La vita ... dopo.

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Diletta

Utente di lunga data
Nessuno di noi è completametne padrone, con la mente, della propria anima e del proprio cuore. Possiamo volerperdonare ocn la mente e non riuscirci con il cuore; possiamo anche perdonare con il cuore ma la persona perdonata non è più la stessa della persona che amavamo. Un tradimento cambia noi, cambia il passato, cambia la persona che ha tradito. Il "dopo" non è mai come il prima. Non può esserlo. IL "dopo" è un'altra cosa e comporta regole del tutto nuove. Può capitare che uno si innamori di nuovo della persona che ha tradito ma è un nuovo amore. Oppure può capitare che per quanto apprezzi quella persona, questa persona non è più la stessa, è diversa e non riesci ad amarla.
Così si vive in una contraddizione permanente con se stessi, contraddizione che spiana la strada a tante altre contraddizioni derivate (come posso voler bene e non desiderare quella persona? come posso fidarmi ancora e nondimeno non dimenticare...).
Consideriamo che il tradito, per quanti errori possa aver compiuto, non è alla base della situazione: alla base della situazione è il tradimento. La responsabilità maggiore (non esclusiva, poi dipende dai casi, ma comunque maggiore) è del traditore. E l'infelicità che correda quella contraddizione è originata da quell'evento e non da incapacità dei due soggetti oggi. Una infelicità che non può essere una condanna.
Se è possibile (capisco che non è sempre possibile e spesso nemmeno facile) occorrerebbe, non fosse che per onestà, chiarire le cose. Se possibile bisognerebbe avere la forza di dire: "guarda, non ce la faccio". Questa dichiarazione non è un fallimento, non nasce da una debolezza/incapacità: nasce dal fatto che la situazione è diversa e nessuno ha la bacchetta magica. Impossibile far finta sempre che tutto va bene, impossibile dire sempre di sì quando il cuore dice no.
Questa frase, questa ricerca di colloquio, non chiude tutto: dirla non equivale a dire: "lasciamo perdere tutto; ci abbiamo provato ma non è andata". Questa frase rilancia la palla nel campo del coniuge che può, reso consapevole, impegnarsi (impegnarsi lui!) per rimediare. Non è detto che ci riesca ma non è detto nemmeno il contrario. Molto dipende da quanto tu posa, realmente, amare quella persona e da quanto quella davvero ami te. Avete provato e conviene provarci ancora. Consapevoli che il successo non è garantito e che un eventuale fallimento non dipende da cattiva volontà e, soprattutto, non dipende da te.

Una autentica perla di saggezza! :up:
E ti ringrazio anche da parte mia.
 

Apollonia

Utente di lunga data
Ma ne parlate con i vostri compagni di questo malessere o vi tenete tutto dentro?
Io ho provato e riprovato a parlarne, e la risposta è sempre la stessa: guarda avanti, non pensarci più, hai solo pensieri negativi che non ti aiutano, etc, etc. Poi ho smesso. Non mi aiuta questo suo pensiero ad elaborare il 'mio lutto'.
 

Apollonia

Utente di lunga data
Nessuno di noi è completametne padrone, con la mente, della propria anima e del proprio cuore. Possiamo volerperdonare ocn la mente e non riuscirci con il cuore; possiamo anche perdonare con il cuore ma la persona perdonata non è più la stessa della persona che amavamo. Un tradimento cambia noi, cambia il passato, cambia la persona che ha tradito. Il "dopo" non è mai come il prima. Non può esserlo. IL "dopo" è un'altra cosa e comporta regole del tutto nuove. Può capitare che uno si innamori di nuovo della persona che ha tradito ma è un nuovo amore. Oppure può capitare che per quanto apprezzi quella persona, questa persona non è più la stessa, è diversa e non riesci ad amarla.
Così si vive in una contraddizione permanente con se stessi, contraddizione che spiana la strada a tante altre contraddizioni derivate (come posso voler bene e non desiderare quella persona? come posso fidarmi ancora e nondimeno non dimenticare...).
Consideriamo che il tradito, per quanti errori possa aver compiuto, non è alla base della situazione: alla base della situazione è il tradimento. La responsabilità maggiore (non esclusiva, poi dipende dai casi, ma comunque maggiore) è del traditore. E l'infelicità che correda quella contraddizione è originata da quell'evento e non da incapacità dei due soggetti oggi. Una infelicità che non può essere una condanna.
Se è possibile (capisco che non è sempre possibile e spesso nemmeno facile) occorrerebbe, non fosse che per onestà, chiarire le cose. Se possibile bisognerebbe avere la forza di dire: "guarda, non ce la faccio". Questa dichiarazione non è un fallimento, non nasce da una debolezza/incapacità: nasce dal fatto che la situazione è diversa e nessuno ha la bacchetta magica. Impossibile far finta sempre che tutto va bene, impossibile dire sempre di sì quando il cuore dice no.
Questa frase, questa ricerca di colloquio, non chiude tutto: dirla non equivale a dire: "lasciamo perdere tutto; ci abbiamo provato ma non è andata". Questa frase rilancia la palla nel campo del coniuge che può, reso consapevole, impegnarsi (impegnarsi lui!) per rimediare. Non è detto che ci riesca ma non è detto nemmeno il contrario. Molto dipende da quanto tu posa, realmente, amare quella persona e da quanto quella davvero ami te. Avete provato e conviene provarci ancora. Consapevoli che il successo non è garantito e che un eventuale fallimento non dipende da cattiva volontà e, soprattutto, non dipende da te.
Caro Tullio, con queste tue parole mi hai aiutato molto a a capire una cosa. Mio marito non si è mai dichiarato colpevole, anzi, addossa la colpa del SUO tradimento a me per tutta una serie di motivi. Io gli ho detto :" non ce la faccio", ma lui non ha fatto un passo.
Grazie comunque per aver rischiarato la "diversità" di mio marito.
 

Stark72

Utente Bestemmiante
Più leggo questa discussione più mi rendo conto di aver fatto la cosa giusta ad andarmene praticamente subito.
Cara Circe, non mi è chiaro se per te, in termini economici sarebbe impossibile andartene.
In verità, mi è ancor meno chiaro come lui non percepisca questo tuo malessere che appare insuperabile, e quindi non capisco perché non sia lui ad andarsene.
Non si può vivere così.
Non fa bene a nessuno dei due, tanto meno a te.
La fine di un amore in questo modo è lancinante, si sta male, si vorrebbe sbattere la testa al muro, non ci si vuole credere.
Al netto dei sentimenti, la zavorra più grande di cui liberarsi è la comprensibile paura di ricominciare da sé stessi.
Io ce l'ho ogni giorno. Però posso dirti che di tanto in tanto inizia a fare capolino un piccolo raggio di euforia insensata, come se avessi una lontanissima percezione che da qui a un giorno X potrebbero accadermi cose bellissime.
Ci sono anche i momenti in cui la percezione è diametralmente opposta.
Devi soppesare ciò che hai adesso, ciò che sei adesso, confrontandolo con un vero e proprio atto di fede, ossia: cosa potresti avere, cosa potresti essere.
Un abbraccio e un grande in bocca al lupo.
 

Horny

Utente di lunga data
Ciao ragazzi, come va....vi leggo ogni tanto, siete rimasti nel mio cuore.Gli anni sono passati tra alti e bassi, tra lacrime e dolore, tra sorrisi forzati e sforzi per tornare a vivere.Dopo le fiamme e i rapporti focosi dell'inizio (forse determinati dalla paura di perdersi, dalla voglia di mettergli addosso il MIO profumo, dalla illusione di fagli dimenticare la mia amica troia, dall'eccitazione di riscoprirmi diversa) siamo arrivati ad una vita normale. Quella del marito che crede di aver superato la tempesta indenne e la moglie che pensa e ripensa, macina e rimacina, analizza e osserva.Che dire....mi sento REPRESSA :mad:. Mi direte...hai scelto tu di tenertelo....giusto. Ma adesso ho un senso di ribellione nello stomaco. Cioè.....lo guardo con affetto ( e neanche troppo) ma l'amore, il sesso, i messaggini, le provocazioni (tipo i racconti di Tebe...ps ciao Tebe spero tutto ok) con lui non voglio averli!! O meglio....a volte fingo di avere un interessamento sentimentale. Che c'è ma non è quello che pensa lui. Come puo' credere che io lo guardi come prima di sapere quello che è stato capace di fare? Uffa. Volevo sfogarmi. Solo qui posso farlo....:(
ciao circe,che dire.....la vita è abbastanza una merda.ti abbraccio
 

animalibera

Utente di lunga data
Ciao ragazzi, come va....vi leggo ogni tanto, siete rimasti nel mio cuore.
Gli anni sono passati tra alti e bassi, tra lacrime e dolore, tra sorrisi forzati e sforzi per tornare a vivere.
Dopo le fiamme e i rapporti focosi dell'inizio (forse determinati dalla paura di perdersi, dalla voglia di mettergli addosso il MIO profumo, dalla illusione di fagli dimenticare la mia amica troia, dall'eccitazione di riscoprirmi diversa) siamo arrivati ad una vita normale. Quella del marito che crede di aver superato la tempesta indenne e la moglie che pensa e ripensa, macina e rimacina, analizza e osserva.
Che dire....mi sento REPRESSA :mad:. Mi direte...hai scelto tu di tenertelo....giusto. Ma adesso ho un senso di ribellione nello stomaco. Cioè.....lo guardo con affetto ( e neanche troppo) ma l'amore, il sesso, i messaggini, le provocazioni (tipo i racconti di Tebe...ps ciao Tebe spero tutto ok) con lui non voglio averli!! O meglio....a volte fingo di avere un interessamento sentimentale. Che c'è ma non è quello che pensa lui. Come puo' credere che io lo guardi come prima di sapere quello che è stato capace di fare? Uffa. Volevo sfogarmi. Solo qui posso farlo....:(

Ciao cara mi ritrovavo esattamente e perfettamente in ogni singola parola che ho evidenziato in grassetto ed ora eccomi qua da sola ma rinata...sentirmi repressa e senza respiro è stata la cosa più terribile che abbia vissuto....e non per niente negli anni scorsi ho sofferto di attacchi di panico... Ti abbraccio forte !!
 

Horny

Utente di lunga data
Più leggo questa discussione più mi rendo conto di aver fatto la cosa giusta ad andarmene praticamente subito.
Cara Circe, non mi è chiaro se per te, in termini economici sarebbe impossibile andartene.
In verità, mi è ancor meno chiaro come lui non percepisca questo tuo malessere che appare insuperabile, e quindi non capisco perché non sia lui ad andarsene.
Non si può vivere così.
Non fa bene a nessuno dei due, tanto meno a te.
La fine di un amore in questo modo è lancinante, si sta male, si vorrebbe sbattere la testa al muro, non ci si vuole credere.
Al netto dei sentimenti, la zavorra più grande di cui liberarsi è la comprensibile paura di ricominciare da sé stessi.
Io ce l'ho ogni giorno. Però posso dirti che di tanto in tanto inizia a fare capolino un piccolo raggio di euforia insensata, come se avessi una lontanissima percezione che da qui a un giorno X potrebbero accadermi cose bellissime.
Ci sono anche i momenti in cui la percezione è diametralmente opposta.
Devi soppesare ciò che hai adesso, ciò che sei adesso, confrontandolo con un vero e proprio atto di fede, ossia: cosa potresti avere, cosa potresti essere.
Un abbraccio e un grande in bocca al lupo.
be', io sono certa che sia a te che a Circe capiteranno
cose bellissime e che vi 'innamorerete' pure di altre persone
e sarete ricambiati.
tu circe per me non fai necessariamente male a rimanere nel tuo matrimonio,
perché mi pare di leggere tra le righe che tu abbia motivazioni
anche magari valide.
dovresti sforzarti di dare a tuo marito la medesima considerazione
che lui ha dato a te.
tu verso tuo marito non hai obblighi di fedeltà, e non saresti sleale tradendolo.
in fondo al modo esiste un buon numero di donne e uomini attraenti e valide/i.
basta saperli incontrare.
per farlo, il modo di qualcuno potrebbe essere andarsene, quello di altri restare.
io per come sono fatta, continuando col mio ex marito, sarebbe stata una facciata
che mi ha e avrebbe indotto di continuo a relazioni insane.
ma credo che il tuo caso e il tuo carattere siano diversi Circe.
ripeto, consideralo il pochissimo che merita.
 

animalibera

Utente di lunga data
be', io sono certa che sia a te che a Circe capiteranno
cose bellissime e che vi 'innamorerete' pure di altre persone
e sarete ricambiati.
tu circe per me non fai necessariamente male a rimanere nel tuo matrimonio,
perché mi pare di leggere tra le righe che tu abbia motivazioni
anche magari valide.
dovresti sforzarti di dare a tuo marito la medesima considerazione
che lui ha dato a te.
tu verso tuo marito non hai obblighi di fedeltà, e non saresti sleale tradendolo.
in fondo al modo esiste un buon numero di donne e uomini attraenti e valide/i.
basta saperli incontrare.
per farlo, il modo di qualcuno potrebbe essere andarsene, quello di altri restare.
io per come sono fatta, continuando col mio ex marito, sarebbe stata una facciata
che mi ha e avrebbe indotto di continuo a relazioni insane.
ma credo che il tuo caso e il tuo carattere siano diversi Circe.
ripeto, consideralo il pochissimo che merita.


ovviamente io mi sono permessa di dare un mio contributo personalissimo ..non conosco esattamente la situazione mi sono basata su quello che ha riportato nel post.
 

Horny

Utente di lunga data
ovviamente io mi sono permessa di dare un mio contributo personalissimo ..non conosco esattamente la situazione mi sono basata su quello che ha riportato nel post.
ahh ma io non so, non conosco circe, ho solo letto la sua storia qua sul forum.
per come sono fatta io, fossi rimasta, sarebbe finita malissimo.....(omicidio??? :D)
invece oramai per loro è passato del tempo, lei è riuscita a far passare questo tempo,
mi pareva indice di un diverso tipo di equilibrio.
 

Apollonia

Utente di lunga data
Più leggo questa discussione più mi rendo conto di aver fatto la cosa giusta ad andarmene praticamente subito.
Cara Circe, non mi è chiaro se per te, in termini economici sarebbe impossibile andartene.
In verità, mi è ancor meno chiaro come lui non percepisca questo tuo malessere che appare insuperabile, e quindi non capisco perché non sia lui ad andarsene.
Non si può vivere così.
Non fa bene a nessuno dei due, tanto meno a te.
La fine di un amore in questo modo è lancinante, si sta male, si vorrebbe sbattere la testa al muro, non ci si vuole credere.
Al netto dei sentimenti, la zavorra più grande di cui liberarsi è la comprensibile paura di ricominciare da sé stessi.
Io ce l'ho ogni giorno. Però posso dirti che di tanto in tanto inizia a fare capolino un piccolo raggio di euforia insensata, come se avessi una lontanissima percezione che da qui a un giorno X potrebbero accadermi cose bellissime.
Ci sono anche i momenti in cui la percezione è diametralmente opposta.
Devi soppesare ciò che hai adesso, ciò che sei adesso, confrontandolo con un vero e proprio atto di fede, ossia: cosa potresti avere, cosa potresti essere.
Un abbraccio e un grande in bocca al lupo.
Verissimo quello che dici! Sto leggendo un bellissimo libro sul separarsi, inteso come se-pararsi. Cioè difendere il proprio sé. Bisogna volersi bene, innanzitutto.
 

animalibera

Utente di lunga data
ahh ma io non so, non conosco circe, ho solo letto la sua storia qua sul forum.
per come sono fatta io, fossi rimasta, sarebbe finita malissimo.....(omicidio??? :D)
invece oramai per loro è passato del tempo, lei è riuscita a far passare questo tempo,
mi pareva indice di un diverso tipo di equilibrio.


Ossssignore siamo in due allora avremmo rischiato di finire a Pomeriggio Cinque dalla Durso :sonar:
 

Trinità

Utente Pagliaccio
Ciao ragazzi, come va....vi leggo ogni tanto, siete rimasti nel mio cuore.
Gli anni sono passati tra alti e bassi, tra lacrime e dolore, tra sorrisi forzati e sforzi per tornare a vivere.
Dopo le fiamme e i rapporti focosi dell'inizio (forse determinati dalla paura di perdersi, dalla voglia di mettergli addosso il MIO profumo, dalla illusione di fagli dimenticare la mia amica troia, dall'eccitazione di riscoprirmi diversa) siamo arrivati ad una vita normale. Quella del marito che crede di aver superato la tempesta indenne e la moglie che pensa e ripensa, macina e rimacina, analizza e osserva.
Che dire....mi sento REPRESSA :mad:. Mi direte...hai scelto tu di tenertelo....giusto. Ma adesso ho un senso di ribellione nello stomaco. Cioè.....lo guardo con affetto ( e neanche troppo) ma l'amore, il sesso, i messaggini, le provocazioni (tipo i racconti di Tebe...ps ciao Tebe spero tutto ok) con lui non voglio averli!! O meglio....a volte fingo di avere un interessamento sentimentale. Che c'è ma non è quello che pensa lui. Come puo' credere che io lo guardi come prima di sapere quello che è stato capace di fare? Uffa. Volevo sfogarmi. Solo qui posso farlo....:(
L'avevo detto io che per come scrivevi stavi male.......
Coraggio, dai che ce la puoi fare.Mi avevi detto, io uno come te me lo sono tenuta.....
 

Brunetta

Utente di lunga data
Circe io non so più cosa dirti.
Io credo che il tuo tradimento per la durata, per la persona con la quale è avvenuto, per le modalità e per le motivazione sia imperdonabile.
Proprio una cosa che solo rimuovendone il pensiero si può riuscire a non vomitare.
E' simile al mio (il mio peggio).
Io però sto bene, sono libera e posso non pensarci, mi sento forte e padrona della mia vita.
Non riesco (come Horby) a pensare come sarebbe andata se non avessi troncato tutto.
Non avrei voluto finire in cronaca nera.
 
Ultima modifica:

Trinità

Utente Pagliaccio
ORRORE,
la d'urso NO
:rotfl:
Circe io non so più cosa dirti.
Io credo che il tuo tradimento per la durata, per la persona con la quale è avvenuto, per le modalità e per le motivazione sia imperdonabile.
Proprio una cosa che solo rimuovendone il pensiero si può riuscire a non vomitare.
E' simile al mio (il mio peggio).
Io però sto bene, sono libera e posso non pensarci, mi sento forte e padrona della mia vita.
Non riesco (come Horby) a pensare come sarebbe andata se non avessi troncato tutto.
Non avrei voluto finire in cronaca nera.
Andiamo tutti di là nel thread della caccia che facciamo una strage.....
A me che non ho mai fatto del male a nessuno mi dicono terrorizzati che compia qualche atto
di disperazione.
Se sono stolti.........
ciao
 

animalibera

Utente di lunga data
Andiamo tutti di là nel thread della caccia che facciamo una strage.....
A me che non ho mai fatto del male a nessuno mi dicono terrorizzati che compia qualche atto
di disperazione.
Se sono stolti.........
ciao

Allora tutti di la con le armi in pugno!!!!:incazzato::incazzato::incazzato:
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Circe,

è come arrivare alla fine del proprio latino ... hai scelto di rimanere ... questo è il prezzo ...
Se ne vale la pena? Apparentemente i motivi, non riescono a sovrastare al desiderio
di essere il centro dei suoi pensieri ... una dipendenza enorme ... è vivere in funzione di ...
Di libero ... neanche una traccia ...


sienne
 

Homer

Utente con ittero
Più leggo questa discussione più mi rendo conto di aver fatto la cosa giusta ad andarmene praticamente subito.
Cara Circe, non mi è chiaro se per te, in termini economici sarebbe impossibile andartene.
In verità, mi è ancor meno chiaro come lui non percepisca questo tuo malessere che appare insuperabile, e quindi non capisco perché non sia lui ad andarsene.
Non si può vivere così.
Non fa bene a nessuno dei due, tanto meno a te.
La fine di un amore in questo modo è lancinante, si sta male, si vorrebbe sbattere la testa al muro, non ci si vuole credere.
Al netto dei sentimenti, la zavorra più grande di cui liberarsi è la comprensibile paura di ricominciare da sé stessi.
Io ce l'ho ogni giorno. Però posso dirti che di tanto in tanto inizia a fare capolino un piccolo raggio di euforia insensata, come se avessi una lontanissima percezione che da qui a un giorno X potrebbero accadermi cose bellissime.
Ci sono anche i momenti in cui la percezione è diametralmente opposta.
Devi soppesare ciò che hai adesso, ciò che sei adesso, confrontandolo con un vero e proprio atto di fede, ossia: cosa potresti avere, cosa potresti essere.
Un abbraccio e un grande in bocca al lupo.
Stark, ma in questa situazione, in cui mi riconosco appieno, ti trovi ad essere tradito, il traditore dopo essere stato beccato fa carte false perchè tu rimanga con lui, perchè si dice pentito, ti spergiura di amarti e che vuole vivere tutta la vita con te. Tu che fai?? Sei nel limbo, sei al bivio, il traditore ti ha passato la palla in mano e tu, devi fare una scelta più grossa di te, mandare a monte tutto e rimanere facendoti un fegato grosso. Lui (il traditore) ha solo dovuto scegliere con chi, come e quando scopare, tu ti ritrovi a scegliere se mandare a monte una famiglia, un progetto di vita, etc.....come vedi le cose, come nel tuo caso, non sono sullo stesso piano. E poi lo sai bene che, se ci sono i figli, sopratutto piccoli, hai le mani legate.
La tua scelta, per come hai raccontato tua storia, è stata la più giusta e probabilmente avrei agito anche io alla stessa maniera.
 
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Homer

Utente con ittero
Ragazzi, tutte le vostre risposte mi hanno tirato su di morale, pensavo di essere solo io combinato in questa maniera...
QUOTO TUTTI!!!
 
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Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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