere, una sola. Non si può avere tutto nella vita, ma ci si prova continuamente ad averlo.
Si diventa ego-isti, nel senso che si cerca di avere di più, prescindendo da concordia e/o intesa con il partner.
E si va avanti, si continua a vivere.
"Femmina piccante prendila per amante, femmina cuciniera prendila per mugliera"
Ogni persona ha una propria complessità. Ridurre a funzioni è “lievemente“ superficiale?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Intendi qui nel forum come esperienza personale o in generale qualcuno di studiato che affronti la cosa in maniera "scientifica"?
Aspetto QUI chi ha perso interesse e spieghi come è successo.
 

Rebecca89

Sentire libera
Se non si può avere tutto nella vita, ci si accontenta, ma se si può avere tutto, perché rinunciare?
Ciao Nicky buongiorno, scusa, solo una cosa di questo punto, ovviamente personale.
Prendere consapevolezza che non si può avere tutto nella vita non è accontentarsi, ci si prende le responsabilità di ciò che si costruisce facendo diventare quello il centro del tuo tutto. Mantenendo quel centro vivo, sotto tutti i punti di vista. Siamo eterni insoddisfatti nel momento che abbiamo proprio quel tutto e smettiamo di vederne il bello. Per esempio, sento spesso dire "il sesso dopo un po' si spegne. È normale."
Dire è normale lo ha fatto diventare una scusa di troppi. Un dato di fatto nascosto dall' arrivo dei figli, dal tempo che passa, dall' abitudinario, dal desiderio che cala. Ma poi ci si impegna veramente ? A mantenere luce e fuoco su tutto? No, o non sempre. E lì iniziamo a vedere le rinunce. Lo sentiamo che ci accontentiamo e ci va stretto. Ma se stai bene realmente con quello che hai la rinuncia non la avverti. Non è che ti accontenti, sei insoddisfatto. Andrebbe solo ammesso, ma chiaramente e dando una svolta. Eh ma la famiglia, ci sono i figli, e bla bla bla...scuse. Affrontare la realtà troppo spesso fa paura.

La riflessione mi è uscita perché la parola accontentarsi proprio non mi piace, mi dà tipo rassegnazione è piu forte di me🥹

Buon lunedì 😘🌻
 
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Alphonse02

Utente di lunga data
Se non si può avere tutto nella vita, ci si accontenta, ma se si può avere tutto, perché rinunciare? Che sensi ha il sacrificio di sé, oltretutto senza vantaggio per nessun altro?
Se non ti interessa più una persona sotto il profilo sessuale, ma ti interessa la famiglia, perché chiederle esclusività sessuale?
Le domande e i unto di vista, come vedi, sono tanti.
Ho sempre sostenuto che in questa materia ognuno ha propri convincimenti e, finché non si scontrano con gli interessi di altri, tutto va bene.
Se si parte poco convinti a formare una coppia (o con riserve mentali sulla fedeltà) sono in favore di semplice convivenza. All' inizio speravo che mia figlia si sposasse, adesso non più. È stata tradita, ha messo fuori di casa il compagno, poi se l'è ripreso.
Adesso è lui che vorrebbe sposarsi. Io non ho detto una parola al riguardo ma con mia figlia ci capiamo al volo.

Personalmente, sono convinto della utilità dei patti pre-matrimoniali, che toglieranno parte del romanticismo nella formazione della coppia, ma eliminano molti problemi nel caso di separazione e divorzio.

Avere tutto (coniuge +amanti) è, tuttavia, una mera illusione se si pensa al medio-lungo periodo. IMO.
Se vieni scoperta a tradire (o che hai tradito ) non puoi sapere quale sarà la reazione del partner. Persino dopo 20 o 30 anni . Quindi, devi accettare il rischio di subire le conseguenze del tuo agire. Qualcosa perdi, poi ciascuno pensa con la propria testa.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
"Femmina piccante prendila per amante, femmina cuciniera prendila per mugliera"
Ogni persona ha una propria complessità. Ridurre a funzioni è “lievemente“ superficiale?
Essere realisti e concreti è sempre preferibile, per me.
Poi, ogni situazione è diversa e non esistono principi e/o soluzioni validi per tutti, siamo d'accordo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho sempre sostenuto che in questa materia ognuno ha propri convincimenti e, finché non si scontrano con gli interessi di altri, tutto va bene.
Se si parte poco convinti a formare una coppia (o con riserve mentali sulla fedeltà) sono in favore di semplice convivenza. All' inizio speravo che mia figlia si sposasse, adesso non più. È stata tradita, ha messo fuori di casa il compagno, poi se l'è ripreso.
Adesso è lui che vorrebbe sposarsi. Io non ho detto una parola al riguardo ma con mia figlia ci capiamo al volo.

Personalmente, sono convinto della utilità dei patti pre-matrimoniali, che toglieranno parte del romanticismo nella formazione della coppia, ma eliminano molti problemi nel caso di separazione e divorzio.

Avere tutto (coniuge +amanti) è, tuttavia, una mera illusione se si pensa al medio-lungo periodo. IMO.
Se vieni scoperta a tradire (o che hai tradito ) non puoi sapere quale sarà la reazione del partner. Persino dopo 20 o 30 anni . Quindi, devi accettare il rischio di subire le conseguenze del tuo agire. Qualcosa perdi, poi ciascuno pensa con la propria testa.
Tu parli spesso di patti prematrimoniali, allo stato attuale illegali.
In quale modo pensi che l’istituto giuridico del matrimonio in Italia non preveda, anche attraverso la scelta del regime di comunione o no dei bene, la tutela dei coniugi?
 

Nicky

Utente di lunga data
Avere tutto (coniuge +amanti) è, tuttavia, una mera illusione se si pensa al medio-lungo periodo. IMO.
Se vieni scoperta a tradire (o che hai tradito ) non puoi sapere quale sarà la reazione del partner. Persino dopo 20 o 30 anni . Quindi, devi accettare il rischio di subire le conseguenze del tuo agire. Qualcosa perdi, poi ciascuno pensa con la propria testa.
Certo, può perdere la moglie o l'amante o tutte e due. Si rimbocchera le maniche e andrà avanti da solo.
Rispetto ad altre cose, che lego a valori assoluti, a me la fedeltà sembra funzionale al rapporto di coppia. Ha senso se lo migliora. Qui, se dopo otto anni nulla è accaduto, mettersi a pressare sta donna perché faccia sesso con il marito o accettare la frustrazione di lui, non mi pare serva poi a molto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più che illegali, mi risulta siano considerati nulli, se non in casi particolari. Purtroppo. Eviterebbero parecchie diatribe tra coniugi.
Spiega quali vantaggi porterebbero. Fai esempi. Grazie 😊
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Tu parli spesso di patti prematrimoniali, allo stato attuale illegali.
In quale modo pensi che l’istituto giuridico del matrimonio in Italia non preveda, anche attraverso la scelta del regime di comunione o no dei bene, la tutela dei coniugi?
La portata dei patti pre-matrimoniali in Italia sarebbe in ogni caso limitata dal regime successorio, dal controllo dell'AGO sulla tutela della prole minorenne-non autonoma, e da un sistema consolidato di pregiudizi verso la libertà dei singoli individui, di varia provenienza storica (religione e politica comprese).
Salvo stravolgimenti, il primo cambiamento importante nel diritto di famiglia (in senso lato) sarà quello della eliminazione della separazione e rimarrà solo il divorzio. Un cambiamento di mentalità, soprattutto.

Sono contrario caratterialmente alla indecisione protratta quando la crisi della coppia è scoppiata ed emersa l'infedeltà. Ognuno riprende la propria libertà di azione: se proprio si vuole, ci si rimette insieme dopo qualche tempo da singles, con nuovi patti e progetti. I figli vanno certamente tutelati, ma va evitata la finzione a casa, tanto la percepiscono dall'atmosfera in famiglia.

Quanto al regime legale patrimoniale della famiglia, non appena scoperto il tradimento di mia moglie e la sua intenzione di continuare con l'amante, ho preteso il cambiamento dal regime di comunione a quello della separazione dei beni. Poi, una settimana dopo era pronto il ricorso per la separazione personale.

Non pretendo affatto di essere un esempio, ma non mi sono mai pentito, pur avendo sofferto da cane, all'inizio. Tutto passa, anche l'amore ed il dolore.

Quello che non sopporto del tradimento non è l'aspetto fisico, dei rapporti sessuali avuti con l'amante, o l'innamoramento per il medesimo, ma la slealtà... Quella è imperdonabile, per quanto mi riguarda.
 
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