L'angolo dei fumetti (e non solo ... )

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Falcor

Escluso
Sono cresciuto adorando i cartoni "violenti" tratti dalle opere di Go Nagai (Geeg, Goldrake, Mazinga, ecc..). Oltre alla violenza insegnano la lealtà, l'onesta, il concetto che il cattivo ha sempre la peggio. Tutte cose che la società di oggi si dimentica di insegnare, troppo impegnata a pubblicizzare l'ultimo Galaxy Padella ancora più bello del precedente, e che ti sbatte in faccia che se non vesti di marca e non fotti il prossimo sei un emarginato.
Adesso i bambini vengono edulcorati con cartoni da cerebrolesi e libri per l'infanzia sicuri, con storie senza senso alla faccia delle "violente" fiabe dei Grimm. Le quali insegnavano anch'esse dei valori che questa cazzo di società evita bene di far emergere e conoscere ai nostri figli...
Come non essere daccordo con te. Io son cresciuto con Kenshiro, Devil Man e L'uomo tigre dove c'era violenza a non finire. Eppure sono quanto più lontano si possa essere dall'essere una persona violenta. Oggi vedo solo genitori preoccupati di cosa vedono in tv i loro figli e blablabla. Già che ci sono potrebbero evitare di parcheggiarli davanti alla tv demandando a essa il compito di formarli.

Non penso che avrò mai figli ma se mai dovessi averne la prima cosa che gli farò vedere fino alla nausea saranno i film (definirli semplici cartoni è offensivo) di Miyazaki.
 

Spot

utente in roaming.
The Stanley Parable

Piccola deviazione sul tema proposto da Ultimo.
Mi è capitato di giocarci ieri e vi ho pensato :mrgreen:
E' un titolo davvero interessante: un videogame che parla... di un videogame. E non aggiungo altro per non spoilerare.
Meccaniche di gioco semplicissime, ironico e intelligente (sono scoppiata a ridere più volte davanti allo schermo come una scema) e.. (attenzione..)
ed è pure un bell'esempio, perchè opera in una maniera molto simile a quella in cui operano gli oggetti artistici. In poche parole ci si trova ad impersonare un tizio, Stanley, che lavora in un ufficio. Abbiamo un narratore e la meccanica è in prima persona. Il narratore descrive la storia e indica le scelte da fare. E lì sta il bello.
Dopo la prima sessione di gioco si riparte in loop, e vi accorgerete che tutto gira intorno a quello che decidete di fare.
Ci sono diversi finali a seconda di come vi comporterete, tutti conditi da una buona dose d'ironia.

Ci si ritrova in un meta-videogioco in cui vengono affrontati diversi temi. La questione videogiocatore-personaggio. Il significato di "scelta" all'interno di un videogioco e cosa significa muoversi in uno "spazio" in cui qualsiasi percorso è già stato predefinito da altri. L'illusione di poter controllare la nostra esperienza di videogiocatori.
Il rapporto tra lo sviluppatore del videogioco (incarnato dalla voce narrante, ma ad un certo punto gli sviluppatori si mettono a fare un po' di casini anche con questa dicotomia) - giocatore - personaggio.
Ma io consiglierei di giocarci prima di leggere. Perchè non si può spiegare come mai questo videogioco è interessante senza rovinare la sorpresa.
 
Ultima modifica:

Ryoga74

Utente sperduto
Piccola deviazione sul tema proposto da Ultimo.
Mi è capitato di giocarci ieri e vi ho pensato :mrgreen:
E' un titolo davvero interessante: un videogame che parla... di un videogame. E non aggiungo altro per non spoilerare.
Meccaniche di gioco semplicissime, ironico e intelligente (sono scoppiata a ridere più volte davanti allo schermo come una scema) e.. (attenzione..)
ed è pure un bell'esempio, perchè opera in una maniera molto simile a quella in cui operano gli oggetti artistici. In poche parole ci si trova ad impersonare un tizio, Stanley, che lavora in un ufficio. Abbiamo un narratore e la meccanica è in prima persona. Il narratore descrive la storia e indica le scelte da fare. E lì sta il bello.
Dopo la prima sessione di gioco si riparte in loop, e vi accorgerete che tutto gira intorno a quello che decidete di fare.
Ci sono diversi finali a seconda di come vi comporterete, tutti conditi da una buona dose d'ironia.

Ci si ritrova in un meta-videogioco in cui vengono affrontati diversi temi. La questione videogiocatore-personaggio. Il significato di "scelta" all'interno di un videogioco e cosa significa muoversi in uno "spazio" in cui qualsiasi percorso è già stato predefinito da altri. L'illusione di poter controllare la nostra esperienza di videogiocatori.
Il rapporto tra lo sviluppatore del videogioco (incarnato dalla voce narrante, ma ad un certo punto gli sviluppatori si mettono a fare un po' di casini anche con questa dicotomia) - giocatore - personaggio.
Ma io consiglierei di giocarci prima di leggere. Perchè non si può spiegare come mai questo videogioco è interessante senza rovinare la sorpresa.
Non hai scritto il titolo e dove "gira" [emoji57]
Poi dovremo continuare quel discorso su arte e videogiochi appena ho un po' di tempo [emoji6]
 

Spot

utente in roaming.
Non hai scritto il titolo e dove "gira" [emoji57]
Poi dovremo continuare quel discorso su arte e videogiochi appena ho un po' di tempo [emoji6]
Il nome l'ho scritto come titolo del post, in grassetto :D
Gira su pc.
Tu prima giocaci, che è un buono spunto per rimettersi a parlare di arte :)
 

Ryoga74

Utente sperduto
Il nome l'ho scritto come titolo del post, in grassetto :D
Gira su pc.
Tu prima giocaci, che è un buono spunto per rimettersi a parlare di arte :)
Sono su Tapatalk, per questo non l'ho visto [emoji12]
Ok lo provo [emoji6]
 

Falcor

Escluso
Due giochi che son due vere e proprie opere d'arte (almeno per me) son "Papo & Yo" e "Brothers: A tale of two sons". Son giochini che portano via qualche oretta al massimo ma la delicatezza narrativa è impressionante.
 

Spot

utente in roaming.
Due giochi che son due vere e proprie opere d'arte (almeno per me) son "Papo & Yo" e "Brothers: A tale of two sons". Son giochini che portano via qualche oretta al massimo ma la delicatezza narrativa è impressionante.
Dankeschon, ci daremo un'occhiata presto :up:
 

banshee

The Queen
Benvenuto Falcor :) già dal tuo nick sei dei nostri :rotfl:
Siamo cresciuti con gli stessi cartoni e lo stesso filone di film e videogiochi, quoto quello che hai scritto!
@ryoga : ascolto metal e rock progressive anche io :D per Zero ho un amore infinito da quando ero piccola, ma dentro di me batte un cuoricino metal (Master! master!)
 

Falcor

Escluso
Comunque qui lo dico e qui lo nego, oltre a Kenshiro e Devil Man vedevo anche Lady Oscar e L'incantevole Creamy :rolleyes:

ps: e confesso spudoratamente che Creamy è stato il mio primo amore :eek:
 

Spot

utente in roaming.
Benvenuto Falcor :) già dal tuo nick sei dei nostri :rotfl:
Siamo cresciuti con gli stessi cartoni e lo stesso filone di film e videogiochi, quoto quello che hai scritto!
@ryoga : ascolto metal e rock progressive anche io :D per Zero ho un amore infinito da quando ero piccola, ma dentro di me batte un cuoricino metal (Master! master!)
master of puppets I'm pulling your strings :)

Comunque qui lo dico e qui lo nego, oltre a Kenshiro e Devil Man vedevo anche Lady Oscar e L'incantevole Creamy :rolleyes:

ps: e confesso spudoratamente che Creamy è stato il mio primo amore :eek:
Lascia perdere, cotta infinita per Milord (o Tuksedo mask)
 
Ultima modifica:

Falcor

Escluso
No aspetta, Milord è il tizio di Sailor Moon che si travestiva con una semplice mascherina sugli occhi? :mad:

Giuro che ho passato ore a discutere con persone che amano SM sul perché una persona con solo una mascherina diventi irriconoscibile :D Sta cosa mi crea non poco disagio :cool:

Banshee in pratica abbiam visto le stesse cose. Però io odiavo sia Georgie che Candy Candy (la ragazza senza articolazioni, cioè qualcuno ha mai capito dove avesse le ginocchia?).
 
Ultima modifica:

Spot

utente in roaming.
No aspetta, Milord è il tizio di Sailor Moon che si travestiva con una semplice mascherina sugli occhi? :mad:

Giuro che ho passato ore a discutere con persone che amano SM sul perché una persona con solo una mascherina diventi irriconoscibile :D Sta cosa mi crea non poco disagio :cool:

Banshee in pratica abbiam visto le stesse cose. Però io odiavo sia Georgie che Candy Candy (la ragazza senza articolazioni, cioè qualcuno ha mai capito dove avesse le ginocchia?).
Georgie... quella che si faceva tutti i fratellastri?

La questione delle mascherine e dei vestitini alla marinara ha tormentato una generazione.
Come gli occhiali di Clark Kent.
 

Falcor

Escluso
Su Clark Kent ci sarebbe da fare una discussione apposita. Io adoro ed ho fatto mia l'interpretazione che ne da Bill in "Kill Bill 2" (do per scontato che tutti lo abbiate visto :cool:).
 

Spot

utente in roaming.
Su Clark Kent ci sarebbe da fare una discussione apposita. Io adoro ed ho fatto mia l'interpretazione che ne da Bill in "Kill Bill 2" (do per scontato che tutti lo abbiate visto :cool:).
Clark Kent è la critica di Superman all'intera razza umana :D

Nessuno ha mai letto "La fisica dei supereroi"?
 
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