La verità, finalmente

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non so quanto sia questo un punto, il punto è che se voglio partire per un viaggio mi devo preparare la valigia, nella testa prima di tutto. Se anzichè preparare la valigia faccio un dolce, taglio l'erba, pulisco i vetri non partirò. Se il dolce, tagliare l'erba e pulire i vetri per me sono importanti, se do un valore a queste cose, va bene. Ma cerco di gioire di queste cose, altrimenti la faccio solo a me stesso.
Se vado avanti dieci venti anni a fare dolci e pulire vetri e non posso partire perchè la valigia non è stata fatta, sono io che non voglio partire. Ne parlo, mi ci lamento, ma in fondo è solo questo che voglio.
Se la valigia io non la posso avere io non voglio sognare viaggi, per me non esistono. Possono esiste per te ma per me no, posso ascoltare la gioia di te che hai viaggiato ma io cercherò dove sono motivi di gioia.
Kid scrive da molti anni. È vero che non vuole fare la valigia e le inventa tutte. Però è davvero un matrimonio spento.
Io me li immagino al ristorante in silenzio, evitando lo sguardo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Kid scrive da molti anni. È vero che non vuole fare la valigia e le inventa tutte. Però è davvero un matrimonio spento.
Io me li immagino al ristorante in silenzio, evitando lo sguardo.
Non so se sia così Brunetta.
Sono immagini. A volte due rimangono coesi proprio nei silenzi.
 

Lara3

Utente di lunga data
Non so se sia così Brunetta.
Sono immagini. A volte due rimangono coesi proprio nei silenzi.
Imagini che urlano la verità in mezzo ai silenzi assordanti. Anche un rituale come un uscita al ristorante che dovrebbe essere piacevole, diventa un momento imbarazzante e pesante. Proprio l’idea di non guardarsi mai negli occhi, occhi abbassati nel piatto o a guardare altri tavoli...Non saper cosa dire, non aver niente da dire.
Passare ancora 10 o 20 anni così ?
Mi sto veramente chiedendo se non è un prezzo troppo caro da pagare.
 

Lara3

Utente di lunga data
Non so. Credo che come la mia sia cambiata. Credo che serpeggia tra le quarantenni una voglia di riscatto, ribellione, di affrancarsi dal ruolo moglie madre classico e di ricerca di adolescenza ritardata che non vedo negli uomini. Anzi ne vedo tanti con sale in zucca che tengono le redini della famiglia. Ma la mia popolazione statistica è circoscritta a miei amici e colleghi. Penso che le donne (bruttissimo generalizzare lo so) agiscono più spietatamente, convintamente quando si tratta del se, del dar sfogo all' egoismo. Ma anche perche sono più forti. A un uomo fa terrore la separazione, a una donna meno.
Nessuno ha una statistica certa su come vanno fuori di testa donne o uomini. Chi di più o chi di meno .
Nel mio caso mio marito era totalmente fuori, pure invaghito da una prostituta, direi pesantemente, dopo che è stato beccato ha continuato sulla sua strada, pessime scelte lavorative, con grandi perdite di soldi pur di stare vicino a quella lì. Poi altre dello stesso genere. Più maturo un bambino di 10 anni. Nello stesso tempo prepotente e di una freddezza mai vista, totalmente insensibile al dolore che mi ha procurato.
Devo continuare 😔 ?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nessuno ha una statistica certa su come vanno fuori di testa donne o uomini. Chi di più o chi di meno .
Nel mio caso mio marito era totalmente fuori, pure invaghito da una prostituta, direi pesantemente, dopo che è stato beccato ha continuato sulla sua strada, pessime scelte lavorative, con grandi perdite di soldi pur di stare vicino a quella lì. Poi altre dello stesso genere. Più maturo un bambino di 10 anni. Nello stesso tempo prepotente e di una freddezza mai vista, totalmente insensibile al dolore che mi ha procurato.
Devo continuare 😔 ?
Però tuo marito ha davvero problemi.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Imagini che urlano la verità in mezzo ai silenzi assordanti. Anche un rituale come un uscita al ristorante che dovrebbe essere piacevole, diventa un momento imbarazzante e pesante. Proprio l’idea di non guardarsi mai negli occhi, occhi abbassati nel piatto o a guardare altri tavoli...Non saper cosa dire, non aver niente da dire.
Passare ancora 10 o 20 anni così ?
Mi sto veramente chiedendo se non è un prezzo troppo caro da pagare.
La concezione negativa del silenzio non la capisco.
Sarò atipica in questo, ma per me poter stare anche zitta in una stanza, durante un pranzo non è necessariamente negativo. Anzi i momenti di silenzio sono pace, vuol dire che possiamo stare vicini, vuol dire che posso anche riflettere perdermi in un pensiero e poi eventualmente comunicartelo, non c'è nessun imbarazzo, se un silenzio diventa un urlo non è silenzio, è rumore.
Diversi sono i silenzi punitivi, ma quelli vengono di solito imposti da uno. Ma dietro a questi silenzi c'è pure rumore, e anche rabbia e una certa violenza.
Quella di [MENTION=2725]Kid[/MENTION] in silenzi pesanti con la moglie è solo un'immagine di [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION]. Per quanto ho vissuto nel recente ho messo fine a queste immagini, che sono castelli su qualche espressione espressa in un momento. Potrebbero essere castelli per la persona stessa.

Però mi si forma una domanda, per tutto il forum: ma state male e in imbarazzo se qualche familiare, il coniuge, un amico sta in silenzio vicino a voi? Non è proprio quel silenzio senza imbarazzo, quello spazio dove possono fluire pensieri anche nella vicinanza di un altro, che dovrebbe farci sentire tranquilli?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La concezione negativa del silenzio non la capisco.
Sarò atipica in questo, ma per me poter stare anche zitta in una stanza, durante un pranzo non è necessariamente negativo. Anzi i momenti di silenzio sono pace, vuol dire che possiamo stare vicini, vuol dire che posso anche riflettere perdermi in un pensiero e poi eventualmente comunicartelo, non c'è nessun imbarazzo, se un silenzio diventa un urlo non è silenzio, è rumore.
Diversi sono i silenzi punitivi, ma quelli vengono di solito imposti da uno. Ma dietro a questi silenzi c'è pure rumore, e anche rabbia e una certa violenza.
Quella di @Kid in silenzi pesanti con la moglie è solo un'immagine di @Brunetta. Per quanto ho vissuto nel recente ho messo fine a queste immagini, che sono castelli su qualche espressione espressa in un momento. Potrebbero essere castelli per la persona stessa.

Però mi si forma una domanda, per tutto il forum: ma state male e in imbarazzo se qualche familiare, il coniuge, un amico sta in silenzio vicino a voi? Non è proprio quel silenzio senza imbarazzo, quello spazio dove possono fluire pensieri anche nella vicinanza di un altro, che dovrebbe farci sentire tranquilli?
Io la percepisco come te.
E il silenzio, il mangiare in silenzio in particolare, senza neanche sfiorarsi con lo sguardo perchè non serve per sapersi co-presenti, è uno degli indicatori per me di benessere con un'altra persona.

Ma conosco anche l'altro silenzio, che non è silenzio ma è non detto e ancor di più taciuto, che è rumorosissimo, fastidioso e ricorda il deserto emozionale che ho attraversato col mio ex.
E' stare zitti perchè non c'è più niente da dire che possa accomunare.
E allora meglio tacere, che parlare è scoprire ogni volta le macerie.

Io poi di mio non reggo...arrivo da sempre ad un punto in cui se maceria ha da essere, maceria sia, e me la prendo tutta. E ne aggiungo anche a quel punto, che il desiderio sia azione, tirar giù tutto e poi andare. A valigia leggera, essendomi presa la possibilità di decidere cosa tenere con me e cosa lasciare andare.

Il silenzio mi piace troppo, per guastarlo col taciuto.
E più che altro il taciuto mi fa inutilmente soffrire, non ci ho mai trovato dentro niente da guadagnare per me.
Forse sono anche avida :D
 
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Lara3

Utente di lunga data
La concezione negativa del silenzio non la capisco.
Sarò atipica in questo, ma per me poter stare anche zitta in una stanza, durante un pranzo non è necessariamente negativo. Anzi i momenti di silenzio sono pace, vuol dire che possiamo stare vicini, vuol dire che posso anche riflettere perdermi in un pensiero e poi eventualmente comunicartelo, non c'è nessun imbarazzo, se un silenzio diventa un urlo non è silenzio, è rumore.
Diversi sono i silenzi punitivi, ma quelli vengono di solito imposti da uno. Ma dietro a questi silenzi c'è pure rumore, e anche rabbia e una certa violenza.
Quella di @Kid in silenzi pesanti con la moglie è solo un'immagine di @Brunetta. Per quanto ho vissuto nel recente ho messo fine a queste immagini, che sono castelli su qualche espressione espressa in un momento. Potrebbero essere castelli per la persona stessa.

Però mi si forma una domanda, per tutto il forum: ma state male e in imbarazzo se qualche familiare, il coniuge, un amico sta in silenzio vicino a voi? Non è proprio quel silenzio senza imbarazzo, quello spazio dove possono fluire pensieri anche nella vicinanza di un altro, che dovrebbe farci sentire tranquilli?
Fa male il silenzio dovuto al fatto che non ci sia più niente da dirsi. Se non capisci il senso ritieniti fortunata: significa che non l’hai mai provato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Fa male il silenzio dovuto al fatto che non ci sia più niente da dirsi. Se non capisci il senso ritieniti fortunata: significa che non l’hai mai provato.
Più che niente da dirsi, non vi è il desiderio di comunicare nulla di ciò che si prova, neanche il buon sapore di un piatto.
 

Lara3

Utente di lunga data
Più che niente da dirsi, non vi è il desiderio di comunicare nulla di ciò che si prova, neanche il buon sapore di un piatto.
Niente... e in casa non mi pesa. Ma faccio caso quando siamo fuori e mi rendo conto di quanto sia difficile.
Quello che vorrei è dividere gli spazi come studenti coinquilini, con rispetto per quello che si occupa di tenere pulita la casa e senza mostrare tutto questo disprezzo che ha verso di me. E perché mai ? Perché ho interrotto la sua vita paradisiaca di prima scoprendo i suoi tradimenti ?
Visto che a me non interessa più come uomo, che non sono quindi gelosa, che non aspiro a ricostruire niente, che a lui di me non interessa, allora perché è così difficile condividere gli spazi ?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Niente... e in casa non mi pesa. Ma faccio caso quando siamo fuori e mi rendo conto di quanto sia difficile.
Quello che vorrei è dividere gli spazi come studenti coinquilini, con rispetto per quello che si occupa di tenere pulita la casa e senza mostrare tutto questo disprezzo che ha verso di me. E perché mai ? Perché ho interrotto la sua vita paradisiaca di prima scoprendo i suoi tradimenti ?
Visto che a me non interessa più come uomo, che non sono quindi gelosa, che non aspiro a ricostruire niente, che a lui di me non interessa, allora perché è così difficile condividere gli spazi ?
Gli ricordi ogni momento i suoi limiti.
 

Farabrutto

Utente di lunga data
No, non volano insulti o schiaffi in casa, per fortuna. E' semplicemente una situazione pesante perché mi ritrovo a vivere insieme ad una persona che non amo più . C'e' sicuramente di peggio, ci mancherebbe. Infatti oltre alla infattibilita di una separazione, non saprei nemmeno come spiegarle che me ne vorrei andare, perché probabilmente per lei va tutto bene come sempre.
Come ti capisco. Vivo una situazione molto molto simile. Dopo 20 anni che stiamo insieme, l'ho tradita con due donne diverse negli ultimi 3 anni. Una è durata molto ma poi è finita. Con l'altra poche settimane ed è finita anche quella. E lei lo sa. Secondo me lo sa. Ma fa finta di niente. E la nostra vita continua così. Si trascina in una noia mortale. Mi prendo tutte le responsabilità del caso. Non cerco alcuna scusa, ma non riesco a trovare il modo per dirle che le voglio solo bene, ma che non è la mia vita questa.
Mi rendo sempre più conto che i tradimenti sono solo una conseguenza della mancanza di stima nei suoi confronti. Intendiamoci, la considero un'ottima madre. Presente e attenta. Una bravissima donna di casa, ma la sua dipendenza dalla madre è una cosa per me... Insopportabile. Non abbiamo alcun interesse comune, non so cosa condividere con lei... Domani è pasquetta... Che mi propone? A pranzo da mia suocera... E che cazzo...

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Brunetta

Utente di lunga data
Come ti capisco. Vivo una situazione molto molto simile. Dopo 20 anni che stiamo insieme, l'ho tradita con due donne diverse negli ultimi 3 anni. Una è durata molto ma poi è finita. Con l'altra poche settimane ed è finita anche quella. E lei lo sa. Secondo me lo sa. Ma fa finta di niente. E la nostra vita continua così. Si trascina in una noia mortale. Mi prendo tutte le responsabilità del caso. Non cerco alcuna scusa, ma non riesco a trovare il modo per dirle che le voglio solo bene, ma che non è la mia vita questa.
Mi rendo sempre più conto che i tradimenti sono solo una conseguenza della mancanza di stima nei suoi confronti. Intendiamoci, la considero un'ottima madre. Presente e attenta. Una bravissima donna di casa, ma la sua dipendenza dalla madre è una cosa per me... Insopportabile. Non abbiamo alcun interesse comune, non so cosa condividere con lei... Domani è pasquetta... Che mi propone? A pranzo da mia suocera... E che cazzo...

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Sei orfano?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Lara3

Utente di lunga data
Come ti capisco. Vivo una situazione molto molto simile. Dopo 20 anni che stiamo insieme, l'ho tradita con due donne diverse negli ultimi 3 anni. Una è durata molto ma poi è finita. Con l'altra poche settimane ed è finita anche quella. E lei lo sa. Secondo me lo sa. Ma fa finta di niente. E la nostra vita continua così. Si trascina in una noia mortale. Mi prendo tutte le responsabilità del caso. Non cerco alcuna scusa, ma non riesco a trovare il modo per dirle che le voglio solo bene, ma che non è la mia vita questa.
Mi rendo sempre più conto che i tradimenti sono solo una conseguenza della mancanza di stima nei suoi confronti. Intendiamoci, la considero un'ottima madre. Presente e attenta. Una bravissima donna di casa, ma la sua dipendenza dalla madre è una cosa per me... Insopportabile. Non abbiamo alcun interesse comune, non so cosa condividere con lei... Domani è pasquetta... Che mi propone? A pranzo da mia suocera... E che cazzo...

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La mancanza di stima porta al tradimento più de l’attrazione che va a diminuire ?
 
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