L'altra metà di me ...

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Escluso
Tu hai detto che la colpa è di entrambi io ho detto che non sempre è così. Gli avverbi contano.

Si ho notato, ma sembra come voler prendere un qualcosa per dar forza a una teoria. Nel senso che, se tu prendi come spunto a secondo dei casi diverse soluzioni, anche io posso fare lo stesso. Camminiamo invece prendendo come spunto un qualcosa senza cambiarlo, allora si che abbiamo un metro su cui indirizzarci.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mà, per me è -ingenuamente forse- così:
lo scopo è comunque tornare ad essere felici assieme.
Se il percorso prevede che non ci sia termine all'infelicità patita da entrambi nel percorso della ricostruzione -infelicità del tradito per il dolore subito, infelicità del traditore per il dolore che vede di aver arrecato, e per l'espiazione della colpa etc- allora lo scopo non è raggiungibile. E si può pensare di troncare.
Non perchè non è giusto verso il povero traditore, ma perchè davvero non vi è modo di raggiungere la serenità.

Il traditore penitente "sopporterà" per quanto ritiene importante salvare la coppia. Così come il tradito sopporta e dà un'altra chance per quanto ritiene importante la loro coppia.

La "giustizia" c'entra poco. Succede un sacco di volte che a faticare e sopportare di più sia chi è più consapevole, chi vede più chiaramente quello che c'è da fare, chi ci tiene di più, a prescindere se sia il più "innocente" o meritevole. E questo, che faccia rabbia o no, è semplicemente nell'ordine delle cose...
Perfetto. Proprio per questo la decisione iniziale è di compiere un percorso comune. Se durante il percorso si vede che non si riesce a trovare una conciliazione tra i due si chiude. Non è che in base alla decisione iniziale a favore della coppia o della famiglia si deve includere anche che qualcuno dovrà abbozzare. Ho solo ridetto quel che hai già scritto tu:eek:
 

Ultimo

Escluso
Ciao Claudio ...

un caffè? su, non ti sto mica attaccando.

solo perché non ci si capisce? o che ne so io?

non posso neanche parlare, per quello che mi riguarda ...
la mia storia, è stata proprio all'inverso ... pensa te?!

sienne
No, è che mi sono stancato di rispondere per rispondere, a volte e come nel caso in cui ti ho risposto uso i vostri stessi metodi.
 

viola di mare

utente adolescente
Sono stato io tradito da mia moglie, e l'unico mio pensiero è stato alleviare il suo di dolore. Da qua la storia si complica perchè nel pensare a lei mi sono scordato di me.

scusa, sono nuova del forum :eek:

sei stato molto forte e pure magnanimo... buon per te... io non mi sono scordata di me perchè già lo aveva fatto lui...
 

sienne

lucida-confusa
No, è che mi sono stancato di rispondere per rispondere, a volte e come nel caso in cui ti ho risposto uso i vostri stessi metodi.
Ciao,

quali metodi?

io non ho metodo ... quando qualcosa mi sembra strano,
lo dico ... se poi ci si incontra bene, se non ci si incontra, anche bene ...

sienne
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questo è il nodo per te, di certo non lo penso io. Il tradito è una persona che subisce un dolore infinito, la maggior parte della colpa di solito è del traditore e anche del tradito.

Ergersi a giudice in un caso di tradimento può essere "sopportato" solo inizialmente, ma già a priori ergersi a giudice è sbagliato, sbaglio che il traditore deve inizialmente sopportare se il tradito si erge a giudice, spero non ci siano di questi casi.
Ergersi a giudice non spetta a nessuno, nelle relazioni. Lo dicevo come paradosso (non ho saputo trovare faccine giuste per farlo capire) perché è quello che accade in quanto non esiste un "giudice" terzo che possa mediare tra i due, se non quando ci si affida alla terapia di coppia. Lo confermi anche tu quando racconti il tuo percorso. Ed è confermato dall'uso del termine "perdono" tanto frequente. Non è una bella posizione perché per giudicare le situazioni per poter scegliere il percorso bisognerebbe avere una freddezza che il tradito non può avere. Ma va così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sul sopportare...

Il mio matrimonio era uno schifo, ma ovviamente non lo volevo vedere.
Quando mio marito ha scoperto che l'avevo tradito, mi sono messa d'impegno per aiutarlo a superare. Almeno, questo è quello di cui sono convinta, lui vi direbbe che non ho fatto un cazzo, sicuramente.

Ascoltavo, sorbivo insulti, mi umiliavo, ho smesso di frequentare le mie amiche ed uscire, accondiscendevo a tutto quello che mi diceva, cercavo di coccolarlo etc etc.

Mi sono stufata.

Perchè non ne valeva la pena. Perchè vedevo che lui non avrebbe mai e poi mai sporto un dito di aiuto verso di me. Perchè mi chiedeva il perchè, ma non voleva ascoltare, non poteva accettare che io avessi motivi di disagio forti.
E capivo... capivo che dopo un colpo del genere mica ci si può mettere subito in discussione, ma speravo che dopo un pò, vedendo la mia disponibilità, si aprisse anche lui.

Ma vedevo che quello che mi "proponeva" lui era, in effetti, una vita passata perennemente in debito verso di lui. E basta. Non c'era amore da parte sua, solo desiderio di possesso.
E questo no, non ne valeva la pena.

Avrei sopportato quello e altro se ci fosse stato amore ad aspettarmi da qualche parte nel suo cuore.
Si sopporta quando c'è qualcosa da salvare, quando c'è un obiettivo da raggiungere. Si sopporta una operazione senza anestesia quando c'è qualche cosa da salvare. Ma le sofferenze fini a se stesse sono torture.
E' andata così sulla base della premessa.
 

Ultimo

Escluso
Ciao,

quali metodi?

io non ho metodo ... quando qualcosa mi sembra strano,
lo dico ... se poi ci si incontra bene, se non ci si incontra, anche bene ...

sienne

Originariamente Scritto da sienne
Ciao,

ma chi sta mettendo il tradito sopra di tutto?

se vi è un percorso da fare, a volte bisogna prima lavorare da soli, poi in coppia ...
a volte funziona altre no ...
e ciò può dipendere da tante cose.

e perché il traditore si stanca, può dipendere da più cose,
come ad esempio, che non capisce il male che ha fatto ...

sienne



Scritto da Ultimo: Di certo non ho scritto io che il tradito si deve mettere al di sopra di tutto.

Come non sto scrivendo io che, necessariamente prima si debba lavorare da soli su se stessi.

Il male che si fa si capisce eccome, magari non nella misura che inizialmente il tradito percepisce. Ma ritornando coi piedi per terra e per quello che mi riguarda è tutto il contrario. Ripeto, per quello che mi riguarda.

Rileggiti quello che hai scritto, normalmente ti avrei risposto, io non ho mai scritto quello che tu stai scrivendo. In questa maniera mi pongo sulla difensiva su un discorso che non mi appartiene perchè io non ho scritto quello.

Nella risposta che ti ho dato ho evidenziato un qualcosa che tu hai scritto e che pare voglia far intendere che lo abbia scritto. Sono parole tue non mie.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Ultimo

Escluso
Ergersi a giudice non spetta a nessuno, nelle relazioni. Lo dicevo come paradosso (non ho saputo trovare faccine giuste per farlo capire) perché è quello che accade in quanto non esiste un "giudice" terzo che possa mediare tra i due, se non quando ci si affida alla terapia di coppia. Lo confermi anche tu quando racconti il tuo percorso. Ed è confermato dall'uso del termine "perdono" tanto frequente. Non è una bella posizione perché per giudicare le situazioni per poter scegliere il percorso bisognerebbe avere una freddezza che il tradito non può avere. Ma va così.

E ti sbagli nuovamente, perchè se prendi ilo mio caso, io ho sempre scritto che la parola perdono la odio e che non deve far parte del vocabolo dell'uomo, in più nel mio caso altro che giudice! il mio intento timore paura e dolore era per la consapevolezza del suo dolore che ho messo come priorità nel risolvere o cercare di risolvere un problema che per me era inizialmente contenere il suo, non il mio.

Dove ho scritto la parola perdono? non sto ironizzando, davvero non ricordo in questo 3d di averla scritta.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Ultimo,

la domanda era rivolta a te, perché hai risposto a Viola,
"che vogliamo mettere il tradito sopra di tutto?"

il resto no. era una riflessione in generale, per spiegare,
che il traditore deve avere anche un po' di pazienza e capire
i tempi del tradito ... con vari percorsi.

sulla tua risposta dopo, ti ho risposto con prendiamo un caffè ...
e chi sa perché ... forse, perché ho notato, che ci stiamo ingarbugliando ...

sienne
 

Nausicaa

sfdcef
Bugiarde, non sareste qua se non credereste all'amore. :rotfl:

Io credo profondamente nell'amore e nella coppia, sì!
Ma sono anche perfettamente consapevole di essere stata una deficiente completa a sposare mio marito.
 

Ultimo

Escluso
Ciao Ultimo,

la domanda era rivolta a te, perché hai risposto a Viola,
"che vogliamo mettere il tradito sopra di tutto?"

il resto no. era una riflessione in generale, per spiegare,
che il traditore deve avere anche un po' di pazienza e capire
i tempi del tradito ... con vari percorsi.

sulla tua risposta dopo, ti ho risposto con prendiamo un caffè ...
e chi sa perché ... forse, perché ho notato, che ci stiamo ingarbugliando ...

sienne
Non era una domanda che facevo a viola, era un modo di dire, nel senso che, vogliamo per caso mettere su un piedistallo il tradito senza alcuna colpa nè senz'altra maniera che quella di stare messo la sopra additando.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E ti sbagli nuovamente, perchè se prendi ilo mio caso, io ho sempre scritto che la parola perdono la odio e che non deve far parte del vocabolo dell'uomo, in più nel mio caso altro che giudice! il mio intento timore paura e dolore era per la consapevolezza del suo dolore che ho messo come priorità nel risolvere o cercare di risolvere un problema che per me era inizialmente contenere il suo, non il mio.

Dove ho scritto la parola perdono? non sto ironizzando, davvero non ricordo in questo 3d di averla scritta.
Parlavo in generale. Nel dopo tradimento entra il concetto di perdono, anche se non si usa il termine. La particolarità del tuo caso è evidente. Col cavolo che i traditori si vedono distrutti dal dolore!
 

sienne

lucida-confusa
Bugiarde, non sareste qua se non credereste all'amore. :rotfl:


Si enganas a algien, pierdes una de los tesoros mas grandes de la vida.
Pierdes la capacidad para confiar. Porque sin confianza,
el amor es impossible ...

sienne

(mancano gli accenti ... con questa tastiera è un impresa)
 

Ultimo

Escluso
Io credo profondamente nell'amore e nella coppia, sì!
Ma sono anche perfettamente consapevole di essere stata una deficiente completa a sposare mio marito.

io ad esser stato un deficiente nel non prendere le redini in mano, nel non avere quella sicurezza del suo amore, e del non voler mettermi in gioco sperando in una sua forza nel non tradirmi, perchè io sapevo ancor prima che mia moglie sapesse. In pratica gli ho lasciato la scelta.
 

Ultimo

Escluso


Si enganas a algien, pierdes una de los tesoros mas grandes de la vida.
Pierdes la capacidad para confiar. Porque sin confianza,
el amor es impossible ...

sienne

(mancano gli accenti ... con questa tastiera è un impresa)
Stavo scrivendoti, scrivi per come ti ha fatto tua madre, poi ho pensato, minchia! ma lo sta facendo!


Quindi ti scrivo, scrivi italiano altrimenti ti scrivo parolazze in siciliano. :D:rotfl:
 
Stato
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