L'Airone è volato via

Brunetta

Utente di lunga data
Andromeda, io ho visto che il "problema" di concentrazione che ho io , lo hanno anche i miei collaboratori che hanno all'incirca la mia età, mentre quelli più giovani lo hanno all'opposto.
Mio figlio come i suoi coetanei preferisce leggere al monitor.
Sarà l'abitudine ma è un dato di fatto, i giovani preferiscono leggere in digitale, mentre i vecchi sul l'adorata carta.
È vero anche questo.
Il metodo di studio e di memorizzazione è individuale, ma anche derivato da esperienze e abitudini.
Ci saranno studi in merito.
Credo che tutti abbiamo in mente nozioni imparate da bambini e alcune, come i prodotti regionali, più come semplici nomi a cui non sapevamo dare un senso. Questo perché da bambini si memorizza facilmente. I bambini sanno le formazioni della loro squadra, da adulti è più faticoso ricordare i nomi.
Non lo so se il supporto digitale, in mezzo a un mare di parole ed immagini, aiuti o no a ricordare.
Speriamo di sì.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Andromeda, io ho visto che il "problema" di concentrazione che ho io , lo hanno anche i miei collaboratori che hanno all'incirca la mia età, mentre quelli più giovani lo hanno all'opposto.
Mio figlio come i suoi coetanei preferisce leggere al monitor.
Sarà l'abitudine ma è un dato di fatto, i giovani preferiscono leggere in digitale, mentre i vecchi sul l'adorata carta.
Ho conosciuto "vecchi" che riescono a studiare su digitale e giovani con un libro, evidenziatore, penna e foglio per appunti a margine. Non c'è una regola a partire dall'età.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho conosciuto "vecchi" che riescono a studiare su digitale e giovani con un libro, evidenziatore, penna e foglio per appunti a margine. Non c'è una regola a partire dall'età.
Dipende anche da cosa intendi per vecchi.
Però anche la lettura per diletto vede preferire il cartaceo o il digitale indipendentemente dall’età. Io prendo eBook, mia figlia solo cartaceo.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Ho conosciuto "vecchi" che riescono a studiare su digitale e giovani con un libro, evidenziatore, penna e foglio per appunti a margine. Non c'è una regola a partire dall'età.
Quello che ti ho scritto l'ho riscontrato di persona in ambiente di lavoro, nella lettera per piacere entrano in causa anche altri fattori, come il piacere di sfogliare e sentire l'odore della carta che sia alcuni giovani fa' vintage, mentre l'anziano che legge elettronico si sente giovane
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Quello che ti ho scritto l'ho riscontrato di persona in ambiente di lavoro, nella lettera per piacere entrano in causa anche altri fattori, come il piacere di sfogliare e sentire l'odore della carta che sia alcuni giovani fa' vintage, mentre l'anziano che legge elettronico si sente giovane
L'odore della carta per me è fondamentale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Stavo prendendo in giro chi dà del vecchio agli adulti, dai 40/45 in su.
Ma i giovanissimi, come dice la Soncini, sono stupidi per definizione e per fisiologia, mica vanno considerati.
 

danny

Utente di lunga data
Andromeda, io ho visto che il "problema" di concentrazione che ho io , lo hanno anche i miei collaboratori che hanno all'incirca la mia età, mentre quelli più giovani lo hanno all'opposto.
Mio figlio come i suoi coetanei preferisce leggere al monitor.
Sarà l'abitudine ma è un dato di fatto, i giovani preferiscono leggere in digitale, mentre i vecchi sul l'adorata carta.
Mia figlia legge libri cartacei.
Studia su carta.
Stampa tutto.
Non è una questione generazionale.
Ci sono case di ottantenni prive di libri.
Se entri nella stanza di mia figlia vieni sommersi dalla carta
Io ci lavoro pure, e utilizzo entrambi i metodi.
Dipende sempre dagli obiettivi e da cosa vuoi.
Noi si stampa tutto, comunque.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Mia figlia legge libri cartacei.
Studia su carta.
Stampa tutto.
Non è una questione generazionale.
Ci sono case di ottantenni prive di libri.
Se entri nella stanza di mia figlia vieni sommersi dalla carta
Io ci lavoro pure, e utilizzo entrambi i metodi.
Dipende sempre dagli obiettivi e da cosa vuoi.
Noi si stampa tutto, comunque.
Quello che vedo io è tutt'altro e non lo vedo su un campione di una persona
 

Marjanna

Utente di lunga data
Quello che ti ho scritto l'ho riscontrato di persona in ambiente di lavoro, nella lettera per piacere entrano in causa anche altri fattori, come il piacere di sfogliare e sentire l'odore della carta che sia alcuni giovani fa' vintage, mentre l'anziano che legge elettronico si sente giovane
Se parli di persone che per lavoro già passano ore davanti un terminale, e non sono giovani, scegliere di non continuare a stare davanti ad un terminale scegliendo altre opzioni per leggere un libro io lo comprendo, non so se sia vero ma dicono che la CVS (Computer Vision Syndrome) sia in aumento.
Per me ad esempio è praticamente impossibile riuscire a leggere a monitor un testo lungo su sfondo nero.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Sei anziana allora😁
Ho 53 anni. Credo di essere semplicemente adulta.

Ma i giovanissimi, come dice la Soncini, sono stupidi per definizione e per fisiologia, mica vanno considerati.
Purtroppo ci sono anche adulti che si considerano giovanissimi. Per me anche da parte loro c'è una stupidità non indifferente. Ed è la peggiore, non quella (tutta da dimostrare "per definizione") dei giovani. Che non sono, fisiologicamente, stupidi. Semmai fisiologicamente immaturi. Come è giusto che sia.

Mia figlia legge libri cartacei.
Studia su carta.
Stampa tutto.
Non è una questione generazionale.
Ci sono case di ottantenni prive di libri.
Se entri nella stanza di mia figlia vieni sommersi dalla carta
Io ci lavoro pure, e utilizzo entrambi i metodi.
Dipende sempre dagli obiettivi e da cosa vuoi.
Noi si stampa tutto, comunque.
Esatto. Oggi pomeriggio sono stata in una lavanderia automatica col mio fidanzato. C'era uno scaffale con dei libri vintage. Cartacei. Nuovi, meno nuovi, vissuti. Che bello. Ne avrei fatto incetta.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Se parli di persone che per lavoro già passano ore davanti un terminale, e non sono giovani, scegliere di non continuare a stare davanti ad un terminale scegliendo altre opzioni per leggere un libro io lo comprendo, non so se sia vero ma dicono che la CVS (Computer Vision Syndrome) sia in aumento.
Per me ad esempio è praticamente impossibile riuscire a leggere a monitor un testo lungo su sfondo nero.
Guarda marjanna, io mi riferisco al mondo del lavoro.
Io vedo soprattutto nelle professioni, AVV, arch, geom, ing, che hanno a che fare con il pubblico due modi di lavorare. I vecchi hanno bisogno di ragionare su carta per capire icche fanno, i giovani tutto dal PC.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda marjanna, io mi riferisco al mondo del lavoro.
Io vedo soprattutto nelle professioni, AVV, arch, geom, ing, che hanno a che fare con il pubblico due modi di lavorare. I vecchi hanno bisogno di ragionare su carta per capire icche fanno, i giovani tutto dal PC.
Vediamo se riesco a spiegare una cosa.
Ognuno di noi ha un funzionamento proprio. Queste diverse forme di funzionamento sono state studiate in tempi “recenti“.
Non solo è intuibile che il funzionamento adeguato per essere cacciatori di successo in una foresta pluviale, comprendendo in questo la capacità di costruire archi e frecce o cerbottane, sono diverse dalle capacità per essere scribi o amanuensi. Giusto per dire competenze utili nel passato.
Gli strumenti elettronici non ci sono arrivati dagli alieni, ma sono stati costruiti e programmati da esseri umani che per l’interfaccia hanno pensato al funzionamento umano.
Ma ogni persona mantiene il proprio funzionamento che può essere di successo per essere un cacciatore o uno scriba o un informatico o un utilizzatore che trova più utile uno strumento invece di un altro.
È inadeguata la classificazione in base alla data di nascita.
Resta che nello sviluppo individuale ognuno da bambino vive la fase concreta e che la manipolazione dei materiali è poi trasferita anche a strumenti più immateriali.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Vediamo se riesco a spiegare una cosa.
Ognuno di noi ha un funzionamento proprio. Queste diverse forme di funzionamento sono state studiate in tempi “recenti“.
Non solo è intuibile che il funzionamento adeguato per essere cacciatori di successo in una foresta pluviale, comprendendo in questo la capacità di costruire archi e frecce o cerbottane, sono diverse dalle capacità per essere scribi o amanuensi. Giusto per dire competenze utili nel passato.
Gli strumenti elettronici non ci sono arrivati dagli alieni, ma sono stati costruiti e programmati da esseri umani che per l’interfaccia hanno pensato al funzionamento umano.
Ma ogni persona mantiene il proprio funzionamento che può essere di successo per essere un cacciatore o uno scriba o un informatico o un utilizzatore che trova più utile uno strumento invece di un altro.
È inadeguata la classificazione in base alla data di nascita.
Resta che nello sviluppo individuale ognuno da bambino vive la fase concreta e che la manipolazione dei materiali è poi trasferita anche a strumenti più immateriali.
No, non l'ho capita 😁😆.
Mi arrendo Brunetta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, non l'ho capita 😁😆.
Mi arrendo Brunetta.
Quando andavo a scuola non esistevano computer ed elaborazioni di immagini al computer. Quando sono arrivate le prime immagini computerizzate di rotazione di figure, mi sono resa conto che erano come funziona la mia mente.
 
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