Come capita per tutte le relazioni umane, non ne è assicurata la durata a priori. Sono incerte perché le passioni, gli affetti (categoria nella quale ci metterei tutto, dall' amore all' attrazione occasionale), i sentimenti, sono mutevoli a seconda dell' istinto, visto che gli umani fanno parte della fauna di questo pianeta.
Rispetto agli altri animali, però, da lungo tempo gli umani hanno sviluppato l' autocoscienza, creando aggregazioni organizzate per migliorare le condizioni di vita, con regole destinate a proteggere e fare crescere la comunità.
Razionalità ed istinto sono in perenne conflitto e questo vale da sempre anche nelle relazioni affettive.
Non puoi leggere nei pensieri del tuo partner, ancora non ci siamo arrivati ed auspicabilmente non accadrà mai.
Non si può impedire al partner di provare desideri, attrazioni, ecc. che rimangono in una sfera personale, impenetrabile, che ciascuno protegge strenuamente.
Occorre farsene una ragione.
Certo, interrogarsi quando vengono dubbi sulla stabilità o, addirittura, sulla sopravvivenza della relazione affettiva è normale ma ti devi arrestare alla soglia della sfera personale altrui. Non puoi avere certezze.
Se il coniuge vuole tradirti, in qualsiasi forma (anche virtuale), non glielo puoi impedire e neppure sapere con certezza se lo abbia fatto o lo stia facendo e quali sviluppi per la propria esistenza possa avere in testa. Trovo inutile distinguere tra tradimento solo virtuale e quello fisico. Fanno male entrambi e annichiliscono la fiducia nell' altro.
Inutile tormentarsi, verrebbe da dire razionalmente. Ma è chiaro che non sia così.
È uno stato di fatto che non puoi modificare, quello delle incertezze comportamentali. Invece, come tutti, ci si angoscia, si soffre e si prova dolore quando si scopre l'infedeltà.
E qualcuno non riesce a darsene pace, perpetuando il proprio stare male. Non è vita, così, rimanere immersi nella sofferenza.
Credo che - per la propria pace interiore - occorre pre-fissarsi dei limiti, prestabilire che quando la convivenza appare tollerabile solo ad intermittenza, e gli intervalli invece di allungarsi diventano più brevi, sia necessario dare un taglio. Indipendentemente da ogni altra considerazione. Per preservare la propria sanità mentale.
Anche nei confronti della prole, che, esperienza insegna, può crescere in modo sereno anche con genitori separati, se essi si comportano civilmente.
Accettare l' idea che non si possa "salvare" la coppia ad ogni costo. Non tutte le crisi si possono superare come non si può pensare di poter salvare tutti. Me ne sono reso conto personalmente.
Direi pure che per darsi dei limiti devi compiere una destrutturazione del rapporto affettivo, ripiegare sul tuo IO e sminuire il NOI. Un riequilibrio delle proporzioni, insomma.
È spiacevole, ma non esiste il per sempre e dunque qualunque progetto di vita in comune non può annullare le individualità dei partner. Si mette in comune solo una parte di sé, occorre tenerlo a mente sempre.
Il successo di una coppia nel tempo lo puoi valutare solo alla fine della vita, fermo restando che potrebbe essere solo una illusione. Da sempre è così ma risulta difficile accettarlo e ci piace vivere nella immaginazione.