MENOPAUSA

oriente70

Utente di lunga data
P
Forse pare particolarmente incisivo quello che a me non sembra. @Brunetta mi ha risposto Non tutti sono così doppi, meschini e miseri e io non ci arrivo neppure ad una classificazione di conseguenza. Mi fermo prima.
Ad esempio il tuo uso nel fare emergere cose che interessano a te, come in altri commenti capita tra vari utenti, è... e io mi fermo lì. Non sento la cosa mi tocca in alcun modo, non sto a giudicare te per questo, non sento di dover rispondere in qualche modo particolare sentendolo come un qualche attacco o non so che altro.




Si ho sentito di quell'imprenditore e delle storie di questi festini, che chi ci va sa che tipo di ambiente è. Sono belle ragazze modelle o simili / escort. Pare l'accesso sia tramite inviti, e che chi viene invitato sia al corrente di che tipo di festa sia, droga inclusa. Questo non toglie che una ragazza, che pure ci vada con la consapevolezza, e predisposizione ad avere rapporti di sesso, possa ad un certo punto non trovare piacevole il rapporto, tanto più quando il rapporto non è più un gioco condiviso ma si va ben oltre. Lo stupratore si è dimenticato che aveva davanti a se una persona, ma l'ha usata come un giocattolo. Un oggetto.
Non ho seguito i dibattiti televisivi, ma non mi stupirei se chi si è espresso in un certo modo l'abbia fatto asservito dalla stessa idea di potere che ha portato le ragazze a partecipare alla festa.
Quando si fa uso di stupefacenti non sai mai dove puoi arrivare 😞.
 

ologramma

Utente di lunga data
Su questo ti do ragione, io non mi sento la compagna di mio marito.
Non sento complicità, affetto da parte sua.
Sono la moglie, intesa proprio come antica concezione di domestica, fattrice.
Sentire una persona come compagna , vuol dire condividere molto.
Stare bene.
Certo siamo abituati a vedere la persona con la quale si condivide il quotidiano, ma resta sempre come lo si condivide e se si può definire compagno
bruttina la cosa evidenziata, per me vale quello detto in seconda cioè dopo l'evidenziato
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Leggi qui https://www.alessandragraziottin.it/it/index.php
Ogni donna che ho conosciuto ha reagito in modo diverso.
Il diverso equilibrio ormonale porta alcune a rimanere uguali, altre a perdere ogni interesse sessuale, altre a diventare assatanate.
Anche i classici disturbi possono non esserci, possono essere invalidanti o essere assolutamente sopportabili. Ho visto colleghe diventare a macchie e sudare in modo visibile e altre restare fresche come rose.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando si fa uso di stupefacenti non sai mai dove puoi arrivare 😞.
Tra l’altro molte delle persone che si avvicinano a sostanze lo fanno spinte da disagi psichici che cercano di allontanare.
 

Lara3

Utente di lunga data
Leggi qui https://www.alessandragraziottin.it/it/index.php
Ogni donna che ho conosciuto ha reagito in modo diverso.
Il diverso equilibrio ormonale porta alcune a rimanere uguali, altre a perdere ogni interesse sessuale, altre a diventare assatanate.
Anche i classici disturbi possono non esserci, possono essere invalidanti o essere assolutamente sopportabili. Ho visto colleghe diventare a macchie e sudare in modo visibile e altre restare fresche come rose.
Grazie
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma puoi decidere di essere figlio ma sai di non esserlo. É in dato di fatto.
Se no da domani chiamo marito il mio capo, sorella mia cugina ecc ecc . Sono libera di farlo?
Non si tratta di chiamare con la bocca, ma di sentire da dentro

Peccato non capirsi, a me pare facile, sarà per un'altra volta :)

Su questo ti do ragione, io non mi sento la compagna di mio marito.
Non sento complicità, affetto da parte sua.
Sono la moglie, intesa proprio come antica concezione di domestica, fattrice.
Sentire una persona come compagna , vuol dire condividere molto.
Stare bene.
Certo siamo abituati a vedere la persona con la quale si condivide il quotidiano, ma resta sempre come lo si condivide e se si può definire compagno
Esatto
Ma essere "coniuge" è appunto una condizione giuridica, che richiede il matrimonio con tanto di rito e firme, pubblica, scritta sulla carta di identità

Uno status, non una percezione interna

Qui sembra si confonda uno status giuridico con una percezione assolutamente intima e personale

A me pare una cosa preoccupante

C'è un signore del sito di fotografia con cui non ci siamo mai visti ne sentiti, con cui è capitato di scambiare qualche mail spodarica (dilazionate in anni) che un giorno mi ha definita amica.
Scorrendo mentre leggevo i miei occhi si sono fermati su quella parola, nonostante abbia subito inteso il valore di quella parola, ovvero ho inteso che era un'espressione superficiale, in qualche modo positiva o bonariamente lucidante, non so se mi spiego. Penso lui sia così un poco con tutti, non sparla, non crea polemiche (c'è chi lo fa anche in un contesto dove sarebbe inutile), mi da l'idea di una persona mite.
Io fatico ad usare parole così un poco alla cazzo, ma so che non tutti sono come me, e che questo non significa io sia meglio o loro peggio.

Però mi chiedevo se qualcosa di simile, fuori da un contesto virtuale (dubito che io e questo signore ci incontreremo mai) possa far diventare la parola qualcosa non di forma, ma di valore. Perchè se io ti chiamo amico, e tu mi chiami amico, ci stiamo dicendo solo una parola senza valore? In teoria dovrebbe essere così, stando a quanto dici. Ma poi in genere capita che due che amici non sono, ma che si chiamano amici, si aspettano un comportamento da amico, mica da stronzo, da strozzino, da usuraio o cose simili.
Io le uso pochissimo come te quelle parole

Le uso se le sento dentro, a quel punto non ho nessun problema e nessuna paura, anche fosse una persona mai vista conosciuta nel virtuale

Non ho bisogno del permesso del sindaco o del permesso di altri, per sentirmi autorizzato a usare un certo termine a connotazione affettiva

Se lo sento dentro per me è condizione sufficiente

Inutile che arrivi il sindaco o chi per esso, tutto trafelato e con lo stato di famiglia in mano, a dirmi che dal certificato si desume che io non posso dire o posso dire qualcosa che appartiene solo a me, e non appartiene all'anagrafe comunale

Se lo sento dentro, per me è sufficiente quello
 

Nocciola

Super Moderatore
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Non si tratta di chiamare con la bocca, ma di sentire da dentro

Peccato non capirsi, a me pare facile, sarà per un'altra volta :)
Ma io lo capisco ma non puoi sentirti qualcosa che non sei. Può piacerti può farti stare bene. Ripeto posso chiamarti fratello sentirti mio fratello ma resta che non lo sei
 

Nocciola

Super Moderatore
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Io le uso pochissimo come te quelle parole

Le uso se le sento dentro, a quel punto non ho nessun problema e nessuna paura, anche fosse una persona mai vista conosciuta nel virtuale

Non ho bisogno del permesso del sindaco o del permesso di altri, per sentirmi autorizzato a usare un certo termine a connotazione affettiva

Se lo sento dentro per me è condizione sufficiente

Inutile che arrivi il sindaco o chi per esso, tutto trafelato e con lo stato di famiglia in mano, a dirmi che dal certificato si desume che io non posso dire o posso dire qualcosa che appartiene solo a me, e non appartiene all'anagrafe comunale

Se lo sento dentro, per me è sufficiente quello
Sentire un sentimento è una cosa, poi per me alle parole devono seguire i fatti se no restano parole. Sul significato di quelle parole bisogna essere, in un rapporto, d’accordo.
Diverso è sentirsi sposato e non esserlo
Compagno e non esserlo
Fratello e non esserlo
È un dato di fatto. Non può essere un opinione
Posso anche sentirmi la più figa delle donne ma non lo sono
Prova a dire a un amico che sei sposato (generico) e hai una compagna
Oddio ci sono anche i bigami in effetti
 

Lara3

Utente di lunga data
Ma io lo capisco ma non puoi sentirti qualcosa che non sei. Può piacerti può farti stare bene. Ripeto posso chiamarti fratello sentirti mio fratello ma resta che non lo sei
Si, ma anche il fratello con cui non si parla da anni per n. motivi ... che peso ha un dato anagrafico se poi oltre a quello non c’è nulla di più ?
 

Nocciola

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Si, ma anche il fratello con cui non si parla da anni per n. motivi ... che peso ha un dato anagrafico se poi oltre a quello non c’è nulla di più ?
Resta un fratello con cui non ti parli ecc ecc ma quello è
Non diventa un cugino, un amico o un nonno
È tuo fratello
Io e mio marito non siamo una coppia ma è mio marito finché non mi separo. Se parlo di lui dico mio marito perché questo è . Non è che posso dire di avere un fidanzato e a casa ho un marito. O meglio posso dirlo ma non è la realtà.
io capisco che si possa avere il bisogno di usare termini importanti perché quello che si sta vivendo è importante. Ma a me piace usare le parole quando a esse corrisponde una realtà.
posso stare benissimo nella relazione che vivo ma avendo un marito l’altro non può essere al momento un compagno . Nonostante possa anche essere la persona più importante della mia vita.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma io lo capisco ma non puoi sentirti qualcosa che non sei. Può piacerti può farti stare bene. Ripeto posso chiamarti fratello sentirti mio fratello ma resta che non lo sei
Non posso?? E chi me lo impedisce?

Certo che non siamo fratello e sorella, se il parametro è "essere usciti dallo stesso buco"

Ma nessuno proprio nessuno mi impedisce di sentirti come sorella (con tutto quel che ne consegue, fatti compresi) se io lo sento

È chi me lo impedisce?
Il sindaco? Il gatto? Chi?
 

Nocciola

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Non posso?? E chi me lo impedisce?

Certo che non siamo fratello e sorella, se il parametro è "essere usciti dallo stesso buco"

Ma nessuno proprio nessuno mi impedisce di sentirti come sorella (con tutto quel che ne consegue, fatti compresi) se io lo sento

È chi me lo impedisce?
Il sindaco? Il gatto? Chi?
Nessuno te lo può impedire, è quello che ho scritto
Non lo sei però tutto qui
Il mio migliore amico per me è un fratello lo sento come un fratello (pur non avendone) ma se lo presento a un’amica non dico certo “ti presento mio fratello”
 

Skorpio

Utente di lunga data
Si, ma anche il fratello con cui non si parla da anni per n. motivi ... che peso ha un dato anagrafico se poi oltre a quello non c’è nulla di più ?
Ecco, perfetto!

Andrebbe fatto l'insegnamento al contrario, e cioè a chi è fratello "di buco" a ESSERE fratello nella intimità

Non a scambiarsi il torrone a natale e mandarsi a fanculo 364 giorni all'anno
 

Skorpio

Utente di lunga data
Nessuno te lo può impedire, è quello che ho scritto
Non lo sei però tutto qui
Il mio migliore amico per me è un fratello lo sento come un fratello (pur non avendone) ma se lo presento a un’amica non dico certo “ti presento mio fratello”
Ah beh.. Non avevo capito che il problema fosse quello di presentarlo all'amica 😂
 

Nocciola

Super Moderatore
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Ah beh.. Non avevo capito che il problema fosse quello di presentarlo all'amica 😂
Era un esempio per renderti cosa è reale e cosa è un sentire. Se vuoi buttarla in caciara non è un problema
Però mi rendo conto che io non ho bisogno di termini importanti lontani dalla realtà per sapere quando una relazione è importante. Altri si.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Era un esempio per renderti cosa è reale e cosa è un sentire. Se vuoi buttarla in caciara non è un problema
Però mi rendo conto che io non ho bisogno di termini importanti lontani dalla realtà per sapere quando una relazione è importante. Altri si.
Non la butto in caciara

Semplicemente non stavo pensando a presentazioni a amici o colleghi.

Il sentire è.. Può essere reale, se non ti lasci condizionare dallo stato di famiglia, o dalla carta di identità

La scelta è solo tua, puoi decidere di abbracciare e sbaciucchiare tuo fratello di "buco" come si "deve fare" fra fratelli, perché questa è la "realtà" (anche se ti fa schifo anche solo a vederlo a 100 metri)

E salutare e prendere un caffè ogni tanto con il tuo fratello che "senti fratello" ma siccome non siamo usciti dallo stesso buco.. Eehh.. Mi spiace, caffeino e buona giornata, e stai a distanza please

Sta a te
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non la butto in caciara

Semplicemente non stavo pensando a presentazioni a amici o colleghi.

Il sentire è.. Può essere reale, se non ti lasci condizionare dallo stato di famiglia, o dalla carta di identità

La scelta è solo tua, puoi decidere di abbracciare e sbaciucchiare tuo fratello di "buco" come si "deve fare" fra fratelli, perché questa è la "realtà" (anche se ti fa schifo anche solo a vederlo a 100 metri)

E salutare e prendere un caffè ogni tanto con il tuo fratello che "senti fratello" ma siccome non siamo usciti dallo stesso buco.. Eehh.. Mi spiace, caffeino e buona giornata, e stai a distanza please

Sta a te
Non ho detto questo
Ripeto voglio al mio migliore amico un bene che credo sia paragonabile a quello di un fratello, dico a tutti che per me è come un fratello ma non lo è. E non può esserlo.
Non posso avere fratelli perché sono figlia unica
Ripeto posso sentirmi anche più figa di Miss mondo ma non lo sono
Il sentire e la realtà possono non coincidere
Questo non rende il sentire meno importante ma non cambia la realtà
Altrimenti il nostro sentire varrebbe quanto la realtà e quindi essere riconosciuto come realtà.
Mio marito non parla con suo fratello da un po’ , non è che è diventato un vicino di casa. Resta suo fratello. Lui non lo sente come fratello ma lo è
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non ho detto questo
Ripeto voglio al mio migliore amico un bene che credo sia paragonabile a quello di un fratello, dico a tutti che per me è come un fratello ma non lo è. E non può esserlo.
Non posso avere fratelli perché sono figlia unica
Ripeto posso sentirmi anche più figa di Miss mondo ma non lo sono
Il sentire e la realtà possono non coincidere
Questo non rende il sentire meno importante ma non cambia la realtà
Altrimenti il nostro sentire varrebbe quanto la realtà e quindi essere riconosciuto come realtà.
Mio marito non parla con suo fratello da un po’ , non è che è diventato un vicino di casa. Resta suo fratello. Lui non lo sente come fratello ma lo è
Come ripeto, anagraficamente è così come dici, ma io non facevo un discorso anagrafico

A rovescio ti assicuro che c'è chi ha un "fratello vero" (anagraficamente parlando) e nemmeno sa dove vive né se è vivo o morto.

Io non parlavo di anagrafe, non so se era chiaro.
A questo punto temo di no
 
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