Anche io ignoravo questo articolo.Il padre deve contribuire come la madre al mantenimento del figlio.
Se uno dei due, o entrambi non ce la fanno, allora subentrano i nonni.
NoQuindi le state consigliando di fare una bella giudiziale?!
Una grassa e lunga giudiziale (può arrivare a 30mila e oltre, e 5-6 anni e oltre!)
..............
(e magari la volta successiva l'ammazza in un momento di rabbia "pompata"?!)
:idea:
e le farebbe anche giocoNessuno le ha consigliato la giudiziale. Leggi bene..al contrario .D'altronde Giuma deve tutelare la bambina e se stessa. La giudiziale non serve...se rinubcia a dei diritti, mette nei guai sua figlia. E non mi pare giusto.
Giuma non deve scappare da suo marito per paura.
Se il tipo fa paura deve chiamare le forze dell'ordine.
Va bene essre realisti, ma qui sei un pò disfattista...Quindi le state consigliando di fare una bella giudiziale?!
Una grassa e lunga giudiziale (può arrivare a 30mila e oltre, e 5-6 anni e oltre!)
In cui lui magari dirà che la moglie non gli parlava, non gli preparava il pranzo, ed era costretto ad andare dalla mamma, la quale confermerà di aver ascoltato i suoi malesseri,
e figuriamoci se voleva stare con lui a letto...!!
a questo punto chiederà al presidente se non era giustificato ad andare altrove a cercare conforto...
Inoltre nell'attesa...avrebbe usato casa sua come se nulla fosse successo: pranzo alle 12, contabilità in ordine, e magari sesso all'occorrenza...
lei, per evitare tutto questo dovrebbe chiamare i CC tutte le volte...
(e magari la volta successiva l'ammazza in un momento di rabbia "pompata"?!)
:idea:
quoto quoto quotoSe il marito di Giuma capisce che lei ha paura di lui, giocherà al rialzo...le dirà che perderà la bambina...in genere questi topi di fogna fanno così.
Se Giuma va da un avvocato (e subito) sarà consapevole dei suoi diritti, che la legge la tutela...se scappa, non ci sarà posto al mondo in cui sarà al sicuro. Non si vive scappando.
Le vittime di certi mostri, sono sempre fuggite, o hanno cercato di farlo, e hanno omesso l'unica cosa che forse le avrebbe salvate: chiedere aiuto, forte e chiaro, rompere il muro di omertà e silenzio.
Giuma deve avere tutti dalla sua parte. Ha una famiglia, deve chiedere protezione se ne ha bisogno.
QuotoVa bene essre realisti, ma qui sei un pò disfattista...
Lei ha le prove di un lungo tradimento, la testimonianza di amici che hanno assistito a umiliazioni e minacce pubbliche, al limite estremo pure la testimonianza della figlia, che pur piccola in caso può essere sentita dal giudice, con le dovute cautele.
Ha la testimonianza dei genitori, che vale quanto quella della madre di lui. Degli amici.
Ha il fatto che gli è stata ritirata la patente per problemi di droga.
Non è semplicemente la sua parola contro quella del marito.
Nessuno qui le augura la giudiziale. Ma in ogni caso, lei e sua figlia vanno protette, ad ogni costo.
Se lui dice "non ti concedo il divorzio consensuale e comincio pure a menarti" che fa? Dice "ah vabbè, se non me lo concedi pazienza?"
Nessuno auspica un giudiziale, non lo vorrà neppure il marito, gli verrà detto dal suo avvocato che potrebbe essere molto più svantaggioso per lui.
Hai ragione su quello che dice la norma, ma devo essere sincera: nella pratica non l'ho mai visto fare.La suocera si deve mettere l'anima in pace, se il padre della bimba è insolvente, subentrano i nonni.
mi pare l'abbia già fattoSe il marito di Giuma capisce che lei ha paura di lui, giocherà al rialzo...le dirà che perderà la bambina...in genere questi topi di fogna fanno così.
Se Giuma va da un avvocato (e subito) sarà consapevole dei suoi diritti, che la legge la tutela...se scappa, non ci sarà posto al mondo in cui sarà al sicuro. Non si vive scappando.
Le vittime di certi mostri, sono sempre fuggite, o hanno cercato di farlo, e hanno omesso l'unica cosa che forse le avrebbe salvate: chiedere aiuto, forte e chiaro, rompere il muro di omertà e silenzio.
Giuma deve avere tutti dalla sua parte. Ha una famiglia, deve chiedere protezione se ne ha bisogno.
Hai ragione su quello che dice la norma, ma devo essere sincera: nella pratica non l'ho mai visto fare.
Nè chiedere da parte del legale (neppure in casi "difficili"), nè tantomeno concedere da parte del Giudice.
E lei ci ha creduto, mi pare...lei ha paura...ma non deve.mi pare l'abbia già fatto
straquotoE lei ci ha creduto, mi pare...lei ha paura...ma non deve.
Secondo me state facendo passare il messaggio che oltre tutte le cose che sta subendo, ora è anche prigioniera della casa (che non è sua!) e state veicolando che esporre la bambina a tutte le rabbie successive sia cautelarla!!
Cmq, ognuno dica quello che vuole, questi discorsi che state facendo sono strumenti per giudiziali, nessuna arma intimidatoria, in genere questo tipo di cause le risolvono a tavolino gli avvocati, in base ai numeri tra loro, come un grande gioco.
Io le consiglierei di non pensare alla casa, agli interessi ecc ecc, ORA!
le consiglierei di andare a riposarsi un pò dai suoi con la bambina, ovviamente comunicandeglielo per raccomandata, e invitandolo a comunicare le sue intenzioni a seguito della comunicazione avuta, sebbene per SMS.
Sarebbe bellissimo che potesse riposarsi assieme alla figlia, al sicuro e protetta per un pò.
Ma se le diciamo di pensare a casa e interessi ORA, quando sta già così male, è perchè non debba pentirsene poi.
Io non sono un avvocato. SE ANDASSE AL PIÙ PRESTO DA UN AVVOCATO VERO - Giumaaaaa.... vaiiiiiii.....- costui le potrebbe dire con molta più cognizione di causa cosa può e non può fare, e con quali conseguenza.
Nell'incertezza......
hai ragioneNell'incertezza non si provoca la guerra...quando gli animi sono accesi, vanno spenti, e poi ne riparliamo...non esiste che si perdono i diritti in base a scelte fatte, il diritto se ce l'hai ce l'hai sempre, ma qua non dovremmo convincerla a fare una guerra, dobbiamo consigliarle una modalità di risoluzione moderna e attuale.
Se fossi nella sua situazione non avrei piacere a stare in una casa non mia.
Se fossi il padre di Giuma, forse, me la sarei andata a prendere..a lei e alla bambina.
(e con questo ho espresso abbondantemente il mio pensiero)