Ragazzi... mi ero dimenticata...
...allora, vi racconto questa:
Domenica, giornata di merda (meteorologicamente parlando), che facciamo?
Ma stiamocene a letto tutto il giorno, và!
Colazione a mezzogiorno, merenda alle 4... allettati come in ospedale... somma... classica domenica da fancazzo... ad un certo punto, sentiamo fermarsi una moto nell'aia davanti a casa.
Napo si alza e va alla finestra a vedere... mah... è uno con una tuta di pelle, mi fa...
Andrà dai ragazzi su di sopra, faccio io...
Napo esce dalla camera... sento che parlotta dalla finestra della cucina... torna, apre la porta e mi fa: ba, c'è ****.
Allora... io penso di essere diventata tra il trasparente e l'opalescente e Napo era di un bel colorito fucsia acceso.
Il **** in questione, noto teppista del barrio è un mio vecchio amico ed un suo ancor più vecchio amico.
Solo che, anni fa (nemmeno troppo fa) diciamo che faceva parte del mio "parco uomini", ecco.
Ora... cosa gli sia passato per la testa di piombarmi in casa purtroppo è intuibile (conoscendolo), anche se davvero sarà almeno un paio di anni buoni che non abbiamo contatti oltre a quelli amichevoli.
Ovviamente è stato intuibile anche per Napo.
La cosa strabiliante è che, essendo ormai diventati tutti grandicelli, abbiamo dato prova di un aplombe da fare invidia a Buckingham Palace.
Siamo usciti fuori, io saluto e dico: ma qual buon vento?!?
E *****... sai... passavo di qua per andar a far visita ai miei e mi son detto: chissà se
sono in casa? Magari
li becco e faccio un saluto!
E io: bravo! Sai, scusaci... siamo un pò abbioccati... con 'sta giornata...
Intanto Napo che girava intorno alla moto chiedendo dettagli tecnici... e così...
Siamo rimasti un quarto d'ora nell'aia davanti a casa.
Io immobile a guardare "l'uomo più picchiato" della mia città (così nel barrio chiamiamo ***** perchè effettivamente ne ha prese più dell'orso) e l'uomo che ha sfasciato più teste (e non solo) che io conosca, che davano amabilmente prova di quanto si possa essere civili intorno ai quarant'anni.
Vi confesso che mi sono estraniata qualche secondo e mi sono chiesta, guardandomi negli occhi, se ero proprio certa di voler continuare questa vita.
Tant'è... ci siamo salutati e baciati tutti come a natale e ***** ha sgasato via, con buona pace di tutti.
Per ora, il collaterale è che Napo mi ha chiesto di mettere fuori il cartello per cessata attività e ogni tanto mi telefona per chiedermi se alla finestra ha bussato qualcun'altro.
Insomma... sfiorata la strage.
Ah! Come sono diventati grandi, i miei ragazzi.
