Nobody
Utente di lunga data
esatto, nel '36 il regime tocca l'apice del consenso interno... non furono le conquiste coloniali ad accelerare le leggi razziali ma il patto d'acciaio con la Germania, l'inizio della tragedia. Un patto che molti gerarchi non volevano, come Grandi o Balbo.
Emilio Gentile
9 maggio 1936: l'impero torna a Roma
In breve
9 maggio 1936: alle 22.30 il duce annuncia dal balcone di Palazzo Venezia ‘la riapparizione dell'impero sui colli fatali di Roma’. È l'apice del successo di Mussolini: finalmente può vantare il suo Impero, che «porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano». Sono passati pochi mesi dall'inizio della campagna d'Etiopia, quando il duce ha fatto il suo ingresso nelle competizioni coloniali, dettato da motivi di prestigio ‘nazionale’ e di consenso interno. Scarsi combattimenti sanciscono la superiorità militare italiana: il 6 maggio 1936 le forze armate guidate da Badoglio entrano in Addis Abeba e tre giorni dopo Mussolini tuona alle folle il suo proclama. È il preludio al razzismo e all’antisemitismo di Stato, l’apogeo del fascismo, il massimo del consenso degli italiani al regime, il culmine mitico e rituale della sacralizzazione della politica nella fusione mistica del duce con la massa. Ma anche il vertice della sua parabola, dopo quattordici anni di ascesa consapevole e decisa. Da lì inizia la corsa sulla scia della Germania nazista verso la guerra e la catastrofe.
(Tratto da un ciclo di conferenze, e poi un libro, che raccomando caldamente: I giorni di Roma
Il libro raccoglie i testi delle nove lezioni tenute all'Auditorium di Roma, tra ottobre 2006 e marzo 2007, da alcuni dei più noti storici italiani. Salutato da un grande successo di pubblico, il primo ciclo delle 'Lezioni di Storia - I giorni di Roma' ha tenuto lungamente banco sui quotidiani. Dalla fondazione all'incendio di Nerone, dall'incoronazione di Carlo Magno al rogo di Giordano Bruno, dalla breccia di Porta Pia alle Fosse Ardeatine, in queste pagine scorre il racconto di eventi che hanno segnato indelebilmente la storia e che sono legati insieme dal filo rosso della loro geografia: dall'antichità alla più recente contemporaneità, i giorni di Roma acquistano un significato che travalica le mura cittadine e coinvolge l'intera umanità.)
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