Nausicaa
sfdcef
Forse quando si è dentro sentirsi dire che serve la "volontà", ci fa sentire accusati di desiderare la situazione in cui siamo. E questo chiaramente scalda gli animi.
Ma quando leggo di persone che sono dall'altra parte, vedo che spesso usano una frase del genere "a un certo punto mi sono detta/a che bastava, che volevo andare avanti".
Nei tradimenti, o comunque in situazioni difficili... ascolto e leggo, e spesso chi è "oltre" una certa situazione dice che a un certo punto c'è stato uno scatto di volontà.
Penso che il percorso di ognuno sia diverso, sì. Penso che non basti dirsi "voglio che sia così" per farlo succedere.
Ma penso anche che alla fine del percorso scatti qualcosa, per cui in quel momento sì, può venire in gioco la volontà.
Alla fine del percorso finalmente si può prendere in mano la propria volontà, annichilita prima quasi, e usarla per gli ultimi gradini.
Secondo me Circe la sua "volontà" di andare avanti la mette, ma è indubbio che il percorso non è vicino alla fine. E di certo non può, con uno scatto di volontà, smettere di stare male.
D'altro canto, e non è il caso di Circe, ci sono persone che effettivamente sembra che desiderino continuare a stare male. Un esempio, a opinione mia, Daniele, che secondo me ama crogiolarsi nel suo risentimento e nella sua sofferenza, e che difficilmente abbandonerà proprio perchè non vuole abbandonarla.
Ma quando leggo di persone che sono dall'altra parte, vedo che spesso usano una frase del genere "a un certo punto mi sono detta/a che bastava, che volevo andare avanti".
Nei tradimenti, o comunque in situazioni difficili... ascolto e leggo, e spesso chi è "oltre" una certa situazione dice che a un certo punto c'è stato uno scatto di volontà.
Penso che il percorso di ognuno sia diverso, sì. Penso che non basti dirsi "voglio che sia così" per farlo succedere.
Ma penso anche che alla fine del percorso scatti qualcosa, per cui in quel momento sì, può venire in gioco la volontà.
Alla fine del percorso finalmente si può prendere in mano la propria volontà, annichilita prima quasi, e usarla per gli ultimi gradini.
Secondo me Circe la sua "volontà" di andare avanti la mette, ma è indubbio che il percorso non è vicino alla fine. E di certo non può, con uno scatto di volontà, smettere di stare male.
D'altro canto, e non è il caso di Circe, ci sono persone che effettivamente sembra che desiderino continuare a stare male. Un esempio, a opinione mia, Daniele, che secondo me ama crogiolarsi nel suo risentimento e nella sua sofferenza, e che difficilmente abbandonerà proprio perchè non vuole abbandonarla.