'cipicchia! Da come l'hai raccontata non l'avrei mai detto. Ma ho forse capito male io anche il suo essere ora.. perchè mi è arrivata veramente anni luce distante da questa ragazza da te descritta.
Approfondiamo, anche se dobbiamo scavare nel passato.
Il primo impatto che io ricordi di lei è visivo: ballava in un musical in un teatro di periferia. Un corpo da ballerina adolescente, che non sarebbe cambiato con gli anni. Vestita, nulla che la rendesse capace di farsi notare. Sul palco, strizzata nel body anni '80 stile Heather Parisi, mi colpì.
Cominciai a frequentarla a seguito di varie circostanze, era sempre lei a invitarmi a uscire.
Eravamo amici in quei momenti. Parlavamo tanto, ci trovavamo per studiare. Quando lei partì per le vacanze mi scrisse una lettera, capii che si annoiava, e il "senza di me" lo aggiunsi io.
Cominciai a sentire la sua mancanza e mi accorsi di quanto mi aveva preso di testa. Io avevo però un'altra.
Tornato dalle vacanze anch'io non la cercai. La incontrai invece per caso, lei mi rivelò che ci era rimasta male che non mi fossi fatto vivo.
Mi propose un invito a cena. Mi mostrai titubante e risposi prendendo tempo, ma quando il giovedì mi trovai a litigare con la mia ragazza, decisi di accettare quell'invito per il sabato sera. Dopo la pizza andammo al parco, dove in auto la baciai. Il giorno successivo avrei poi lasciato la mia ragazza.
Le cose non andarono però come sperato. Quello stare così bene insieme da amici era svanito, e mentre io ero preso di testa, lei si era come smontata. Un mese dopo alcuni miei amici la videro con un altro.
Con tutta la tristezza del caso decisi di mollarla.
Fu a quel punto che lei cambiò e tra di noi ritornò il feeling che c'era prima. Io capii che aveva scelto me, andammo in montagna insieme e fu bellissimo. Eravamo a quel punto una coppia, entrambi innamorati.
Almeno fino a quando lei tornata alla vita di sempre dopo un po' si smontò nuovamente e ricominciò con l'altro.
Andò avanti così per due anni, che passai con una certa sofferenza, essendo io molto coinvolto.
Mi legai con un'altra donna, decisamente diversa da lei. Questa sì molto attenta all'aspetto fisico, quasi appariscente, direi, che non mi prese però mai di testa essendo molto basica. Di lei ricordo solo un dialogare intorno al sesso che si concludeva immancabilmente con un "Ho voglia". Interessante, ma alla lunga ripetitivo.
Fu un'altra a cambiare ancora il mio panorama sentimentale e arrivò all'improvviso, ma di lei e del resto non voglio parlare.
Io continuai ugualmente a frequentare in vari periodi tra alti e bassi quella che sarebbe divenuta mia moglie. Mi piaceva stare con lei e vivevo infatti ancora dei bei momenti, ma continuavo a ripetermi che non sarebbe mai divenuta la storia della mia vita, perché mi faceva paura la sua instabilità. Avevo capito che non reggeva a lungo una storia, non riusciva a trovare soddisfazione solo nel coinvolgimento sentimentale, ma andava in cerca di emozioni date dal piacere a qualcuno. In quel periodo andai a vivere da solo e lei nel weekend veniva a stare da me.
Beh, fu a quel punto che mi riinnamorai. Lei mi era entrata dentro. Finalmente rimasti soli, senza altre persone, mi convinsi pian piano che lei era finalmente cambiata ed aveva trovato la sua stabilità. Ci sposammo, alla fine.
Lei sarebbe stata una moglie (quasi) perfetta.
Dal punto di vista sessuale mi sembrava esibizionista: era il suo modo per bilanciare quella necessità di conferme che aveva manifestato da giovane. A me questa cosa intrigava, comunque. Per il resto era molto donna di casa.
Penso che si capisca cosa è esattamente venuto a mancare a un certo punto...