L'altra metà di me ...

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Ultimo

Escluso
Ciao Ultimo,

infatti ... non è colpa mia ... :D ...

ed ho pure ragione ... :D ...

:rotfl::rotfl::rotfl:

si, meglio che sputi tu ... io non ci arrivo ... :D ... :rotfl:

sienne

PS: mi sono resa conto, di aver usato un espressione svizzera. scusa.
da noi, si dice, quando non vuoi più essere stretta ... via mani e braccia.
mi sa, che in italiano non si usa dire così ...

Non è colpa tua, hai ragione infatti.

Avevo colto bene il significato, ecco perchè stringevo ancora di più :D:rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ultimo

Ci ho pensato un po' prima di rispondere perché rispetto oltre modo la difficilissima scelta di Circe e non vorrei in alcun modo procurarle ulteriore dolore però tu hai ribadito più volte delle opinioni che credo che potrebbero disturbarla tanto quanto le mie opinioni. Penso che tu compia un gravissimo errore di fondo, comune ad altri, che è quello di misurare le vicende e il dolore altrui, così come le modalità di superamento e le conclusioni con il metro della tua esperienza. Scusami ma questo punto di vista egocentrico mi sconcerta. Mi sembra talmente chiaro che le vicende sono tutte uniche che mi sembra noioso doverlo ridire. Ogni rapporto ha una sua specificità e ogni tradimento, anch'esso unico, si inserisce in quella particolare storia. Come puoi asserire che il tuo dolore è il più acuto che si possa provare?! Come puoi tu stabilire quale tempo di elaborazione è accettabile e quale no?! Per me non lo puoi stabilire neanche per te stesso. Potresti rivivere una vicenda simile e soffrire di più, di meno o solo diversamente e avere bisogno di più o meno tempo per superarlo e spiegartelo in modo diverso. Mi sembra che sia evidente a tutti che quella di Circe sia una delle peggiori che possano capitare e che il fatto che si sia prolungata per anni le fa percepire gran parte del vissuto come falso. Lei non deve fare solo i conti con il tradimento del compagno e di un'amica ma anche con la riscrittura di anni della sua memoria. Ora ha scelto di stare con il marito perché ora stava peggio senza ma non è detto che, al termine di questo processo di revisione, lei proverà le stesse cose e sentirà gli stessi bisogni. Ha deciso di fare questo percorso con lui accanto ma non sente lui partecipe di questo processo, bisognoso lui di voltar pagina. E questo è evidente che non l'aiuta. Stimolarla a fare in fretta è come chiederle di rimuovere e interrompere il suo percorso che, per me, ha tutto il diritto di continuare fino a quando riuscirà a "farsene una ragione", qualunque essa sarà. Mi sembri, come altri, chi chiede che si smetta di parlare di rappresaglie e stragi di tempo di guerra perché "ormai è passato tanto tempo" ma si parla ancora dei primi martiri cristiani: certe cose si superano solo ricordandole.
 

viola di mare

utente adolescente
Ci ho pensato un po' prima di rispondere perché rispetto oltre modo la difficilissima scelta di Circe e non vorrei in alcun modo procurarle ulteriore dolore però tu hai ribadito più volte delle opinioni che credo che potrebbero disturbarla tanto quanto le mie opinioni. Penso che tu compia un gravissimo errore di fondo, comune ad altri, che è quello di misurare le vicende e il dolore altrui, così come le modalità di superamento e le conclusioni con il metro della tua esperienza. Scusami ma questo punto di vista egocentrico mi sconcerta. Mi sembra talmente chiaro che le vicende sono tutte uniche che mi sembra noioso doverlo ridire. Ogni rapporto ha una sua specificità e ogni tradimento, anch'esso unico, si inserisce in quella particolare storia. Come puoi asserire che il tuo dolore è il più acuto che si possa provare?! Come puoi tu stabilire quale tempo di elaborazione è accettabile e quale no?! Per me non lo puoi stabilire neanche per te stesso. Potresti rivivere una vicenda simile e soffrire di più, di meno o solo diversamente e avere bisogno di più o meno tempo per superarlo e spiegartelo in modo diverso. Mi sembra che sia evidente a tutti che quella di Circe sia una delle peggiori che possano capitare e che il fatto che si sia prolungata per anni le fa percepire gran parte del vissuto come falso. Lei non deve fare solo i conti con il tradimento del compagno e di un'amica ma anche con la riscrittura di anni della sua memoria. Ora ha scelto di stare con il marito perché ora stava peggio senza ma non è detto che, al termine di questo processo di revisione, lei proverà le stesse cose e sentirà gli stessi bisogni. Ha deciso di fare questo percorso con lui accanto ma non sente lui partecipe di questo processo, bisognoso lui di voltar pagina. E questo è evidente che non l'aiuta. Stimolarla a fare in fretta è come chiederle di rimuovere e interrompere il suo percorso che, per me, ha tutto il diritto di continuare fino a quando riuscirà a "farsene una ragione", qualunque essa sarà. Mi sembri, come altri, chi chiede che si smetta di parlare di rappresaglie e stragi di tempo di guerra perché "ormai è passato tanto tempo" ma si parla ancora dei primi martiri cristiani: certe cose si superano solo ricordandole.

non posso smeraldarti ma posso dirti che per me è tutto perfetto quello che hai scritto...
 

Fantastica

Utente di lunga data
Un tradimento per quanto grave non ti determina, non ti cristallizza;
se cosi fosse, significa che anche nel rapporto con l'altro hai investito male, mummificando l'altro nel riscatto della tua essenza, della tua individualità.
L'altro ha avuto solo il potere di ferirti, ma non ti ha ucciso.
se invece è cosi che pensi, sull'altro troppo e male hai investito, negando te.
Parole sante. Un conto è essere sensibili, caldi, affettuosi e quindi soffrire abbestia; un conto è sentirsi dimidiati, annullati, amputati... Succede quando si affida all'altro il compito di darti valore come persona, quando investiamo non nell'amore, non nella relazione, ma proprio nell'altro, ne facciamo il pilastro del nostro significato come esseri degni di esistere... Brutta storia quand'è così...
 

sienne

lucida-confusa
Ci ho pensato un po' prima di rispondere perché rispetto oltre modo la difficilissima scelta di Circe e non vorrei in alcun modo procurarle ulteriore dolore però tu hai ribadito più volte delle opinioni che credo che potrebbero disturbarla tanto quanto le mie opinioni. Penso che tu compia un gravissimo errore di fondo, comune ad altri, che è quello di misurare le vicende e il dolore altrui, così come le modalità di superamento e le conclusioni con il metro della tua esperienza. Scusami ma questo punto di vista egocentrico mi sconcerta. Mi sembra talmente chiaro che le vicende sono tutte uniche che mi sembra noioso doverlo ridire. Ogni rapporto ha una sua specificità e ogni tradimento, anch'esso unico, si inserisce in quella particolare storia. Come puoi asserire che il tuo dolore è il più acuto che si possa provare?! Come puoi tu stabilire quale tempo di elaborazione è accettabile e quale no?! Per me non lo puoi stabilire neanche per te stesso. Potresti rivivere una vicenda simile e soffrire di più, di meno o solo diversamente e avere bisogno di più o meno tempo per superarlo e spiegartelo in modo diverso. Mi sembra che sia evidente a tutti che quella di Circe sia una delle peggiori che possano capitare e che il fatto che si sia prolungata per anni le fa percepire gran parte del vissuto come falso. Lei non deve fare solo i conti con il tradimento del compagno e di un'amica ma anche con la riscrittura di anni della sua memoria. Ora ha scelto di stare con il marito perché ora stava peggio senza ma non è detto che, al termine di questo processo di revisione, lei proverà le stesse cose e sentirà gli stessi bisogni. Ha deciso di fare questo percorso con lui accanto ma non sente lui partecipe di questo processo, bisognoso lui di voltar pagina. E questo è evidente che non l'aiuta. Stimolarla a fare in fretta è come chiederle di rimuovere e interrompere il suo percorso che, per me, ha tutto il diritto di continuare fino a quando riuscirà a "farsene una ragione", qualunque essa sarà. Mi sembri, come altri, chi chiede che si smetta di parlare di rappresaglie e stragi di tempo di guerra perché "ormai è passato tanto tempo" ma si parla ancora dei primi martiri cristiani: certe cose si superano solo ricordandole.
Ciao Brunetta,

:up: ... decisamente, ti spieghi molto meglio di me!

sienne
 

Ultimo

Escluso
Ci ho pensato un po' prima di rispondere perché rispetto oltre modo la difficilissima scelta di Circe e non vorrei in alcun modo procurarle ulteriore dolore però tu hai ribadito più volte delle opinioni che credo che potrebbero disturbarla tanto quanto le mie opinioni. Penso che tu compia un gravissimo errore di fondo, comune ad altri, che è quello di misurare le vicende e il dolore altrui, così come le modalità di superamento e le conclusioni con il metro della tua esperienza. Scusami ma questo punto di vista egocentrico mi sconcerta. Mi sembra talmente chiaro che le vicende sono tutte uniche che mi sembra noioso doverlo ridire. Ogni rapporto ha una sua specificità e ogni tradimento, anch'esso unico, si inserisce in quella particolare storia. Come puoi asserire che il tuo dolore è il più acuto che si possa provare?! Come puoi tu stabilire quale tempo di elaborazione è accettabile e quale no?! Per me non lo puoi stabilire neanche per te stesso. Potresti rivivere una vicenda simile e soffrire di più, di meno o solo diversamente e avere bisogno di più o meno tempo per superarlo e spiegartelo in modo diverso. Mi sembra che sia evidente a tutti che quella di Circe sia una delle peggiori che possano capitare e che il fatto che si sia prolungata per anni le fa percepire gran parte del vissuto come falso. Lei non deve fare solo i conti con il tradimento del compagno e di un'amica ma anche con la riscrittura di anni della sua memoria. Ora ha scelto di stare con il marito perché ora stava peggio senza ma non è detto che, al termine di questo processo di revisione, lei proverà le stesse cose e sentirà gli stessi bisogni. Ha deciso di fare questo percorso con lui accanto ma non sente lui partecipe di questo processo, bisognoso lui di voltar pagina. E questo è evidente che non l'aiuta. Stimolarla a fare in fretta è come chiederle di rimuovere e interrompere il suo percorso che, per me, ha tutto il diritto di continuare fino a quando riuscirà a "farsene una ragione", qualunque essa sarà. Mi sembri, come altri, chi chiede che si smetta di parlare di rappresaglie e stragi di tempo di guerra perché "ormai è passato tanto tempo" ma si parla ancora dei primi martiri cristiani: certe cose si superano solo ricordandole.

[FONT=Verdana, Arial, Tahoma, Calibri, Geneva, sans-serif]Piùvolte mi è stato scritto che i problemi di circe sono pesanti e sonotanti, mai ho scritto che non è vero, ma ho scritto che tuttodiventa soggettivo. scrivendo ciò vuol dire che si aprono modidiversi di reazione a secondo del soggetto e della storia inquestione. Come potrei io sapere che personalità ha circe o altrepersone? [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Tahoma, Calibri, Geneva, sans-serif]Hoanche scritto parlando della mia storia e che attraverso i miei occhie attraverso la mia individualità soggettività e via discorrendo, èstata per me un incubo terribile, dal quale però ne sono uscito.

Qualche nick ha pure scritto che una volta diventato patologia si ha necessità di chiedere un'aiuto esterno, io sono d'accordo con questa affermazione.

Ma un'altra mia affermazione voglio confermare: troppo spesso ci si ancora al proprio dolore per la sottile voglia di soffrire, come se soffrendo facessimo scontare ancor di più colpe a chi ci ha tradito. quando invece in questa maniera si risulta poco coerenti con la scelta presa di rimanere assieme. [/FONT]
 

sienne

lucida-confusa
Piùvolte mi è stato scritto che i problemi di circe sono pesanti e sonotanti, mai ho scritto che non è vero, ma ho scritto che tuttodiventa soggettivo. scrivendo ciò vuol dire che si aprono modidiversi di reazione a secondo del soggetto e della storia inquestione. Come potrei io sapere che personalità ha circe o altrepersone?
Hoanche scritto parlando della mia storia e che attraverso i miei occhie attraverso la mia individualità soggettività e via discorrendo, èstata per me un incubo terribile, dal quale però ne sono uscito.

Qualche nick ha pure scritto che una volta diventato patologia si ha necessità di chiedere un'aiuto esterno, io sono d'accordo con questa affermazione.

Ma un'altra mia affermazione voglio confermare: troppo spesso ci si ancora al proprio dolore per la sottile voglia di soffrire, come se soffrendo facessimo scontare ancor di più colpe a chi ci ha tradito. quando invece in questa maniera si risulta poco coerenti con la scelta presa di rimanere assieme.

Ciao Ultimo,

tu mi fai notare ... anche io a te.
ma più come riflessione ... sicuramente non come critica!

tutto è nato sulla questione della volontà. non lo ripeto ...

è sempre un fattore soggettivo. e parlando poi di volontà,
miri proprio su ciò, che ora neghi.

il tuo di dolore, lo avevi posto come non superabile. che è l'espressione più alta.
e che ne sei uscito ... però. rifletti da solo, cosa comporta un'affermazione del genere ...

affermando, che avvolte si rimane nel male ... per far scontare all'altra persona ... ecc.
proprio nel discorso di Circe ... significa per me, che non vedi l'ampiezza. non leggi i temi
che lei porta ... sono sempre diversi ... significa che lavora ... che si chiede ... sui vari aspetti.
perché la sua storia tocca di fatto tanti aspetti ...
tale tua affermazione, spiega di fatto ... perché pronunci la volontà ... e il cerchio si chiude.

sienne
 

Ultimo

Escluso
Piùvolte mi è stato scritto che i problemi di circe sono pesanti e sonotanti, mai ho scritto che non è vero, ma ho scritto che tuttodiventa soggettivo. scrivendo ciò vuol dire che si aprono modidiversi di reazione a secondo del soggetto e della storia inquestione. Come potrei io sapere che personalità ha circe o altrepersone?
Hoanche scritto parlando della mia storia e che attraverso i miei occhie attraverso la mia individualità soggettività e via discorrendo, èstata per me un incubo terribile, dal quale però ne sono uscito.

Qualche nick ha pure scritto che una volta diventato patologia si ha necessità di chiedere un'aiuto esterno, io sono d'accordo con questa affermazione.

Ma un'altra mia affermazione voglio confermare: troppo spesso ci si ancora al proprio dolore per la sottile voglia di soffrire, come se soffrendo facessimo scontare ancor di più colpe a chi ci ha tradito. quando invece in questa maniera si risulta poco coerenti con la scelta presa di rimanere assieme.
Ciao Ultimo,

tu mi fai notare ... anche io a te.
ma più come riflessione ... sicuramente non come critica!

tutto è nato sulla questione della volontà. non lo ripeto ...

è sempre un fattore soggettivo. e parlando poi di volontà,
miri proprio su ciò, che ora neghi.

il tuo di dolore, lo avevi posto come non superabile. che è l'espressione più alta.
e che ne sei uscito ... però. rifletti da solo, cosa comporta un'affermazione del genere ...

affermando, che avvolte si rimane nel male ... per far scontare all'altra persona ... ecc.
proprio nel discorso di Circe ... significa per me, che non vedi l'ampiezza. non leggi i temi
che lei porta ... sono sempre diversi ... significa che lavora ... che si chiede ... sui vari aspetti.
perché la sua storia tocca di fatto tanti aspetti ...
tale tua affermazione, spiega di fatto ... perché pronunci la volontà ... e il cerchio si chiude.

sienne

Rileggi tutto, sono stato chiaro, non mi fermo a circe nel discorso. A circe la nomino scrivendo che, i problemi di circe sono tanti e sono gravi.

Il resto sta diventando un ripetere nello ripetere, "volontà" soggettività" etc... dove ho scritto che non si tratta di volontà o soggettività? ( elimina circe dalla domanda, non sto parlando di lei) Inoltre quando la volontà non riesce da sola nel tempo a stabilizzare la persona, si cerca un aiuto esterno, cercarlo, qualcuno scrive, è difficile, ma è responsabile farlo, e io sono d'accordo.

Oppure la volontà soggettività etc vuoi farmi credere che non centrano nulla, perchè a questo punto non capisco se stiamo dicendo le stesse cose oppure no.

Ripeto, faccio un discorso ampio, non diretto solo a circe, circe entra in merito come esempio di statistica, affermazione che odio statistica, ma che qua dentro usandola mica ne esce fuori oltre me qualcuno che ne uscito completamente.


La mia affermazione rientra in quello che che da adolescente ho passato e che mi ha rafforzato, sono parole della neurologa non mie. Inoltre la neurologa mi disse, " altri uomini avrebbero preso il tutto come spunto per lasciare e sputtanare. Vedi un po te sienne cosa c'è dietro un'affermazione del genere.

Te lo scrivo in breve cosa c'è dietro, c'è non solo amore, ma rispetto per l'altro/a e rispetto per la decisione presa di rimanere in coppia e provare nuovamente un percorso assieme, io ci sono riuscito. Se lo scrivo non è per farmi bello, è soltanto per dar un'input a quella volontà che noi comandiamo.

Alla fine se da soli non riusciamo a uscirne e nemmeno ci riusciamo con un aiuto esterno, abbiamo l'alternativa di rinunciare all'altro/a, sperando stavolta di smetterla con le fisime nei giusti tempi e di vivere serenamente.
 
Ultima modifica:

sienne

lucida-confusa
Ciao Ultimo,

va bene ... come credi tu.

non mi metto a discutere su cose che stanno scritte.
si è partiti da Circe e solo dopo il discorso lo hai ampliato.

sienne
 

viola di mare

utente adolescente
ci sono persone che sono tutta testa e niente cuore, altre che invece del sentimento ne fanno muro portante...
io, in base alla mia esperienza, lucidamente ho sempre ragionato poco, per me l'amore viene prima di tutto ed è comunque sempre sofferto, questo significa che se imbocco un sentiero, mi devo far prima male ad ogni passo per poter arrivare al punto di correre spedita fino alla meta... la faccio scontare a chi viene dopo figurati se non la faccio scontare a chi mi ha provocato questo grande dolore, a chi è causa del mio sconvolgimento emotivo, perchè quando vieni tradita,ti chiedi dove sbagli, ti chiedi dove hai mancato, ti trasformi, ti senti un cesso dentro e fuori e ti ritieni l'unica causa, poi dopo capisci che non è colpa tua, capisci che non sempre la causa è proporzionale all'effetto e devi accettare che la persona che hai scelto può farti proprio questo, che la fiducia riposta in lui era fiducia solo mal riposta, punto. nient'altro.

e questo lo fai se te ne vai, se resti allora credo (non lo so io me ne sono andata) il processo sia ancora più doloroso perchè ti ritrovi sempre accanto la persona che più ami e che più odi... pensa le budella che giro che ti fanno ogni giorno dentro allo sterno... fffffff mamma mia...

e non tutti considerano la possibilità di un aiuto esterno... probabilmente se non avessi avuto mio figlio, se non fossi restata a letto per un mese, se non avessi perso 14 kg, se non fossi stata per 3 mesi costantemente in carenza di ossigeno, nemmeno io l'avrei fatto, ma il mio corpo - non la mia mente - mi ha chiesto aiuto...
 

Ultimo

Escluso
Bravo, ci hai proprio azzeccato. Ci sono persone che nel trascorrere del tempo si annullano per amore, lo fanno inconsapevolmente dando se stessi all'altro/a attraverso le proprie credenze romantiche dell'amore, questo si rafforza sempre più nel tempo passando sopra quei difetti che spesso vengono visti non più come difetti ma come un qualcosa che appartiene all'altro/a su cui bisogna sorridere e tranquillamente accettare. Ci si annulla per l'altro/a maturando un matrimonio che sfociando nel tradimento diventa tutto ad un tratto inutile e falso visto che l'altro/a non sei tu ma un individuo a se stante, a tratti un individuo sconosciuto, e attraversi la rivelazione della sua umanità ci si sveglia da un letargo fatto di fantasie romantiche che scompaiono nel gesto del tradimento per rimanerti dentro come ricordo, perchè è da una vita che convivi con le fiabe, da una vita che vivi attraverso le fiabe. Accettare chi ti sta accanto come un essere umano e non più come una parte di te stesso, non più come la persona che immaginavi cioè un tuo prolungamento, e ritrovarsi soli in una realtà dove adesso s'intravedono mille strade da percorrere e non più con lui/lei non è facile perchè troppi anni ti hanno formato in una maniera, perchè adesso le altre strade potrebbero piacerti e chi ti sta accanto e che ti ha tradito ti ricorda tutti i giorni che le strade esistono e che tu sei soltanto un individuo e non più un "noi" con un'unica strada che porta alla vecchiaia, insieme.

Ma nonostante le mie spiegazioni che credo comprensibili, soltanto chi ci è passato ha dentro l'essenza, il succo e la verità di quello che ho scritto, gli altri lo comprendono soltanto.

Un bacio circiuzza.
Andare a sindacare su quali tradimenti siano peggiori non credo sia necessario e sicuramente non sono soltanto le modalità del tradimento che vanno ad influenzare la "portata" di un tradimento. Evito di scrivere cosa potrebbe influenzare la "portata" perchè tutto diventa anche soggettivo oltre che oggettivo. Ma risalta un denominatore comune troppo spesso notato in questo forum, il dilungarsi del dolore e il proiettare questo come unica fonte per uscirne fuori e sguazzarci felici. Si felici e sono cosciente di quanto sia grave la parola felice, ma è un dato di fatto supportato dalle storie che si trascinano per anni. Il mio scrivere così antipatico a volte sta nell'esserne fuori adesso, e sta anche nella totale consapevolezza che se io comando alla mia mano di prendere un oggetto vuol dire che sono io che do il comando, di conseguenza sono io che mi impongo delle scelte di fatto, e queste se non sono volute la colpa è soltanto mia e non più del tradimento se questo provoca dolore dopo tanti mesi o anni. Altrimenti cambiamo verso e non scartavetriamo più a chi ci sta accanto e gli diamo la possibilità di poter vivere con un'altra persona che lo rende felice. Insomma la vita è composta di secondi che filano via come un razzo! ed è un peccato mortale viverla male, è un peccato perdere anche un secondo vivendola male.

Sienne tutto è partito da qua. La prima risposta la do a Lui, la seconda a te. Rileggendomi si nota che non mi rivolgo a circe, ma mi rivolgo al tradimento.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao,

no, solo sul fatto della ... VOLONTÀ ...
e non tutti sono uguali ...
e non tutti hanno le stesse risorse ... fuori e dentro ...
e non tutti hanno certe esperienze, per poter trarne forze ...

ogni storia è a se ... e questa, è complessa ...

se qualcuno mi dicesse, che è un fattore di volontà ...
mah ... non so che dire ... veramente ...


sienne
Sono soltanto delle scuse. Perchè il futuro lo costruiamo sul presente. il presente è sempre condizionato dal nostro passato e fino a prova contraria il presente lo costruiamo noi con le azioni e reazioni che abbiamo avuto nel passato. Tutto parte da noi e saper affrontare è doveroso soprattutto per noi stessi, dopo per chi ci è stato accanto e sostenuto.
Ciao,

parliamo due lingue diverse ...
ma non fa niente.

tu l'hai superata? si, bene.
Circe fa dei progressi? si, bene.

questo conta alla fine ...

sienne
 

Ultimo

Escluso
ci sono persone che sono tutta testa e niente cuore, altre che invece del sentimento ne fanno muro portante...
io, in base alla mia esperienza, lucidamente ho sempre ragionato poco, per me l'amore viene prima di tutto ed è comunque sempre sofferto, questo significa che se imbocco un sentiero, mi devo far prima male ad ogni passo per poter arrivare al punto di correre spedita fino alla meta... la faccio scontare a chi viene dopo figurati se non la faccio scontare a chi mi ha provocato questo grande dolore, a chi è causa del mio sconvolgimento emotivo, perchè quando vieni tradita,ti chiedi dove sbagli, ti chiedi dove hai mancato, ti trasformi, ti senti un cesso dentro e fuori e ti ritieni l'unica causa, poi dopo capisci che non è colpa tua, capisci che non sempre la causa è proporzionale all'effetto e devi accettare che la persona che hai scelto può farti proprio questo, che la fiducia riposta in lui era fiducia solo mal riposta, punto. nient'altro.

e questo lo fai se te ne vai, se resti allora credo (non lo so io me ne sono andata) il processo sia ancora più doloroso perchè ti ritrovi sempre accanto la persona che più ami e che più odi... pensa le budella che giro che ti fanno ogni giorno dentro allo sterno... fffffff mamma mia...

e non tutti considerano la possibilità di un aiuto esterno... probabilmente se non avessi avuto mio figlio, se non fossi restata a letto per un mese, se non avessi perso 14 kg, se non fossi stata per 3 mesi costantemente in carenza di ossigeno, nemmeno io l'avrei fatto, ma il mio corpo - non la mia mente - mi ha chiesto aiuto...

Bene, hai scritto bene. Ma a tutto c'è un limite, superando quel limite che non è diventato patologia diventa troppo stressante per il traditore subire. Bisogna darci un taglio dopo aver discusso e preso una decisione comune di rimanere in coppia. I tempi sono diversi per tutti e questo è chiaro e semplice. Se i tempi diventano anni e non sono sfociati in patologia, diventa altro e la colpa sta in chi è stato tradito e si attacca ancora ad un passato a cui credeva senza volersi proiettare in un'altra realtà dove il compagno/a sono soltanto degli esseri umani che possono sbagliare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bene, hai scritto bene. Ma a tutto c'è un limite, superando quel limite che non è diventato patologia diventa troppo stressante per il traditore subire. Bisogna darci un taglio dopo aver discusso e preso una decisione comune di rimanere in coppia. I tempi sono diversi per tutti e questo è chiaro e semplice. Se i tempi diventano anni e non sono sfociati in patologia, diventa altro e la colpa sta in chi è stato tradito e si attacca ancora ad un passato a cui credeva senza volersi proiettare in un'altra realtà dove il compagno/a sono soltanto degli esseri umani che possono sbagliare.
Non mi ripostare 15 post: li ho letti. Il fatto è che il discorso generale NON si può fare. Non si può fare perché ogni coppia è a sé e su quali basi si era formata, oltre gli obblighi di legge, sono del tutto specifici e in quella coppia unica si è verificato un tradimento che è unico e in un modo unico può essere superato sia che si resti insieme, sia che si chiuda il rapporto. Questo è il 3d si Circe e principalmente ci si deve riferire a lei. E se si fa un discorso generale non si può ignorare quel tradimento da lei subito. Possiamo essere sorpresi dalla sua scelta di restare con chi ha compiuto quel tipo di tradimento ma, per rispettare la sua scelta, dobbiamo rispettare anche la sua fatica e i suoi tempi. Inoltre lei si sta facendo aiutare. Sulle terapie vorrei far notare che quello che dice uno psicologo non è mai LA verità ma solo quello che è funzionale al percorso terapeutico con quello specifico paziente.
 

Ultimo

Escluso
Non mi ripostare 15 post: li ho letti. Il fatto è che il discorso generale NON si può fare. Non si può fare perché ogni coppia è a sé e su quali basi si era formata, oltre gli obblighi di legge, sono del tutto specifici e in quella coppia unica si è verificato un tradimento che è unico e in un modo unico può essere superato sia che si resti insieme, sia che si chiuda il rapporto. Questo è il 3d si Circe e principalmente ci si deve riferire a lei. E se si fa un discorso generale non si può ignorare quel tradimento da lei subito. Possiamo essere sorpresi dalla sua scelta di restare con chi ha compiuto quel tipo di tradimento ma, per rispettare la sua scelta, dobbiamo rispettare anche la sua fatica e i suoi tempi. Inoltre lei si sta facendo aiutare. Sulle terapie vorrei far notare che quello che dice uno psicologo non è mai LA verità ma solo quello che è funzionale al percorso terapeutico con quello specifico paziente.

Mi sa che ti è sfuggito questo particolare, scritto da Ultimo: sindacavo soltanto su delle volontà e priorità che ci devono stare su delle scelte prese e che non devono prolungarsi nel tempo.

Ho già scritto prima una cosa, "io sono dall'altra parte" e vedo diversamente adesso da chi ancora in parte soffre, ma sono perfettamente consapevole di ciò che si passa e di ciò che serve per dimenticare, perchè si dimentica quel periodo così strano, quel periodo in cui sei sdoppiato e non sai nemmeno chi sei. Nel momento in cui ne esci fuori è bellissimo perchè ogni tua azione è matura e consapevole. Ci si ritrova reali e forti e felici di una consapevolezza acquisita di come una realtà possa essere modificata in maniera positiva se soltanto lo si vuole, e tutto ma proprio tutto matura e diventa bellissimo riuscire a modificarlo in maniera estremamente positiva non solo per se stessi, anzi.....

Che Circe abbia scritto per farci sapere e aiutare, è bello, anzi bellissimo, su questo io non discuto e comprendo la dolcezza di Circe nel farci partecipi.


E poi, se non possiamo fare un discorso generale e confrontarli e discuterne, qua che ci stiamo a fare?

Inoltre, Circe ha scritto spesso che ha un aiuto esterno, basterebbe questo per concludere i discorsi e dire a circe, Circe sei una grande. Ma io non mi sto soffermando soltanto su circe, ma come più volte ho scritto, sul "tradimento." Se poi da adesso in poi ci dobbiamo soffermare soltanto sulle volontà di chi ha aperto il 3D, a me figurati potrebbe starmi bene e non uscire fuori dal contesto. Peccato che da oltre due anni questo non è mai accaduto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sa che ti è sfuggito questo particolare, scritto da Ultimo: sindacavo soltanto su delle volontà e priorità che ci devono stare su delle scelte prese e che non devono prolungarsi nel tempo.

Ho già scritto prima una cosa, "io sono dall'altra parte" e vedo diversamente adesso da chi ancora in parte soffre, ma sono perfettamente consapevole di ciò che si passa e di ciò che serve per dimenticare, perchè si dimentica quel periodo così strano, quel periodo in cui sei sdoppiato e non sai nemmeno chi sei. Nel momento in cui ne esci fuori è bellissimo perchè ogni tua azione è matura e consapevole. Ci si ritrova reali e forti e felici di una consapevolezza acquisita di come una realtà possa essere modificata in maniera positiva se soltanto lo si vuole, e tutto ma proprio tutto matura e diventa bellissimo riuscire a modificarlo in maniera estremamente positiva non solo per se stessi, anzi.....

Che Circe abbia scritto per farci sapere e aiutare, è bello, anzi bellissimo, su questo io non discuto e comprendo la dolcezza di Circe nel farci partecipi.


E poi, se non possiamo fare un discorso generale e confrontarli e discuterne, qua che ci stiamo a fare?

Inoltre, Circe ha scritto spesso che ha un aiuto esterno, basterebbe questo per concludere i discorsi e dire a circe, Circe sei una grande. Ma io non mi sto soffermando soltanto su circe, ma come più volte ho scritto, sul "tradimento." Se poi da adesso in poi ci dobbiamo soffermare soltanto sulle volontà di chi ha aperto il 3D, a me figurati potrebbe starmi bene e non uscire fuori dal contesto. Peccato che da oltre due anni questo non è mai accaduto.
Ma come fai a non capire che tu sei dall'altra parte, oltre la TUA vicenda, mentre quelle degli altri sono diverse? Si possono fare discorsi generali ma non assoluti. Puoi suggerire strade, sulla base del tuo percorso, ma non puoi pensare che la tua sia l'unica strada possibile: c'è chi viene da Palermo e vuole andare a Roma e chi fa il percorso contrario e chi da Torino va a Zagabria, non gli puoi consigliare il traghetto.
 

viola di mare

utente adolescente
Bene, hai scritto bene. Ma a tutto c'è un limite, superando quel limite che non è diventato patologia diventa troppo stressante per il traditore subire. Bisogna darci un taglio dopo aver discusso e preso una decisione comune di rimanere in coppia. I tempi sono diversi per tutti e questo è chiaro e semplice. Se i tempi diventano anni e non sono sfociati in patologia, diventa altro e la colpa sta in chi è stato tradito e si attacca ancora ad un passato a cui credeva senza volersi proiettare in un'altra realtà dove il compagno/a sono soltanto degli esseri umani che possono sbagliare.

secondo questo discorso allora potrai ammettre che chi viene tradito ha diritto alla stessa clemenza che riserva al traditore ovvero che può sbagliare, nelle valutazioni, nei percorsi, neel'analisi del proprio dolore
 

viola di mare

utente adolescente
Mi sa che ti è sfuggito questo particolare, scritto da Ultimo: sindacavo soltanto su delle volontà e priorità che ci devono stare su delle scelte prese e che non devono prolungarsi nel tempo.

Ho già scritto prima una cosa, "io sono dall'altra parte" e vedo diversamente adesso da chi ancora in parte soffre, ma sono perfettamente consapevole di ciò che si passa e di ciò che serve per dimenticare, perchè si dimentica quel periodo così strano, quel periodo in cui sei sdoppiato e non sai nemmeno chi sei. Nel momento in cui ne esci fuori è bellissimo perchè ogni tua azione è matura e consapevole. Ci si ritrova reali e forti e felici di una consapevolezza acquisita di come una realtà possa essere modificata in maniera positiva se soltanto lo si vuole, e tutto ma proprio tutto matura e diventa bellissimo riuscire a modificarlo in maniera estremamente positiva non solo per se stessi, anzi.....

Che Circe abbia scritto per farci sapere e aiutare, è bello, anzi bellissimo, su questo io non discuto e comprendo la dolcezza di Circe nel farci partecipi.


E poi, se non possiamo fare un discorso generale e confrontarli e discuterne, qua che ci stiamo a fare?

Inoltre, Circe ha scritto spesso che ha un aiuto esterno, basterebbe questo per concludere i discorsi e dire a circe, Circe sei una grande. Ma io non mi sto soffermando soltanto su circe, ma come più volte ho scritto, sul "tradimento." Se poi da adesso in poi ci dobbiamo soffermare soltanto sulle volontà di chi ha aperto il 3D, a me figurati potrebbe starmi bene e non uscire fuori dal contesto. Peccato che da oltre due anni questo non è mai accaduto.
non tutti fanno questo percorso, non tutti accettanno questo... non è l'obbiettivo universale.
 

Ultimo

Escluso
Ma come fai a non capire che tu sei dall'altra parte, oltre la TUA vicenda, mentre quelle degli altri sono diverse? Si possono fare discorsi generali ma non assoluti. Puoi suggerire strade, sulla base del tuo percorso, ma non puoi pensare che la tua sia l'unica strada possibile: c'è chi viene da Palermo e vuole andare a Roma e chi fa il percorso contrario e chi da Torino va a Zagabria, non gli puoi consigliare il traghetto.

Ma chi sta facendo dei discorsi assoluti? Dove ho scritto che si deve seguire la mia strada? Ho scritto che in un percorso scelto di comune accordo ci sono dei tempi che sono soggettivi, oltre un certo termine e non ho scritto quale, si va oltre, e chi ha tradito potrebbe giustamente stancarsi di subire oltremisura lo sbaglio commesso. Che ricordo non è mai soltanto di chi ha tradito.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top