Ieri mia figlia mi ha detto che la sua amica si è fatta il tipo anche lei.
Conosciuto su Instagram, chattato un po', alla fine si sono visti e baciati.
Sembra che le discoteche siano in crisi. Io non cuccavo in disco, troppa confusione, e di solito mi sento a disagio in quelle situazioni con gli sconosciuti, però erano un territorio d'elezione per gli approcci più o meno amorosi. Hanno chiuso tanti locali, quasi la metà in Europa. Pure lo Studio Zeta
https://www.bergamonews.it/video/caravaggio-al-via-la-demolizione-del-mitico-studio-zeta/ verrà sostituito da un centro commerciale.
Il Rolling Stone non esiste più da anni, eppure era un mito.
Si dice per la pressione fiscale e in alcuni casi la gentrificazione, in realtà ormai tutte le generazioni si sono spostate sul web per conoscere gente.
Molto più rari anche gli approcci nei locali o per strada. A me è capitato di fermare un due o tre volte ragazze per la strada quando ero giovane. Le vedevo, un gioco di sguardi e partiva la conversazione. Oggi non ci si guarda neppure in metropolitana, tutti concentrati sullo smartphone.
L'approccio on line è più facile, non richiede tanta autostima, consente pure un po' di mistificazione e di puntare su tanti soggetti. Un tempo si creavano situazioni per poter conoscere persone, oggi basta essere social e si conosce anche in ufficio o in casa. Diciamo che il web è la porta d'ingresso, utile, per ampliare le proprie conoscenze, poi si passa quasi sempre al reale. Le relazioni solo virtuali mi sembrano un po' come le vecchie amicizie di penna, con qualche libertà in più dal punto di vista sessuale. DI solito iniziano dichiaratamente così, entrambi i soggetti ne sono consapevoli e non ambiscono ad altro, magari perché già impegnati.