Io conosco cinquantenni (e pure dopo) che postano foto sexy. Beata chi ha il fisico! Ma a cinquant'anni hai bisogno di mostrarlo?! Il bisogno esibizionistico e la fame di consensi non danno sicurezza ai giovani.
Se un "educatore" pubblicamente espone le sue fragilità, le sue sciocchezze è normale che perda il suo ruolo. Cosa mai vuoi insegnare a tuo figlio se tu stesso hai un modo malsano di vivere i social. Le nostre fragilità, debolezze è ovvio che sono parte di noi, ma non possiamo e non dobbiamo esporle come carne da macello per occhi e orecchie che non devono e non possono ascoltarle senza perdere quel punto di riferimento che ogni educatore è.
I social sono però solo l'amplificatore di qualcosa che abbiamo dentro e chissà, si rispecchia anche nelle nostre azioni quotidiane. Nascosti però dietro una tastiera, anche senza l'aiuto dell'anonimato, pensiamo che tutto è possibile, che tutto si può dire, che si possa insultare e aggredire, esibirsi ed esagerare, perdendo di vista però che così siamo noi stessi a negarci quel ruolo così importante per i nostri "figli".