Lagnodromo

Rebecca89

Sentire libera
Ti senti con le persone in generale e la storia è sempre uguale.

Io: come va?
Ignoto 1: sono stanca/o, sto a pezzi, non mi reggo in piedi.

Io, dentro di me. Dormo 3/4 ore a notte e le giornate mi stanno oggettivamente disintegrando oltre alla salute che mi sta sfanculando. Ma accolgo, la stanchezza degli altri.

Quindi rispondo con un:
Mi dispiace. Dai, domani è il weekend, ti riposi ☺
Ignoto 1: macché, devo fare spesa domani mattina, poi aperitivo il pomeriggio, poi un compleanno la sera.

E tu pensi che magari io un compleanno, così sto un po' in mezzo alle persone ma no, lavoro, no, i weekend non ce li ho. Ma resto umile. Accolgo.

Rispondo:
Vabbè, è qualcosa di diverso, magari ti diverti, poi tra poco andrai in ferie e stacchi un po'.
Ignoto 1: capirai, a settembre.

Ma tu le ferie non le hai. Accogli.

Poi c è il giorno che non ti va tanto di accogliere.
Ignoto 1: come va?
Io: sono stanca.
Ignoto 1: eh, dillo a me, non puoi capire.

ammazza che palle.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti senti con le persone in generale e la storia è sempre uguale.

Io: come va?
Ignoto 1: sono stanca/o, sto a pezzi, non mi reggo in piedi.

Io, dentro di me. Dormo 3/4 ore a notte e le giornate mi stanno oggettivamente disintegrando oltre alla salute che mi sta sfanculando. Ma accolgo, la stanchezza degli altri.

Quindi rispondo con un:
Mi dispiace. Dai, domani è il weekend, ti riposi ☺
Ignoto 1: macché, devo fare spesa domani mattina, poi aperitivo il pomeriggio, poi un compleanno la sera.

E tu pensi che magari io un compleanno, così sto un po' in mezzo alle persone ma no, lavoro, no, i weekend non ce li ho. Ma resto umile. Accolgo.

Rispondo:
Vabbè, è qualcosa di diverso, magari ti diverti, poi tra poco andrai in ferie e stacchi un po'.
Ignoto 1: capirai, a settembre.

Ma tu le ferie non le hai. Accogli.

Poi c è il giorno che non ti va tanto di accogliere.
Ignoto 1: come va?
Io: sono stanca.
Ignoto 1: eh, dillo a me, non puoi capire.

ammazza che palle.
Ma davvero tu senti l’esigenza di lagnarti con l’aspettativa di ricevere comprensione?
Poi con vari ignoti, non persone con le quali sei in un rapporto profondo. In questo momento in cui tutti vogliono avere l’attenzione di almeno una malattia poco conosciuta?!
Si vede che i tuoi genitori, benché disfunzionali, sono giovani e non potevano usare “ti ci vorrebbe un po’ di guerra!” Cosa che ovviamente non ammetteva repliche.
Per me hai solo bisogno di un compagno. Ma neanche più si può dire, sta roba da comunisti.
 

danny

Utente di lunga data
Forse hai saltato la parte che spiega che sono gli scambi culturali alla base dello sviluppo tecnologico.
Qui si sta parlando non di ingegneri indiani, ma di illegalità crescente.
Ci fossero le condizioni economiche per importare anche ingegneri indiani, sarebbe uno scenario fantastico.
In realtà importiamo molte persone che qui, stante l'attuale condizioni economica, fanno e faranno una vita al limite.
L'immigrazione assrobipile è conseguenza di uno sviluppo economico, sempre.
Se questo manca, non è immigrazione "economica". E' parassitismo del sistema.
 

danny

Utente di lunga data
Ti senti con le persone in generale e la storia è sempre uguale.

Io: come va?
Ignoto 1: sono stanca/o, sto a pezzi, non mi reggo in piedi.

Io, dentro di me. Dormo 3/4 ore a notte e le giornate mi stanno oggettivamente disintegrando oltre alla salute che mi sta sfanculando. Ma accolgo, la stanchezza degli altri.

Quindi rispondo con un:
Mi dispiace. Dai, domani è il weekend, ti riposi ☺
Ignoto 1: macché, devo fare spesa domani mattina, poi aperitivo il pomeriggio, poi un compleanno la sera.

E tu pensi che magari io un compleanno, così sto un po' in mezzo alle persone ma no, lavoro, no, i weekend non ce li ho. Ma resto umile. Accolgo.

Rispondo:
Vabbè, è qualcosa di diverso, magari ti diverti, poi tra poco andrai in ferie e stacchi un po'.
Ignoto 1: capirai, a settembre.

Ma tu le ferie non le hai. Accogli.

Poi c è il giorno che non ti va tanto di accogliere.
Ignoto 1: come va?
Io: sono stanca.
Ignoto 1: eh, dillo a me, non puoi capire.

ammazza che palle.
A nessuno piace accogliere i problemi degli altri senza un ritorno.
Qui non c'è.
Difatti sono ignoti 1.
Tutti vogliono primariamente ricevere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Qui si sta parlando non di ingegneri indiani, ma di illegalità crescente.
Ci fossero le condizioni economiche per importare anche ingegneri indiani, sarebbe uno scenario fantastico.
In realtà importiamo molte persone che qui, stante l'attuale condizioni economica, fanno e faranno una vita al limite.
L'immigrazione assrobipile è conseguenza di uno sviluppo economico, sempre.
Se questo manca, non è immigrazione "economica". E' parassitismo del sistema.
Ho buttato lì un titolo, consapevole che sarebbe stato inutile.
Ma qualche volta sono tentata anch’io e pecco.
Oggi ho letto un post su fb che sembrava una riflessione politica che un tempo veniva mandata in prima serata, insieme a molti approfondimenti. Ha ricevuto commenti riconoscenti e da persone che hanno visto la luce, quando cose simili erano insegnate nella mia scuola di suore ed erano nel confronto quotidiano tra i coetanei.
Figurati se mi impegno. Non sono più tempi.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ma davvero tu senti l’esigenza di lagnarti con l’aspettativa di ricevere comprensione?
Poi con vari ignoti, non persone con le quali sei in un rapporto profondo. In questo momento in cui tutti vogliono avere l’attenzione di almeno una malattia poco conosciuta?!
Si vede che i tuoi genitori, benché disfunzionali, sono giovani e non potevano usare “ti ci vorrebbe un po’ di guerra!” Cosa che ovviamente non ammetteva repliche.
Per me hai solo bisogno di un compagno. Ma neanche più si può dire, sta roba da comunisti.
No. Non la sento, l esigenza, ho smesso di sentirla parecchio tempo fa.
Faccio caso all esigenza degli altri. E mi rendo conto che fatico a comprenderla.
Ignoto è indicativo di qualcuno a me vicino. Potevo usare anche persona 1, tizio 1.
Anche i miei genitori rientrano ampiamente in ignoto 1.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No. Non la sento, l esigenza, ho smesso di sentirla parecchio tempo fa.
Faccio caso all esigenza degli altri. E mi rendo conto che fatico a comprenderla.
Ignoto è indicativo di qualcuno a me vicino. Potevo usare anche persona 1, tizio 1.
Anche i miei genitori rientrano ampiamente in ignoto 1.
Vedi che con la loro trascuratezza ti hanno insegnato l’autonomia.
 

danny

Utente di lunga data
Ho buttato lì un titolo, consapevole che sarebbe stato inutile.
Ma qualche volta sono tentata anch’io e pecco.
Oggi ho letto un post su fb che sembrava una riflessione politica che un tempo veniva mandata in prima serata, insieme a molti approfondimenti. Ha ricevuto commenti riconoscenti e da persone che hanno visto la luce, quando cose simili erano insegnate nella mia scuola di suore ed erano nel confronto quotidiano tra i coetanei.
Figurati se mi impegno. Non sono più tempi.
No, non sono più tempi.
Bene ha fatto il direttore di Repubblica a ribadire che l'aver ignorato la presenza del problema è diventato un problema politico per la sinistra, perché sta spostando l'elettorato a destra, lentamente, con risultati inutili in qualsiasi caso.
200.000 egiziani irregolari a Milano sono un numero enorme, ma non lo dice la destra stavolta, ma la sinistra preoccupata dei consensi.
Se frequenti le persone ti rendi conto che soprattutto in certi quartieri vi è un'intolleranza crescente da parte degli italiani, che andrebbe gestita a livello politico, mentre diventa invece solo una motivazione per creare un inefficace scontro tra fazioni diverse.
La mia previsione è che questo produca veramente una sollevazione crescente in diverse aree d'Europa, aumentando razzismo e intolleranza anche nei confronti degli immigrati onesti e regolari, che ovviamente sono totalmente contrari a questa gestione dell'immigrazione.
Per cronaca l'altro ieri un marocchino è entrato nel giardino di sotto a me, ha fregato i panni stesi con lo stendibiancheria che poi ha gettato in una strada vicino. Ripreso dalle telecamere.
Sotto di me sono romeni e napoletani. Non credo la prossima volta avranno la stessa pazienza.
Le persone sono allarmate. E soprattutto ignorate dalla politica. Vogliamo un mondo con la gente che reagisce come in Spagna o Irlanda?
Ci manca poco.
La tattica di non propagandare i fatti di cronaca non funziona più: esiste il passaparola e ormai è argomento comune.
 

Rebecca89

Sentire libera
A nessuno piace accogliere i problemi degli altri senza un ritorno.
Qui non c'è.
Difatti sono ignoti 1.
Tutti vogliono primariamente ricevere.
Ma sai, mi arriva quasi un'empatia sciupata delle persone, parlo di quelle persone che sanno cosa passi (non io diretta, generale), come stai, o che stai attraversando ma si fermano al come stai perché poi fremono di più a dirti come stanno loro. Non lo so, le persone con me ci parlano e io ascolto. A parlare fatico di più. Preferisco rispondere tutto bene al come stai. Però il contorno lo noto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, non sono più tempi.
Bene ha fatto il direttore di Repubblica a ribadire che l'aver ignorato la presenza del problema è diventato un problema politico per la sinistra, perché sta spostando l'elettorato a destra, lentamente, con risultati inutili in qualsiasi caso.
200.000 egiziani irregolari a Milano sono un numero enorme, ma non lo dice la destra stavolta, ma la sinistra preoccupata dei consensi.
Se frequenti le persone ti rendi conto che soprattutto in certi quartieri vi è un'intolleranza crescente da parte degli italiani, che andrebbe gestita a livello politico, mentre diventa invece solo una motivazione per creare un inefficace scontro tra fazioni diverse.
La mia previsione è che questo produca veramente una sollevazione crescente in diverse aree d'Europa, aumentando razzismo e intolleranza anche nei confronti degli immigrati onesti e regolari, che ovviamente sono totalmente contrari a questa gestione dell'immigrazione.
Per cronaca l'altro ieri un marocchino è entrato nel giardino di sotto a me, ha fregato i panni stesi con lo stendibiancheria che poi ha gettato in una strada vicino. Ripreso dalle telecamere.
Sotto di me sono romeni e napoletani. Non credo la prossima volta avranno la stessa pazienza.
Le persone sono allarmate. E soprattutto ignorate dalla politica. Vogliamo un mondo con la gente che reagisce come in Spagna o Irlanda?
Ci manca poco.
Sì, lo vogliono.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, questo è vero.
Come dicono tutti gli psicoterapeuti famosi ( abbastanza famosi da essere sbeffeggiati sul web. E grandemente invidiati) ripetendo ciò che ogni sconosciuto pedagogista ha sempre detto, si insegna attraverso il vissuto, non attraverso le enunciazioni.
E c’è del positivo in ogni vissuto, se sappiamo trovarlo.
 

danny

Utente di lunga data
Sì, lo vogliono.
Lo penso anch'io.
La politica vuole lo scontro sociale nella fascia bassa della popolazione, quella più impoverita.
Che avverrà.
D'altronde dirottare la frustrazione economica verso una determinata etnia facilmente individuabile culturalmente appartiene all'Europa del Novecento, e per un periodo determinato ha anche funzionato.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ti senti con le persone in generale e la storia è sempre uguale.

Io: come va?
Ignoto 1: sono stanca/o, sto a pezzi, non mi reggo in piedi.

Io, dentro di me. Dormo 3/4 ore a notte e le giornate mi stanno oggettivamente disintegrando oltre alla salute che mi sta sfanculando. Ma accolgo, la stanchezza degli altri.

Quindi rispondo con un:
Mi dispiace. Dai, domani è il weekend, ti riposi ☺
Ignoto 1: macché, devo fare spesa domani mattina, poi aperitivo il pomeriggio, poi un compleanno la sera.

E tu pensi che magari io un compleanno, così sto un po' in mezzo alle persone ma no, lavoro, no, i weekend non ce li ho. Ma resto umile. Accolgo.

Rispondo:
Vabbè, è qualcosa di diverso, magari ti diverti, poi tra poco andrai in ferie e stacchi un po'.
Ignoto 1: capirai, a settembre.

Ma tu le ferie non le hai. Accogli.

Poi c è il giorno che non ti va tanto di accogliere.
Ignoto 1: come va?
Io: sono stanca.
Ignoto 1: eh, dillo a me, non puoi capire.

ammazza che palle.
Alla gente piace lamentarsi.
Senza motivo.
Talvolta lo faccio pure io.
ma io mi chiedo però una cosa.
Che ci vai a fare a un aperitivo se non ti va di andarci. Mica ti obbliga il medico. E così pure a un compleanno.
Un conto è un impegno che non puoi evitare è un altro è voler essere presente a tutto e poi lamentarsi che si è stanchi.
io che già prima non brillavo per mondanità sto imparando a dire no. Semplicemente, senza accampare scuse.
E che l’altro pensi a ciò che vuole.
Io ci credo che si sentono stanchi.
pur essendo dei privilegiati.
Ho passato un inverno a sentirmi così nonostante sia privilegiata rispetto a molti
ora sto facendo pulizia in casa come nelle amicizie. La gente che mi toglie luce e energia la lascio andare.
Un conto è un problema serio e un altro e’ l’abitudine al lamento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo penso anch'io.
La politica vuole lo scontro sociale nella fascia bassa della popolazione, quella più impoverita.
Che avverrà.
D'altronde dirottare la frustrazione economica verso una determinata etnia culturalmente appartiene all'Europa del Novecento, e per un periodo determinato ha anche funzionato.
Funziona pure ora.
In questo periodo viene data estrema rilevanza ai furti di orologi da migliaia o da centinaia di migliaia di euro di valore. La reazione più comune, di chi non può comprare nemmeno un Casio o un orologio omaggio con un giornale estivo, è “Ho paura ad andare in giro“. Mentre non provano nessun stridore a pensiero che ci siano milionari sconosciuti che girano con un inutile orologio al polso che vale come l’appartamento in cui abitano.
Non so come si sia riusciti a fare indentificare i pezzenti nei milionari.
 

danny

Utente di lunga data
Funziona pure ora.
In questo periodo viene data estrema rilevanza ai furti di orologi da migliaia o da centinaia di migliaia di euro di valore. La reazione più comune, di chi non può comprare nemmeno un Casio o un orologio omaggio con un giornale estivo, è “Ho paura ad andare in giro“. Mentre non provano nessun stridore a pensiero che ci siano milionari sconosciuti che girano con un inutile orologio al polso che vale come l’appartamento in cui abitano.
Non so come si sia riusciti a fare indentificare i pezzenti nei milionari.
No, io parlo di accoltellamenti sui treni per roba di poco valore, furti del cazzo, episodi come questo nell'articolo di cronaca locale, ormai molto comuni. Nessuno oramai porta più l'orologio, manco io, quasi tutti guardano l'ora dal cellulare.
Al ragazzo di mia figlia hanno tentato di fregare il cellulare e la macchina, un veicolo vecchio di 15 anni, ma lui ha beccato il tipo in tutti e due i casi e con la forza è riuscito a farsi restituire il maltolto.
Basta farsi capire e soprattutto essere più forti del ladro. Ma contro il coltello non puoi reagire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, io parlo di accoltellamenti sui treni per roba di poco valore, furti del cazzo, episodi come questo nell'articolo di cronaca locale, ormai molto comuni. Nessuno oramai porta più l'orologio, manco io, quasi tutti guardano l'ora dal cellulare.
Al ragazzo di mia figlia hanno tentato di fregare il cellulare e la macchina, un veicolo vecchio di 15 anni, ma lui ha beccato il tipo in tutti e due i casi e con la forza è riuscito a farsi restituire il maltolto.
Basta farsi capire e soprattutto essere più forti del ladro. Ma contro il coltello non puoi reagire.
Forse bisognerebbe chiedere altro.
 
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