Ma mica si beve tutti i giorni
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza
Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello.
L’alcol è la principale causa di molte malattie. Tra le prime:
- la sindrome o crisi di astinenza da alcol
- il coma etilico o intossicazione acuta da alcol
Patologie alcol-correlate
Per quanto riguarda le patologie organiche la nosologia di patologia alcol-correlata si è notevolmente ampliata negli ultimi anni, per cui, oltre alle patologie relative all’apparato gastroenterico (esofagite, gastrite, steatosi, epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, pancreatiti e tumori) e del sistema nervoso centrale e periferico (atrofia cerebrale, polinevriti), altri sistemi risultano coinvolti, quali il cardiovascolare (infarto miocardico, tromboflebiti, vasculiti), l’endocrino-riproduttivo (infertilità, impotenza, diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni ormonali), talora in modo irreversibile. L’alcol è anche causa concomitante di alcuni tumori maligni, parzialmente alcol-attribuibili, come il tumore dell'oro-faringe, dell'esofago, del colon-retto, della laringe, del fegato e della mammella (la
IARC -
International Agency for Research on Cancer lo classifica nel gruppo 1, sicuramente cancerogeno per l’uomo).
Danni alcol-correlati
L’alcol è inoltre responsabile di molti danni indiretti (i cosiddetti danni alcol-correlati), dovuti a comportamenti associati a stati di intossicazione acuta, come nel caso dei comportamenti sessuali a rischio, degli infortuni sul lavoro, degli episodi di violenza, della guida in stato di ebbrezza (gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato d’ebbrezza hanno un peso preponderante nella mortalità giovanile).
Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, oltre il 25% di essi sono quelli “in itinere” sul percorso tra casa e lavoro e viceversa. Basta raggiungere un’alcolemia di 0.5 g/l per raddoppiare il rischio di subire un infortunio.
Sul lavoro il consumo di alcol raccomandato è zero e per alcune categorie ad alto rischio per l’incolumità a terzi la legge prevede esplicitamente il divieto di consumo nei luoghi di lavoro.
Sito tematico del Ministero della Salute dedicato a Alcol
www.salute.gov.it